Favoletta di non ritorno
Alessandra Donadel
1524 battute

Era più di un anno che mi balenava l'idea di fare un viaggio con il mio uomo...lontano... scappare dalla quotidianità come se questo mi potesse dare l'illusione che chissà chi o cosa avrebbe potuto alleggerire il peso della mia esistenza e forse non solo della mia.
Ben presto mi accorsi che ero solo io a desiderare questo cambiamento, allora decisi: “partirò da sola”. Non crediate che fu una decisione facile, ma nessuno si oppose o fece grandi drammi per questo....ahimè.
Un bel giorno, dipende dai punti di vista, me ne andai....
Con un mix di melanconia e di eccitazione cominciai il mio viaggio, sola. Certo i primi giorni non furono facili, ma tanta era la voglia di libertà e di ricerca di nuove esperienze, beh! Nuove si fa per dire....
Mi sentivo un leone, bella e sicura come non mai, ma questa euforia pian piano svanì e tanti dubbi mi pervasero la mente e mi dicevo: “puoi farcela hai passato di peggio nella vita cosa mai può spaventarti? Tanto è questione di tempo, riuscirai ad ambientarti” di solito come si dice? “I viaggi è meglio farli lunghi” altrimenti non fai in tempo ad abituarti che già ti aspetta il ritorno a casa!!
Dopo tre mesi mi accorsi che le novità divennero routine, c'era qualcosa che non andava, avrei quasi voluto che mi riportassero a casa con fermezza e con vigore… era questione di tempo?
No... nessuno voleva che io ritornassi a casa.
Mi feci forza e l'uragano che passò all'improvviso spazzò via le mie scarpette rosse; chissà... qualcuno un giorno le troverà e me le riporterà...