Ultimo viaggio
mestesso
2477 battute

Le levette nere sulla mia sinistra sono sei, devo metterle in off…ecco…ora.
Cazzo che rumore, non mi aspettavo che il distacco del booster fosse così…
ogni distacco produce spesso cose che non ci aspettiamo.
L’auricolare mi gracchia forte in un orecchio qualcosa che sembra essere “buon viaggio”, già…buon viaggio…
la nostra vita è un viaggio, ogni nostra azione è un impulso a questo moto, ogni decisione uno scambio, e le stazioni…non sono mai quelle giuste, definitive…solo una sosta, un momentaneo riposo, chi scende, chi monta, uno sbattere di sportelli, un rumore di ferro controvoglia, un ripartire illusorio verso altre mete…
Guardo fuori, dio che bello…le stelle poggiate su quel nero di velluto, lo sguardo all’infinito in cerca di un orizzonte, anche artificiale…il freddo…il silenzio…
Guardo i tre bottoncini nero fumo che mi collegano via radio al mondo alle mie spalle…ora osservo quella palla azzurrina così brillante e spingo uno alla volta quei pulsanti, lentamente…
Ecco il silenzio, quello vero…il mio respiro, calmo, preciso, profondo…anche qui il mio corpo sa cosa fare, pulsa sangue, inala aria, produce ormoni, enzimi…miliardi di cellule, osmosi, neurotrasmettitori, peristalsi, carne viva e sostanza e anche pensiero e spirito…
E là fuori? tutto è naturalmente in grado di agire ed essere, senza un aiuto e senza un perché…
i pianeti ruotano intorno le stelle trattenuti da una forza grande quanto invisibile…e le stelle bruciano loro stesse fino a consumarsi in una folle esplosione di luce e calore che cerca la morte nel freddo della propria fine.
Tutto con calma, senza fretta, lucidamente in mano al caso o a un progetto a noi oscuro…maligno…divino.
A questo punto avrei dovuto fare qualcosa, spingere a fondo quella leva tipo joystick, accendere un razzo per il cambio traiettoria…
Come quella volta quando presi una decisione che non portai mai a termine…già con la mano sul grilletto…tutti ad osservarmi, in attesa del colpo fatale, con il respiro bloccato…e io lì, con in mano le sorti future mie e di altre persone, le mani tremanti…ho tentennato, ho pensato, ho pianto e ho mollato…
Ora all’opposto, un semplice gesto per salvarmi, per seguire la corrente di eventi già predisposti, programmati, piattamente previsti e attesi…allento la presa, la traiettoria per me è quella giusta…guadagno spazio verso il sole sempre più caldo, sempre più famelico di fiamme e voglia di ardere…
combina bene con la mia di voglia…quella di luce eterna…e di assoluto…