L'ultimo dei Giganti
Rita Porretto
2279 battute

La verità è che non combatto più.
Sono stanco e non voglio più vedere, perché per troppo tempo questi occhi han guardato l’odio e l’amore, l’astuzia e la stupidità dell’animo mortale. Sento le urla del nemico vicine ma tra poco il dolore mi renderà sordo e l’ultimo scorcio di realtà risiederà nel mio amico fraterno, il cui braccio saldo scoccherà l’ultima freccia. Non potrà difendermi, non stavolta. Troppo il sangue versato in nome d’una guerra che porta il nome di una insulsa leggenda. Una leggenda inventata per annientarci per sempre. Un giorno l’uomo strapperà via il velo di bugie che ne copre mente e occhi ma sarà troppo tardi anche per il rimorso, ed io non vivrò mai quel tempo. Non ho rimpianti, ho avuto una bella vita. Ho visto nascere la speranza, una piccola e fragile farfalla nascosta da una foglia larga e verde acceso. Ho trovato la paura nelle gole labirintiche scavate da piccole e callose mani, ad ovest, dove le montagne sfidano il cielo. Ho amato la bellezza nello sguardo d’una fanciulla, nata regina tra gli abitanti dei boschi, signori centenari della natura. Ho visto il cielo rabbuiarsi e gridare tutta la sua collera contro una manciata di uomini, menti elette a cui interi popoli han votato le loro esistenze, accondiscendendo a sacrifici che annullano la dignità. Quegli stessi uomini che ora, li sento ancora, mi chiamano mostro, ma non è mai stato questo il mio nome, non fino a oggi. Sono stato re e cavaliere, saggio e guerriero. Sono stato questo e molto altro. Chiedete ai miei seguaci chi ero, le loro lacrime parleranno per me. Vedo il fuoco e i miei guardiani cadere, uno ad uno, non posso più aspettare. Era scritto nel mio destino, nel fuoco sono nato e nel fuoco io mi spegnerò, per sempre. Sarà doloroso ma non scapperò. Faranno a pezzi il mio corpo, il mio sangue sarà la loro ricompensa e la mia testa sarà un trofeo da mostrare con orgoglio. Sono arrivati ma io non li sento più. Non rimpiango nulla. E un giorno tornerò a volare insieme ai miei fratelli e sentirò la freschezza del cielo azzurro. La mie lunghe ali fenderanno l’aria buona e le mie scaglie mi proteggeranno dalle nuvole. Rivedrò il sole ancora una volta e il suo calore mi accompagnerà per l’eternità. E forse un giorno qualcuno racconterà la mia storia. Addio.