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BACHECA

(721 articoli)
  1. big one

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    Membro

    Per riconsegnare agli eventi il giusto SIGNIFICATO

    Pubblicato 10 anni fa #
  2. zaphod

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    Fondatore

    Uggesù, me l'ero scordato...

    Pubblicato 10 anni fa #
  3. k

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    Membro

    Bello, però. Di quando è?

    Pubblicato 10 anni fa #
  4. zaphod

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    Fondatore

    2009. Era il primo racconto per il progetto Foto-terapia scritto dal Torque e da me.

    Pubblicato 10 anni fa #
  5. zaphod

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    Fondatore

    Se siete in zona...

    Qua leggono un racconto da Shaw 150.

    Pubblicato 9 anni fa #
  6. big one

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    È on line il nuovo numero di Fili d'Aquilone.
    L'Anonima è presente con un bellissimo racconto di Luciana Mattei dal titolo Il giorno speciale e una mia Pillola intitolata Lo scarabocchio

    Pubblicato 9 anni fa #
  7. llux

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    Membro

    un vero onore
    grazie

    Pubblicato 9 anni fa #
  8. A.

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    Moderatore

    bellissimo

    Pubblicato 9 anni fa #
  9. sensi da trento

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    Membro

    ne approfitto per segnalare un po' di eventi cazzeggioni da qua fino alla fine del prossimo mese.

    grazie

    cazzeggio

    Pubblicato 9 anni fa #
  10. A.

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    Moderatore

    Un attacco a Pennacchi sul Corriere di Latina

    Pennacchi, il Latina e quel distinguo etnico sui "sezzesi" che offende

    Mi scuseranno i tifosi per questo mio intervento, loro che hanno sofferto nella difficoltà invasi da parole di "condivisori" di vittorie. Non mi sono unito ai facili osanna del Latina calcio quando vinceva, per rispetto a quanti hanno tifato e sofferto per quella squadra quando non era fico e non era vincente, per fede. Per rispetto a quelli che scrivevano allora nel silenzio di chi scrive, tanto (troppo?) ora. E ora non segno distanze da una sconfitta che è dentro la difficoltà e la bellezza di vincere. Vincere è bello perché difficile. Non mi piacciono i neotifosi sfegatati in proporzione alla visibilità che il mal di fegato presunto manifesta. Ma mi ha colpito un pezzo pubblicato, oggi, sul Quotidiano di Latina a firma di Antonio Pennacchi. Lo scrittore fa considerazioni sue e non mi permetto, ha ricordi suoi e non mi permetto, ma poi seleziona eroi veneti dei borghi, l'emancipazione di sermonetani, bassianesi e cisternesi ,ma i "sezzesi no". Loro, i sezzesi, rimangono gufi, nemici, altro da Latina, orchi alla civiltà del piano. I sezzesi non si sarebbero chinati, per Pennacchi, al "leone alato", al nuovo. Figli, i sezzesi, di butteri e del mondo vecchio, lui e i suoi militi purissimi del mondo nuovo. Peccato che il sindaco di Latina, Giovanni di Giorgi sia setino, che prima di lui altri setini hanno guidato, amato, onorato questa città. Che a Latina hanno scelto di vivere migliaia di setini, me compreso, che amano dello stesso amore degli altri umani questo posto, questa città. Mio padre e i suoi amici, setini qui trasferiti, seguivano il Latina con passione, passione non diversa da quella degli altri,Perchè a Pennacchi nessuno lo ha avvertito ma noi setini siamo uguali agli altri, addirittura umani. Noi siamo figli di questa terra e rispettiamo anche i pieds-noirs che qui hanno trovato la loro città nuova, ma chi viene deve lo stesso rispetto che riceve a chi c'è. Noi setini abbiamo sperato nella vittoria del Latina come gli altri, non più ma neanche meno dei cispadani, dei sermonetani esattamente come gli altri umani che qui vivono. Perché Latina è accogliente perché ha accolto. Mio padre è setino, mia madre cispadana sorprenderà Pennacchi ma si sono amati, hanno bisticciato, nessuno dei due si sentiva inferiore, ma ciascuno originale rispetto all'altro e forse per questo uniti per la vita. A Pennacchi potrà dispiacere ma a Latina vivono uomini e donne che qui hanno scelto di vivere orgogliosi di dove vengono, ma impegnati a sperare sulla città che faranno. Scusate la digressione ma le etnie esaltate generano mostri non esaltanti.

    fonte: http://www.corrieredilatina.it/blog/7474/Pennacchi--il-Latina-e-quel.html

    Pubblicato 9 anni fa #
  11. zaphod

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    Fondatore

    Leggi: "(Dico che) non ne parlo perché così faccio il fico con i tifosi, ma adesso che posso fare il fico contro Pennacchi ne parlo".

    Pubblicato 9 anni fa #
  12. Ma, visto che ci tiene così tanto a Sezze, perché non se ne torna aglio paese il giornalista Lidano Grassucci? E non si porta appresso pure tutti gli altri sezzesi che continuano a governare maggioranza e opposizione?

    Pubblicato 9 anni fa #
  13. k

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    Membro

    Ditegli di andare a chiedere in giro per Sezze, cosa davvero tifassero o non tifassero. S'informasse meglio - questo giornalista - prima di scrivere. O ciò che gli rodeva era che il pezzo lo avessi dato a Panigutti e non a lui? Si desse una bella spalmata di Ruscoroid.

    Lo scancello da tutti i miei libri.

    Pubblicato 9 anni fa #
  14. zaphod

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    Fondatore

    Un amico mio sezzese aveva dichiarato che - in caso di promozione del Latina in serie A - si sarebbe fatto tatuare la scritta "Latina merda". Però è pure vero che - credo però fosse solo simpatia nei miei confronti - m'ha telefonato ieri durante l'intervallo per sapere come stesse andando la partita. Oggi invece stava incazzato con tutti i suoi concittadini che ieri stavano allo stadio a tifare il Latina: "Ma come?" Diceva: "Durante tutto l'anno non li potete vedere, a scuola a Latina ci pigliano per il culo da una vita, e mo' andate a tifare il Latina. Ma iateunpoaffanculo tutti quanti... e manna pure affanculo l'amico tuo". Dove l'amico mio sarebbe quel tale Pennacchi che ha scritto dei sezzesi sul giornale, pare fomentato dal sottoscritto che se ne va in giro a scrivere sui forum.

    Devo dire però che l'amico mio mentre dice tutte ste cose cià sempre il sorriso sulle labbra e risulta molto più simpatico e ironico di Grassucci.

    Pubblicato 9 anni fa #
  15. A.

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    Moderatore

    si può leggere qui questo articolo incriminato di Pennacchi?

    Pubblicato 9 anni fa #
  16. k

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    No, perché non è ancora la versione definitiva, che sto rielaborando invece per Limes.

    Pubblicato 9 anni fa #
  17. zaphod

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    Fondatore

    Però, solo per voi, qui c'è la versione incriminata.

    Pubblicato 9 anni fa #
  18. Minchia ci lamentavamo di Latina-Cesena, non avevamo ancora visto Italia-Costarica.

    Per A: l'esimio Sensi si lamenta del fatto che non ti fai sentire.

    Pubblicato 9 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    Sull'Italia: a noi piace perdere la seconda partita, pareggiare la terza e poi vincere il mondiale.

    Per Sensi: io qui sono

    Pubblicato 9 anni fa #
  20. zaphod

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    Fondatore

    Bassoli, guarda che il Latina contro il Cesena ha giocato una signora partita (a parte le voci di combine di cui tu sarai sicuramente a conoscenza) a differenza della nazionale più brutta dai tempi di Italia-Camerun dell'82.

    Pubblicato 9 anni fa #
  21. A.

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    Moderatore

    ecco, zaphod, è il vero motivo per cui credo che pareggerà la terza e poi vincerà i mondiali.
    posso sbagliarmi, ma non credo

    Pubblicato 9 anni fa #
  22. Per Zaphod: Diciamo che il fatto che pochi giorni dopo la finalissima playoff proprio il Cesena abbia chiesto Jonathas, cioè il pezzo da novanta della nostra squadra, dà un po' da pensare. Io però non penso a una combine anche perché sono ormai anni che si parla di combine quando c'è il Latina di mezzo. Penso semplicemente di avere portato sfiga io, come sempre, anche se bisogna riconoscere che i gol presi dal Cesena sono un po' "strani" nel senso che non si nota un grande impegno per evitarli.

    Pubblicato 9 anni fa #
  23. zaphod

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    Fondatore

    Il Movimento 5 Stelle di Latina risponde a Pennacchi:

    In risposta all’ articolo di Antonio Pennacchi sul Quotidiano di Latina di giovedì 19 giugno 2014

    Caro Antonio,

    sono d’accordo: quest’anno l’avventura del Latina è stata un sogno, fantasticato da tutti noi insieme, per la prima volta uniti sotto la bandiera nerazzurra.

    Non più esuli di terre lontane e sfumate di nebbia ma Latinensi, qui e ora: finalmente messi a fuoco nei colori sfavillanti della nostra aria pontina, che sa essere tersa quando vuole.

    Con omogeneo orgoglio, con uguale sentire.

    Ma il nostro è stato un sogno ad occhi ben chiusi, cullati dalla sirena ammaliatrice del nostro calcio, che ci ha riempito mente e cuore di arditi schemi di gioco, di fantasia, di speranze, di aerei castelli. Divertendoci.

    DISTRAENDOCI.

    È ora il momento di schiuderli, i nostri occhi; spalancarli bene, per continuare insieme il sogno, ma ad occhi aperti.

    Pupille che giorno dopo giorno guardino la casa comune: che osservino con attenzione i nostri bambini, gli anziani, i nostri vicini diversamente abili nelle loro carrozzelle, le giovani mamme con le carrozzine, i nostri ipovedenti col loro bastone o col loro cane. Che arrancano nell’assenza di marciapiedi o con spazi ridotti, dissestati, pieni di dossi, ingombri di ostacoli e invasi da immondizia e dalle siepi mai potate. Che tentano vie di scampo per passeggini e biciclettine dinanzi ai SUV, parcheggiati indisturbati a dozzine sugli scivoli stradali e sulle strisce pedonali.

    Occhi sbigottiti dinanzi alle voragini mal rabberciate del nostro asfalto, che causano incidenti e danni. Sbarrati dinanzi alle continue, noncuranti colate di cemento e a mostri incompiuti e costosissimi dell’edilizia, sfregi sul volto di Latina: il palazzo Key, l’ex Icos, la Cittadella Giudiziaria che ci avvilisce con le sue vuote orbite, il palazzo che ora incombe su via Piave. Le aree-dormitorio senza servizi né spazi aggregativi.

    Sguardi che scrutino perplessi l’esiguità e l’incuria degli spazi verdi: Parco Mussolini, Parco San Marco, i giardinetti di Piazza San Marco – le fontanelle della Madonnina gridano vendetta a Dio! – Piazzale dei Bonificatori, Piazzale dello Stadio, Piazza del Popolo, Piazza Moro, il Parco di Campo Boario, i giardini di Via Palermo. Per non parlare del calcestruzzo che progressivamente inghiotte ogni filo d’erba in ciascuno dei nostri quartieri.

    Occhiate penetranti e acute che cerchino di capire cosa stia succedendo nella discarica ormai satura di Borgo Montello, nel cimitero comunale strangolato nelle mani di un privato, nel nostro Ospedale – presidio estremo di umanità e civiltà! – dove chiudono i reparti e le file al Pronto Soccorso richiamano gli sbarchi dei profughi a Lampedusa, nel trasporto pubblico al collasso, nella vecchia biblioteca comunale senza spazi né aria condizionata per i nostri studenti, nella mancanza di sufficienti asili nido e di parcheggi liberi, nei debiti contratti da Acqualatina, negli accordi capestro per la Metrolatina e per Urbania. Sulla nostra spiaggia lercia, dove i trattori triturano finemente la plastica, riducendola in particelle sempre più piccole, che tuttavia non scompariranno MAI e continueranno ad inquinare sabbia e atmosfera.Sul nostro mare, che di blu per ora ha solo la Bandiera.

    Occhiate interrogative sul servizio del bike sharing, mai partito: per cui le biciclette acquistate coi nostri soldi finiscono di arrugginirsi nei depositi fuori mano – lontan dagli occhi, lontan dal cuore! – di Via Bassianese.

    Caro Antonio, noi Italiani – eredi delle vette filosofiche raggiunte dai Magni Greci, dell’aulica Retorica del Foro Romano e dei fasti intellettuali ed artistici dell’Umanesimo rinascimentale – ben conosciamo che le sfumature del linguaggio non sono solo Forma, bensì Sostanza; e dobbiamo quindi intenderci sul significato da attribuire alle parole. Perché tu affermi nel tuo articolo di oggi che a Latina non c’è mafia.

    Mafia è quando al Diritto dello Stato Democratico – teso a garantire l’interesse di tutta la comunità – si sostituisce in maniera progressiva, capillare e surrettizia il diritto del più forte, del più furbo, del più “ammanicato”, del più politicamente ed economicamente influente; con meccanismi oscuri, non trasparenti, non partecipati. È quando la Cosa Pubblica viene gestita non più avendo in testa il Bene Comune, bensì un bene particolare, raggiunto anche a discapito di tutti gli altri. Quando in quest’ottica lo sperpero di denaro pubblico diviene Sistema.

    E quindi a Latina la Mafia c’è.

    Basta aprire gli occhi. Smetterla di dormire. Se si aprono gli occhi, gli incubi spariscono. E si può cominciare a sognare ad occhi aperti.

    Allora, caro Antonio, invito te e tutti i nostri concittadini a cominciare un nuovo sogno, questa volta sì ad occhi aperti, anzi apertissimi, spalancati: così ci innalzeremo in volo, davvero, a cavallo del nostro antico, nuovissimo Leone Alato. Tutto il resto, anche la serie A, verrà di conseguenza.

    Pubblicato 9 anni fa #
  24. k

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    Membro

    Questo è cretino. Non solo mi dà del tu e mi chiama "Antonio" - senza però firmarsi - come fossi suo fratello, poi nella sua infinita umiltà e modestia mi dà lezioni su tutto e su tutti, perfino di lingua italiana, spiegandomi finalmente il vero e corretto significato storico, giuridico e lessicale, secondo lui, della parola ""mafia".
    Noi avevamo scritto, e sfidiamo chiunque abbia un minimo di competenza a contestarlo: "La mafia e la camorra vera sono il controllo manu militari d’un territorio da parte della malavita organizzata, in cui ogni attività economica viene sottoposta ad estorsione, e i commercianti non pagano magari le tasse allo Stato, ma pagano tutti regolarmente il pizzo alla cosca. E se non pagano, allora saltano i negozi per aria".
    Lui invece spiega:

    "Mafia è quando al Diritto dello Stato Democratico – teso a garantire l’interesse di tutta la comunità – si sostituisce in maniera progressiva, capillare e surrettizia il diritto del più forte, del più furbo, del più “ammanicato”, del più politicamente ed economicamente influente; con meccanismi oscuri, non trasparenti, non partecipati. È quando la Cosa Pubblica viene gestita non più avendo in testa il Bene Comune, bensì un bene particolare, raggiunto anche a discapito di tutti gli altri".

    Ma non si rende conto, Sua Sublime Ignoranza, che questa stessa genericissima descrizione s'attaglia però perfettamente non soltanto a Latina, ma pure a tutto il resto d'Italia? Anzi, a tutto il resto dell'Occidente e pure oltre - a tutta cioè la fenomenologia del potere nella storia umana, compresa l'Atene di Pericle - se solo Sua Ignoranza si studiasse un po' di storia e d'antropologia? Sono solo alcuni aspetti connaturati al potere; a tutti i poteri. Anzi, più ancora che a Latina, s'attaglia perfettamente forse proprio a casa sua, a quel movimento pentastellato in cui - quando dalla massa dei cittadini-elettori lui verrà eletto a sindaco, deputato, o quelcazzo che gli pare - andrà a prendere poi gli ordini da due imbecilli con i riccioli e la permamente, che se quel giorno avranno il mestruo lo cacceranno pure, additandolo al ludibrio ed all'infamia di quella comunità sovrana, ma assai ristretta, del loro blog, che i suddetti ricciuti manipolano a totale discrezione loro. E tu vieni a parlare di "Stato democratico" e "diritto del più forte o del più furbo"? Ma vatten'affanculo, va'. Chi c'è di più furbo di quei due permanentati, e più fesso di te?

    Pubblicato 9 anni fa #
  25. k

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    Detto questo, Zapho', i patti non erano questi, io ciò da lavorà. Il patto con te e tuo cugino era che mi dovevate fare da filtro, mi dovevate proteggere e difendere dallo stuolo degli stronzi, che infausta e sterminata son progenie.
    E tu invece che fai? Me ne ficchi uno davanti agli occhi qui sopra? Ma vaffallippava' - per non dire peggio - a te e lui. Ti rendi conto di quante ore di lavoro e di pace m'hai fatto perdere, per sto testadecazzi?
    Ma di' che vaffanculo al blog suo e di Casaleggio. Chi cazzo lo conosce? Io parlo solo con gli amici miei qua sopra. Parlo solo col Fer.

    Pubblicato 9 anni fa #
  26. k

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    Membro

    E A.

    Pubblicato 9 anni fa #
  27. Vabbe' dal blog M5S di Latina la firma al pezzo c'è, mi pare: Silvia Pasquali Coluzzi. Purtroppo la mafia sostanzialmente è dappertutto in Italia e si manifesta in vario modo. Mi pare un tema interessante per un eventuale dibattito dal titolo: "A Latina c'è la mafia?" che dovrebbe chiarire bene cosa intendiamo quando parliamo di mafia.

    Sappiamo ad esempio che guerre tra clan ci sono state, con tanto di scontri e morti sul campo di battaglia. Ora si tratta di vedere se a questi fenomeni vogliamo dare la definizione di episodi di criminalità o di guerre mafiose.

    Pubblicato 9 anni fa #
  28. k

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    Membro

    Aaah, ma allora è proprio cretino pure lei.
    Lo vuole capire o no, che se lei dà a qualunque manifestazione di tipo malavitoso-criminale, o di malcostume politico-affaristico, la qualifica di "mafiosa", lei automaticamente azzera ed annulla il concetto stesso di mafia e di potere camorristico-mafioso? Se tutto è mafia cioè, niente è più mafia allora, e non c'è più alcuna differenza tra Casal di Principe e Borgo Podgora. Lo capisce o no, specie se è avvocato?
    Vaffanculo, va'.

    Pubblicato 9 anni fa #
  29. A.

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    Moderatore

    Ieri, durante la commissione esami, un professore di desio , dopo aver sentito evocare il nome di latina (stavano parlando dell'architettura razionalista- tra l'altro sostenendo arditamente che Terragni si fosse rifiutato di disegnare per noi, quando mi risulta esser morto prima -) ha detto "una città di merda". gli ho detto che non doveva permettersi di dire così. Mi è scattata la rabbia ctonia proprio. bastardi. guai a permettersi.
    I fisici gente di poco momento...

    Pubblicato 9 anni fa #
  30. A.

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    Moderatore

    Ieri, durante la commissione esami, un professore di Desio (un fisico, gentaglia), dopo aver sentito evocare il nome di latina (stavano parlando dell'architettura razionalista- tra l'altro sostenendo arditamente che Terragni si fosse rifiutato di disegnare per noi, quando mi risulta esser morto prima -) ha detto "una città di merda". gli ho detto che non doveva permettersi di dire così. Mi è scattata la rabbia ctonia proprio. bastardi. guai a permettersi.
    I fisici gente di poco momento…

    (ps. lui ha detto che faceva esami di meccanica razionale a Povo, Lorenzo chiamami ti devo dire se lo conosci)

    Pubblicato 9 anni fa #

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