Sugli account twitter e facebook dell'Anonima abbiamo lanciato un minisondaggio, prendendo a pretesto la notizia odierna dell'uscita solo cartacea del nuovo libro di Stephen King Joyland, su quale libro dello scrittore americano preferite. L'hashtag è #theKingIprefer e ovviamente chi vuole può rispondere anche qui sul forum. Ma chi possiede un account social e non partecipa verrà bannato e - probabilmente - aspettato sotto casa da una squadra punitiva.
Così, tanto per chiarire.
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Anonima Social
(24 articoli)-
Pubblicato 11 anni fa #
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Risposto, ma a che pro?
Pubblicato 11 anni fa # -
Ehm...io non ho MAI letto un libro di King, però so giocare a king...
Pubblicato 11 anni fa # -
@Anonima_AS: Il sondaggio #TheKingIprefer vede IT dominare davanti a OmbraDelloScorpione 22/11/63 MiglioVerde TorreNera Misery Shining @Sperling_Kupfer
Pubblicato 11 anni fa # -
Obbligo assolto, almeno in parte, su Faceb e questo dovrebbe allontanare il plotone d'esecuzione dalla mia residenza.
Ora, se riesco a ricordarmi la password, scongiuro anche la presenza di Jack che fa capolino dalla porta al grido di "sono qui-iii!". Su Twitter solo per l'Anonima e per spingere al vertice L'ombra dello Scorpione.Pubblicato 11 anni fa # -
Voto registrato llux. Per ora però It pare mantenere la prima posizione. Devo dire che non me lo aspettavo. 1200 pagine di romanzo, non bruscolini. Ma contiene la summa di tutta la poetica kinghiana del primo periodo. Io, all'epoca, lo lessi tre volte.
Pubblicato 11 anni fa # -
Io mi sarei meravigliata del contrario, invece: interpella quattro king-iani a piacere e tre di loro metteranno It in cima alla classifica. Re Stephen è imbattibile quando si parla delle linee d’ombra che delimitano i confini dell’adolescenza e di quelli che potremmo definire i riti di passaggio della nostra società, riesce a illuminare la visione del mondo che abbiamo avuto tutti in quel periodo nella nostra vita: un modo di interpretare la realtà confinato a quegli anni, non tornerà più, che rivisto con occhi da adulto assume una dimensione diversa, assurda delle volte, e ci stupiamo a ripensarci, perché in quel momento sembrava così reale e logico.
Quando lessi It, in un fine estate degli ultimi anni ottanta, un centro commerciale pensò bene di pubblicizzare la vendita delle cose per la scuola per il successivo anno scolastico con delle foto ricordo scolastiche d’epoca e Latina era tappezzata da manifesti giganti di un ragazzino biondo, sorridente con finestrella fra i denti, ritratto in bianco e nero in grembiulino d’ordinanza e la scritta sotto “Foto ricordo – Prima Elementare- Anno scolastico 1956/57”: quando ne vedevo qualcuno di sera, pensavo veramente che fra un attimo avrei visto la foto animarsi e avrei sentito la voce di Georgie che mi implorava…Anche io amo It, ma L’ombra dello Scorpione per me è insuperabile, ogni personaggio potrebbe essere protagonista di un romanzo diverso, i sopravvissuti che si liberano a caro prezzo di ciò che li affligge nelle vite precedenti e restano a sfidarsi in ciò che è veramente importante, bene e male che si fronteggiano a tutto tondo, dove il bene supremo non è perfetto e il male indossa stivali sempre in cammino: io proporrei la squadra punitiva sotto casa per coloro che continuano a liquidare Stephen King come il “re del terrore”.
Pubblicato 11 anni fa # -
Bella recensione.
Ecco l'aggiornamento della classifica a oggi:
IT,
22/11/63,
OmbraDelloScorpione,
Misery,
StagioniDiverse,
OnWriting,
MiglioVerdePubblicato 11 anni fa # -
Io ho letto solo Stagioni diverse. E in parte Miglio verde. Ma dicono che anche IT non sia male.
Pubblicato 11 anni fa # -
Avrei partecipato volentieri, nel senso che sono sensibile alle minacce, ma ho letto solo La zona morta. Mi dovrò rifare, probabilmente a partire dal primo in classifica, o col prossimo che esce.
Pubblicato 11 anni fa # -
Ma ti è piaciuto La zona morta?
Intanto ecco la classifica aggiornata.
It
L'ombra dello scorpione
Misery non deve morire
22/11/63
Shining
Stagioni diverse
Il miglio verde
Le notti di Salem
On writingSi vota fino a lunedì alle dodici.
Il giorno dopo esce Joyland quindi puoi anche cominciare da lì.
Pubblicato 11 anni fa # -
Sì, mi è piaciuto molto e mi sono sempre riproposto di leggere altri suoi romanzi. Però credo ci sia anche qualcosa che mi frena, non so di preciso cosa.
Pubblicato 11 anni fa # -
Vabbè, mica è obbligatorio. L'ho divorato da ragazzo, poi sono stato anni senza leggerlo e adesso, da qualche tempo mi ci sono riavvicinato.
A me piace e - come dice llux - definirlo "il re del brivido" o cose del genere è comodo e riduttivo.Pubblicato 11 anni fa # -
Ad A. invece, Stagioni Diverse è piaciuto?
Pubblicato 11 anni fa # -
moltissimo
Pubblicato 11 anni fa # -
Il miglior Stephen King ha il potere di ribaltarti l’anima appena può. I suoi, sono ritratti impietosi e feroci della società americana e occidentale in genere. Prendi L’Ombra dello Scorpione: liberati dai fronzoli, scremati dal corredo di apparenze, riti e obblighi, i personaggi sono chiamati a confrontarsi e vivere senza schermi. Liberi dai ruoli, gli “zeri” della società dell’apparire diventano i protagonisti di una nuova comunità umana che deve raccogliere la sfida della sopravvivenza: Nick Andros il sordomuto diviene il capo incontrastato e saggio, Tom Cullen il ritardato, l’ultimo della società precedente, che diviene la chiave per scardinare il male, perché è l’unico a cui non si può leggere nel pensiero.E con loro tutti quelli che vivevano ai margini nelle vite precedenti.Geniale Re Stephen.
E poi, gli va riconosciuto il merito di essere una delle migliori voci femminili della letteratura contemporanea: si, femminili. In Rose Madder e Dolores Claiborne –ma di esempi ce ne sarebbero altri- riesce ad entrare nel cuore delle emozioni e del dolore, tratta della questione della violenza sulle donne e sui bambini, evidenziandone le radici sociologiche: scontato parlane e denunciarne se sei Hosseini – detto col massimo rispetto per lo scrittore e per la difficile condizione delle donne e dei bambini afghani e di quella parte di Oriente in genere, non voglio suscitare polemiche né fraintendimenti inutili-, più scomodo farlo se appartieni ad una società avanzata e liberista che apparentemente garantisce i diritti di tutti.
Fra cento anni, si leggerà Stephen King con lo stesso spirito con cui oggi leggiamo Dickens.Pubblicato 11 anni fa # -
I risultati su #theKingIPrefer li trovate sulla home. Grazie ovviamente a tutti quelli che hanno partecipato.
Il prossimo teatro di battaglia social vedrà l'Anonima impegnata in veste di protagonista sul progetto di riscrittura/rilettura sugli Scritti Corsari di Pasolini organizzato dagli stessi che hanno pensato e condotto #Leucò (Se ne parlava qui). Un occasione per leggere in presa diretta e commentare uno scrittore di cui spesso si parla ma poco si è letto. Sarebbe carino se anche lì - oltre a noi, soliti agit-prop della causa anonima - si muovesse quella sonnacchiosa comunità che aleggia tra e oltre le pagine di questo forum.
Pubblicato 11 anni fa # -
Pasolini mi piace, i suoi Scritti Corsari anche: è con Twitter che ho problemi.
Pubblicato 11 anni fa # -
Pubblicato 11 anni fa #
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Ma una volta voi dell'anonima non eravate contro PPP? (Ricordo pezzi di K che diceva che era un bravo poeta, ma non prosatore; e una volta che mi azzardai a paragonare Ragazzi di Vita con il suo stile si incazzò?) Allora è come per me con PFd'A?
Pubblicato 11 anni fa # -
Vedi A., non è che l'anonima è o sia mai stata contro Pasolini, o chicchessia. Detta così sembra che facciamo le blacklist degli scrittori e degli intellettuali. È vero che su queste pagine si sono espresse opinioni su Pasolini, come tu ricordi, che andavano dalla critica feroce di alcune sue opinioni, passando per le osservazioni sui suoi romanzi fino ad arrivare all'assoluto e struggente apprezzamento per la gran parte dell'opera cinematografica. Osservazioni, critiche e apprezzamenti che venivano di volta in volta da tutti i partecipanti alle discussioni di questo forum. Quindi dire che l'Anonima è contro Pasolini è una provocazione che non mi sento di raccogliere e che non rende giustizia al livello delle discussioni che si raggiunge in questa sede.
Pasolini è un personaggio importante nella cultura italiana. Un personaggio che oggi - che è morto e sepolto - viene ritenuto unanimemente una bandiera da sventolare, un santino da venerare e una voce da richiamare ogni volta che serve una citazione per confermare un pensiero.
Si dà il caso però che qua - nel sito dell'Anonima - bandiere, santini e voci ex-cathedra non vengono viste proprio di buon occhio e che, come è nostra abitudine, le cose ci piace sviscerarle con cognizione di causa. L'impressione è che la maggior parte di quelli che sono pronti a sfoderare Pasolini alla prima occasione di Pasolini conoscano (o hanno sentito parlare del) il discorso a favore dei poliziotti e contro gli studenti figli di papà e il famoso "Io so".
Accade ora che c'è l'occasione di passare un po' di tempo in compagnia di amici a leggere e commentare tutti insieme gli Scritti Corsari. E non ce la siamo fatta scappare.
Anni fa, erano i primi tempi dell'Anonima, correva l'anno 2004, ci imbattemmo in un gruppo di lettura, qui a Latina che s'appellava la Biblioteca di Euriloco. Noi ci capitammo per leggere i racconti del nostro primo progetto, ma poi rimanemmo invischiati dall'atmosfera accogliente che si sprigionava da quel gruppo di facinorosi e entrammo a farne parte da subito. Ci si vedeva la domenica pomeriggio nel parco di Villa Fogliano, si trovava un posto adatto e qualcuno leggeva. Poi si discuteva, spesso dividendo tè e pasticcini. Mi sono trovato ad ascoltare brani di Magris, Hikmet, Ammaniti, Trevisan, Kristof, Ferlinghetti, Mazzantini e non so più chi altro. Dal canto mio proposi e lessi Hubert Selby jr e Eduardo Galeano. Tu pensi che tutto quello che ho ascoltato mi sia piaciuto al 100%? O pensi che le mie letture abbiano trovato riscontro positivo da tutti quelli che c'erano? No, sicuramente no. Ma è stato un modo di imbattersi in scritture e idee che altrimenti non avrei mai incrociato, o neanche prese in considerazione.
Ecco con il progetto #corsari succede pressapoco la stessa cosa. È l'occasione per leggere un libro che altrimenti non avrei più preso in mano - dirò di più: ero convinto di averlo letto in maniera frammentaria ai tempi dell'università, ma quando sono andato a casa dei miei a rovistare negli scatoloni per trovare la copia ed evitare di ricomprarla, mi sono accorto che il libro che avevo io si intitolava Le belle bandiere e che quindi gli Scritti corsari non mi erano mai passati per le mani - un'occasione quindi per toccare con mano gli scritti di un intellettuale che spesso viene evocato per sentito dire.
È un progetto che è stato proposto dalle stesse persone che hanno ideato #Leucò. Anche lì, sicuramente non mi sarebbe mai passato per la mente di andarmi a leggere I Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese se non mi fossi imbattuto su Twitter in questa banda di scapestrati che inondavano la rete con citazioni e riferimenti classici che risultavano a prima vista incomprensibili. Invece grazie alla curiosità scatenata da questo esperimento - e alla possibilità di interagire con il resto della comunità - ho letto con piacere questo libro all'apparenza ermetico e distaccato che invece apre squarci inaspettati su una personalità tormentata e sofferente.
Non lo so dove porterà il veliero dei #corsari della Twitteratura stavolta. Ma guai se lo sapessi. Non ci sarebbe neanche bisogno di intraprendere il viaggio, altrimenti. So però che l'Anonima sarà a bordo di quel veliero e che - per due tratti del percorso - prenderà la barra del timone e traccerà la sua rotta fiutando il vento e spingendosi attraverso i flutti.
Se poi avvisteremo pure qualche bastimento da depredare non ci faremo certo sfuggire l'occasione.Pubblicato 11 anni fa # -
"Ricordo pezzi di K che diceva che era un bravo poeta, ma non prosatore"
No, A. Io ho sempre detto - e confermo tuttora - che per me il massimo grado della poesia di Pasolini si esprime nel cinema. Lì raggiunge vette sublimi e credo fermamente che opere come Accattone o Edipo re, con quel viso della Mangano, siano immortali, nel senso che verranno viste, visitate e condivise emozionalmente fino a quando esisterà l'uomo e la sua civiltà in questo cosmo.
Il giudizio è tutto estetico ovviamente, ma non mi sento in tutta onestà di poterlo estendere nello stesso e identico grado anche all'opera letteraria, sia essa la versificazione poetica o la prosa narrativa. Qui non mi pare che i risultati estetici siano gli stessi; ma anche nel cinema non tutte le opere raggiungono Accattone; Le 120 giornate di Sodoma, per esempio, mi pare proprio brutto. Ma questo - ripeto - non toglie proprio nulla all'assolutezza estetica di Accattone.
Il Paolini intellettuale, invece, e la sua riflessione ideologico-morale esulano, in quanto tali, dal giudizio estetico; ovvero non conta in alcun modo che essi siano belli o brutti - io oltre tutto li trovo pure brutti - ma conta solo se coglievano nel vero o nel falso, se erano giusti o sbagliati. E io credo che fossero sbagliati e - nello specifico - reazionari, antidemocratici, elitari, aristocratici. Alcuni giudizi poi - cfr. la storiella delle lucciole - erano vere e proprie cazzate. Lui era il primo ad ammazzare le lucciole in Agro Pontino, quando ci veniva di notte sulla Mediana col 2600 Alfa Romeo per andare nelle sua casetta sulla duna di Sabaudia che s'era fatto insieme a Moravia. Poi insieme baccagliavano contro la società dei consumi e il turismo di massa che avrebbe prima o poi rovinato le coste. Ci potevano andare solo loro? E guai a noi popolino che gliele andavamo a rovinare?Non mi stia a provocare, A. Era da parecchio che non riusciva più a farsi mandare in quel posto, eh?
Pubblicato 11 anni fa # -
Volevo stanarla
Pubblicato 11 anni fa # -
Me ne vado, ti lascio nella sera
che, benché triste, così dolce scende
per noi viventi, con la luce cereache al quartiere in penombra si
rapprende.
E lo sommuove. Lo fa più grande, vuoto,
intorno, e, più lontano, lo riaccendedi una vita smaniosa che del roco
rotolio dei tram, dei gridi umani,
dialettali, fa un concerto fiocoe assoluto. E senti come in quei lontani
esseri che, in vita, gridano, ridono,
in quei loro veicoli, in quei gramicaseggiati dove si consuma l'infido
ed espansivo dono dell'esistenza -
quella vita non è che un brivido;corporea, collettiva presenza;
senti il mancare di ogni religione
vera; non vita, ma sopravvivenza- forse più lieta della vita - come
d'un popolo di animali, nel cui arcano
orgasmo non ci sia altra passioneche per l'operare quotidiano:
umile fervore cui dà un senso di festa
l'umile corruzione. Quanto più è vano- in questo vuoto della storia, in questa
ronzante pausa in cui la vita tace -
ogni ideale, meglio è manifestala stupenda, adusta sensualità
quasi alessandrina, che tutto minia
e impuramente accende, quando quanel mondo, qualcosa crolla, e si trascina
il mondo, nella penombra, rientrando
in vuote piazze, in scorate officine...Pubblicato 11 anni fa #
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