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Fondi del libraio

(89 articoli)
  1. sensi da trento

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    Poi c'è chi corre al mercato, come Bassoli.

    che era andato a comprà???

    ho visto il tuo filmato "processo per stupro".
    io ho sentito dire (ma forse sono leggende metropolitane) che zeppieri-palmieri o comunque uno di loro, riuscì a far assolvere un uomo dall'accusa di stupro.
    In dibattimento affermò che se la donna non fosse stata consensiente avrebbe potuto "staccare a morsi" il coso al violentatore ma siccome non lo fece, quella era la prova che la donna fosse consensiente.
    pare che il violentatore vinse la causa.

    secondo me sono leggende metropolitane.... boh.

    Pubblicato 11 anni fa #
  2. A.

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    Moderatore

    No, purtroppo la verità è più incredibile della leggenda, talora.

    Pubblicato 11 anni fa #
  3. llux

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    Qualche anno fa, un avvocato difensore in un processo per stupro durante il dibattimento sosteneva che, siccome la presunta vittima indossava un paio di jeans molto aderenti al momento del fatto, era palese che fosse consenziente al rapporto, visto che i jeans sono un indumento particolarmente ostico da togliere contro la propria volontà: come avrebbe fatto il pover'uomo, argomentava quel principe del foro, a tenere ferma con un braccio la ragazza che si divincolava ( o almeno avrebbe dovuto, anche questo ha sostenuto) e con l'altra sfilarle di dosso un paio di jeans stretti?
    Il giudice, che era un noto esponente delle toghe rosse, alla fine condannò il povero malcapitato alla pena detentiva ed al risarcimento della vittima, come previsto dalle leggi comuniste del nostro Paese.

    Pubblicato 11 anni fa #
  4. llux

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    La trasmissione televisiva che mandò in onda il dibattimento era "Un giorno in pretura", mi spiace non ricordare la data, è di diversi anni fa. Chi ne ha voglia, può fare una ricerca streaming: io no, m'è bastato sentirlo una volta.

    Pubblicato 11 anni fa #
  5. sensi da trento

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    Il giudice, che era un noto esponente delle toghe rosse, alla fine condannò il povero malcapitato alla pena detentiva ed al risarcimento della vittima, come previsto dalle leggi comuniste del nostro Paese.

    io me la ricordo diversa:
    il giudice, che era un noto esponente delle toghe azzurre, mandò assolto il malcapitato violentatore e mi pare che la cosa avvenne proprio in cassazione, noto ricettacolo di amici di previti e di squillante.

    fu la mussolini (insieme a un po' di altre deputate un po' sgallettate) a andare in jeans in parlamento e a convocare conferenze stampa e far casino riuscendo ad ottenere che la sentenza non facesse giursisprudenza, come avviene per le sentenze della cassazione.

    Pubblicato 11 anni fa #
  6. sensi da trento

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    ho controllato.

    non era corte di cassazione ma corte di appello.
    quel quotidiano della famiglia berlusconi che risponde al nome di repubblica scrive testualmente:

    Non si "pente" nemmeno Aldo Rizzo, uno dei cinque magistrati della terza sezione penale della Cassazione, ex parlamentare della Sinistra indipendente, ex sindaco di Palermo, che in un'intervista rilasciata alla "Repubblica" rifiuta l'etichetta di "maschilista": "Se quell'uomo è colpevole dovrà scontare tutta la pena. Se però c'è qualche dubbio noi giudici di Cassazione abbiamo il dovere di segnalarlo ai giudici di merito. In gioco c'è il futuro di un essere umano. Io faccio il giudice di Cassazione, non di merito. Non spetta a me analizzare i fatti, ma soltanto l'applicazione del diritto. Infatti noi abbiamo rinviato la sentenza alla Corte d'Appello di Napoli",

    http://www.repubblica.it/online/fatti/jeans/tridico/tridico.html

    non te disperà llux.... è difficile pe' tutti fa' gli intellettuali de sinistra quando non ci stanno i fondi de scalfari da cui fa' copia e incula!

    Pubblicato 11 anni fa #
  7. k

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    La storia del "morso" è vera, fu una delle tantissime argomentazioni che portò l'avvocato Giorgio Zeppieri, principe storico del foro di Latina, in difesa del suo imputato. Ma ciò nonostante non riuscì ad evitargli la giustissima condanna all'ergastolo (era una delle tre belve che stuprarono e uccisero al Circeo).
    L'avv. Zeppieri, inoltre, è lo stesso che anni prima fu difensore della parte civile nel processo per rapina contro Pier Paolo Pasolini. Zeppieri non era un reazionario, era un progressista, candidato anche al parlamento nel 1963 (mi pare) per il Partito Socialista Italiana (era il Psi di Nenni e De Martino ancora, non quello di Craxi). In Poesia a forma di rosa (mi pare proprio che sia qui) c'è una lunga poesia/invettiva di Pasolini contro Zeppieri. Lui ne andava orgogliosissimo, la teneva sempre sulla scrivania e ogni volta che andavo a trovarlo me la rileggeva a voce alta. Zeppieri è poi - molto più modestamente - "il Penalista" di Una nuvola rossa. Lui però andava orgoglioso anche di questo. E' qualche anno che manca, e a me manca molto. Adesso di sicuro sta già nella Luce a confutare al cosmo chissà quale perturbazione.

    (Chissà se A riesce a ritrovare quella poesia/invettiva di Pasolini e riprodurla qua)

    Pubblicato 11 anni fa #
  8. sensi da trento

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    qui ci sono le poesie più famose

    http://www.pierpaolopasolini.it/poesie.htm

    "Poesia a forma di rosa" raccoglie queste poesie
    http://www.pasolini.net/poesia_formadirosa.htm

    se riesce a ricordare il titolo, posso copiarla io.

    Pubblicato 11 anni fa #
  9. big one

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    Membro

    Scusa Sensi, ma al di lá della tua scrupolosa ricerca sul web, tu, cosa ne pensi?

    Pubblicato 11 anni fa #
  10. sensi da trento

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    ne penso che la sentenza fu una porcata.

    ma è porcata ancora più grossa utilizzare le colpe di quel giudice (de sinistra) per attaccare berlusconi.

    Pubblicato 11 anni fa #
  11. llux

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    Te la canti e te la suoni, Sensi: io l'ho raccontata così come me la ricordavo nella trasmissione,cioè il disgusto per un'argomentazione simile. Tu vedi la lesa maestà di Berlusconi dappertutto, io non l'ho proprio nominato né pensato: ormai, anche le toghe rosse e la Costituzione comunista sono leggende metropolitane che vivono di vita propria, affrancandosi e condannando all'oblio (al mio, sicuro!) chi le ha create. Come vedi, non ho fatto nessuna ricerca, non mi servono i "copia e incula" (complimenti per il francesismo) di nessuno, e principalmente non ci tengo a fare l'intellettuale: sono una popolana io, da dove ti sia venuta fuori 'st'idea reiterata lo sai solo tu. Faccio ammenda solo per aver riportato, anche lì come ricordavo, l'imputato condannato, pensa un po'. Ma sono certa che mi scuserai se nutro ancora fiducia e rispetto per la magistratura: eh, lo so, so' proprio comunista, che vuoi farci...

    Pubblicato 11 anni fa #
  12. k

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    Mi scusi llux, ma anch'io mi sento ancora comunista, e proprio in quanto tale mi rifiuto di avere qualunque e pregiudiziale "fiducia e rispetto per la magistratura". A me, tutti questi giudici che dalla mattina alla sera si presentano alle elezioni, mi hanno rotto i coglioni, soprattutto se penso che questi sono gli stessi giudici che hanno inappellabilmente deliberato che, per "malore attivo", Giuseppe Pinelli si buttò di sotto da solo. Mi dispiace per lei, ma io continuo a non fidarmi per niente.

    Pubblicato 11 anni fa #
  13. Ma infatti ci vuole una norma che vieti l'ingresso in politica dei giudici.
    Vuoi fare la carriera di giudice? Falla. Fino in fondo però.

    Pubblicato 11 anni fa #
  14. A.

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    Moderatore

    allora anche agli avvocati, che hanno rotto il cazzo pure.
    Comunque io fossi Bersani chiamerei K al parlamento.

    Pubblicato 11 anni fa #
  15. Sì, ma gli avvocati non esercitano un potere dello Stato, sono solo dei liberi professionisti, come i medici o i commercialisti.
    Il giudice amministra la giustizia e per questo prende soldi pubblici, non dovrebbe fare un uso di questo potere che poi alla fine diventa politico.

    Pubblicato 11 anni fa #
  16. A.

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    Moderatore

    No, il potere giudiziario è esercitato dalla magistratura nel suo complesso, non dai singoli magistrati. Nel momento in cui essi hanno ricevuto la deroga per candidarsi, non esercitano più quel potere, sono come singoli cittadini, che si candidano a rappresentare il potere legislativo. Studia di più. Avevo detto via magistrati e avvocati perché sono abituati a trattare di legge, vorrei un parlamento che rappresenti la generalità del Paese, non solo una sua parte specializzata con il dover-essere.
    basta con questo populismo, spero che il prossimo anno ci porti questa discontinuità.
    almeno qui sopra. Per il Paese, purtroppo non ci conto più
    Buona fine e buon principio

    Pubblicato 11 anni fa #
  17. k

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    Membro

    No, A, ma che le dice la capoccia? I giudici non sono calzolai qualsiasi.
    Buon anno a tutti.

    Pubblicato 11 anni fa #
  18. A.

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    Moderatore

    Ma nel parlamento della Colonia quanti giudici ci sono? E i tribunali come funzionano? Tipo l'Atene di Pericle?

    Pubblicato 11 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    E comunque , dal punto di vista politico (vero) un calzolaio ha eguale dignità di un avvocato o di un magistrato.
    Viva l'Italia, Viva la Libertà

    Pubblicato 11 anni fa #
  20. k

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    La dignità sì - anzi, di dignità può averne pure un monte di più - ma la funzione no, la funzione è diversa ed è da questa, oltre che dal ruolo, che discende pure la responsabilità sociale. Ergo, qualunque opinione abbia in politica il calzolaio è improbabile che questa opinione influisca sul suo modo di riparare le scarpe. Non così, purtroppo, per il giudice e per il suo operato. Ed è per questo che, mentre il calzolaio può essere pure liberissimo di strillare in ogni momento al mondo le sue opinioni, il giudice sarebbe meglio che se le tenesse invece gelosamente per sé, per non ingenerare in me ed in qualunque altro il sia pur minimo sospetto di non completa sarenità del suo giudizio.

    Pubblicato 11 anni fa #
  21. zanoni

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    Membro

    innanzitutto, Mutlu Yıllar a tutti!

    riguardo la sentenza 'dei jeans', io me la ricordo in modo diverso: nel senso che vennero enumerate svariate ragioni a dimostrazione dell'assenza di violenza, TRA CUI (ma solo tra cui: non era quella la ragione principale) il fatto che per togliere i jeans bla bla bla

    Pubblicato 11 anni fa #
  22. zanoni

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    Membro

    per quanto riguarda invece i magistrati, non vedo perche' non dovrebbero candidarsi: ma bisognerebbe sancire l'incompatibilita' tra appartenenza alla magistratura e la candidatura a qaulsiasi carica politica, elettiva e non (ti vuoi candidare? ti dimetti: a tuo rischio e pericolo!)

    Pubblicato 11 anni fa #
  23. A.

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    Moderatore

    K, quello che dice è giusto. Per questo ho dato del "populista" a Ingroia. Fermo restando che, come disse Lei in riferimento a Saviano (quando su questo stesso forum si parlò della sua eventuale candidatura, e Lei sosteneva che fosse lecito, perchè "non si vede perchè uno scrittore non si debba candidare"), un giudice nel momento in cui chiede la deroga (sto parlando di Grasso, ma anche di quello scrittore amico suo che ha querelato il mio amico vincenzo- e pare che adesso le cose si siano risolte, per fortuna) diventa un cittadino come gli altri. Quanto poi al fatto che un giudice abbia un ruolo maggiore di un calzolaio, Le rispondo: sì in una società organica, no in una società personalistica, come la voglio io.
    Ci pensi, inoltre: a livello spirituale il valore incomparabile di un calzolaio: ha a che fare con ciò su cui camminiamo tutti. Il giudice si occupa del dover essere di ciò che tutti dobbiamo mantenere, ovvero la Norma. Ma, in una società personalistica, custodi della Norma dovrebbero essere tutti, dal macellaio all'arrotino, dallo scrittore al premio Nobel in medicina.

    Pubblicato 11 anni fa #
  24. k

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    Membro

    Ma che cazzo sta dicendo, l'ha mai letto Kafka? Ma davvero lei non si rende conto del potere di vita o di morte che viene dato a chi svolge il ruolo o funzione di giudice? Non insista, non si faccia augurarle di doverlo provare di persona.

    Pubblicato 11 anni fa #
  25. A.

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    Moderatore

    Giro. A.
    __________

    Bene, è fatta! L'anno nuovo passeggia facendo i suoi primi metri e noi dovremmo essere già snebbiati, ripuliti dalle conseguenze di festeggiamenti che del resto sono apparsi molto più contenuti del solito. I fatti che hanno caratterizzato il 2012 e soprattutto ciò che hanno depositato nel quotidiano di tantissimi di noi, ci hanno costretto alla misura, se non ad una vera e propria malinconia personale e sociale. Siamo stati forzati alla sobrietà dal governo dei sobri picchiatori, quasi fossimo tutti dei piccoli ministri tecnici, milioni e milioni di ministrini senza portafoglio, rigorosamente senza portafoglio come si è ben visto dal baratro negli indici del consumo. Si presume che abbiano festeggiato senza porsi freni solo le felici categorie chirurgicamente risparmiate dai rigori del governo, le poche categorie che, in controtendenza con l'aria di carestia, abbiano ricevuto bocconi dalla Bocconi. Gruppi finanziari, managers e grand commis di imprese statali e non, banche, papi, vescovi e cardinali, i soliti poteri irriferibili, tutti quelli che mondati da un passato lurido hanno organizzato intorno all'ex Cincinnato Monti il loro sempre roseo futuro.Vedrete che alla fine qualche pezzo di carne lo tireranno anche a Berlusconcio che, dopo averlo consacrato tirannello per vent'anni, negli ultimi dodici mesi hanno finto di non conoscere, portandosi pure la manina guantata al naso sentendo di colpo un odoraccio che in precedenza non gli aveva mai fatto contrarre le narici. La mummia afferrerà il regalino al volo, anche se ora finge di esser viva e affatica la laringe con le solite cazzate. Nel nostro futuro se non armiamo qualche risposta efficace e quanto più ampia e consapevole si possa, non ci sarà nulla di nuovo, nulla di buono. Sarà inderogabile uscire dalla subalternità indotta dal vuoto culturale di sempre, così utile a mantenere e peggiorare lo statu quo.Si deve acquisire, e ormai il tempo stringe, la cultura della cittadinanza, del bene collettivo, del diritto come prodotto del dovere e abbandonare la umiliante condizione di sudditi. Bisogna quindi lavorare in questa direzione e contemporaneamente armarsi di pazienza perchè una rivoluzione culturale non si fa in una settimana. Potrebbe essere utile per rincuorarsi nel frattempo usare il bello per consolarsi, come suggeriva Arturino Schopenauer e gustare qualche saporito istante di felicità. Anche questo è un mestiere e si impara: io ho impiegato un'infinità di tempo per fabbricare qualche momento.
    P.De Dom.

    Pubblicato 11 anni fa #
  26. A.

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    Moderatore

    Per la verità, K, nel mio piccolo, sto scontando i danni di una cattiva gestione della giustizia da parte di un magistrato (una magistrata). Quindi in parte comprendo quello che dice. Però, se almeno non speriamo che la giustizia possa essere esercitata in modo umano, non avremo neppure una speranza per questa società...

    Pubblicato 11 anni fa #
  27. SCa

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    Membro

    Forse è proprio questo il problema, che la giustizia troppo spesso è esercitata in "modo umano", ma non nel senso che intendevi tu, piuttosto che 'giusto', per quanto possibile.

    Pubblicato 11 anni fa #
  28. sensi da trento

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    Membro

    sto scontando i danni di una cattiva gestione della giustizia da parte di un magistrato

    BBERLUSCONEEEEE ?????
    QUESTO è UNO DI NOIIII !!
    te prego, mettilo nel listino bloccato insieme alla minetti !!!!!

    Pubblicato 11 anni fa #
  29. A.

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    Moderatore

    cretino

    Pubblicato 11 anni fa #
  30. sensi da trento

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    Membro

    cretino

    videoascoltatore de retequattro !!

    Pubblicato 11 anni fa #

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