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(721 articoli)
  1. "Una città di merda?"

    Pubblicato 9 anni fa #
  2. Per K: non ho detto che dappertutto tutto è mafia, ma solo che la mafia è dappertutto, purtroppo, al nord come al sud e anche all'estero sigh. Dappertutto c'è mafia e anche criminalità, ma anche tante realtà positive, mica tutto è uno schifo.

    Pubblicato 9 anni fa #
  3. Una riflessione va fatta: in fondo noi, io, A, K, cosa possiamo saperne veramente di mafia?

    Pubblicato 9 anni fa #
  4. k

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    Membro

    Ma lei ha mai sentito parlare di episteme, di sapere acquisito, studio, libri e queste cose qua?
    Perché non si iscrive a una bella scuola serale, invece di cacare innominabili fesserie qui sopra?

    Pubblicato 9 anni fa #
  5. k

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    Membro

    Per A

    No, Terragni muore nel 1943 dopo che era tornato - pare molto debilitato nel fisico e forse pure depresso psicologicamente - dalla disastrosa campagna di Russia. Alcuni lo vorrebbero, in quest'ultima e dolorosa fase della sua vita e di quella del Paese, fortemente critico nei confronti del fascismo se non già proprio, dichiaratamente, antifascista. Per quel che ne so io, non ci sono però prove certe di questi suoi ripensamenti, se non le dichiarazioni - che sembrano più che altro dei desiderata - di alcuni storici dell'architettura (De Seta mi pare, e forse Zevi)
    Diverso è il caso di Pagano - Giuseppe Pagano Pogatschnig, 1896-1945 - vero nume del razionalismo italiano e punto di riferimento anche per Terragni. Partito volontario e fascistissimo - ancora - per la campagna di Grecia, ne torna sconvolto dalla faciloneria e pressapochismo che caratterizzarono quelle operazioni e che portarono a tributi immani di vite umane. Pensi solo agli alpini della Julia. Tornato quindi dalla Grecia, aderisce al Partito Socialista e alla Resistenza clandestina. Catturato, evade. Ricatturato poi, muore a Mauthausen nel 1945. E come lui morirà pure Gian Luigi Banfi, un altro padre del razionalismo. Onore a loro.
    Questi architetti razionalisti però - dica al suo amico un po' ignorante - finché non arriva la guerra e non scoppiano le contraddizioni, questi erano fascisti-fascistissimi più fascisti di tutti gli altri, e non a caso il capolavoro riconosciuto di Terragni è proprio la "Casa del Fascio" di Como. Per quanto riguarda l'Agro Pontino anche, gli dica di informarsi, prima d'aprire bocca. Le Corbusier stesso si fece raccomandare e corteggiò Bottai in tutti i modi, perché gli facessero progettare Pontinia. Invece no, Cencelli disse di mandarlo a fare in culo - come in effetti poi fece andando in Urss, da dove però ce lo rimandarono subito anch'essi - e richiamò Frezzotti. E così Terragni. Se lei o l'amico suo aprono un qualunque libro specifico sull'argomento, non potranno non trovare il plastico o il disegno di un'altissima stele, che come "Monumento alla Bonifica" Terragni avrebbe voluto costruire qui. Ma non gliel'hanno fatta fare. Gliel'hanno rifiutata. Loro a lui. Non lui a loro, parlandone pure con tutto il rispetto.

    (Ciao. Adesso ciò da lavorà. Per i sezzesi, appena trovo il tempo)

    Pubblicato 9 anni fa #
  6. Per K: l'episteme è postuma. Viviamo ahinoi in un'epoca che viaggia su treni superveloci e spesso così veloci da sfuggire ad ogni controllo. Temo che anche gli organi inquirenti ne sappiano relativamente poco. Poi scopriranno tutto, dopo però, forse.

    Questo per dire che lei è liberissimo di continuare a pensare che la mafia "manu militari" a Latina non ci sia, ma io nutro seri dubbi. In seguito ne sapremo di più.

    Per fare un esempio, l'episteme non ci dice che il mercato delle slot-machine di Latina è controllato dalla 'Ndrangheta, non cià ancora avuto il tempo l'episteme. Magari più avanti lo scopriremo e allora anche la sora Episteme se ne farà una ragione. Solo che nel frattempo la 'Ndrangheta ci fa i soldi, con le slot-machine. E i soldi non sono parole.

    Pubblicato 9 anni fa #
  7. A.

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    Moderatore

    Su Terragni, non lo sosteneva il collega di fisica, ma quella di arte, dando per scontato che "morì in circostanze dubbie, dopo aver espresso perplessità sul regime". siccome a me questa non sta molto simpatica, e non perché sia perché è di un paese limitrofo a sezze (lo chiameremo Manuziano), io non valuto come vera la sua idea.. Ma vabbè…
    Un mio amico fascista architetto mi ha sempre detto che il vero genio del razionalismo infatti era Terragni

    Pubblicato 9 anni fa #
  8. Una volta scrivevo che da noi la mafia non c'è.
    Guardavo dall'angolazione sbagliata.
    Si nasconde dove non andresti mai a cercarla.

    (Irene Chinappi, oggi su un social)

    Pubblicato 9 anni fa #
  9. k

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    Membro

    No. Questo è solo il vostro modo di continuare a dire "Latrina". Roba da far schifo a sé stessi. Passo e chiudo. Mo' avete rotto.

    Pubblicato 9 anni fa #
  10. Sto cugino me piace.

    "Adesso, spiegami tutto come se avessi 6 anni". Lo diceva Joe Miller, l'avvocato del film "Philadelphia" di Jonathan Demme. Bene, spiegatemi perché, dopo la sentenza Caronte, dopo ore e ore di camera di consiglio, dopo che è servito far venire un giudice appositamente da Roma (il processo aveva subito numerosi rinvii), dopo che la città ha visto condannare uno dei suoi segreti di Pulcinella, bé, insomma, dopo un fatto STORICO per la città, i nostri amministratori, Di Giorgi in primis, sempre puntuti e solerti a cavalcare l'onda del contingente - vedi le trasferte a Bari per Latina-Bari al quale l'esimio sindaco ha partecipato - non hanno sentito il bisogno di rilasciare una dichiarazione. Spiegatemelo come avessi 6 anni: un clan, di cui tutti conosciamo la ferocia, condannato per il reato di associazione per delinquere, dedito alla estorsione e all'usura, non solletica nulla nella mente dei nostri amministratori, a parte l'intervento del Prefetto D'Acunto. Una parola di giustizia, un vagito di liberazione, una voglia di dignità, nada de nada. Solo la voce del silenzio come cantava Mina. La voce del silenzio. Spiegatemelo: perché non un commento da parte di Di Giorgi e del sindaco in pectore Pasquale Maietta. Tante parole per i 600 mila Euro regalati dai contribuenti al Francioni e nessuna parola per questa pagina nera della nostra storia cittadina. Spiegatemelo come avessi 6 anni.

    (Bernardo Bassoli, da un social)

    Pubblicato 9 anni fa #
  11. Woltaired

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    Membro

    Quando gli zaphod non ci sono gli spammer ballano!

    Pubblicato 9 anni fa #
  12. Mi porto avanti col lavoro dicendo che in un momento drammatico per questo Paese abbiamo scelto un Presidente della Repubblica inadeguato e senza carisma, uno che ha DC scritto in fronte e che ci riporta a tristi figure della prima repubblica, un mix tra Forlani e Visco. Siamo riusciti a fare anche questo.

    Pubblicato 9 anni fa #
  13. A.

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    Moderatore

    Mattarella non sarà sicuramente una personalità televisiva, ma ha dalla sua il vero carisma: la competenza.

    Pubblicato 9 anni fa #
  14. k

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    Membro

    Bassoli, ma s'è svegliato un po' fumato, stavolta, dall'oltretomba?

    Pubblicato 9 anni fa #
  15. Ma no A, la competenza non è un dono, si acquisisce col lavoro e lo studio. Mattarella è la solita cariatide che non svecchia il Paese. Era meglio puntare su una donna, sarebbe passato un messaggio di cambiamento.

    Pubblicato 9 anni fa #
  16. A.

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    Moderatore

    Io non credo nei doni che non costano sudore lacrime e sangue. E Mattarella ha studiato, ha pianto, e ha lavorato. Puoi dire che è un democristiano, della miglior specie, ma se ti vai a leggere i suoi interventi da parlamentare resterai stupito per il livello.
    Poi è timido patologico. Ebbé? preferisco lui a tanti guitti che circolano

    Pubblicato 9 anni fa #
  17. mjolneer

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    Membro

    Qualche settimana fa se n'è andato un amico, mio concittadino, che qualcuno di voi ricorderà per le sue partecipazioni alle Pillole di A.S., Marcello De Santis. Poeta, scrittore, e grande erudito, oltre che ottima persona, Marcello era anche un fine conoscitore del dialetto tiburtino e proprio pochi giorni prima della sua scomparsa mi aveva aiutato a correggere la grammatica di un paio di poesie che avevo scritto nel nostro dialetto. Marcello era anche una persona che aveva conservato la capacità di stupirsi anche dalle piccole cose, come una rosa nel suo giardino, per esempio. Quando ho appreso la notizia ho scritto di getto questi piccoli versi in dialetto, che vorrei condividere con voi per ricordarlo qui. Non penso serva una traduzione.

    Te so vistu l'atru ggiorno
    a vardà 'nparu de rose
    una roscia come 'ncòre
    l'atra gialla come 'nzóle.
    Me si ittu "che bellezza
    che ci stàne 'ndo abbitemo
    ma la ggente 'nze n'accorge
    che fortuna che cìavemo".
    'nvece tu lo si capitu
    già da quanno eri reazzittu
    e si fattu rime e vérsi
    da lasciàne a chi cìa l'occhi.
    Mone stemo a recordàne
    de' terzine e rime sciòte
    mapperò non ci scordémo
    de' 'na voce e de' lle rose.

    Pubblicato 8 anni fa #
  18. A.

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    Moderatore

    E’ morto un comunista, ne nascono altri cento!

    In ricordo di Ruggero Mantovani, fondatore e storico dirigente del Partito di Alternativa Comunista

    Il 14 aprile è morto Ruggero Mantovani, storico dirigente e fondatore del Partito di Alternativa Comunista. E’ morto a soli 52 anni, dopo tre anni di dura malattia contro cui ha combattuto caparbiamente, restando un militante trotkista fino agli ultimi attimi di lucidità.

    Militante rivoluzionario fino all’ultimo

    Nonostante un grave tumore, che gli ha prima sfigurato il volto e che si è poi esteso ai polmoni, Ruggero non ha smesso un minuto di contribuire alla costruzione del suo partito, quel partito che era tutta la sua vita. L’ultimo pensiero cosciente, prima dell’oblio, è andato al Pdac, alla Lit-Quarta Internazionale, alla battaglia per la ricostruzione del partito rivoluzionario e dell’internazionale.
    Nonostante fosse già fortemente debilitato, ha voluto con forza partecipare all’ultimo congresso del Pdac, dove – nonostante la difficoltà nel parlare - è intervenuto con grande lucidità, pieno di entusiasmo rivoluzionario: quell’entusiasmo che la grave malattia non ha minimamente scalfito. Era felice e commosso nel vedere diversi nuovi quadri operai e giovani tra le file del suo partito.
    Pochi giorni prima della morte, quando ormai la mano destra non funzionava più, ha dedicato le ultime energie alla stesura di un articolo su Gramsci, pubblicato sul nostro sito.

    Una vita per la rivoluzione

    Ruggero era uno di quelli che Brecht definiva “imprescindibili”: compagni che lottano tutta la vita. Ha cominciato giovanissimo, negli anni Settanta, a militare nelle organizzazioni della sinistra extraparlamentare. Ha poi aderito a Rifondazione comunista, contribuendo alla costruzione della minoranza interna, quella che ha dato vita all’Associazione marxista rivoluzionaria Progetto comunista, all’interno della quale ha sempre strenuamente difeso una battaglia intransigente per la costruzione di un partito di tipo bolscevico, centralista, contro ogni forma di opportunismo parlamentare o sindacale. Proprio per questo, ha diretto con convinzione, insieme ad altri compagni, la scissione – prima all’interno dell’Amr e poi da Rifondazione comunista – che ha dato vita, nel 2007, al Partito di Alternativa Comunista, divenuto la sezione italiana della Lit-Quarta Internazionale.
    Membro del Comitato centrale del Pdac, ha per anni rivestito il ruolo di responsabile della Formazione, occupandosi in particolare della ricostruzione puntuale del pensiero di Antonio Gramsci e dello studio, da un punto di vista marxista rivoluzionario, della storia del movimento operaio italiano del Novecento.

    Sempre al fianco degli operai!

    A Latina, sua città, Ruggero è stato per anni consigliere comunale di Rifondazione comunista e poi candidato sindaco per il Pdac. Molto conosciuto e amato, non si è limitato all’attività politica elettorale: si è sempre impegnato in prima persona, come avvocato del lavoro e attivista sindacale, per difendere gli operai esposti all’amianto, animando in prima persona vertenze e cause legali per dare a quegli operai almeno un risarcimento economico. Proprio il suo schierarsi con intransigenza sempre al lato degli operai, gli ha procurato l’odio acerrimo delle istituzioni borghesi, che lo hanno accusato di truffa ai danni del miliardario (e corrotto) istituto Inps, per aver vinto una causa a vantaggio degli operai esposti all’amianto e delle loro famiglie. Nonostante le calunnie orchestrate dalle istituzioni borghesi, nonostante la pesante repressione subita e nonostante fosse già malato, Ruggero non ha accettato nessun ricatto e ha continuato, fino alla fine, a difendere le ragioni degli operai e delle operaie colpiti dalla violenza del sistema capitalistico (violenza che nelle morti per amianto assume uno dei suoi volti più brutali).

    Lotteremo anche per lui!

    Esprimiamo prima di tutto la nostra vicinanza ad Antonella Rossi, compagna del partito e compagna di vita di Ruggero, che gli è stata sempre vicina in questi anni, supportandolo in quello che per Ruggero era il principale motivo di vita: continuare, per quanto possibile, la militanza rivoluzionaria.
    Siamo vicini anche agli altri parenti e ai tanti amici, compagni, collaboratori che, come noi, conoscono bene le sue grandi qualità umane, oltre che politiche.
    Pensiamo che il modo migliore per ricordare Ruggero sia continuare con determinazione a lottare per la costruzione del partito e dell’internazionale trotskista. Ci batteremo quotidianamente per rafforzare il Pdac e la Lit-Quarta Internazionale: ciò per cui Ruggero ha lottato fino all’ultimo respiro.

    COMPAGNO RUGGERO PRESENTE! FINO AL SOCIALISMO, SEMPRE!

    Comitato centrale del Partito di Alternativa Comunista

    http://www.alternativacomunista.it/content/view/2301/1/

    Pubblicato 8 anni fa #
  19. l'Austria ha deciso di radere al suolo la casa natale di Hitler , cosa ne pensate?

    Pubblicato 7 anni fa #
  20. zaphod

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    Fondatore

    ...io porto il sale.

    Pubblicato 7 anni fa #
  21. cameriere

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    Membro

    buongiorno anonima
    Che dire ...
    mi sposo
    Il 24 aprile
    il 25 non potrò partecipare a nessuna manifestazione di resistenza
    ciao

    Pubblicato 7 anni fa #
  22. k

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    Membro

    Tanti tanti auguri, Camerie'.
    E' una bellissima notizia.

    Pubblicato 7 anni fa #
  23. cameriere

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    Membro

    grazie Antonio
    un abbraccio

    Pubblicato 7 anni fa #
  24. k

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    Membro

    Eh, se non te lo diceva tua moglie manco mi rispondevi...

    Pubblicato 7 anni fa #
  25. cameriere

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    Membro

    ma chi? io?

    Pubblicato 7 anni fa #
  26. SCa

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    Membro

    Vi auguro tantissimi anni felicemente insieme.

    E visto che siamo qui, pure di non perdere mai la voglia di scrivere, anche mo che hai messo la testa a posto.

    Pubblicato 7 anni fa #
  27. Woltaired

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    Membro

    Ti sposi? Il 24 aprile? Congratulazioni e che resista! (lei)

    Pubblicato 7 anni fa #
  28. zaphod

    offline
    Fondatore

    Auguri Camerie'!

    (lo so che te li avevo fatti di persona, ma mi sono reso conto ora che se non te li faccio pure qua sopra non sono reali)

    Pubblicato 7 anni fa #
  29. cameriere

    offline
    Membro

    Grazie a tutti
    E quando volete facciamo una uscita
    Almeno i latinensi o quelli di passaggio

    Pubblicato 7 anni fa #
  30. k

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    Membro

    Dipende solo da te. E se tua moglie ti dà il permesso.

    Pubblicato 7 anni fa #

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