Diario di una Baccante
Roberta Patrignani
2404 battute

Sudata, inizio a correre, sfrenata, non riesco a trovare posa. Ci sono solo io con tutte le mie compagne. La gente pensa che siamo pazze, fanatiche di qualcosa che non c’è, ma loro non capiscono, non possono percepire quello che sentiamo ogni volta che ci uniamo a lui, il nostro signore, Dioniso.
La mia testa gira, il vino inebria la menta e l’unica cosa possibile è lanciarmi in balli sfrenati insieme alle mie compagne.
Le mie gambe non trovano tregua, il mio chitone bianco si attanaglia al corpo ormai zuppo di sudore, i capelli si librano in aria divenendo leggeri come una brezza….
Lo sento, il dio è sempre più vicino, i suoi passi, il suo volto così gioviale ma allo stesso tempo così misterioso, i tirsi che si annodano ai capelli e il kantaros tra le mani…
Non so più quello che vedo, l’estasi è tale che intorno a me non c’è che un vortice, un insieme di colori non ben definiti.
In un attimo arrivo all’Olimpo, sorvolo colli, monti…mi libro in aria come un uccello, poi mi butto in acqua come un pesce, nuoto nelle profondità cercando perle preziose e tesori nascosti….
Non c’è fine alla mia felicità, intorno a me volti amici si tramutano in cerbiatti, cervi , cavalli ed insieme corriamo per piane immense senza poterci fermare… controvento, ci sentiamo padroni del mondo!
In questi momenti dimentichiamo il nostro essere mere donne asservite ai nostri mariti, ai nostri padri…siamo libere, libere da ogni costrizione sociale, da ogni schiavitù morale.
Se solo un uomo si avvicinasse per porre le sue mani su di me come fossi una sua proprietà, potrei ucciderlo, squartarlo come una leonessa!
Urlo, canto, ballo senza freno… le mie braccia, le mie gambe si nutrono, insaziabili, della terra in cui mi rotolo...non provano stanchezza perché si abbeverano di quel nettare sacro che solo Dioniso può darci.
Sono ad un livello massimo di estasi, le mie gambe cominciano a muoversi senza senso, prima corro, poi cammino, poi saltello, poi mi rotolo…non riesco ad accontentare questo corpo.
Infine, la svolta….
La luce del sole mi disturba, le immagini divengono nitide ed io ricomincio a svegliarmi dal dolce torpore in cui mi ero avviluppata ancora, sempre…la frenesia è terminata…riconosco le mie compagne in volto, di alcune potrei dire anche i nomi….
Dioniso è stato qui…ora dobbiamo tornare alla nostra vita…Dioniso è stato qui…ora dobbiamo dimenticare e tornare ad essere donne…Dioniso è stato qui.