La Fata Salsiccia
Francesca Campanozzi
2487 battute

C’era una volta la fata Salsiccia, una paffuta fatina che viveva nel Regno delle Fate. Salsiccia amava molto le sue mille sorelle, anche quelle antipatiche e snob, che la canzonavano per il suo aspetto non proprio longilineo e le facevano scherzi a palate. Come la volta in cui Fata Smilza cercò di farla passare attraverso la serratura del portone del castello e Salsiccia vi rimase incastrata, metà dentro e metà fuori, e occorse l’intervento di un drago che incendiò il portone per liberare la poverina, che ne uscì vergognosa e con l’abito a brandelli. O la volta in cui Fata Vip le fece credere che la folla di paparazzi fuori di casa attendesse proprio lei e la invitò a mostrarsi al balcone così com’era, ovvero in abiti da pulizia del castello, i bigodini in testa e le pantofole bucate ai piedi, e quelli le fischiarono dietro costringendola a nascondersi nell’armadio, affinché lasciasse il posto sul balcone alla Fata Vip, la quale non attendeva altro che pavoneggiarsi. Così veniva trattata Salsiccia, e credeva che le sorelle non l’amassero.
Un brutto giorno, un branco di lupi entrò nel Castello delle Fate e le cacciò nel bosco, occupando la loro casa. Le fate erano molto tristi, costrette com’erano a dormire all’aperto e a non poter più usare i settanta bagni del castello per fare la doccia e la pedicure quotidiana. Salsiccia, che oltre ad essere gentile era anche intelligente, un dì ebbe l’idea che avrebbe risolto la situazione.
“Care sorelle”, disse dunque alle fate che aveva radunato intorno a sé in una radura. “Ecco il mio piano: entrerò nel castello e svolazzerò davanti ai lupi affamati, facendoli ingolosire in modo che mi seguano nel bosco. Userò la mia scorta di profumi alla salamella arrosto e loro non potranno resistermi così, quando saranno usciti, voi potrete rientrare al castello e chiuderli fuori a doppia mandata.”
“Ma è pericoloso!” obiettò Fata Tremarella. “I lupi potrebbero mangiarti!”
“È vero, ma così voi potrete tornare a vivere felici al castello.”
“Noi non vogliamo tornare al castello senza di te”, affermò Fata Smilza. “Sei la nostra sorella adorata, non devi sacrificarti per noi. Vero, ragazze?”
Le altre fate annuirono.
“Siamo pronte a vivere per sempre nel bosco insieme a te, Salsiccia cara, fino alla notte dei tempi”, decretò Fata Vip, facendo arrossire Salsiccia per l’emozione, questa volta, invece che per la vergogna.
E fu così che, da quel momento, le fate abitarono i boschi contente e trattarono Salsiccia con grande rispetto.