Sì
Deve essersi addormentata guardando la televisione. Guarda l’orologio, mancano pochi minuti alle due. Si alza, non è troppo ferma sulle gambe, non è ancora del tutto sveglia, si sostiene appoggiandosi al muro. Sente chiamare, forse è suo figlio, va a vedere. Apre la porta della camera, piano. Accende la luce del corridoio per vedere dentro senza svegliarlo, solo, il letto è ancora fatto, possibile che non sia ancora rientrato? sente la mano di suo marito sulla spalla -vieni a letto- dice piano -ho sentito chiamare, ma Gianluca non è ancora tornato- -non importa, vieni a letto- -Ma sono le due e Gianluca non è ancora tornato, non sei preoccupato di dove possa essere? e se gli è successo qualcosa?- -Gianluca è morto, sono tre mesi che è morto. Tu non puoi andare avanti così, io non posso più andare avanti così, non ce la faccio più, lo capisci?- Lei adesso sembra del tutto assente, gli volta le spalle. Lui le prende le braccia e la costringe a guardarlo negli occhi. -non ce la faccio più, lo capisci?- lei ha un espressione ingenua, e impaurita anche -sì-
Cammina lento, saluta le persone che incontra e che gli sorridono, anche se preferirebbe non farlo, anche se preferirebbe stare a testa bassa, non vedere nessuno.
-ciao
-credo stia diventando pazza, forse lo è già |