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Anteprima Pennacchi

(47 articoli)
  1. Rez

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    Se è lecito chiedere, come mai non scrive prefazioni per principio?

    Pubblicato 11 anni fa #
  2. k

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    Principia sunt principia,
    non si discutono, s'accettano.
    E se per caso dici di sì a uno,
    dopo hai finito di campare.

    E poi abbia pazienza:
    ma a che serve una prefazione?
    Non dovrebbe parlare da solo
    il testo?

    Pubblicato 11 anni fa #
  3. Rez

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    È vero, dovrebbe parlare da solo. Cito testualmente Daniele Luttazzi (che non mi fa proprio impazzire, anzi) dalla prefazione a una raccolta di racconti umoristici di Woody Allen: "Queste sono le pagine che di solito salto quando comincio a leggere un libro, perché un buon libro è autosufficiente. Questo è un ottimo libro, per cui tanto vale che saltiate queste pagine adesso. Se invece, in modo perverso, avete deciso di stare con me, la ricompensa, temo, tarderà ad arrivare".
    Oltre a questa ottima motivazione, lei mi fa capire che se dice di sì a uno il giorno dopo avrà gente che le dormirà davanti al cancello di casa, un po' come ogni tanto si vede nei tg quando, prima di un grande concerto o di un'anteprima mondiale di un qualche film, una moltitudine di debosciati decide di accamparsi per passare la notte sul marciapiede antistante la biglietteria, al solo scopo di essere il primo della fila o giù di lì. Immagino che lei non gradisca vedere dalla finestra della sua cucina, di buon mattino, folle di aspiranti scrittori brandire i loro manoscritti, affamati di una prefazione firmata k...

    p.s. ricordavo di aver letto da qualche parte che anche lei, k, avesse scritto qualche prefazione. Ho fatto una veloce ricerca su google e mi è balzata agli occhi la sua prefazione a "Metello" di Pratolini, da cui cito sempre testualmente: "Metello è un classico e la cosa più saggia sarebbe saltare a piè pari ogni Introduzione e mettersi a leggere direttamente il libro. Dice: “E tu perché l’hai scritta?”. Perché me l’hanno chiesta e perché pare che così si usi: ogni volta che si ristampa un classico, lo si fa precedere da una introduzione che spieghi al lettore perché è un classico [...] Mica tutti diventano classici. Solo alcuni. E questi si ristampano e ripubblicano, e ci si mette pure l’Introduzione anche se non servirebbe, perché – se sono appunto classici – la gente lo capisce da sola..."

    Pubblicato 11 anni fa #
  4. una moltitudine di debosciati

    Ennò, perché debosciati? Non c'è già un giudizio nell'utilizzo del termine? Io, se l'età me l'avesse consentito, avrei fatto la fila davanti ai botteghini per acquistare il biglietto di Roma - Liverpool. E non parliamo della fila di persone, davanti alla palestra dell'Anonima, che volevano entrare solo per fare da sparring partner con K. Non per allenarsi anche con gli altri. Degli altri poco gliene fregava. Stavano lì a sbirciare dentro la palestra, e s'agitavano solo se vedevano K menar fendenti. "Ma viene qui tutti i giorni?", "Vale la pena di aspettare?". Quelli che avevano fretta, che magari nell'attesa s'erano pure un po' scocciati, provavano l'azzardo massimo: "non è che puoi chiedere a K se per caso mi verrebbe a fare da allenatore... sai ho un incontro a metà mese". Ce lo chiedevano mentre uscivamo dalla palestra, o al termine di qualche incontro. Ecco, gli unici debosciati che ho conosciuto, sono quelli. Col tempo ho - abbiamo - capito che avevano paura di beccarsi un vaffanculo da K. Magari il nostro - perché adesso abbiamo iniziato a mandarli a fanculo pure noi - fa meno male. Non so.

    Pubblicato 11 anni fa #
  5. Rez

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    Membro

    Premesso che ognuno della propria vita fa ciò che vuole e, ovviamente, deve rendere conto solo a se stesso e non certo a me, il termine era usato in un contesto più ironico, senza la volontà di giudicare. Tra l'altro, l'episodio a cui mi riferivo era relativo a un'anteprima di uno dei film di Harry Potter - se non erro - dove una moltitudine di adulti vestiti alla moda del loro idolo si erano accampati per non so quante notti (se una o più di una). Ma ci sono tanti esempi, anche più recenti.

    Ovvio che poi ci sono invece circostanze nelle quali accamparsi di notte per fare una fila può avere motivazioni certamente più degne (e qui sì, voglio proprio dare un giudizio):

    http://www.ilgiornalediolbia.it/?p=9729

    Pubblicato 11 anni fa #
  6. llux

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    Membro

    Gli sparring partners che ho trovato sull'Arcipelago sono forti e sanno il fatto loro, pretendere di allenarmi personalmente col signor K significherebbe beccarmi un jab mortale alla prima ripresa e tanti saluti. Però guardo i suoi combattimenti con gli altri, e imparo. Quando gli girano, Sensi cerca di usarmi come punching ball: cerco di difendermi con onore, certe volte mi salvo, certe volte no. Questa è una bella palestra, e la boxe è davvero una nobile arte.

    Pubblicato 11 anni fa #
  7. Guarda llux, qui siamo di fronte a una palese usurpazione di titoli.
    Di punching ball ufficiale, qui dentro, ce n'è solo uno... e non da oggi: io.

    Pubblicato 11 anni fa #
  8. llux

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    Membro

    Io non voglio usurpare proprio niente!
    La differenza fra me e te , è che tu hai la vocazione a fare il punching ball, io no!

    Pubblicato 11 anni fa #
  9. zanoni

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    Membro

    La differenza fra me e te , è che tu hai la vocazione a fare il punching ball, io no!

    ko tecnico, direi: alla prima ripresa...

    Pubblicato 11 anni fa #
  10. A.

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    Moderatore

    lassà sta questa mena proprio.

    Pubblicato 11 anni fa #
  11. Woltaired

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    Membro

    Ah, non è un bar? Una palestra di pugilato? Ora capisco perché le donne spariscono...Mica son tutte Million Dollar Baby.

    Pubblicato 11 anni fa #
  12. llux

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    Membro

    Ma io sono bravissima, non sono capace di fare buh! a una mosca!
    Pero' Million Dollar Baby e' uno dei miei film preferiti, e anche Cinderella Man. E la boxe mi piace sul serio

    Pubblicato 11 anni fa #
  13. La boxe è una metafora della vita. E della morte che ci attende.

    Pubblicato 11 anni fa #
  14. A.

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    Moderatore

    Bassoli, metafora della vita sì. Della morte direi di no, essendo la morte nullità del movimento (almeno quanto alla coscienza del singolo che con essa svanisce*)....
    Ps. comunque a me come metafora piace più quella della scherma, anzi proprio del fioretto (sport da fighetti lo so..ma tant'è, è l'unico che ho fatto)

    *salvo eventuali resurrezioni

    Pubblicato 11 anni fa #
  15. E il momento del K.o. che è scusa?

    Nessuno sport è metafora della morte più della boxe.

    Pubblicato 11 anni fa #
  16. A.

    offline
    Moderatore

    A proposito di Sparring partner, m'è ritornato alla mente questo capolavoro di Paolo Conte. Te lo dedico Basso', così inizi bene la giornata.

    Get the Video Plugin

    Pubblicato 11 anni fa #
  17. Rez

    offline
    Membro

    Probabilmente la mia canzone preferita del grande Paolo Conte (e aggiungerei: non che interessi a qualcuno...)

    Pubblicato 11 anni fa #

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