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Cronache da un pianeta abbandonato

(24 articoli)
  1. zaphod

    offline
    Fondatore

    Iniziato il conto alla rovescia per il terzo capitolo del romanzo a scrittura collettiva a cura di Anonima Scrittori e Antonio Pennacchi.
    A breve istruzioni più dettagliate, per il momento abbiamo messo on line i primi due capitoli.
    Andate sulla home, nel menù in alto trovate scritto La colonia, nella pagina che vi si aprirà ci sono i due link ai due capitoli.
    Inutile dire che la lettura è propedeutica.
    I lettori più attenti noteranno che il primo capitolo è diverso dalla versione già pubblicata su Nuovi Argomenti (Mondadori), la versione da prendere in considerazione è questa che abbiamo pubblicato sul sito.
    Fine delle comunicazioni di servizio. Per ora.
    Buona lettura.
    Ulteriori aggiornamenti su questo stesso canale.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Woltaired

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    Membro

    resto indeciso

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. k

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    Membro

    Ah be', io non lo chiamarei ricatto, ma se fossi nei panni di uno che sta per mandare un manoscritto da queste parti, io ci penserei due volte a dire che sono indeciso. Io mi metterei lì a scrivere e proverei a farli di corsa tutti io, tutti i dodici personaggi di tutti e quattro i capitoli che mancano. Anzi, farei pure il sequel e il prequel. Poi però ognuno fa come gli pare...

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. Woltaired

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    Membro

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. rindindin

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    Membro

    @colonia: i cap 1 e 2 modificati saranno presto online come file o devo copiare e incollare dalla home? viene una schifezza.

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. Ammazza, manco un po' de fatica, Rindindin?

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. rindindin

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    Membro

    devo copiare, incollare, riformattare tutto, modificare i caratteri e impaginare...e ditelo che siamo in miniera! (e c'è pure da farsi il mazzo col filone...)

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. pensa se non ci fosse nemmeno il computer...

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. rindindin

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    Membro

    avresti dovuto dettarmelo...:)

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. zaphod

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    Fondatore

    tranquilla rindin... il torque scherza... appena approntiamo la mailing list di lavoro, a chi vorrà partecipare manderemo i file doc...

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. zaphod

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    Fondatore

    Conto alla rovescia. Risolvo un paio di problemi tecnici e partiamo in quarta (anzi per il terzo).
    10
    ...
    9
    ...
    8
    ...

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. Woltaired

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    Membro

    beh, se è 8, direi che rileggerò i due capitoli. ora seguo le istruzioni...

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. zaphod

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    Fondatore

    L'ambientazione.

    Le vicende di Cronache da un pianeta abbandonato si svolgono in un futuro remoto su un pianeta ai confini della Galassia. La galassia è ormai completamente abitata e il nostro pianeta era stato designato come avamposto per la colonizzazione di altre galassie. Con la caduta del vecchio Regime però i piani espansione sono stati abbandonati e dal nostro pianeta chi voleva se ne è andato con le ultime astronavi della Federazione Galattica - quando hanno smontato il Varco Spazio-temporale che serviva il nostro Settore - ormai più di cent'anni fa. Noi - i nostri padri - siamo rimasti qua. In Colonia. Tagliati fuori dal resto dell'universo. Unico collegamento con la Federazione - di cui comunque facciamo parte - una congiunzione favorevole, una volta l'anno, di allineamento di pianeti che ci consente di scaricare dalla Rete tutte le informazioni, i film, la musica, il campionato di calcio, gli aggiornamenti sulle leggi che ci devono bastare fino al collegamento seguente. Nello stesso tempo noi comunichiamo alla Federazione i dati su nascite, morti, sentenze e tutti gli adempimenti burocratici. Unici altri contatti con l'esterno sono i circhi - scalcagnati nomadi di periferia - che vengono a piantare le tende sul nostro pianeta periodicamente.
    La nostra condizione di isolamento ovviamente ci ha lasciato in una condizione di estrema povertà. Non di arretratezza, si badi bene. Siamo in possesso di tutte le conoscenze scientifiche e tecnologiche, ma non abbiamo fonti di energia e possibilità di avere pezzi di ricambio. Ci dobbiamo arrangiare con quello che abbiamo.
    Non occupiamo tutto il pianeta. Abitiamo nel punto dove avevano iniziato a costruire lo Spazioporto e nelle zone circostanti. A sessanta chilometri di distanza c'è il mare, ma non c'è mai andato nessuno (o così pare) perché abbiamo altro da fare che perdere tempo in gite fuori porta. Dalla parte opposta ci sono le montagne. Anche lì non ci siamo mai arrivati. Al massimo ci siamo spinti alla fascia di boschi a prendere legna da ardere o per costruire.
    La vita è dura. Tutti lavorano per sopravvivere. Però non siamo in una situazione disperata (tipo Lost) in cui siamo in pericolo di estinzione per qualche minaccia esterna o interna. Tutto procede regolarmente. E' la quotidianità la chiave di volta di questo lavoro.
    E il nostro compito è raccontare la vita in Colonia.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. zaphod

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    Fondatore

    Fra un po' vi racconto pure struttura e personaggi della storia, intanto però potete andare (chi è interessato, ovviamente) sulla pagina dedicata. Dalla Home-page sul menù in alto cliccate su La Colonia e trovate i primi due capitoli con i rispettivi autori e - soprattutto - la liberatoria sottoscrivendo la quale potete iscrivervi alla mailing list per mezzo della quale lavoreremo ai restanti quattro capitoli del romanzo. Anche se siete tra gli autori che già hanno partecipato ai primi due capitoli - e quindi la liberatoria l'avete già sottoscritta - è necessario che ripetiate l'operazione inviando (come indicato nelle istruzioni) la mail a coloniaATanonimascrittori.it. Scusate il disturbo e la burocrazia, ma - come abbiamo già sperimentato - è meglio che le regole di ingaggio siano ben chiare a tutti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. rindindin

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    Membro

    ho letto la liberatoria, chiederò all'avvocato di tradurmela

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. zaphod

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    Fondatore

    Beh... visto che l'avevi già sottoscritta quando ti eri segnata al sito dedicato alla Colonia, magari basta solo che ti vai a vedere gli appunti dell'epoca...
    (non vorrei che l'avvocato si prendesse doppia parcella)

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. rindindin

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    Membro

    allora nn la devo rimandare?

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. zaphod

    offline
    Fondatore

    è necessario che ripetiate l'operazione inviando (come indicato nelle istruzioni)

    ...poi se non ti arrivano le comunicazioni coloniche vattela a prende col postino galattico...

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. Woltaired

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    Membro

    cazzo...mi sa che mi devo comperare una maglia a righe, una blusa bianca e uno di quegli stupidi berretti con l'ancora...faccio promesse da marinaio!
    arimo...
    arivivis...
    (quantomeno ho salvato i 2 capitoli in word su pc, ora vediamo)

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. A

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    Membro

    Dal diario di Jurii
    File 1. a. PISTIS SOPHIA

    Tremavo. Era primavera, andavamo per le colline, lungo strade anguste e curvanti, di campagna, sentendo della musica. Mi sarebbe bastato scappare, lontano, e pure, qualcosa in me combatteva la passione del suo corpo. Donna, profumo ambrato, mi distendeva gli occhi. Fissavo i capelli neri.
    La madre interiore me ne strappò - o fu la distanza: scuse. La mia quasi psicosi, a tratti. Sì. Troppo presto, e mai tardi sarebbe divenuto, l'amore, se non che quando me ne accorsi era già tutto perduto, nella scena mutata, in una concreta e anale estraneità di eterodominio, più tranquillizzantemente matrimoniale. Ma dura, esacerbante, e non mia natura. Mi diede conoscenza. Lei. Sophia, lamento ora inutile. Che sia felice.

    Se ciglio ha più sereno
    colei, che'l mio non è,
    già non rinchiude in seno,
    Amor, sí bella fè

    (Monteverdi- Era conosciuto con questo nome, tra le genti della prima colonizzazione, l'autore della musica, in cui si udiva un canto. Quasi indecifrabile idioma, non a me. Tra i reperti audio, che posseggo nell'angusto e polveroso sottoscala della biblioteca, amo talora sostare, ed ascoltarla, la melodia)

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    Pubblicato 14 anni fa #
  21. A

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    Dal diario di Jurii,
    File a, carte sciolte, scritto dietro una quarta di copertina di un vecchio libro pre-colonizzazione. Il titolo era E.L., il titolo DIVIETO d'OBLIO, sottolineato in verde.

    Quanto è rilevante la concreta biografia di un autore per comprendere la sua opera? E, più specificatamente, quanto è rilevante, l’esperienza personale prefilosofica di E.L per comprendere AE? Si tratta, relativamente ad essa, di qualcosa di estrinseco, o essa deve valere come un presupposto ineludibile per interpretare il testo?
    E se è proprio il testo a non tematizzare esplicitamente il suo presupposto pre-filosofico, ma ad alludervi preliminarmente (quasi come il sasso deposto sulla tomba di un defunto nella tradizione ebraica, che vieta l’oblio) non apparirà forse una forzatura interpretarlo alla luce di questo “non detto”, quasi che il testo stesso fosse l’ultima parola, non andasse “abitato”, e soprattutto attraversato e letto ? [...] E se ogni testo andasse letto solo in punto di morte, per avere la sua suprema ed ultima interpretazione?

    (se dovete usarlo, solo dopo la mia morte, grazie. [N. d. A])

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. rindindin

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    Membro

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    Pubblicato 14 anni fa #
  23. A

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    Membro

    Grazie Rin.

    La libellula nel prato.
    Un giorno che avavo rotto col passato.
    son caduto

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. rindindin

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    Membro

    prego

    Pubblicato 14 anni fa #

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