Ciao a tutti,
sto scrivendo un testo, una serie di racconti.
Avrei bisogno di un parere autorevole (quale il vostro... :-)) per chiarirmi un paio di dubbi:
PRIMO DUBBIO: Punteggiature "espressiva"
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ultimamente sono ossessionato dai dubbi sul come esprimere sentimenti quali ironia, sarcasmo, stupore, ecc… quando scrivo. Ho cercato in rete, alcuni consigliano l’uso del punto misto (?!), altri l’uso di un punto interrogativo o esclamativo tra parentesi tonde, altri ancora di usare i tre puntini di sospensione.
voi cosa ne dite?
alcuni esempi:
es.1:
«Come sarebbe, assieme al presidente?!» disse Igor quasi inebetito.
Secondo voi il punto misto qui è corretto per esprimere una forte sorpresa?
es.2:
Venne definita come “Acting CEO”, questo non perché avessero visto in lei un potenziale business da poter poi sfruttare ad Hollywood, o almeno, non ancora…
Qui i tre puntini riescono secondo voi a dare un tono sarcastico?
es.3:
Ora non la si sentiva più sbraitare ed inveire in continuazione, forse anche e semplicemente perché non ne aveva più il tempo. Si sa, prima il dovere e poi il piacere…
Stessa cosa qui, vanno bene secondo voi i puntini?
es.4:
Avrebbe forse dovuto vivere in una catapecchia con tutte le responsabilità ed i rischi che si prendeva?!
Qui nella sola frase non si capisce, ma il soggetto è ampiamente descritto come uno che non si addossa responsabilità e rischi. Il punto misto può andar bene per esprimere ironia/sarcasmo?
es.5:
e poi lui dopo solo alcuni mesi si fa beccare per le vicende “Ruby-gate” e “Bunga-Bunga”. Quelle sì che ci fanno fare bella figura in giro per il mondo…
Qui ci stanno i tre puntini per dire: “chiaro che non ci fanno fare bella figura”?
SECONDO DUBBIO: TEMPI VERBALI
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altra domandina relativa ad un raccontino che mi accingevo a scrivere, quando mi sono reso conto che avevo iniziato parlando al presente durante l’introduzione per poi passare al passato nella descrizione del dialogo. Ecco l’inizio:
In un’azienda che produce sistemi dall’alto contenuto tecnologico, un addetto al collaudo d’ingresso chiama al telefono il direttore tecnico.
«Buongiorno, volevo dirle che dovrei verificare un lotto di materiale che mi è arrivato questa mattina. Potrebbe gentilmente farmi avere le procedure aggiornate dal suo progettista incaricato?»
«Ma scusi, di quale materiale stiamo parlando?» chiese il direttore.
«Sinceramente non saprei. Le posso dare i riferimenti di bolla, ma deve essere in effetti un prodotto molto recente, perché non l’ho mai visto prima.» disse l’addetto.
[...]
La domanda è: è scorretto usare quel “chiama” nella prima frase per poi passare al “chiese” e “disse” durante la descrizione del dialogo?
A me sembra suonare benissimo così, ma forse è il caso di uniformare tutto al presente o al passato?
Grazie in anticipo a tutti quanti vorranno esprimermi i loro pareri sinceri.