“Don’t move!”
Marco Ferrari
2290 battute

   “Non muovetevi! Don’t move!”
   Nessuno si mosse. Malgrado quella donna non fosse armata, nessuno si spostò di un passo. Sembrava che stessero trattenendo anche il respiro, come nel più improponibile dei presepi. Effettivamente non si erano ancora mai viste le statuine dell’assessore, dell’avvocato o del direttore di banca...
   L’orchestrina aveva interrotto la musica e senza un ordine ben preciso non avrebbe preso l’iniziativa di scongelare quella situazione imbarazzante.
   Il chirurgo si girò verso gli altri e intimò loro: “Può farlo, datele retta. E’ pazza, ma non sa di esserlo e questo la rende pericolosa come una scheggia.”
   “Sì, sono una squilibrata, perchè solo così si può definire una ragazza minorenne che si lascia sbavare addosso da dei vecchi schifosi come voi.”
   Ma con chi ce l’aveva? Sembrava che non se la prendesse con qualcuno in particolare e la cosa era ancora più inquietante. In molti cominciarono a fare dei calcoli.
   Il segretario provinciale del Partito della Famiglia e della Patria stimò in una quarantina di ore il tempo che mancava alla conferenza stampa in cui avrebbero annunciato ai media la scelta della sua candidatura a sindaco per le elezioni amministrative di primavera. Lo scoppio di uno scandalo avrebbe bruciato la sua carriera, vanificando gli sforzi di una vita.
   Il vice direttore della Banca Sviluppo e Ottimismo, Agenzia numero 4, sapeva bene che tra centosettantadue giorni il suo superiore sarebbe andato in pensione e che finalmente a guidare la filiale sarebbe stato lui, dopo un decennio di rospi pazientemente buttati giù.
   L’idolo degli stadi, il regista affermato a livello internazionale ed il “re dei profilati in alluminio” immaginarono la loro dichiarazione dei redditi dimagrire improvvisamente di uno zero se non due.
   Bisognava fermare la pazza, ad ogni costo. Ma le streghe di oggi non si lasciano più bruciare docilmente nelle piazze. Sono capaci di salvare su DVD fotografie e filmati compromettenti, con immagini scannerizzate di ricevute e scontrini. Magari aveva anche piazzato una telecamera nel salone e quella scena surreale stava andando in diretta da qualche parte... Non avevano proprio speranze. Avevano pagato quel rifiuto umano per abusare del suo corpo ed ora quella creatura senza diritti si gustava la sua vendetta sul mondo.