Conferenza stampa
Ludovica Mazzuccato
2126 battute

Scrivete che sono una pazza. Da sempre tutti me lo ripetono che, a questo punto sono orgogliosa di esserlo!
La prima volta che mi dissero che ero pazza fu quando da bambina mi gettai dal balcone per collaudare le mie due ali di cartapesta.
La mamma mi portò anche dallo psicologo infantile ma quando gli dissi che negli strani disegni che mi mostrava vedevo fiore e farfalle, sentenziò che per lui ero solo una bambina fantasiosa.
Poi me lo dissero di nuovo – che ero fuori di testa – quando intrapresi gli studi in campo genetico e mi fidanzai con un ragazzo che per pagarsi gli studi faceva lo spogliarellista.
La mia amica, ogni volta che mi compravo un paio di scarpe con il tacco alto, mi diceva che avevo fatto una follia, ma poi quando gliele prestavo ero io a pensare di essere veramente matta.
Passai per folle anche quando alla lezione di un illustre illuminare di medicina – ultra novantenne – mi alzai in piedi e gridai che bisognava dare più spazio ai giovani; quando con un gruppo di compagni di università mi incatenai al laboratorio di chimica sperimentale perché lo volevano chiudere e mi portarono in questura, l’avvocato mi consigliò di dichiararmi momentaneamente incapace di intendere e volere… era più credibile che spacciare di farlo per degli ideali.
Me lo ripeteva in continuazione il mio collega di ricerca, che ero una pazza a restare fino a tarda notte in laboratorio considerato il misero stipendio che ci davano.
Anche a mio nonno dicevano sempre che era un vecchio matto, ma a me è sempre sembrato l’essere più saggio del mondo. Tutto il paese pensava fosse pazzo perché dalla sua bocca usciva ciò che pensava, ad esempio ogni volta che incontrava il sindaco gli diceva che si era fatto la villa con i soldi dei cittadini – infatti è finito indagato per abuso d’ufficio. Essere sinceri, amare donando tutto se stessi, inseguire un sogno o un’ideale… Sì, forse questa è la vera follia: avere il coraggio di essere ciò che si è in un mondo di cloni.
Questo voglio che scrivano i giornali: una pazza ha scoperto una cura contro il cancro… ma curerà solo i folli… quelli che hanno ancora voglia di sperare!