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(12 articoli)
  • Avviato 10 anni fa da yw53em89rz
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. You must go to do in the cool, of corsa.

    Pubblicato 10 anni fa #
  2. zaphod

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    Fondatore

    Ah, questa la lascio...

    Pubblicato 10 anni fa #
  3. A.

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    Moderatore

    La voce delle donne provoca stanchezza nel cervello degli uomini
    lunedì 03 marzo 2014 - 15:27 Pubblicato in Scienze & Tecnologia
    Repubblica (sic!)

    LO STUDIO: L’uomo non può ascoltare una donna parlare a lungo per motivi biologici

    La frase “non posso più sentirti parlare” ha adesso un fondamento scientifico. La voce femminile provoca stanchezza nel cervello dell’uomo.

    Così, tutti gli uomini che non ascoltano le proprie mogli o compagne e che fino ad oggi hanno cercato una scusa per metterle a tacere, adesso potranno mostrare che anche il problema è da individuare nella costituzione biologica del cervello e della voce della donna. Per questo, il cervello dell’uomo si stanca quando sente la voce di una donna.

    Certo, si tratta di una tesi “scomoda” per l’universo femminile ma, come riportano alcuni quotidiani internazionali (per le fonti, vedi articolo collegato), il professor Michael Hunter, dell’Università di Sheffield (UK), non ha dubbi: la voce femminile ha dei toni più complessi di quella maschile, che coinvolgono tutta l’area uditiva del cervello. Al contrario, la voce maschile, interessa solo una piccola parte del cervello.

    Secondo Hunter, questo è il motivo per cui le donne si lamentano spesso che gli uomini non le ascoltano e, dunque, non hanno nessuna colpa per quella che può apparire come una mancanza di attenzione. Lo studio scientifico ha infatti dimostrato che l’uomo non può ascoltare a lungo una donna parlare per motivi biologici.

    Lo studio è stato condotto con tecniche di risonanza magnetica nucleare, che ha permesso di individuare le diverse aeree del cervello che si attivano per la voce maschile e femminile. Inoltre, è emerso che gli uomini sono più diretti mentre le donne tendono a girare attorno a ciò che vogliono comunicare.

    L’autore dello studio ha spiegato che la donna emette suoni con una gamma di frequenze più complessa di quella dell’uomo uomo a causa delle differenti dimensioni e forma delle corde vocali e della laringe.

    Alla luce di questi risultati, un consiglio per le donne: per riuscire a intrattenere una conversazione con il vostro partner, cercate di essere “leggere”. Provate a parlare con intervalli di tempo piccoli. Forse, così, riuscirete a farvi ascoltare. In caso contrario, il vostro uomo penserà che parlate troppo.

    Leggi anche: stocazzo

    Pubblicato 10 anni fa #
  4. k

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    Membro

    Stupendo. Non so se sia vero o meno, penso di no, penso sia lo scherzo di qualcuno che s'è inventato tutta una pippa pseudoscientifica (formidabili le "tecniche di risonanza magnetica nucleare", che hanno permesso di individuare "le diverse aeree del cervello" maschile che si attivano per la voce femminile), però è stupendo, ragazzi: "L’uomo non può ascoltare a lungo una donna parlare per motivi biologici". Che altro c'è da dire? "Le donne non sono uomini come noi". Stop.

    Pubblicato 10 anni fa #
  5. Woltaired

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    Membro

    Vero, qualcuna è più uomo di noi. (Almeno di me, sicuramente.)

    Pubblicato 10 anni fa #
  6. llux

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    Membro

    Nessun uomo mi ha mai zittita o ha dato mai segni di insofferenza nell'ascoltarmi.
    A. La mia voce e' sulla stessa frequenza dei fischietti ad ultrasuoni: non significativa per l' orecchio umano
    B. Ho conosciuto solo uomini con chiari segni di disfunzioni cerebrali
    C. Il dottor Michael Hunter e' un essere non trombante: il sottinteso che si evince dalla sua ricerca e' il chiaro segno di quanto la mancanza di tale salutare attività sia negativa per la ricerca scientifica e la salute mentale degli individui.

    Propendo per la C.

    Pubblicato 10 anni fa #
  7. A.

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    Moderatore

    tu sei l'unica donna che sa ascoltare che io conosca.

    Pubblicato 10 anni fa #
  8. k

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    Membro

    Sto leggendo Luce d'agosto di William Faulkner, e neanche a farlo apposta, a pag. 267 dell'edizione Adelphi 2013 si legge:

    "Ci sono state donne buone rese martiri da dei bruti, ubriaconi e roba del genere. Ma quale donna, buona o cattiva che sia, ha mai sofferto per mano di un qualsiasi bruto quanto gli uomini hanno sofferto a causa di una donna buona?"

    Ahò, è Faulkner, eh? Io non c'entro niente.

    Pubblicato 10 anni fa #
  9. k

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    Membro

    E poi però, alla pagina successiva:

    "Essere giovani. Essere giovani. Non c'è' niente come quello: non c'è nient'altro al mondo."

    Be', è forte Faulkner.

    Pubblicato 10 anni fa #
  10. Il vero problema è che le donne costruiscono il periodo in modo diverso dall'uomo, è questo che a volte ci manda in tilt. Troppe introduzioni, troppe subordinate, troppi rimandi. Tutto troppo. Manca il dono della sintesi.

    Pubblicato 10 anni fa #
  11. llux

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    Membro

    William Faulkner, nel luogo in cui si trova ora, non avrebbe difficoltà a confrontare il suo pur rispettabilissimo dolore, inflittogli da una(o più, chissà) donna buona, con il dolore delle donne, martiri sul serio, che si trovano nel medesimo suo posto ad opera di chi diceva di amarle. La donna buona di Faulkner si sarà pure comportata come una stronza, non lo metto in dubbio, ma non penso abbia spaccato sedie per un bottone mancante ad una camicia, o l'abbia pestato di botte dopo essere tornata a casa sbronza.

    E meno male, Fer, che parliamo in articolando i periodi in maniera diversa, sennò sai che palle, a parlar tutti (uomini e donne) nello stesso modo!

    Chi non ama ascoltare, non sa scrivere : )

    Pubblicato 10 anni fa #
  12. Pure questo è vero.

    Pubblicato 10 anni fa #

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