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CONCERTI ALL'ALBA

(7 articoli)
  1. k

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    Dovrebbe essere inutile, in questa sede, stare a lumeggiare i mille aspetti e significati dell'alba - l'inizio cioè del nuovo giorno e di ogni attività, soprattutto lavorativa, umana - nella civiltà agro-pastorale di cui permangono importanti tracce e segmenti tra le comunità montane dei monti Lepini.
    Quest'anno - per la serie "Transumanze" - la Compagnia dei Lepini metterà in scena in alcuni piccoli paesi di questi monti dei "Concerti all'alba" eseguiti da gruppi flolkloristici internazionali. Ognuno di questi concerti sarà preceduto rigorosissimamente alle 5.30 del mattino da - come recita il programma - "racconti di e con Antonio Pennacchi".
    A seguire - alle 5.45 cioè, quando spunta il sole - il concerto e, subito poi, aggratis, "colazione del pastore" per tutti, con pane, ricotta fresca fresca e quello che sarà. Il programma dettagliato è però il seguente:

    - Venerdì 7 agosto nella piazzetta di Prossedi, ore 5.30, subito dopo Pennacchi il gruppo iraniano Sarawan.

    - Sabato 8 agosto, piazzetta di Roccamassima, sempre alle 5.30, sempre Pennacchi e poi la musica gitana del trio romeno Olga Balan Trio.

    - Domenica 9 agosto, piazzetta di Bassiano, 5.30, Pennacchi, canti balli e acrobazie dalla Mongolia con il gruppo femminile Hulan, sette donne - pare - scatenate.

    (Ideazione e direzione artistica di Ambrogio Sparagna)

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. rindindin

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    trovo intrigante, quanto motivante questo appuntamento che però nn mi vedrà perchè troppo lontana...ma anche a esserci non saprei dove andare esattamente per questo incontro all'alba di tutte le albe...le piazzette di quali paesi?

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. Prossedi - Roccamassima - Bassiano, te capi'? Provincia di Latrina.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. dirtydancing

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    mai vista tanta gente ad un reading
    come stamattina.
    ore 5.30 del mattino
    nella piazza del torre
    nel centro storico di bassiano,
    puntuale come una littorina dei tempi della buonanima
    il maestro ha iniziato la lettura di "manara" di fronte ad un centinaio di persone che riempivano tutto lo spazio disponibile
    a seguito lo spettacolo delle artiste della mongolia e chiusura del maestro con "sabaudia".
    lo spettacolo all'alba si è rivelato un vero successo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. rindindin

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    Membro

    ecco e io nn c'ero! mangiavate ricotta fresca e io pecorino sardo, ma senza letture di companatico!:)

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. zaphod

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    Ieri c'erano due begli articoli firmati Maria Corsetti su "Il nuovo territorio" al riguardo, se qualcuno riesce a postarli...

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. zaphod

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    Fondatore

    Ecco qua gli articoli in questione, branco di lavativi!

    Sotto il Cielo dei Lepini nasce il popolo dell'alba.

    di Maria Corsetti

    «Tra qualche anno, quando questa cosa la faranno tutti, potrete dire io c’ero». Sono le sette e mezza di domenica mattina e Antonio Pennacchi chiude la tre giorni di un esperimento assoluto, un azzardo mai visto: musica e lettura mentre sorge il sole per finire con una colazione di pane, ricotta e miele. L’idea della Compagnia dei Lepini ha fatto centro. C’è un popolo insospettabile che ama l’alba, il silenzio e l’aria leggera di un giorno ancora da scrivere. Il volto accartocciato e lo sguardo cupo fanno parte del lessico riservato a chi abbandona il letto per conquistare la strada verso l’ufficio e otto ore di lavoro. Ma se svegliarsi significa trovarsi immersi nell’alba di un paese di collina con Antonio Pennacchi che ti legge i suoi testi e musiciste mongole che sembrano volare mentre suonano è proprio il caso di dire che la musica cambia. L’occhio è vispo, l’espressione ghiotta e riposata, evviva le prime ore del giorno e il profumo del caffè caldo della moka. È stato più che un successo, è stata una scoperta, una moda da lanciare, un gusto che una volta era sinonimo di povertà e oggi sa di vacanza inedita. Un po’ come la panzanella, intramontabile e squisita.
    “Transumanze ‘O9: Festival di musica e cultura popolare sui Monti Lepini” è il nome dato alla rassegna partita alle 5.30 del mattino di venerdì 7 agosto a Prossedi e proseguita sabato 8 a Roccamassima e domenica 9 a Bassiano.
    Antonio Pennacchi con le sue storie sui Lepini, sulla pianura pontina, le città nuove e quelle vecchie, il protagonista. Accanto a lui musica etnica, dall’Iran alla Transilvania, alla Mongolia. Che un conto è ascoltare quella musica di sera, a qualche festival folk tra le bancarelle di noccioline e le giostre dei “calcinculo”, un conto è ascoltarla pura, senza neanche un cellulare che squilla.
    Letture e musica, poi di nuovo letture, più di un’ora di spettacolo che corre lieve mentre il resto del mondo dorme. Colazione all’aperto, caffè, pane e ricotta per tutti. E poi ognuno incontro alla sua giornata.

    e

    Cattivik - Una cosa fica o da sfigati?

    M.C.

    Diciamo che per adesso non fa tanto fico raccontarlo. Che dico? «Mi sono alzata alle quattro e mezza di domenica mattina, sono passata a prendere mia zia e insieme siamo andate a Bassiano per ascoltare alcune letture di Antonio Pennacchi e assistere a uno spettacolo di musica e danza mongola». Il 9 di agosto? Già una che rimane a Latina e fa outing dichiarando di andare al mare a Rio Martino senza allungarsi qualche chilometro più in là in favore di Sabaudia è sfigata senza appello. A questo aggiungi che evidentemente non ha niente da fare il sabato sera e quindi se ne va a dormire con le galline in attesa di fare colazione con pane di Giulianello e ricotta in una piazza sperduta dei Monti Lepini. Bene, le cose stanno così, ma se trasferiamo il tutto di qualche centinaio di chilometri l’atmosfera cambia. Quanti tornano dalle vacanze in Grecia o Corsica con l’aria estasiata: «Ci siamo alzati alle quattro e mezza di mattina, abbiamo preso la macchina e guidato per più di un’ora che era ancora notte, siamo arrivati in un posto incredibile, un paesino di poche anime e come si è appena schiarito il cielo c’era una persona che ha iniziato a leggere un testo, gli abitanti del paesino intanto si affacciavano dalle finestre, mentre nell’aria iniziavano a sentirsi le note di una musica etnica. Pazzesco, sembrava di essere tornati indietro nel tempo in un mondo mai conosciuto. Dopo un’ora di spettacolo ci hanno offerto caffè, focacce e formaggio appena fatto». E tutti: uhhhhh che figata! Il racconto prosegue: «Pensa, è costato pochissimo, cento euro a persona compresa la colazione. Ma ne è valsa davvero la pena, provi delle sensazioni sconosciute, entri in contatto con la natura e in sintonia con il resto del mondo».
    Dilemma: perché se la stessa cosa uno la fa sottocasa gratis è sfigato e se la fa a caro prezzo altrove è fichissimo?

    Pubblicato 14 anni fa #

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