Stanza 3
Je suis the girl
“I don’t know”
e tu cosa chiedi alla ragazza che non sa?
la risposta è in quattro mani e dieci coltelli e nel salto che
non fa
non tengono aurispici o voli armonici -e lei ha perso linee rette o
tiri senza resa-
perché non sa davvero cosa l’aspetterà e vorrebbe
soltanto sciogliere il nodo e la fronte rugosa e ancora la catenella
che lega l’indice sinistro al cuore far sì che senta il
suono dlen dlen dlen I don’t know cosa sarà trac trac sento
lo strappo ed è contagio di cose perse follie non rese
indietro non si torna questo la that girl lo sa
lagrime lagrime lagrime
desolata è la terra dei miei occhi e viene attraversata da quattro
dispersi nove casi insoluti tre zebre. Resta ferma una zona bianca è
lì che riposa quando tutto è troppo insostenibile per
chi è colei che no! no! non sa! tra giochi intergalattici e quotidianità
disperde sangue e il ricordo da tenere è sempre uguale ! suicidarsi!
ragazza che non sa almeno cinque volte al giorno
quando piove potrà essere bellissimo
ed il sole farà brillare ancora di più
lame e desideri
ma è il vento che aprirà le barriere
le foglie saranno dolci di miele
e lo sguardo sarà alto
sospensione STOP comincia un racconto apre lo specchio e dà…
risorgono morti e corporazioni amanti dispersi teste saltate
mari fluttuanti corpi che aggirano le attese
e cosa farà quale trucco userà gia visto e conosciuto
soltanto da lei?
Niente domande a chi ha fatto del grande dubbio l’essenza triste
bellezza
Eau de parfum prezzo negato confezione vergine.
Stanza 2365
La cosa più bella che ha visto oggi è un coltello con
due lame e una forbice di un colore inessenziale -quasi innocente per
ferocia-Di un rosa troppo rosa Per essere vero- come il riso sul sangue-
poi ha comprato 2/ numero due uguale 15,80 denari/ libri
Kawabata E Monna Lisa cyberpunk Il primo - è l’inizio di
tutto- Perché tagliente come fragili ossa Il secondo perché
ha letto di una donna dalle unghie affilate.Nulla a questo punto lascia
presagire la fine dello sguardo fisso o anche del mondo Gli animali
versificano sempre più stranamente E i miei appunti non sono
più lineari
continuo a pensare al coltello Come se fosse la verità. Era rosa.
Gentile in una borsa.
Stanza 4870
La girl I don’t know ha acciuffato due rane
Presiedevano ad un incontro di anime
In vasche sommerse di acque putride e verdi
Lei ha fatto un tuffo
Nell’immersione ha incontrato resti e vetri indecomposti
Un mistero di archeologie che nessuno collega ormai più
Quale passaggio del resto indica il confine di cosa c’è
tra la vasca e i piedi a terra?
Doveva esserci stato un urlo, ma anche qui, che senso avrà avuto?
ed era d’amore?
Non si tengono i ricordi perché ingombrano le possibilità
del cuore, è la frase che ripeteva frantumando tra le dita niente,
e senza chiave davvero non sa più nulla. Anche delle sue lagrime.
ora che è nell’acqua resta l’inessenziale.
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