Anonima scrittori

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cosa ho intenzione di scrivere, leggere ecc.

(34 articoli)
  1. A.

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    vorrei scrivere un romanzo di formazione sulla mia adolescenza tardo adolescenza a Latina.
    Ma ci vogliono almeno tre anni.
    Vorrei evitare la paratassi, e il dialetto.
    Nella trama ci dovrebbe essere anche il mio prof di filosofia, (di cui vorrei raccontare la storia). La trama potrebbe essere alternata: un capitolo la mia vita, un capitolo la sua. e il capitolo centrale l'incontro, e i due anni a scuola (età 16-17 anni)
    Vorrei essere sincero, e ovviamente cambiare i nomi, ma solo per evitare problemi.
    o forse no. non so.
    E evitare anche filosofemi e teorizzazioni inframezzo. Del tutto inutili.
    La motivazione della scrittura sarebbe (psico)analitica, non teoretica. Cioè scrivere per guarire io, non per raccontare fatti o epica.
    Ke ne pensate?

    Pubblicato 11 anni fa #
  2. llux

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    Nutro sincera ammirazione per chi riesce a fare progetti a lungo termine come scrivere un romanzo, già il fatto di pianificarlo in maniera abbastanza dettagliata come hai fatto tu significa che c'è un'esigenza incontenibile, significa che quella storia sta spingendo per venire fuori con una forza tale che non puoi più ignorarla. Forse scriviamo un po' tutti anche per guarire da qualcosa, saper scrivere è essenzialmente un dono, che va comunque coltivato e che richiede disciplina e rigore, in questo assomiglia parecchio ad una terapia.
    Sono di parte, le storie che riguardano Latina mi piacciono tutte.
    Sui filosofemi e le teorizzazioni d'inframezzo la Muriel ci ha costruito la fortuna de "L'eleganza del riccio" , non disprezzarle a priori...
    In bocca al lupo, A.

    Pubblicato 11 anni fa #
  3. A.

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    Il problema è che io diciamo ho un coté, che qui sopra non appare, in cui scrivo seriamente robe filosofiche. Ma messe in un libro di narrativa, mi parrebbe molto alla Herman Hesse. (ps.Sotto la ruota lo hai letto ? geniale
    L'eleganza del riccio ho visto il film, non l'ho letto. vale la pena?
    comunque grazie.

    Pubblicato 11 anni fa #
  4. llux

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    Io ho letto il libro e non ho visto il film.
    A me il libro è piaciuto. Alcune teorizzazioni d'inframezzo ho dovuto leggerle più lentamente -sono una lettrice bulimica, io!- , ma le ricordo con piacere, nel complesso non hanno rallentato più di tanto il ritmo della storia. Anzi a ripensarci ora, credo che il film non l'abbia visto proprio per questo, le parti filosofiche non ci sarebbero state ovviamente, e la storia era resa così bene nel libro che non sentivo l'esigenza di vederla rivisitata per immagini.
    Non ho letto Sotto la ruota, lo metto in lista.

    Pubblicato 11 anni fa #
  5. A.

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    ho avuto una fase hessiana, ovviamente.

    Pubblicato 11 anni fa #
  6. llux

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    All'epoca della pubblicazione, ci fu qualcuno che criticò la Muriel per aver preso a pretesto una storia per fare sfoggio delle sue teorie filosofiche, a me sembrò ingeneroso come giudizio.

    Pubblicato 11 anni fa #
  7. A.

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    ma lo sai, i francesi, soprattutto i parigini amano i romanzi-filosofici. in fondo la Nausea di Sartre cosa è? In italia questo genere non esiste, o se esiste non vende. e forse è giusto così.

    Pubblicato 11 anni fa #
  8. llux

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    Di Hesse ho letto Siddharta, nella fase "orientaleggiante" della mia vita, avevo diciotto, diciannove anni. Dovrei rileggerlo adesso, e vedere se mi suscita la stessa emozione.

    Pubblicato 11 anni fa #
  9. llux

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    oh, se le amano le parole , i francesi! Già nelle sceneggiature dei loro film la differenza è netta, ed il cinema rappresenta la fruizione più immediata dell'arte.

    Pubblicato 11 anni fa #
  10. sensi da trento

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    per inciso, il romanzo A lo va pianificando da almeno 5 anni.
    Credo che sia stato proprio 5 anni fa che A me lo raccontò per la prima volta in una delle nostre cene, e se per caso qualcuno ricorda il racconto (scritto a più mani qui sopra) di cui non ricordo più il titolo, beh, lì sopra troverà la figura del prof. di filosofia a cui accenna A.

    beh, sono contento che finalmente ti sia deciso a scriverlo.

    Pubblicato 11 anni fa #
  11. A.

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    Sensi, prima dovevo finire l'altra cosa...

    Pubblicato 11 anni fa #
  12. Pensa A che il professore di filosofia da te evocato è stato prof. anche di mio padre, decenni e decenni prima. Pensa per quanti anni ha insegnato in quella scuola...

    Pubblicato 11 anni fa #
  13. A.

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    esatto. Lui sarà il mio eroe eponimo.
    Ma bisogna vederci chiaro, capirci di più...

    il titolo potrebbe essere "la città del sole"?

    Pubblicato 11 anni fa #
  14. Mi ha raccontato (mio padre) che una volta uno studente andò all'interrogazione col libro in mano (l'insegnante del quale parliamo era non vedente). Il prof. lo interrogò e fece finta di niente. Quando ritornò al posto disse: "Lo sai come si dice a Napoli? Acca' nisciuno è fesso."

    Pubblicato 11 anni fa #
  15. A.

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    guarda, te lo posso testimoniare anche io, successe con una mia compagna di cori.

    bassoli, lo sai che qui sopra ci leggono 200 mila persone? non fare nomi né allusioni.
    piuttosto dicci quali sono i tuoi, di progetti.
    ad esempio ampliare il dialogo della natura e un talebano?

    Pubblicato 11 anni fa #
  16. sensi da trento

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    vero!! quel racconto era fico.

    anche quello sul figlio che cercava "lavoro" su internet era gajardo.

    Pubblicato 11 anni fa #
  17. k

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    Duecentomila? Beato a lei! Sì e no che ci leggiamo noi qui sopra. E' un pezzo che non ci leggono più nenache il Torque e il Cameriere.

    Una cosa alla Hermann Hesse?
    Non s'azzardi a mandarmelo,
    questo suo libro.
    Lo mandi a Roth,
    Philip Roth.

    Pubblicato 11 anni fa #
  18. A.

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    Moderatore

    Pubblicato 11 anni fa #
  19. zaphod

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    Più di un centinaio, centocinquanta negli ultimi tempi in cui aggiorniamo il sito più frequentemente, al giorno. Siti molto più blasonati di questo ne fanno meno. E i tempi di lettura sono alti. Significa che chi ci viene non legge i titoli e se ne va, ma approfondisce il contenuto.

    Per inciso, se quelli di voi che frequentano i social network condividessero assiduamente i contenuti della home le percentuali salirebbero ancora.

    Pubblicato 11 anni fa #
  20. A.

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    Moderatore

    Si riesce a lottare alla radice contro gli spammer, o dovete sempre ogni giorno cancellare le loro cacche?

    Pubblicato 11 anni fa #
  21. A.

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    K : «questo suo romanzo» sembra un po' riduttivo. Mi dia una chance.
    Ma le prometto che non scriverò né alla Hesse, né alla De Carlo. Magari scrivessi come Ph Roth. (Sinceramente, non capisco tanto astio verso questo scrittore; come dice Torque, scrive diverso da Lei, certo, ma non per questo non si deve considera un grandissimo; almeno a mio avviso; Le ripeto, legga Patrimonio, se mi dà l'indirizzo glielo spedisco. Parla dell'elaborazione del lutto per morto)

    Pubblicato 11 anni fa #
  22. A.

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    Moderatore

    Sensi, riesci a trovare quel racconto a mille mani che facemmo, e che secondo me fu un bell'esempio di scrittura (automatica) collettiva?

    Pubblicato 11 anni fa #
  23. Non scriviamo per i 100 o 200 che, bontà loro, ci seguono quotidianamente, ma per l'esercito di lettori che tra 50 anni e più andrà a studiare i testi di codesto spazio virtuale (ma non troppo) per le loro tesi di laurea sulle dinamiche dei primi pionieristici forum di scrittura ai tempi della Rete. E probabilmente toccheranno con mano una semplice verità che già i latini avevano capito: nulla dies sine linea (cit. Plinio il Vecchio, Storia Nat., 35).

    Se gli editori italiani non dormissero sugli allori, sai quanti libri ci potevano fare, con le cose che scriviamo qui?
    Io quando scrivo qui sopra non penso mai di comunicare con A o con Sensi o Zanoni o altri.
    Racconto il mio tempo ai posteri. Questo deve fare uno che scrive.

    Dormite, editori, dormite.
    Che cazzo ve ne frega a voi?
    Se fossi un editore, io, anzi un Editore, ché a fare gli editori sono buoni tutti, sai quante miniantologie delle pillole avrei già stampato?

    Editoritalianiiii pppppppppppppppppprrrrrrrrrr
    (Poi dice che la gente si fa l'ebook)

    Pubblicato 11 anni fa #
  24. A.

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    Moderatore

    se copi qualcosa di mio e lo metti in un tuo libro di querelo per 4.7 milioni di euro.

    comunque quando bevi sei un genio

    Pubblicato 11 anni fa #
  25. llux

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    Membro

    ma la domenica a pranzo, lasagne al peyote?

    Pubblicato 11 anni fa #
  26. sensi da trento

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    Membro

    Sensi, riesci a trovare quel racconto a mille mani

    si potrebbe cercare.
    anzi, mi pare che bassoli lo pubblicò proprio su un suo blog, quindi dovrebbe averne copia su qualche suo spazio virtuale.
    ricordi il titolo?

    in principio era il fico, mi pare....

    Pubblicato 11 anni fa #
  27. Ecco ricordatevi il titolo.

    Pubblicato 11 anni fa #
  28. Ecco, l'avevo linkato:
    http://fernandobassoli.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1667584
    ma poi pare che la pagina non si apra...

    ... è il 2012 ragazzi... quei Mayalacci portavano 'na sfiga...

    Pubblicato 11 anni fa #
  29. zaphod

    offline
    Fondatore

    Veramente il fatto è che quel racconto stava sulla vecchia versione del forum che - come tutti sapete visto che c'eravate - è stata smantellata per lasciare posto alla versione del sito che state utilizzando ora. Quindi il link di Bassoli fa riferimento a una pagina che non esiste. Per questo è buona norma riportare sul proprio sito le cose che interessa condividere, oltre al link.

    Pubblicato 11 anni fa #
  30. Porca Eva, che sòla.

    Per A: dato che il tuo libro sarà ambientato a Latina (immagino) più che "La città del sole" lo chiamerei "La città delle sòle", che, come tutti sappiamo, qui abbondano.

    Ciò premesso, mi preme segnalarti che il prof. da te evocato diede alle stampe un libro di memorie che forse potrebbe giovarti.

    Pubblicato 11 anni fa #

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