Tu chiamale se vuoi emozioni
Alessandro Maiucchi
2088 battute

Doppio clic sul file ZF032, il primo filmato prodotto dalla sua nuova telecamera portatile. Le immagini erano più che accettabili, anche se lontane dalla perfezione.
Si vedeva la soggettiva del killer, i suoi passi decisi verso la vittima, il colpo alla testa del cane. Lo rimandò avanti e indietro diverse volte, anche al rallentatore. La qualità video peggiorava un poco, ma era ancora molto buona. Aveva speso bene i suoi soldi.
Uno strano rumore, mentre il filmato procedeva.
La suoneria a vibrazione del cellulare, appoggiato sul tavolo.
Si alzò, guardando il numero del chiamante.
“Oh, è lei, dottor Morgassi! Mi fa piacere sentirla… no, non mi disturba affatto… ha visto la versione demo del nuovo sito?... sono contento che le sia piaciuta, devo dire che sono particolarmente soddisfatto del modo in cui la grafica si integra nelle varie sezioni, la sua idea è stata geniale… va benissimo, si, il conto è quello dell’altra volta. Grazie ancora per la chiamata, ci sentiamo la prossima settimana!”
Chiuse la comunicazione e si sedette con un grugnito.
Fece ripartire il filmato da capo.
Non si interrompe un’emozione!
Il cane morì per la sesta volta, quindi l’immagine principale diventò quella degli occhi del pelato. Renato vedeva già il modo in cui avrebbe editato quel clip, avrebbe messo un primo piano alternato sullo sguardo e poi sul ginocchio, bastava accontentarsi della risoluzione video appena meno definita. D’altronde non era un documentario da presentare a un concorso, poteva permettersi un po’ di elasticità.
Sorrise, soddisfatto. Sentiva l’ispirazione scorrere dentro di lui, avrebbe voluto correre nell’altra stanza, quella dove teneva le tele e i colori, per riprovare a disegnare quel cavallo.
Erano settimane che lo iniziava, a matita, ma non riusciva a ottenere quella fluidità che cercava. Ma ora era diverso. Sentiva che poteva farcela. Respirò profondamente.
Fu in quel momento che capì.
La sua arte.
La sua arte aveva bisogno.
La sua arte aveva bisogno della sofferenza.
La sua arte aveva bisogno della sofferenza di qualcuno.
Pianse, commosso da quella rivelazione.
Pianse, commosso.
Pianse.