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(721 articoli)
  1. zaphod

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    Fondatore

    Si è laureato in psicologia.
    Il primo che fa ironia sulle interviste lo banno.

    Pubblicato 11 anni fa #
  2. Woltaired

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    Membro

    Psicologia (indirizzo lavoro)

    Pubblicato 11 anni fa #
  3. k

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    Membro

    Bravo Wolt!

    Dice: "Ci ha messo vent'anni!?". Bravo due volte. Sono buoni tutti a laurearsi da giovani, oppure a lasciar perdere e arrivederci e grazie. Ma a riprendere le fila di un discorso lasciato interrotto tanti anni fa e riannodarne i nodi, riannodando pure i nodi della propria vita, concludendo finalmente un progetto lasciato inevaso - "Fatto!" - be', questo è segno di forza, di maturità raggiunta, di debito pagato con sé stessi e ai propri cari. Bravo Wolt. Ciao.

    Pubblicato 11 anni fa #
  4. cameriere

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    bravo
    perchè non ci pubblichi le interviste
    quella di zaphod la voglio in bacheca

    Pubblicato 11 anni fa #
  5. mjolneer

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    Congratulazioni, Wolt.

    Pubblicato 11 anni fa #
  6. zaphod

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    Fondatore

    Domani K è ospite di Giletti a L'arena, dalle 14 alle 16.

    Pubblicato 11 anni fa #
  7. big one

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    Membro

    Bravo Marco e sottoscrivo K: ci vuole forza

    Pubblicato 11 anni fa #
  8. Woltaired

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    Membro

    Grazie a tutti. Cam, le interviste le manderò a zaphod, cerca di corromperlo con una buona bevuta.

    Pubblicato 11 anni fa #
  9. zaphod

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    Fondatore

    Ehi... ma il segreto professionale?

    Pubblicato 11 anni fa #
  10. mjolneer

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    Membro

    Concorso fotografico "solidale".

    La RSU della Sistemi Informativi della sede di Roma bandisce un concorso fotografico i cui proventi saranno versati nella “Cassa di Resistenza” a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici Sistemi Informativi in Cassa Integrazione.

    La partecipazione al concorso è libera.

    La RSU ha individuato i seguenti due “Temi”:

    • Lavoro & Storie di Resistenza Urbana
    • Libero

    Ogni partecipante potrà inviare un massimo di tre scatti per ogni tema proposto.

    La quota di iscrizione al concorso è di 5 euro per ogni fotografia inviata (con un massimo 25 euro per chi invia tutte e sei le fotografie).

    Verrà premiata, ad insindacabile giudizio della giuria, una fotografia per ogni tema con una targa ricordo ed un cesto alimentare.

    La giuria sarà composta da un Presidente, esterno alla RSU, e da 2 membri della RSU che non potranno partecipare al concorso (sono esclusi dalla partecipazione anche eventuali familiari dei tre giurati).

    Le 12 migliori foto, sempre a giudizio della giuria, andranno a formare il calendario de 2014 “Sosteniamo i Cassa Integrati Sistemi Informativi” che verrà venduto, sempre per finanziare la Cassa di Resistenza, nel mese di dicembre 2013.

    Le foto dovranno essere scattate personalmente dal partecipante al concorso.

    Le foto vanno inviate con file originale (non prese da internet).

    Alla foto si potrà allegare una frase che verrà usata come didascalia.

    Le foto dovranno avere la seguente “naming convention”:

    Cognome_Nome_n_di_n_titolo

    Le dimensioni delle foto devono rispettare le seguenti misure: Minimo 1,5 MB – Massimo 5 MB.

    Le foto dovranno essere inviate entro il 6 Dicembre 2013 a fotoconcorso.rsusi@gmail.com specificando i contatti (Nome, Cognome, indirizzo e numero di telefono dell’autore).
    Per ogni foto è necessario inoltre specificare a quale “Tema” partecipa tra i due proposti.

    I partecipanti dovranno inoltre inviare, pena esclusione dal concorso, le seguenti dichiarazioni:
    • autorizzazione al trattamento dei dati personali in base all’Art.13 del D.Lgs 196/2003 che servirà per i soli fini di contatto in caso di vincita;
    • liberatoria per l’utilizzo, ai fini del concorso, del calendario e di eventuali altri scopi "CIGO", delle foto inviate.

    RSU SISTEMI INFORMATIVI - ROMA

    Pubblicato 11 anni fa #
  11. zaphod

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    Fondatore

    Oggi, alle 12.30, Antonio Pennacchi ospite di Antonello Piroso su Blogo.

    Pubblicato 11 anni fa #
  12. zaphod

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    Fondatore

    Oggi, ore 15, K dal vivo su RaiLetteratura risponde alle domande che arrivano dal web... accorrete numerosi...

    Pubblicato 11 anni fa #
  13. A.

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    Moderatore

    Non so se questo è il 3D dove collocare questo post, ma mi pare interessante.
    Si tratta di una canzone rap su latina, segnalatami da mio zio.
    Voi che siete di latina conoscete questo rapper, e che pensate del testo?

    Get the Video Player

    Pubblicato 11 anni fa #
  14. zaphod

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    Fondatore

    Premesso che quando si parla di rap io parto sempre carico di pregiudizi favorevoli, a me è piaciuto. Forse la produzione manca un po' di "tiro" ma il pezzo è fatto bene. Non è un rapper singolo, ai tempi miei l'avremmo chiamata una "posse", e quindi dentro ci stanno un po' di stili diversi e quello di sto Manuel Finotti è quello che a me garba meno (un po' alla Tiziano Ferro, diciamo).
    Mi fa piacere che ci sia una scena hip hop a Latina, un pomeriggio passeggiando per i dintorni della zona pub ho pure visto due maschiotti che si sfidavano in una competizione freestyle; tempo fa (20 anni) c'era un gruppetto che si chiamava Senti qua, mi pare; quest'estate ho ascoltato a San Felice Circeo i Raggamassive che ciavevano un sacco di energia. Mi piace.
    Spero che questa città venga sommersa di rime.

    Pubblicato 11 anni fa #
  15. zaphod

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    Fondatore

    Dimmi un po' tu invece che pensi di questi...

    Get the Video Player

    Pubblicato 11 anni fa #
  16. zaphod

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    Fondatore

    Ho inavvertitamente cancellato un commento di K sui rappers latinesi. Chiedo venia.

    Pubblicato 11 anni fa #
  17. k

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    Membro

    Bravo. Settepiù.

    Pubblicato 11 anni fa #
  18. Concorso Letterario
    Ironicamente Uomini e Donne
    Ia edizione
    Patrocinato da VipNotizie.it

    Art. 1 Il sito web www.vipnotizie.it indice la I edizione del Concorso Letterario “Ironicamente Uomini e Donne” riservato ad opere inedite e pubblicate.

    Art. 2 Il concorso avrà come tema il mondo di “Uomini e Donne”, la seguita trasmissione condotta da Maria De Filippi su Canale 5 e avrà solo una sezione, quella Narrativa. I racconti dovranno necessariamente essere scritti al computer. I racconti, in tema ironico, dovranno avere una lunghezza max di 3 cartelle (2000 caratteri cad). Il tipo di carattere da prediligere dovrà essere Times New Roman e la dimensione dovrà essere 12.

    Art.3 I concorrenti dovranno far pervenire, entro e non oltre il 15 Febbraio 2014, all’indirizzo di posta elettronica spazio2999@gmail.com , una mail con oggetto “Concorso Letterario Uomini e Donne, selezione opere” con in allegato il file word o il pdf del racconto.

    Art.4 Composizione della Giuria

    Presidente: Raffaele Bozzi

    Direttore della testata online Vip Notizie, scrittore sotto pseudonimo, ingegnere edile e giornalista corrispondente da Apice e da Cerreto Sannita per Il Mattino, in precedenza ha collaborato con Il messaggio d’oggi e per Il Sannio quotidiano.

    Giurati:

    Francesca Lulleri

    Scrittrice, copywriter e articolista freelance

    Fernando Bassoli

    Scrittore

    Sabrina Alta Densità (pseudonimo)

    Freelance, OperAttrice curturale, organizzatrice eventi culturali

    Arlec Chino (pseudonimo)

    Amministratore del gruppo Facebook “UOMINI E DONNE OVER E NON SOLO!“,
    penna istrionica, graffiante e semiseria, ha uguale considerazione tanto per il più estremo radical chic quanto per la classica “casalinga di Voghera”!

    Eva Kant (pseudonimo)

    Amministratrice del gruppo Facebook “UOMINI E DONNE OVER E NON SOLO!”, è il “poliziotto buono” del gruppo, arguta, critica, sempre politically correct e attenta alle esigenze degli utenti.

    Art.5 Premi

    I premi saranno così distribuiti:

    1° Premio Ricarica telefonica da 15 euro + ebook I racconti del 2012 o Racconti Anarchici (a scelta uno dei due) degli scrittori Fernando Bassoli e Francesca Lulleri + pubblicazione del racconto sul sito www.vipnotizie.it con nome, cognome e posizione in classifica.

    2° Premio Ricarica telefonica da 10 euro + ebook a scelta come nel 1° premio + pubblicazione del racconto sul sito www.vipnotizie.it con nome, cognome e posizione in classifica

    3° Premio Ricarica telefonica da 5 euro + ebook a scelta come nel 1° premio + pubblicazione del racconto sul sito www.vipnotizie.it con nome, cognome e posizione in classifica.

    Tutti i partecipanti non vincenti, dopo la selezione, saranno menzionati su www.vipnotizie.it con nome cognome e titolo dell’opera inviata. Tutti i diritti rimarranno agli autori partecipanti.

    http://www.vipnotizie.it/ironicamente-uomini-e-donne-bando/

    Pubblicato 11 anni fa #
  19. SCa

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    Membro

    Questo è uno dei racconti partecipanti oppure il bando del concorso?

    Pubblicato 11 anni fa #
  20. Un bando in forma di racconto?

    Pubblicato 11 anni fa #
  21. A.

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    Moderatore

    Mercoledì 29 Gennaio 2014

    ROMA - L'uomo di Neandethal? E' ancora in noi. Nel nostro patrimonio genetico ci sono ancora tracce dell'uomo di Neanderthal. I suoi geni continuano a dettare le istruzioni per pelle e capelli, ma sono anche legati alla comparsa di malattie come il diabete di tipo 2, la cirrosi biliare e il lupus. Abbiamo perfino ereditato cromosomi che influenzano il comportamento dei fumatori. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, si deve al gruppo di genetisti dell'università di Harvard guidato da David Reich.
    I ricercatori hanno analizzato il patrimonio genetico di oltre mille individui, 846 dei quali di origine non africana e 176 provenienti dall'Africa sub-sahariana. Questi dati genetici sono stati confrontati con quelli relativi ad un uomo di Neanderthal vissuto circa 50.000 anni fa, la cui mappa del Dna è stata completata nel 2013. È emerso così che gli uomini contemporanei non discendenti dal ceppo africano hanno circa il 2% circa dei geni in comune con l'uomo di Neanderthal. Questo pugno di Dna 'd'epocà influenza soprattutto la produzione della cheratina, ossia della proteina che conferisce robustezza a pelle, capelli e unghie. L'ipotesi che proprio questi geni siano stati cruciali nel consentire all'uomo di adattarsi a un clima più mite rispetto a quello africano. Altri geni, invece, sono stati 'difficili da digerirè e influenzano malattie legate alla funzione immunitaria e perfino alcuni comportamenti, come la capacità di smettere di fumare.

    Fonte http://www.leggo.it/SOCIETA/SCIENZE/uomo_neanderthal_presente_geni_tutti_noi/notizie/484136.shtml

    Pubblicato 11 anni fa #
  22. Woltaired

    offline
    Membro

    Sì, ciao! Faust ne ha almeno il 15% di Neanderthal!

    Pubblicato 11 anni fa #
  23. zaphod

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    Fondatore

    Neandertal però, senza acca.

    Pubblicato 11 anni fa #
  24. Per tacere della percentuale di Homo Erectus...

    Pubblicato 11 anni fa #
  25. A.

    offline
    Moderatore

    I CONSIGLI DI UNO SCOUT LETTERARIO
    I rischi del diventare editori di sé stessi
    Chi si autopubblica rischia di bruciare le tappe e non mettere in discussione la propria scrittura
    Matteo B. Bianchi

    Fonte Linkiesta.it

    Da tempo mi occupo di esordienti, in qualità di consulente di case editrici e curatore di riviste letterarie, e come tutti seguo con interesse il dibattito sull’evoluzione dell’editoria chiamata a confrontarsi con le nuove prospettive aperte dal digitale.
    Di recente mi è capitato di leggere la significativa testimonianza della blogger Loredana De Michelis, che riesce ad evidenziare in maniera sintetica ed efficace i limiti che il sistema attuale del mercato dell’ebook comporta (classifiche di vendita manipolabili, recensioni fasulle, trucchetti di autopromozione), ma allo stesso tempo bene illustra sia i percorsi che portano un esordiente a scegliere la strada della pubblicazione in digitale, che gli errori che è portato a fare (refusi, scelta casuale della copertina). Interessante è anche la disinvoltura che Loredana evidenzia nella scelta dei materiali da mettere sul mercato («Scovo una raccolta di lettere che avevo scritto da Londra... Ecco un altro possibile ebook già pronto»): un approccio nei confronti del concetto di “pubblicazione” che fino a qualche tempo fa sarebbe stato impensabile.
    Questo articolo mi ha fatto riflettere sulla mia esperienza personale di scouting e su alcuni eventi recenti. Già diverse volte mi è capitato un episodio di questo genere: qualcuno mi manda un testo in lettura, io gli scrivo facendogli le mie osservazioni e come risposta ricevo una mail sulla falsariga di: «Grazie, ma intanto ho deciso di farlo uscire in ebook. Non avevo voglia di aspettare troppo a lungo le risposte degli editori». In alcuni casi questo scambio avviene nel giro di qualche settimana: l’autore in questione non ha avuto la pazienza di aspettare neanche
    A me sembra che una scelta come l’autopubblicazione in ebook per un esordiente comporti due conseguenze, diciamo una ‘esterna’ e una ‘interna’. Quella esterna è l’ovvio effetto da intasamento anonimo, l’ennesimo ebook di sconosciuto a 0.99 euro in una marea di prodotti simili indistinguibili fra loro. Ma è sull’effetto interiore che vorrei concentrarmi, quello che riguarda la relazione fra l’autore e la propria opera. Una volta che il testo è stato licenziato, che l’ebook è consegnato nelle mani del pubblico (malgrado poi, nella quasi totalità dei casi, si rivelerà essere composto da qualche decina di persone, conoscenti diretti dello scrittore), la sensazione sarà quella di aver concluso il lavoro e di essere pronti per mettersi all’opera sul romanzo successivo. Il libro è pubblicato, discorso chiuso.
    Quello che avveniva prima invece, nel tentativo di ottenere la pubblicazione cartacea tramite un editore, era fatto sì di lunghi mesi di attesa, di frustrazione, di invii a vuoto, ma anche, in diversi casi, di allacciamento di rapporti, di letture critiche, di rifiuti e stroncature, ma anche di osservazioni sul testo, di suggerimenti, di evidenziazione dei punti deboli, di giudizi, forse severi ma professionali. Spesso l’esordiente, sulla base di queste reazioni, era portato a rivedere il suo lavoro, a riscriverlo, a operare dei cambiamenti, anche radicali se necessario, a lavorare a una nuova stesura, oppure a rinunciarvi del tutto, scegliendo di iniziare un nuovo progetto sulla base dell’esperienza fornitagli dagli errori precedenti.
    In sintesi, a me pare che una grave conseguenza dell’immediata uscita in ebook per un principiante sia quella di sottrarsi al rapporto dialogico che la strada tradizionale comporta. Trasformarsi in editori di se stessi significa saltare una serie di passaggi, alcuni anche molto frustranti, questo è fuori dubbio. Ma è davvero salutare evitarli?
    Concedetemi delle metafore arbitrarie: lo sportivo che rinuncia agli allenamenti per non dover sopportare i rimproveri del coach, il musicista che salta la gavetta per non subire l’umiliazione di suonare in un bar dove nessuno dei presenti gli presta attenzione, saranno poi in grado di affrontare l’arena con le solide basi che richiede?
    Mi spingo ancora oltre: prima, la fame di giudizi che aveva un autore in erba sul proprio manoscritto era tale da spingerlo a sottoporlo alla lettura di amici, insegnanti, fidanzate, colleghi. Anche questa era una minima forma di palestra. Oggi quegli stessi interlocutori sono i suoi lettori potenziali, si rivolge a loro dopo aver pubblicato il testo in forma elettronica, li invita ad acquistarlo. A loro volta questi non gli faranno osservazioni sul testo a cui sta lavorando (e che potrebbe essere spinto a modificare, perfezionare, stravolgere), gli faranno critiche su un’opera a tutti gli effetti conclusa. Il cambio di prospettiva è notevole,
    Prevengo in parte la valanga di critiche che mi verrà rivolta, prima fra tutte farmi notare come nella maggior parte dei casi il dialogo fra autore ed editore a cui faccio riferimento non esista, la protesta di chi si dichiara disposto alla messa in discussione del proprio lavoro ma si trova ad affrontare invece la completa indifferenza. Posto che, in un momento storico nel quale proliferano riviste on line, blog letterari, medie, piccole, microscopiche case editrici, forum di discussione e così via, la mancanza assoluta di responso sui testi mi appare sempre più difficile da credere (in altre parole, siamo sicuri che questi autori abbiano idea di dove andare a cercare un confronto?), quello che voglio mettere in discussione è il processo logico che ne scaturisce: nessuno mi risponde, quindi mi pubblico da solo. A me sembra che in questo passaggio di democratizzazione assoluta (lo scavalcamento del rapporto con un editore consolidato, tutti che diventano editori di se stessi) sia la qualità del testo a farne le spese: non esistono più standard minimi, esiste solo il desiderio di essere sul mercato.

    Pubblicato 11 anni fa #
  26. big one

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    Membro

    È on line il nuovo numero di Fili d'Aquilone con un bellissimo racconto di Gabriele Santoni

    Pubblicato 11 anni fa #
  27. SCa

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    Membro

    Bellissimo veramente!

    Pubblicato 11 anni fa #
  28. big one

    offline
    Membro

    Siccome ho sbaglia to i link lo riposto

    È on line il nuovo numero di Fili d'Aquilone con un bellissimo racconto di Gabriele Santoni

    Pubblicato 11 anni fa #
  29. Rispondo all'articolo tratto da L'Inkiesta, postato da A., sul diventare editori di sé stessi :

    Come qualcuno già saprà, da poco sono diventato un piccolo editore, associandomi di fatto alla casa editrice che ha pubblicato il mio primo romanzo, Vampiro Tossico. Bene, in questo momento sto lavorando per acquisire titoli esteri per il nostro catalogo e mi sono imbattuto in un paio di self publishers. Il fenomeno non è per forza negativo tout court, dipende sempre dal contesto entro cui si sviluppa. Nel nostro paese, purtroppo, la maggioranza delle persone semplicemente non legge, o legge pochissimo, meno che mai in digitale : l'ebook è un'opzione per chi, in ogni caso, è già un appassionato. Ergo, una scelta minoritaria. Di conseguenza, ancora non si è sviluppata una cultura dell'ebook, del self publishing della letteratura on line. Facendo scouting sugli autori con cui lavorerò, che non posso ancora nominare per motivi professionali, posso dire che dietro all'autore il lavoro c'è eccome. Un lavoro di raccolta finanziamenti on line, uno studio grafico del prodotto finito, un momento promozionale forte e una cura della presenza on line dell'autore. C'è, insomma, un'autoproduzione di prodotti editoriali di qualità in grado di crearsi un proprio pubblico. Soprattutto, c'è il libro. I libri su cui sto lavorando funzionano, e funzionano bene. Certo, anche il mercato estero ha i suoi prodotti più o meno dimenticabili, non solo nell'autoprodotto, ma la cultura del self publishing è una cannonata avanti alla nostra perché la cultura del prodotto editoriale è una cannonata avanti alla nostra.

    Pubblicato 11 anni fa #
  30. zaphod

    offline
    Fondatore

    Stasera all'Auditorium - Parco della Musica di Roma per Libri Come Antonio Pennacchi e Mauro Corona raccontano a Marino Sinibaldi come scrivono i loro libri.

    Pubblicato 11 anni fa #

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