Quando ero ragazzino io e fin che non inaugurarono - mi pare intorno al 1962 - la nuova autostazione delle corriere, definita allora "la più moderna d'Europa" ed attualmente il parcheggio Pegasol in via Pio VI, la stazione delle autolinee Zeppieri era davanti alla Questura, dove adesso c'è una gioielleria, e quella dell'Atal stava dove poi andò la libreria Raimondo ed attualmente alcuni uffici del Monte dei Paschi in via Eugenio di Savoia, sul marciapiede di fronte a Latin Moda.
Bene, in questa sede dell'Atal c'era attaccato a una parete un grande pannello o murale o non so cosa fosse con la pianta dell'Agro Pontino bonificato, pressappoco come quella che si trova ancora di fianco al portale d'accesso del Consorzio di bonifica. Questa però dell'Atal era più bella, o almeno così pareva a me da bambino.
Dopo la chiusura di questi uffici Atal e il loro trasferimento nella nuova stazione, il pannello o carta o quello che fosse - non più utilizzato dall'Atal - venne giustamente recuperato dalla Varal, concessionario Fiat che stava in viale XVIII dicembre, ed esposto nella sua sede fino a pochissimi anni fa, quando l'immobile della Varal è stato demolito ed al suo posto è stato costruito il palazzo ex magazzini Ferri dove adesso c'è la libreria di Piermario.
Il Fer mi saprebbe dire che fine ha fatto quel pannello - se è vivo o morto soprattutto - o almeno saprebbe come potersi informare? Grazie.
Forum Anonimascrittori » Anonima Scrittori
Alla ricerca degli oggetti perduti
(25 articoli)-
Pubblicato 14 anni fa #
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Lo so io dov'era.
Stava nel garage dove adesso c'è una banca, il piccolo edificio che sta sull'angolo proprio di fronte a Buffetti e al gionsebastianbar.
Era di gesso, con molto celeste.
L'avranno buttato.
Però chiedo lo stesso.Pubblicato 14 anni fa # -
In realtà gli anni trascorsi non sono così pochi, il trasloco risale al 1989. In effetti Urbano potrebbe avere ragione. Mi pare di ricordare che c'era pericolo di rompere quel pannello durante il trasporto e così qualcuno pensò di sistemarlo da qualche parte lì vicino. Chiederò a mio padre.
Pubblicato 14 anni fa # -
dove adesso c'è la banca c'è stata per qualche anno la libreria del figlio di Forghieri (quelli de La Scolastica). La parte sotto la banca ce l'avevano loro, ad uso magazzino.
potrebbero sapere qualcosa anche loro.Pubblicato 14 anni fa # -
Pubblicato 14 anni fa # -
L'ho trovato!
Pubblicato 14 anni fa # -
dove stava?
Pubblicato 14 anni fa # -
Sta in una cantina.
Forse si potrebbe avere.
Ma dove lo si mette?Pubblicato 14 anni fa # -
al museo cambellotti
Pubblicato 14 anni fa # -
Fantastico, Urbano: sei un grande. Ho chiesto a mio padre ma non ricorda bene dove finì anzi pensava fosse andato distrutto quando fu demolita la parete.
Se ben ricordo stava su una parete ben visibile anche dalla vetrata su viale 18 dicembre.
Puoi descrivercelo meglio... a me pare di ricordare che erano indicati pure i mari... puoi dirci le dimensioni e se si può risalire all'autore?Pubblicato 14 anni fa # -
... e soprattutto come si può definire...
Pubblicato 14 anni fa # -
Dovrebbe essere di Tartaglione, ma il cambellotti no, il cosiddetto cambellotti non se lo merita. Urba', vedi tutto quello che si deve fare (svanziche comprese) e con calma troviamo una soluzione.
Pubblicato 14 anni fa # -
E' rimasto nella disponibilità dei vecchi proprietari.
"E' grande, bello, tutto di sughero, c'era la città nuova .....
Abbiamo detto al Comune se lo accettava ma non l'ha voluto e allora piuttosto che vederlo buttato chissà dove lo teniamo noi, in cantina."
Non saprei chi possa essere l'autore.
Quella cosa era il display dell'epoca, grande, colorato, leggermente a rilievo e bello chiaro ma solo quel tanto che bastava a dare l'idea, il resto lo faceva con la fantasia chi lo guardava durante l'attesa.
Loro dicono che sarebbe disposti a cederlo, certo son cose che si dicono, e certo non è un piccolo oggetto, e certo bisogna vedere come è effettivamente ridotto, però sarebbe bello che una associazione riuscisse ...
Farò sapere come procede.Pubblicato 14 anni fa # -
C'era la firma dell'autore. Mio padre lo ricorda come un dipinto, dice che lo aveva fatto un pittore.
Pubblicato 14 anni fa # -
E' di Tartaglione, cazzo, vi ho detto. Tartaglione era un importante e famoso pittore a Latina, che fino ai primi anni Sessanta fece anche cartellonistica pubblicitaria (mi pare si chiamasse la Upal) poi solo il pittore fino agli anni Settanta in cui si trasferì a Parigi. Dovrebbe essere scomparso non più d'una decina d'anni fa. Io vidi due sue mostre.
Pubblicato 14 anni fa # -
e non lo contraddite...
Pubblicato 14 anni fa # -
Ovviamente come associazione disponibile c'è l'Anonima Scrittori, il discorso svanziche invece è tutto da chiarire...
Pubblicato 14 anni fa # -
Mio padre ricorda appunto che era opera di Tartaglione.
Pubblicato 14 anni fa # -
mi sono informato in giro: mi hanno detto che è un'opera di tartaglione.
qualcuno è in grado di confermare?Pubblicato 14 anni fa # -
confermo,
tartaglione.Pubblicato 14 anni fa # -
Vaffanculo camerie', fino a mo' t'eri mosso bene - quelle su facebuch erano proprio belle - e poi alla fine ti fai inculare come un tordo dal sensi? Può essere che non hai capito che stava pigliando per il culo il fer? Sveglia camerie', sveglia, che sennò alla ripresa Ursula la faccio fare a Genesis.
Pubblicato 14 anni fa # -
Pubblicato 14 anni fa # -
non c'è cosa peggiora che
spiegare le battute.
per cui non sto qui a
spiegare la mia.Pubblicato 14 anni fa # -
in effetti avevo capito che era una battuta.
poi, però, ho letto l'intervento di k e mi è venuto il dubbio che invece non avessi capito niente.
invece avevo capito tutto
Pubblicato 14 anni fa # -
Ma non vi rendete conto di quello che state dicendo? Qua lo stupido sarei io, mo'? Ma può essere che non capiate che se anche fosse stato vero non lo dovevate dire? Questo è tradimento. Sabotaggio alla Colonia. Dove andremo mai a finire, così? E comunque non è vero e non l'ho detto, è la stampa di sinistra che ha travisato le mie parole, è un complotto dei comunisti e di repubblica. I sondaggi continuano a darmi oltre il 110 per cento.
Pubblicato 14 anni fa #
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