Un bel fine settimana, quello a Poggio Mirteto. Sia per me che per tutta l'Anonima Scrittori. Venerdì reading - sul palco io e Daniela Rindi - in Piazza M. Dottori, insieme ai Low Cost, e prima del nostro carissimo amico Johnny Palomba - che ci saluta tutti e ci chiede: "ma cuanno lo famio n'artro reading a Latina?" - e poi sabato presentazione dell'antologia in cui due racconti sono firmati Anonima (uno Zaph&Torque Lanzidei, l'altro Tiziana Datti). Le copie di "Sentieri di (r)esistenza" che stavano all'Arthé sono finite perché, dopo il reading, diverse persone hanno deciso di leggere e iniziare a conoscere l'Anonima. Ed è stato bello vedere persone, mai viste né sentite, che vengono sotto al palco a stringerti la mano e a farti i complimenti. A proporti serate e a cercare di programmare qualche iniziativa. Eppure l'inizio non era stato così confortante. Arrivo all'ultimo minuto dopo un ritardo clamoroso. Meno male che i Low Cost l'hanno tirata lunga sul soundcheck e che i tempi della cucina s'erano prolungati oltre modo. Da lì in poi, però, un successo crescente. Come se la sfiga si fosse concentrata solo all'inizio. E' proprio vero, non sempre il buon giorno si può vedere dal mattino.
La cosa che m'ha più colpito, oltre al risultato eccellente dell'Anonima, è la capacità di far squadra di sta gente, dei Sabini. Una cosa che da ste parti ci sogniamo col lanternino. Quelli il senso della comunità mi sa che glielo trasmettono le mamme col cordone ombelicale. Ognuno con la sua competenza all'interno di un unico sistema. O cerchio, come va di moda adesso. Ecco, se qualcuno a Latina o in provincia, vuol vedere come funziona un'Officina culturale coi controcazzi, deve andare lì in Sabina. Ci sono quattro o cinque associazioni che, da un paio d'anni, macinano iniziative a rotta di collo, mandano avanti un Teatro che si sono inventati loro dentro una sala con spettacoli di qualità, facendo vivere un paesino come Cantalupo, ogni anno, con una splendida iniziativa come Arterie, organizzano premi letterari, pubblicano libri, fanno anche un concorso per gruppi locali. E' un territorio che cresce e che s'esprime. In Sabina, ragazzi, dove il paese più grosso è proprio Poggio Mirteto, grande quanto Pontinia.
Scusate la forma, scusate il contenuto. Ma è tardi e il sonno è tanto, come la gioia di aver vissuto questa bella esperienza.
Que viva l'Anonima Scrittori, come scrive sempre il SubComandante Faust.