IL TESORO NASCOSTO
King Of Mistery
2492 battute

John Morgan era quasi arrivato. Il luogo dov’era sepolto il tesoro era a pochi passi da lui. Sì, ne era sicuro: ancora qualche istante, e tutto quell’oro sarebbe stato suo, soltanto suo!
Il rumore di un passo dietro di lui lo fece voltare.
Troppo tardi.
Un paio di pirati erano sbucati dal nulla e lo tenevano sotto tiro.
   Salve, Morgan – era la voce inconfondibile di Hawkins, e subito dopo, come a rimarcare la sua identità, si udì la sua caratteristica risata beffarda.
John sorrise stancamente.
   Anche tu qui, George – e sospirò.
   Credevi di poterci sfuggire, eh? – l’altro avanzò verso di lui a piccoli passi. – Sei saltato fuori dalla nave, ma credevo che a te avessero già pensato i pescecani. E invece eccoti qui. Scommetto che stai cercando il tesoro di Roberts.
Negare non sarebbe servito a nulla.
   Forza, conduci me e i miei uomini a questo fantomatico tesoro – Hawkins appariva più incredulo di quanto fosse realmente. – E niente scherzi. O stavolta mi assicurerò di pensare io a te, prima dei pescecani.
Dopo qualche minuto ecco tutti gli uomini attorno a un piccolo spiazzo con, al centro, una zona di terra smossa.
   Avanti – disse Hawkins.
Un paio di uomini provvidero a scavare. In breve fu portato alla luce un forziere.
   E’ molto pesante – riferì uno, trascinandolo a fatica.
Hawkins gongolava. Chissà quante ricchezze avrebbe trovato lì dentro!
John intanto pensava al misterioso messaggio di Roberts:

Il mio tesoro è nascosto in un luogo
che non sarà visibile a tutti

Che significava?
Intanto Hawkins imprecava.
   Il forziere è vuoto!
Tutti si misero a cercare intorno, ma non trovarono nulla.
   Dannazione!
Hawkins si volse verso John.
   Non sarai venuto tu qui a dissotterrarlo e a nasconderlo da un’altra parte, vero?
   No di certo – replicò l’altro. – Lo cercavo anch’io, come te.
Hawkins soffocò un’altra imprecazione mentre si grattava la testa.
   Torniamo indietro – propose poi ai suoi uomini – forse ci siamo sbagliati su dove scavare.
   Che ne facciamo di John? – domandò uno.
Hawkins sghignazzò.
   Lui non c’interessa al momento. Ciò che conta adesso è il tesoro.

John era solo. Silenzio.
Il messaggio diceva: “Un luogo non visibile a tutti”.
Guardò il forziere. Era pesante. E le pareti spesse.
Forse troppo spesse.
In un lampo capì.

Quando i pirati raggiunsero la riva, John non era più visibile.
Hawkins scorse un punto lontano e lo indicò.
   Alla nave, uomini! – gridò, mentre si levava una risata beffarda della quale lui non era di certo il responsabile.