La sirena
Graziano Lanzidei
2489 battute

Viaggio di contea in contea ma non riesco ad avere informazioni precise. Solo il grande mago Oleany, qualche settimana fa, ha cercato di aiutarmi. Si sarà impietosito nel venire a conoscenza del mio problema: sento il canto della Sirena. Sempre.
“Rischio di impazzire” e lui:
"Sul libro dei 5 saggi c'è scritto: per liberarti di questo maleficio, riscrivi la formula magica su un foglio di bambagina e sotterrala sotto l'Albero Camminante. E’ riportato il nome del monaco Ettyotyn, prova a chiedere a lui".
Il mago Oleany, però, non ha aggiunto che il monaco Ettyotyn non l'ha mai visto nessuno. Una notizia che ho scoperto, mentre vagavo disperato, grazie ad un elfo della città di Gurfo che, però, in cambio di 4 Fagioli magici, mi ha dato un indizio.
“Prova da Andreuccio Tre Teste”.
“Dove lo trovo?”
“In Piazza. A partire dall’Ora del Tè fumante”

Manca ancora un po’ all’inizio dello spettacolo, ma non c’è posto nel piazzale. Vedo Andreuccio solo perchè è un troll alto 4 metri, spaventoso. E’ agilissimo, nonostante la stazza. Si contorce e si muove in continuazione, mentre dà vita al suo spettacolo, che è un susseguirsi di urla, latrati, lamenti e ululati. Fino a che un orchetto, vicino a me, se ne và. Si leva un sassolino dall’orecchio e lo getta a terra. Lo raccolgo d’istinto. Cerco di infilarlo il più possibile vicino al timpano. Da quel momento le urla, i latrati, i lamenti e gli ululati iniziano ad assumere un senso compiuto, un significato logico.
“Ettyotyn dice che il segreto sta per svelarsi.‘La Luna Blu sta per liberare la Sirena”. Non capisco. Fino a che non ricordo la macchia che ho sul braccio. Mia madre ha sempre pensato fosse segno di malasorte. Come se gli Dei avessero voluto marchiarmi. Ha la forma di una Luna. E’ scura. Ho sempre pensato fosse nera. Invece è blu.
Alle mie spalle, uno scalpitare di cavalli. Mi sollevano di peso. Mi portano in riva al mare. Il canto è sempre più forte. La vedo. Mi aspetta adagiata sulla spuma di un’onda.
Si fa avanti. Mi chiama a sé. I miei rapitori mi legano e mi lasciano sul bagnasciuga. Il livello del mare si alza. Le onde, lentamente, mi portano verso di lei. Il canto diventa sempre più dolce, più rilassato. Non riesco a respirare. L’acqua mi entra nelle narici. Mi sento soffocare. Lei mi bacia. D’incanto sto meglio. E’ stupenda. Bionda. Carnagione bianca. Grandi efelidi sul corpo. Due seni giganteschi. Un volto stupendo. La coda. Quella coda rossa. E la domanda.
“Ma come si fa a scopare una sirena?”