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Del punto e virgola.

(43 articoli)
  • Avviato 12 anni fa da Faust Cornelius Mob
  • Ultima replica da parte di A.
  1. Non ho mai saputo usare il punto e virgola. Esso è per me un oggetto anomalo, un corpo estraneo che sfugge alla mia comprensione.

    Confido nel buon cuore di voi anime pie.

    Pubblicato 12 anni fa #
  2. Quando er periodo necessita de 'na pausa di lettura più lunga de 'na virgola, quasi un momento de riflessione, che però non deve esse definitivo come un punto. Io la vedo così. Tipo la sociologia della letteratura

    Pubblicato 12 anni fa #
  3. dopo i due punti, quando fai l'elenco. E come dice Bassoli.

    Pubblicato 12 anni fa #
  4. ok, messa così non si prospetta semplice. Ho un approccio ritmico alle virgole e alla punteggiatura in generale, l'orecchio non è il mio unico criterio ma di certo mi ci appoggio molto.
    Il punto ok, la virgola ok, i puntini sospensivi con moooolta parsimonia, il punto e virgola dovrò imparare a gestirlo...

    Pubblicato 12 anni fa #
  5. A.

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    Moderatore

    Nei libri di Pennacchi quasi non c'è. Non ho tempo di controllare, ma mi sembra così.

    Pubblicato 12 anni fa #
  6. Mica ti devi sentire obbligato a metterlo, Faust.

    Pubblicato 12 anni fa #
  7. Vero, ma devo capire come correggerlo nei lavori dei miei allievi.

    Pubblicato 12 anni fa #
  8. SCa

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    Membro

    Faust, se hai un approccio ritmico alla punteggiatura dovresti essere facilitato, in fondo è una questione di pause come dice Bassoli. Dipende appunto dal ritmo che vuoi dare.
    Io non credo che ci sia molto da correggere; almeno non più della virgola e del punto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  9. Tendo a correggerli quando vengono usati intercambiabilmente con la virgola, negli incisi brevi o nei periodi un po' più ritmati. Lo presento, comunque, come un segno d'interpunzione difficile da usare, poichè per me lo è.

    Pubblicato 12 anni fa #
  10. scusate... mi fate un esempio di... periodo ritmico?

    Pubblicato 12 anni fa #
  11. A.

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    Moderatore

    In genere come topos di ritmo, viene portato questo.
    ______________________________________________________________________

    Mi colse un’inquietudine enorme. Pensai: "Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta". Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine ad onta che la febbre forse aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l’accuratezza con cui si compie un voto. E, sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia. Mio padre andava e veniva col suo sigaro in bocca dicendomi:
    - Bravo! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito!
    Bastava questa frase per farmi desiderare ch’egli se ne andasse presto, presto, per permettermi di correre alla mia sigaretta. Fingevo anche di dormire per indurlo ad allontanarsi prima.
    Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo. Le mie giornate finirono coll’essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto, di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ultime sigarette, formatasi a vent’anni, si muove tuttavia. Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto. Posso anzi dire, che da qualche tempo io fumo molte sigarette… che non sono le ultime.

    etc etc

    Pubblicato 12 anni fa #
  12. k

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    Membro

    Tanti anni che non lo leggevo. Probabilmente il testo più grande del Novecento italiano, o almeno quello che lo in-forma di più (ma lei lo sa che però, leggendo il brano da lei riportato, ci sarebbe da fargli le pulci anche a lui? Per esempio: quella virgola dopo la "E, sempre sorridendo..."; quel "sei guarito" al presente indicativo; la virgola dopo il primo "presto, presto..."; l'altra virgola dopo le "e, per dire subito..."; e infine la virgola che precede il che in "posso anzi dire, che...", che sia pure in sintonia con ciò che recitano (maldestramente) le grammatiche, rompe sì questa davvero il ritmo. Faccia lei la prova se, quando parla, inserisce quella pausa prima del che). Questo per dire che ciò che conta è l'insieme, il senso e lo spirito.

    Pubblicato 12 anni fa #
  13. Lo sto ascoltando in audiolibro mentre fatico in palestra. Davvero grande.

    Comunque

    scusate... mi fate un esempio di... periodo ritmico?

    Non periodo ritmico ma approccio ritmico alla punteggiatura.

    Esempio improvvisato :

    "Al terzo sollecito risposi che, avendo spedito il pacco il giorno prima, esso era nelle mani del corriere e, anche volendo, non avrei potuto inserirvi le viti aggiuntive"

    Se togli le virgole e provi a leggere la frase, noterai che le pause andrebbero lì dove le ho messe. Cerco, come criterio molto empirico, di sonorizzarmi la frase in testa.

    Pubblicato 12 anni fa #
  14. Beh, mi sembra un po' esagerato parlare di approccio ritmico. Perché il ritmo di un periodo o di un intero racconto, non è un compito che ricade esclusivamente sulla punteggiatura. Trovo anzi che non sia un periodo veloce. Poi, se mi dici che ricalchi le pause del parlato, è un altro conto. Ma credo che sia una cosa che facciamo più o meno tutti. No?

    Io, quel pezzo, l'avrei scritto così. Non so se è veloce o lungo. Forse ha meno interruzioni di frase, ma le subordinate sono le stesse.
    "Avendo spedito il pacco il giorno prima, al terzo sollecito risposi che era nelle mani del Corriere. Anche volendo, non avrei potuto inserirvi le viti aggiuntive".

    Pubblicato 12 anni fa #
  15. Non dico, infatti, che il ritmo ricada sulla sola punteggiatura. In ogni caso hai espresso meglio di me il concetto : ricalco il parlato (o meglio, il letto), la velocità o meno del periodo varia poi a seconda delle esigenze del caso.
    In teoria lo facciamo più o meno tutti, ma in pratica no. Mi ritrovo spesso a correggere virgole che, a mio avviso, non rispecchiano questa mimesi fonetica e, talvolta, anche rivedendo quel che scrivo io trovo aggiustamenti da fare.

    In realtà siamo off topic dal punto e virgola ma discutere di questi aspetti pratici fa sempre bene.

    Pubblicato 12 anni fa #
  16. SCa

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    Membro

    Certo, non è solo la punteggiatura che dà il ritmo. Il pezzo riscritto da Torquemada, anche dicendo le stesse cose di quello di Faust, fa immaginare il protagonista in una situazione completamente diversa.

    Credo che bisognerebbe comunque affidarsi di più all'autore, perché secondo me la punteggiatura è uno strumento in più in mano allo scrittore.
    Dei rilievi di k, l'ultimo, "posso anzi dire, che...", suona veramente strano. Tra l'altro più avanti scrive:

    "La malattia, è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione."

    che sembrerebbe proprio un errore, però se leggendo fai quella pausa, forse senti l'accento che voleva dare.

    Pubblicato 12 anni fa #
  17. Beh, per esempio la virgola dopo 'malattia' è un modo per sottolineare il termine. Interrompe lo scorrere della frase, evita la sinalefe (la vocale finale di 'a' che può essere attaccata alla 'è'). Accentua il verbo essere al presente.

    Il pezzo di Svevo è veloce, ansioso, è pensiero buttato lì, con tutte le contraddizioni (non solo di punteggiatura). Almeno all'apparenza. Poi, anche solo analizzando la punteggiatura, uno si rende conto del lavoro che c'è sotto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  18. A.

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    Moderatore

    Tre esempi di punto e virgola:
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    In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti.
    Passai per un ponte levatoio sconnesso, smontai di sella in una corte buia, stallieri silenziosi presero in consegna il mio cavallo. Ero senza fiato; le gambe mi reggevano appena: da quando ero entrato nel bosco tali erano state le prove che mi erano occorse, gli incontri, le apparizioni, i duelli, che non riuscivo a ridare un ordine né ai movimenti né ai pensieri.

    ______________________________________________________________________
    Johnny stava osservando la sua città dalla finestra della villetta collinare che la sua famiglia s'era precipitata ad affittargli per imboscarlo dopo il suo imprevisto, insperato rientro dalla lontana tragica Roma fra le settemplici maglie tedesche. Lo spettacolo dell'8 settembre locale, la resa di una caserma con dentro un intero reggimento davanti a due autoblindo tedesche not entirely man ned, la deportazione in Germania in vagoni piombati avevano tutti convinto, familiari ed hangers-on, che Johnny non sarebbe mai tornato; nella più felice delle ipotesi stava viaggiando per la Germania in uno di quei medesimi vagoni piombati, partito da una qualsiasi stazione dell'Italia centrale.
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    Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s'era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei lungoteveri a rimorchiare. Con una compagnia di maschi uguali a lui, tutti vestiti di bianco, scese giù alla chiesa della Divina Provvidenza, dove alle nove Don Pizzuto gli fece la comunione e alle undici il Vescovo lo cresimò. Il Riccetto però aveva una gran prescia di tagliare: da Monteverde giù alla stazione di Trastevere non si sentiva che un solo continuo rumore di macchine.

    Pubblicato 12 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    Io credo che nel primo e nel terzo caso il punto e virgola potrebbe essere sostituito da un punto (togliendo il "ma" iniziale).
    Il secondo caso è un po' più difficile.

    Pubblicato 12 anni fa #
  20. Sul terzo caso non sono d'accordo che si possa sostituire col punto. Forse nemmeno con la virgola. Forse proprio il punto e virgola permette di fermarsi, valorizzare quanto già detto e proseguire.

    Scrittori come Calvino, Pasolini o Fenoglio non è che stanno lì con la grammatica. Sanno le regole e le rivisitano. Danno un senso particolare alla punteggiatura. Fermarsi al nominalismo della punteggiatura, analizzare una porzione di testo dicendo qui è giusto e qui è sbagliato, credo non sia un buon servizio alla letteratura, e nemmeno alla punteggiatura.

    Pubblicato 12 anni fa #
  21. zanoni

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    Membro

    "Al terzo sollecito risposi che, avendo spedito il pacco il giorno prima, [...] era nelle mani del corriere: e [che] anche volendo non avrei potuto inserirvi le viti aggiuntive"

    io ad esempio scriverei cosi'...

    Pubblicato 12 anni fa #
  22. A.

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    Moderatore

    Concordo, per quanto ne so. Dovresti fare il critico letterario comunque Grazià.

    Pubblicato 12 anni fa #
  23. Concordo, per quanto ne so. Dovresti fare il critico letterario comunque Grazià.

    'stocazzo, deve scrivere, non mettergli in testa strane idee, lo scrittore deve fare.

    Comunque ho creato un mostro. Vi amo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  24. SCa

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    Membro

    Del tutto d'accordo con Torquemada. Anche perché non mi sembra che le regole grammaticali siano così stringenti con la punteggiatura.

    Per me, il pezzo di Calvino ha proprio un perfetto esempio di uso del punto e virgola.
    "Ero senza fiato; le gambe mi reggevano appena", stanno insieme; se le separi con un punto diventano in qualche modo indipendenti, posso alzarmi dopo aver letto che era senza fiato, tornare e ricominciare con le gambe che lo reggevano appena. Invece per Calvino stanno insieme e se proprio ti vuoi alzare, lo fai dopo, al punto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  25. Lo scrittore credo che non lo farò mai. Non so se è 'na questione di stoffa o non stoffa. Non ho ancora scritto, non dico un romanzo, ma nemmeno un racconto lungo. Definirmi scrittore, mi sembra esagerato. Anche aspirante (scrittore) è eccessivo.

    Per ora scrivo articoli, e mi diverto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  26. SCa

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    Membro

    Vabbé, c'è tempo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  27. A.

    offline
    Moderatore

    ma se volessimo paratattizzare Calvino, come va di moda oggi, ci starebbe pure:

    Ero senza fiato. Le gambe mi reggevano appena. Da quando ero entrato nel bosco tante erano state le prove che mi erano occorse. Incontri. Apparizioni. Duelli. Non riuscivo a ridare un ordine ai movimenti. E neppure ai pensieri.

    Dice, ma che cazzo fai, correggi Calvino? Che tipo, l'incipit del Castello dei destini incrociati, è considerato da Pedullà il più bell'incipit della storia della letteratura italiana contemporanea.

    E, compà, ma mo' solo perchè tu sai che è Calvino. Fosse stato Bassoli, lo avresti editato così .
    K è autorizzato a famme menà da tutta la curva. Sud.

    Pubblicato 12 anni fa #
  28. SCa

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    Membro

    Non c'entra Calvino e non sarei in grado di editare Bassoli né nessun altro: ho già difficoltà con le cose mie.
    Come hai riscritto il pezzo qui sopra potrebbe pure andare bene: si vede che è senza fiato pure in quel momento e toglie il fiato pure a leggerlo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  29. A. però devi contestualizzà. Di che testo fa parte quello che hai letto?
    'Il Castello dei Destini Incrociati'.
    Un romanzo sperimentale, quasi na mezza fiaba, in cui vuole portare avanti le sue tesi. Non è una novità per Calvino, né la fiaba, né la sperimentazione. Anzi, diciamo che si riconosce subito. Mica è un thriller o un horror. Con la tua costruzione, senza coordinazione, il ritmo è serrato, il ricordo febbrile, l'attività frenetica. Secondo te, Calvino avrebbe mai potuto scrivere un testo così?

    Pubblicato 12 anni fa #
  30. k

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    Membro

    Primo: i tre punti e virgola esemplarizzati da A, stanno tutti e tre perfettamente bene come stanno.

    Secondo: il modo migliore di scrivere il pezzo proposto da Faust, è come lo ha scritto Faust in prima battuta. Continua così, Faust, nella ricerca di un tuo stile. Mi pare che tu stia andando benissimo, come peraltro benissimo sta andando Torque nell'affinamento delle capacità critiche. Alla fine ognuno troverà i suoi lidi e le sue strade.

    (k ne usa tantissimi di punti e virgola. E se per caso non li usava, adesso li sta usando. Forse non c'erano in Mammut, ma in tutti gli altri sì)

    Pubblicato 12 anni fa #

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