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Canale Mussolini e il pazzo pazzo popoli di IBS

(37 articoli)
  • Avviato 12 anni fa da Faust Cornelius Mob
  • Ultima replica da parte di ossodiseppia
  1. Riporto lo stralcio finale di un commento che un utente di IBS, la libreria online, ha fatto sul Canale.

    "È un romanzo scritto magistralmente da uno che finge di essere un idiota ma ha il talento dei grandi narratori."

    Non capisco davvero se costui ha il cervello avvitato ai propri dogmi percettivi riguardanti la figura dell'intellettuale oppure l'immagine che passa di Antonio Pennacchi è davvero questa.

    Pubblicato 12 anni fa #
  2. big one

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    Bona la prima!

    Pubblicato 12 anni fa #
  3. D'istinto la penserei così amico mio, però temo proprio che nella mente di molti strida il contrasto tra i modi schietti di Pennacchi e il contenuto dei suoi scritti e dei suoi interventi.
    Temo che la gente faccia fatica ad accettare il fatto che uno scrittore, uno preparato, uno che anche se non condividi tutto quel che dice argomenta da professionista, possa parlare in dialetto, dire le parolacce e avere modi da "romanaccio" (uso volutamente un termine che so essere infelice). So che Pennacchi non si interessa di marketing e che ha altro a cui pensare, però mi fa riflettere e, un poco, mi dispiace. Non tanto per lui ma per la gente.

    Pubblicato 12 anni fa #
  4. lulla

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    Tutto è marketing, anche il modo di porsi del Kapo. Anche se lui non avrebbe voluto, secondo me. Il marketing prima accarezza e poi strangola.

    Pubblicato 12 anni fa #
  5. k

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    Grazie dell'affetto e delle attenzioni che mi mostrate, ma vedete però d'andàffanculo tutti quanti.

    1° - Rispetto al commento dell'utente Ibs, sarebbe bene vedere l'intero contesto delle cose che dice, per farsene un giudizio più completo. In ogni caso, anche così non mi pare innanzitutto un insulto, bensì un complimento, parlando di un romanzo "magistrale" scritto da un "grande narratore". Ed è questo ciò che conta. Anche quella del "finto idiota" inoltre non è del tutto peregrina. Fu Luca Canali che me lo disse la prima volta, dopo avere letto il manoscritto di Mammut ancora inedito: "Tu adotti la tecnica narrativa del finto tonto". E poi, vedendomi interdetto, aggiunse: "Guarda che è un complimento".

    2° - Bello o brutto che sia, scrivo quello scrivo perché sono quello che sono. Di tutto il resto non me ne frega un cazzo. Mica mi debbo presentare alle elezioni. Debbo solo scrivere libri che reggano almeno un po' dell'umano tempo. Se provassi ad essere diverso, scriverei diverso.

    Pubblicato 12 anni fa #
  6. Il resto del commento non l'ho riportato perchè si limitava a parlar bene del libro (è possibile comunque leggerlo qui : http://www.ibs.it/ser/serrec.asp?em=415489)

    Sul secondo punto sono pienamente d'accordo, mica ti consigliavo di cambiare immagine. Semplicemente mi lascia perplesso questo genere di superficialità.

    Pubblicato 12 anni fa #
  7. k

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    Ma vaffallipa, Fa'. E io mi dovrei lamentare di una recensione del genere?

    "(04-07-2011)
    Libro - Canale Mussolini - Pennacchi Antonio
    La storia tratta principalmente dell'esodo di morti di fame dalle tre Venezie alle paludi bonificate con successo dal regime fascista. Nel libro, attraverso la voce del narratore che racconta la storia a un ascoltatore non identificato ma contemporaneo, vi è la vicenda di una famiglia, che negli anni successivi alla Prima Guerra mondiale diverrà interamente fascista. Una enorme famiglia della bassa veneta che ad un certo punto dovrà emigrare in Agro Pontino. Scorrono le figure della storia, nel libro, anche da vicino. Perfino un giovane Mussolini, ancora socialista rivoluzionario, sarà al desco della famiglia, per una volta, quando sono ancora sono al Nord. Poi c'è l'esodo, lo spaesamento, la colonizzazione dell'Agro Pontino, un nuovo amore per quella terra estranea --una terribile palude malarica trasformata in una sorta di terra promessa-- che però li ha salvati dalla fame. E infine, terribili, le guerre di Mussolini, Africa, Spagna, fino al devastante '44, e i bombardamenti anglo-americani. È un libro in cui si può ridere molto, perché l'autore fa scattare situazioni di irresistibile comicità nelle situazioni più tragiche e parossistiche. È un libro in cui si piange.È un libro in cui è perorata l'ambivalenza dell'essere e del percepire. È un libro dove non si nascondono le colpe, anche atroci e rivoltanti, ma dove non si rinuncia a mostrarne lo scorrere parallelo dei grandi sentimenti della fraternità, dell'eros, della religiosità. È, finita l'ultima pagina, un libro pietoso e che chiede pietà. È un romanzo scritto magistralmente da uno che finge di essere un idiota ma ha il talento dei grandi narratori."

    Pubblicato 12 anni fa #
  8. E chi cazzo ha detto che te devi lamentà in generale?

    Pubblicato 12 anni fa #
  9. big one

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    "È un romanzo scritto magistralmente da uno che finge di essere un idiota

    Ma tu, fingi di essere un idiota?
    A me - prima coma come scrittore, poi come amico ed infine come personaggio pubblico - non hai mai dato questa impressione.

    Pubblicato 12 anni fa #
  10. k

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    Vabbe', ma che cazzo volete mo' da me? Quello parla della scrittura, dell'io-narrante, e io non l'ho presa come un'offesa ma come un complimento, perché oltre che di ironia verso gli altri sono capace anche - qualche volta - di autoironia su me stesso. I miei io-narranti, oltre tutto, spesso fanno i finti tonti.
    A voi non v'è piaciuto? E andateglie a mena'.

    Pubblicato 12 anni fa #
  11. GabSan

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    Secondo me è un rosicone. E' uno di quelli che dice "vabbè, ma una cosa così la potevo scrivere pure io". Come quando (per sbaglio) ti ritrovi davani a un quadro di Fontana. "E che ci vuole!" (l'abbiamo detto tutti!).
    Ellosò caro mio, ma K lo ha fatto per primo il finto tonto. Il finto tonto consapevole se lo è inventato lui. E noi tutti appresso a copiare...
    X K: sto andando. Preventivamente.

    Pubblicato 12 anni fa #
  12. big one

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    Forse, giudicando in maniera moooolto superficiale, il termine da usare era "finge di essere ignorante", sensazione che durera' pochissimo leggendo le sue opere e ascoltandolo parlare. Ritengo anzi che uno dei suoi punti di forza sia proprio questa grande qualità di scrittura grazie a strutture e costruzioni falsamente semplici.

    Pubblicato 12 anni fa #
  13. Beh, secondo me la struttura di Canale Mussolini non è semplice affatto, nemmeno falsamente. Non ho idea da cosa faccia derivare la 'finta idiozia' il commentatore di IBS. Magari ha delle motivazioni - che si è tenuto per sé - che convincerebbero anche il più refrattario tra noi. A me viene in mente che il lettore di IBS si riferisca al dialogismo pennacchiano (dialogo indiretto e immaginario con il narratario e/o con il lettore immaginario, che fa perno sul "dice") per cui c'è forse più 'finta ingenuità' (subito superata) che 'finta idiozia'.

    La recensione a me sembra entusiasta. C'è giusto questo passaggio un po' incerto. Non vorrei però che facessimo come la stampa romana, che sta crocefiggendo Baldini per un "pigro" dato a Totti.

    Pubblicato 12 anni fa #
  14. sensi da trento

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    certo che la laurea in lettere da davvero un'altra visione dei romanzi e della loro sruttura.

    complimenti a chi se l'è presa e a chi se la sta prendendo!!

    Pubblicato 12 anni fa #
  15. lulla

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    Il discorso, secondo me, non è sui contenuti dei libri di Pennacchi o sulla sia cultura, che poi non è così messa in discussione, ma di marketing, cioè di mercato. La casa editrice ha bisogno di vendere il libro, i giornali di farsi leggere, etc. Il personaggio Corona funziona, il montanaro spaccalegna con la bandana, il maschio selvaggio, che dopo aver girato per monti a caccia di orsi e di osterie, si rinchiude nella sua tana e riscaldato dal fuocherello del suo camino scrive libri con l'acetta, fa vendere i suoi libri, indipendentemente dal contenuto e dal valore dei libri stessi e poi fa così audience in TV. Allora perchè non creare anche il personaggio dello scrittore operaio, quello che lavora i cavi elettrici di notte e che parla così poco intellettuale e spesso in dialetto, diretto al punto giusto da farne una macchietta? La storia del buon selvaggio, più o meno. Basta poco. Certo che sono i suoi libri che parlano e parlano anche molto bene e in moltissimi se ne sono accorti, ma a lui è rimasta attaccata quella roba là. Ma poi è un male? Certo che è parzialmente falsa. Quando B.Bertolucci ha fatto il film "900" e ha raccontato la saga dei contadini parmensi, lo ha fatto con un occhio borghese, anche se di sinistra, ma sempre un borghese è. Perchè racconto questo?

    Pubblicato 12 anni fa #
  16. big one

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    @torque
    Intendevo la struttura dei periodi.

    Ha ragione Lulla quando parla di marketing. Pero' e' altrettanto vero che ci vuol poco per capire che tra lo spaccalegna e l'Operaio ne passa.
    (pero' attenzione perché quello e' amico Suo!)

    Pubblicato 12 anni fa #
  17. lulla

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    Non volevo mettere in discussione i libri di Corona, ma solo il personaggio costruito ad uso e consumo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  18. k

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    Sì, è amico mio e me ne vanto. E' mancato poco che scatenassimo una rissa assieme in un certo studio televisivo, qualche tempo fa. Ora sui suoi libri, ovviamente, uno può dire tutto quello che gli pare, esattamente come sui miei. Noi scriviamo e il lettore che compra i libri e poi li legge ha tutto il diritto, se vuole, di criticarli come gli pare e piace.
    Per quanto riguarda invece le persone, no. Io quello lo conosco bene e di persona, è un uomo vero, pieno di forza, di dolori, di sentimenti e pure di follia, ma è un uomo vero, non c'è nessun marketing dietro di lui come non c'è dietro di me (e a questo punto t'avrei dovuto già manda' affanculo). Sei tu che hai il marketing in testa e tutte le tue opinioni sempre politically correct sono markettizzate perché sempre stereotipate - sei una FerBassoli d'estrema sinistra - fino al punto di dietrologicamentepensare che tutto ciò che suona strano al tuo cervello ferbassoli-banale sia inautentico e markettizzato. Io sono quello che sono. Se ti piace è così, sennò vattene affanculo.
    E per quanto riguarda Mauro Corona è uguale.

    Pubblicato 12 anni fa #
  19. lulla

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    Scusami Pennacchi, io non volevo offenderti e tanto meno offendere Corona, del quale ho letto con interesse due suoi libri e sinceramente penso che sia un personaggio autentico. Sono stata anche molto scortese a parlare in quei termini di te su questo blog, che tu frequenti assiduamente. E' chiaro che ti ho ferito e la stupidità boccalona che ottunde il mio cervello mi impedisce regolarmente di contare fino a 3000 miliardi prima di esprimere un giudizio. Non volevo dire che voi due siete due personaggi costruiti ad hoc dagli editori per vendere e che voi vi siate prestati al gioco. Lo so che tu sei così e che Corona è così e non sto certo a dirti di cambiare stile, come io non posso cambiare il mio di ... come hai detto? Inautentica e marketizzata. Probabilmente hai proprio ragione, ma le ragazze coglione a volte lo fanno di nascondersi per paura di non essere accettate.
    Comunque volevo dire che sono gli altri a fare quell'operazione su di voi perchè rendete. Ogni volta che andavi in TV, molto prima di far parte di questa congrega, tremavo sempre per la paura che ti facessero fare una qualche partaccia. Anche in quella trasmissione con quella cretina... ma non hai pensato che hanno chiamato te e Corona proprio perchè speravano che insieme o uno contro l'altro avreste impiantato una rissa? Ma sai quanto gli andavano su gli ascolti e che titoli sui giornali a pubblicizzare la trasmissione? Io stavo male per la grande stima che ho per te come persona, come intellettuale e soprattutto come scrittore. O come soprattutto per tutte tre le cose insieme. Io pretendevo grande rispetto.
    Adesso basta, perchè come dicono i veneti "E' peso il tacon del buso". Sì, me ne vado in un angolino a affanculo. Ciao

    Pubblicato 12 anni fa #
  20. lulla

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    Ho letto la lettera sull'Amore e allora ho pensato:"Ma forse, anche se l'ho offeso, anche se non ci siamo capiti, anche se sono uno poco cogliona, marketizzata e politicalcorret (meglio il caffè con il gineppi), forse mi perdonerà in nome di quell'amore universale che professa. A meno che sia come dice la Signora Ivana, ma io non credo."
    Così ho pensato, caro, bizzoso e adorabile (ma sì) Kapo di farti un omaggio. Visto il tuo grande amore per gli eucalipti, che amo anch'io, e sempre che tu lo permetta, vorrei cercarti un Eucaliptus citrodora. E'bellissimo! E' alto e flessibile, ha una corteccia violetta come i suoi fiori e le foglie stropicciate profumano intensamente di limone. A un certo punto dell'anno scorteccia rivelando un tronco bianco madreperlato. Candido. Di notte questo tronco illumina.

    Pubblicato 12 anni fa #
  21. lulla

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    Lo vuoi o no?

    Pubblicato 12 anni fa #
  22. k

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    Grazie, ma mia moglie non vuole.

    Pubblicato 12 anni fa #
  23. zanoni

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    me lo posso prendere io? poi me lo porto a Istanbul: come un pezzo di casa...

    Pubblicato 12 anni fa #
  24. lulla

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    Va bene, Zanoni. Ora mi metto in moto. Però, quando torni in Italia definitivamente, me lo abbandoni là? Nel senso che gli alberi sono una "ricchezza", non ovviamente in termine di denari, ma di sentimenti. Sono qualche cosa che devi veder crescere e che lasci ai tuoi figli. Spesso in giardino si pianta un eucaliptus per se, perchè è veloce, e una quercia per i nipoti. Spazio permettendo, che non è il caso mio. Dimmi quando torni in Italia, perchè non si trova facilmente.
    K, mi dispiace, ma se la tua signora ha detto no, avrà le sue ragioni. Comunque io in genere regalo solo libri e soprattutto piante a chi se le può permettere e le può curare. Non è una mistica: fanno parte del mio mondo e del mio lavoro. Ciao

    Pubblicato 12 anni fa #
  25. A proposito di alberi, parchi, orti e affini

    A Latina il primo "orto pubblico" curato dai cittadini

    Situato tra l’ospedale S. Maria Goretti e via Rossetti, il Parco San Marco di Latina (da non confondere con l'omonima piazza) è da tempo frequentato da numerosi cinofili che sono soliti passeggiare con i propri amici a quattro zampe, ma anche da molti sportivi, che qui si recano a fare il classico jogging serale. Da alcune settimane, però, l’area ha fatto registrare una simpatica novità. Sono infatti comparse delle piante da frutto. Il mistero è stato presto svelato. Si tratta di un’iniziativa firmata dalla non meglio precisata sigla “Guerrilla gardening”.

    In alcuni volantini informativi si spiega che non si tratta di un semplice gesto di ordinaria riqualificazione di un luogo abbandonato a sé stesso (questo è vero solo in parte, ma certo l’amministrazione potrebbe fare di più - ndc) ma di un primo passo verso la reale diffusione di una cultura di sviluppo a misura d’uomo, più sostenibile, anti-industriale e in grado di fornire occasioni per tessere relazioni sociali reali, insomma per fare nuove amicizie. Un tentativo – riuscito, si direbbe - “di gettare un seme nel grigiore urbano, ma anche di donare alla comunità il primo orto urbano pubblico di cui si ha notizia a Latina”.

    “Gli uomini discutono, la natura agisce”, recita uno slogan in calce al volantino. Stavolta, però, i chiamati ad agire sono proprio gli uomini, i cittadini, coloro che hanno a cuore la salute, nostra e del pianeta. Perché chiunque può prendersi cura delle piante, dando loro acqua (c'è una fontanella nei pressi) ma non solo. Ed è questo un piccolo, ma grande gesto d'amore. L’invito è quello di piantare, con intelligenza cioè senza strafare, spezie, essenze locali, alberi e quant’altro. I frutti saranno poi a libera fruizione. Latina è una città di Fondazione, giovane ma con una storia di duro lavoro portato avanti da coloni, bonificatori e braccianti agricoli, dunque non sorprende l’esistenza di un’anima verde, ecologista. Abbiamo origini contadine e ne andiamo fieri. A questo punto sarà interessante vedere se la nobile idea di condividere un libero orto si diffonderà in altre città d’Italia.

    (fer, da Agoravox.it)

    Stanno nascendo i primi limoni, 'na figata.

    Pubblicato 12 anni fa #
  26. zanoni

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    non ho in programma di ritornare definitivamente, ho in programa di restare li'.

    dovrei pero' capire: quanto e' grosso adesso, come e se lo posso portare qui, quanto cresce (abbiamo un giardinetto condominiale, non grandissimo)...

    Pubblicato 12 anni fa #
  27. lulla

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    Caro Zan, il citrodora viene un grande albero come tutti gli eucalipti ed è pure veloce. Prima fa un fusto lungo lungo e poi irrobustisce. Teme il freddo, tanto che Roma è il suo limite settentrionale. Non so come lo troverò, ma presumo anche piccolino in vaso, quindi potrai portartelo in aereo in un sacchetto di plastica. Non credo che ci siano restrizioni per i vegetali tra noi e la Turchia. Chiederò a Maurizio, il mio amico che abitava a Istanbul e trafficava un poco con piante. Dicono che allontani le zanze, ma io ci credo poco. Se deciderai per il sì, sappi che mi farai molto piacere.

    Pubblicato 12 anni fa #
  28. zanoni

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    qui le zanzare sono micidiali, come quelle a latina di ormai un trentina di anni fa: se mi fa pure questo favore, raki per tutti a volonta'!

    Pubblicato 12 anni fa #
  29. lulla

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    Allora, caro zan, devo dirti che guardando le temperature di Istanbul, il citrodora non ce la può fare. Quest'inverno si è fregato anche uno che sta a Latina, poi però è risorto dalle sue ceneri ed è ricicciato. Viene anche molto alto e grosso. Però ho fatto una ricerchina e un amico mio milanese ne ha tutta una serie di varietà piccole, sempre con il tronco bianco e aromatici e così infanti da poter essere portati in aereo. Tanto crescono molto in fretta. Tutti resistenti al freddo invernale. Lui potrebbe farmeli avere per i primi di ottobre al nostro solito appuntamento alla Landriana (Ardea). Tu quando vorresti ritirarlo? Mi sembra una cosa così carina mettere un albero per ricordare la propria terra ed è così carino che sia proprio io a fartelo avere. Decisamente le piante sono delle grandi viaggiatrici! Noi prendiamo l'aereo e basta, loro invece prendono noi, o per pancia o per sentimento.

    Pubblicato 12 anni fa #
  30. zanoni

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    io vengo a Latina il 24 ottobre e rimango una decina di giorni: possiamo organizzare senza problemi la consegna. sono gia' esaltatissimo

    Pubblicato 12 anni fa #

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