Quel giorno che ero Uomoragno
Riccardo Serena
2483 battute

Quella volta che ho giocato ad Uomoragno ero piccolo, ma non posso scordarla. Da bambini capita spesso che non ci si può allontanare da casa per la sana partitella, quindi basta un piccolo piazzale per l'Uomoragno. Necessità scenografiche minime. Protagonisti:
L'uomo ragno, questo non poteva mancare. Caratteristiche: anche indossando la stessa tua camicetta o gli stessi pantaloni aveva il potere di gettarsi a terra, arrampicarsi sui muri, liberare gli altri decidere il canovaccio della storia e la sua fine.
La Donna di Ghiaccio ha quasi gli altri poteri dell'Uomo Ragno ma deve essere donna non può saltare ed è costretta a stare lontana dall'uomo di fuoco che inibisce tutti i suoi poteri.deve far vincere sempre l'uomo ragno.
L'uomo di fuoco deve essere amico dell'uomo Ragno che però comanda di più. Può sconfiggere tutti tranne la donna di ghiaccio con la quale pareggia.
Quel giovedì eravamo quasi tutti, tre per l'esattezza, la decisione era comune non avremmo permesso ai nemici di entrare nella nostra piazzetta. Io che avevo chiamato tutti a quell'impresa mi ero autoeletto Uomo Ragno. Come Cesare avevo fatto in modo che gli accessi fossero ben sorvegliati. Al varco nord Esterino faceva la Ronda avanti ed indietro. A Sud Eva faceva la donna di ghiaccio che nessuno poteva entrare all'improvviso I minuti passavano e niente. Non che mi sarei aspettato l'Uomo di Pietra o Flash mi bastava Badoglio, un vecchietto che viveva nella piazzetta. Lui spesso ci litigava perchè rompevamo i fiori a sua moglie. Un vasetto di basilico e uno di alloro li chiamava fiori. Le rose sono fiori le bocche di Leone sono fiori il basilico ci si fa i pomodori mica è un fiore. Quel giorno poteva essere la sua fine. I miei scudieri non lo avrebbero mai fatto entrare. Sono stato sempre convinto che qualcuno avesse fatto la spia perchè non cercò nemmeno di forzare i blocchi. L’unico in grado di volerci sfidare era rimasto Kesserli. Era di Cantalupo chissà da quante generazioni e di tedesco ne aveva sentito un po’ in guerra. Ma aveva i capelli biondi e un pastore tedesco grandissimo di nome Fischio. Aspetto ma niente, che delusione. Di li a poco i miei amici cominciavano ad allentare la tensione e quella calma stava indebolendo la mia leaderschip. La ciliegina sulla torta fu messa da mia madre con quel “forza a casa”, proveniente da dentro un uscio. Ordinai di riporre i super poteri e di nasconderli il sistema era corrotto spiegai ai miei uomini ma esisteva un mondo migliore.