Viaggio mentale n. 2
Emiliano Bertocchi
2493 battute

ho bisogno di un altro viaggio. niente luce. solo ombre e buio. ossessione. niente luce. ombre e buio.

la stanze diventa rossa. un rosso scuro come quello del sangue. i demoni indossano maschere antigas. hanno sembianze femminili. indossano vestiti di pelle nera, lattice, indossano maschere di animali.

trasformazione.

ossessione.

legati tra di noi come abominevoli mutazioni. specchi di energia si liberano dai nostri occhi. questo è un luogo dove non sono mai stato. questo è un antro di paura. uno squarcio di incubo.

questa è pura bestialitá.

gli animali iniziano a gemere. guardo le ferite aprirsi. il sangue gocciolare. vedo tralci di luce cercare di formarsi. le ragnatele dell’anima. ancora loro. pronte ad intrappolarmi.

mummie nere.

maschere di uccelli primitivi.

i demoni iniziano a parlarmi.

mi ergo dalla mia sottomissione. mi ergo da una nuditá pura e lucente. qualcosa inizia a brillare nel buio. qualcosa che non riconosco.

questo sono io.

il demone senza tratti mi consegna una maschera.

la indosso.

da terra prendo gli oggetti del potere.

una frusta.

uno scettro.

li brandisco in aria.

i miei movimenti vengono segnati da scie rosso scuro.

la stanza si allarga, si confonde.

le maschere, i demoni, gli animali si prostrano davanti a me.

inizio a cantare parole dimenticate.

si formano nuove aperture.

la stanza si capovolge.

una centrifuga di suoni, visioni, annullamento.

aprite i vostri occhi, figli miei.

aprite le vostre gambe.

il vostro buco di culo.

la vostra bocca.

la vostra mente.

fatevi penetrare dalla consapevolezza dell’odio.

dalla regalitá del dominio.

inizio ad ingrandirmi.

divento qualcosa di pulsante, indefinito e doloroso.

le mie vene si gonfiano.

blu scuro, rosso purpureo.

continuo ad ingrandirmi.

la punta del mio essere ha una piccola apertura.

una bocca muta e umida.

le creature si strusciano contro la mia finitudine.

un ammasso di carne.

un ammasso di carne pulsante.

il loro movimento si fa sempre pi_ veloce.

mi stanno adorando.

sento qualcosa risalire dentro il mio essere.

un’ondata di caldo.

qualcosa inizia a battere più velocemente.

ritmo. ossessione. punto di non ritorno.

qualcosa esplode dalla mia bocca.

una pioggia di luce, calda, densa, inarrestabile.

l’oscuritá perde i suoi confini.

i demoni bevono dalla luce che li sta inondando.

gli animali muoiono.

le maschere si disintegrano.

rimane un mondo di solitudine.

quello in cui, stolti e ciechi, continuiamo a vivere.

la stanza torna ad essere un punto.

quello che ho davanti agli occhi.

un semplice neo sull’indice della mia mano sinistra.