Mi segnalano dalla Sardegna:
CARBONIA. Una strada fantasma come via Azuni che quasi nessuno conosceva smette di esistere. E insieme a questa strada scomparirà anche una delle strade storiche della città, via Littoria, dedicata ad una delle città sorelle di Carbonia, l’attuale Latina. Cento metri appena, che congiungono la piazza Roma con la via Catania, passando a ridosso della vecchia Torre Littoria, ribattezzata oggi Torre civica. Lo ha deciso la Giunta, che ha deliberato nei giorni scorsi di modificare la denominazione della via, che sarà intitolata a Oberhausen, la città tedesca gemellata con Carbonia. La curiosità è che, effettuando le ricerche sulla toponomastica cittadina si è scoperto che via Littoria, il cui nome rimarrà comunque sulla targa collocata sulla torre, di fatto non esiste più dal 1947, quando il consiglio comunale di allora aveva deciso di ri-denominarla come via Azuni. Ma a distanza di 65 anni nessuno ne aveva mai tenuto conto. Non era stata ovviamente la sola modifica nella toponomastica di quei tempi. Caduto il fascismo l’amministrazione comunale aveva deciso di cambiare tutti i nomi, cancellando quelli che ricordavano monarchia e vecchio regime. Erano scomparsi, tanto per fare qualche esempio, il Principe di Piemonte, la Regina Margherita, Italo Balbo, l’Impero, e Filippo Corridoni. I nuovi nomi sono entrati poco a poco nell’uso comune, tranne che quello di Azuni, che “muore” oggi senza essere mai stato utilizzato. Quello della via Littoria è una delle tante curiosità della città dove, nonostante i tentativi, cancellare il passato dalle targhe stradali sembra una cosa impossibile. Così, ad esempio, non solo la targa che indica via Roma è stata sopraffatta dalla vecchia denominazione di via Impero, riemersa dalle mani di tinta con cui è stata coperta chissà quante volte, ma addirittura Carbonia è probabilmente è l’unica città italiana dove esiste ancora una strada che rammenta la data di nascita del fascismo, via XXIII Marzo. Ovviamente la strada ha cambiato nome, e si chiama oggi via Verona, ma la vecchia denominazione è risbucata da sotto la calce, e sembra scritta ieri, mentre è inutile cercare qualunque traccia della attuale via Verona. L’unica cancellazione, di qualche anno fa, è stata quella di piazza Impero, oggi piazza Matteotti. La vecchia scritta era riapparsa nel corso dei lavori di manutenzione dell’edificio comunale ma era sopravvissuta solo poche ore, cancellata d’imperio. Una cancellazione di memoria storica che non si ferma alle targhe stradali. Al primo piano della Torre Littoria – raccontano i giornali dell’epoca – esistono due affreschi. Il primo rappresenta “Mussolini a cavallo” e il secondo una mappa dell’impero italiano del 1938. Cancellati anch’essi, anche se, giurano in molti, a bagnare il muro i dipinti riemergono. Sarebbe interessante se la Sovrintendenza, o tutti quelli che guardano a Carbonia come una sorta di città museo da conservare, ci prestasse una maggiore attenzione.
di Gianfranco Nurra
