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La nota del lunedì (giallorosso)

(663 articoli)
  • Avviato 12 anni fa da Torquemada
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. Roma, nella sua storia millenaria, non ha mai tollerato le rivoluzioni. Prima ne rimane affascinata e poi le respinge, come se fossero un corpo estraneo. Dice: “ma Giulio Cesare e Ottaviano? E prima ancora Silla?”. Certo, in epoca classica i romani non si risparmiavano spargimenti di sangue e intrighi, basta dare una veloce lettura di Tito Livio o di Sallustio. Gli sconvolgimenti avvenivano uno dietro l'altro e comportavano cambiamenti profondi nell'assetto della res publica o dell'imperium, ma erano, come si suol dire, il prodotto di fattori endogeni, cioè derivavano sempre da fazioni differenti nei gruppi di potere. Una vera e propria rivoluzione voleva farla Catilina o prima di lui Spartaco, ma sappiamo tutti com'è finita. Poi c'è stato Cola di Rienzo e nella storia recente c'è solo la Repubblica Romana, voluta fortemente da Mazzini, a testimoniare che i romani ogni tot secoli, si rompono davvero le palle e iniziano a non essere più solo affabili, pazienti e tolleranti. Poi, una volta sfogata l'ira, tutto ritorna come prima. Si dice pure a Roma, “mo faccio un macello”, e il riferimento temporale – mo, che sta per adesso - non pensate sia causale. Metto a ferro e fuoco la città, ma poi, passata la furia, capace pure che mi metto a suonare la cetra mezzo dispiaciuto. Ecco a voi la sindrome di Nerone.

    Quando Walter Sabatini ha parlato di rivoluzione culturale, mi sono esaltato a leggere i giornali. Perché la desideravano gli appassionati di questo sport – quanti si sono rotti le palle di seguire le peripezie di Eupalla dopo lo scandalo di Moggi? - e i tifosi della Roma in particolare. Gli ultimi anni della gestione Sensi, quelli di Rosella per intenderci, avevano il sapore del tardo Impero. La retorica che imperava, con il richiamo ai gladiatori, ai legionari e ai pretoriani, aveva contribuito a far giocare Totti anche quando non poteva, a finire i chilometri di Taddei che sembravano infiniti, a far velare la freschezza e la velocità d'inserimento di Perrotta. Senza parlare di Rugantino Mexes che se n'è andato senza nemmeno rinnovare e di Vucinic che avrà cambiato maglietta, ma sempre Vucinic rimane, l'immenso e svogliato genio montenegrino. E fin qui ho parlato della squadra, perché a livello societario la situazione era peggiore. Intorno alla società c'erano troppi interessati a guadagnare il loro momento di visibilità in cambio di consigli sbagliati. Da grande rivale delle squadre del Nord – politica di Dino Viola e poi perseguita dallo stesso Franco Sensi – siamo diventati gli elemosinandi di Milan e Inter. Avremmo voluto esserlo anche della Juve, ma quando è troppo è troppo. Forse il calcio scommesse, per noi tifosi giallorossi, ha avuto questo grandissimo merito: ha evitato che Moggi, dopo la cacciata di Baldini, non riuscisse a mettere le mani anche a Trigoria dopo averle infilate un po' ovunque.

    Poi, dopo una estenuante trattativa con gli americani – così finalmente abbiamo capito perché gli arabi una squadra in Italia non se la comprano –, il ritorno di Baldini e l'arrivo di Walter Sabatini. E lui che in conferenza stampa, invece che ripetere la solita solfa del stiamo facendo il massimo, l'ultima parola spetta al mister, siamo competitivi e ce la giochiamo per il titolo, parla di rivoluzione culturale. E a fare il paio con le intenzioni dichiarate l'arrivo di Luis Enrique e del tiqui-taqui e del modello Barcellona e di giovani molto promettenti e di una preparazione atletica rivoluzionaria. La maggior parte del tifo è a favore ma una parte – quella che credo sia antica come i sanpietrini – inizia a rumoreggiare. Il tardo Impero colpisce ancora, visto che la maggior parte di queste voci vengono riportate su un'agenzia di proprietà di un ex consigliere d'amministrazione che, si vocifera, parteggi per gli odiati cugini, i 'Semo nasciuti prima'. E si sa, la calunnia è come un venticello – e Bombolo non c'entra niente –, dilla oggi e dilla pure domani, con la mancanza dei risultati la gente si convince pure. Se poi togli Totti dal campo – col Cagliari ha giocato tutti e 90 i minuti ma non mi pare che le cose siano cambiate – le cose possono solo peggiorare. Così Walter Sabatini, che s'è letto qualche libro e ogni volta che parla non dice mai cose banali, capisce subito l'andazzo e dice: “rivoluzione culturale? Una esagerazione per dare una scossa all'ambiente”. Così tutti si calmano, Luis Enrique prende più tempo e impara a fare il paraculo tenendo Totti in campo fino alla fine. Ciaveva provato lui, asturiano di ferro che ancora conserva dei valori, a non 'usarlo', il Capitano, a non farne un alibi facile facile. Ma i romani, che forse non hanno mai rotto il cordone ombelicale con il Papa, e sono un po' pretini, e legati alle abitudini e alla quotidianità, oltre che al metafisico, non cianno visto più. Se levi Totti, puoi anche andare via subito. E Luis Enrique, che di sbaraccare non ne ha voglia, perché in Spagna quando fanno le rivoluzioni sono disposti a morire pur di non arrendersi, ha capito e si è adeguato. Por la revolucion, questo e altro.

    Ecco, mi piacerebbe che venisse dato del tempo alla rivoluzione per completarsi, per vederne i risultati. Che Roma, per una volta, andasse oltre i suoi limiti storici, tanto si tratta di calcio. Alle lotte di Viola e Sensi ciavevamo creduto, ci avevano esaltato. Perché non credere a questo vento di libertà che arriva d'Oltreoceano e che si serve del Don Chisciotte dell'Asturia per portarla a termine? Per una sconfitta con il Cagliari? Per l'eliminazione da una Coppa che non si incula più nessuno in Italia, da anni e anni? Nemmeno i laziali sono entusiasti di andare a giocare in Bielorussia o in Cecenia ma son più contenti per noi che siamo usciti più che per loro stessi che son rimasti. Diamo tempo al tempo. I giocatori ci sono, l'idea c'è, i risultati verrano. La Roma, dopo l'anno di Ranieri con la parentesi di Montella, è tornata a correre novanta minuti, gioca a pallone. Sono già i primi risultati. E vedrete che tornerà anche a vincere. Magari a Milano.

    Pubblicato 12 anni fa #
  2. cameriere

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    sì, sì,
    come no.

    Pubblicato 12 anni fa #
  3. zanoni

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    Membro

    i giocatori ci sono? su', Grazia': con tutto il rispetto per la vostra passione, vi hanno smantellato la squadra rimpiazzando i giocatori di peso dell'anno scorso con incognite, giocatori in leasing e pensionati (spendendo, tra l'altro, l'ira di Dio). Osvaldo: e non aggiungo altro...

    Pubblicato 12 anni fa #
  4. Zanò, sei della Lazio e vivi in Turchia. Lascia perde.

    Pubblicato 12 anni fa #
  5. Mo' si scrive con l'apostrofo.

    Quello che il romano non può tollerare è un allenatore che in conferenza stampa non parla in italiano. Prima impara l'italiano - e possibilmente il romanesco - più possibilità ha di restare. Questo modulo è affascinante ma in Italia non funziona, qui si mettono tutti dietro e ti seccano in contropiede, siamo maestri in questo. In Spagna invece giocano tutti a viso aperto e difendersi è considerato un disonore.

    Il vero problema della Roma è che da quest'anno solo le prime tre vanno in Champions, con tutto quello che ne consegue anche in termini economici.

    Pubblicato 12 anni fa #
  6. Hai ragione, Fernando. Grazie per la segnalazione.

    Pubblicato 12 anni fa #
  7. A.

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    Moderatore

    Vi sono due cose che mi legano a Zanoni, la Lazio e la Turchia (dove è nata la filosofia, non in Grecia. Mileto. E anche la religione cristiana -Tarso-, come giustamente diceva il Mister K.)
    Bello il pezzo di Torquemada comunque.
    Io penso che le squadre romane debbano unirsi contro lo strapotere delle milanesi.

    Pubblicato 12 anni fa #
  8. zanoni

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    ma in casi speciali, non si potrebbe intervenire anche infrasettimanalmente? sarei interessato ad avere un parere degli esperti, ad esempio, sulla presenza di Tacopina (TACOPINA) in tribuna.

    pero' le pagelle di ieri si possono leggere qui, direttamente dal Trigoriere di Trigory City
    http://www.facebook.com/notes/il-trigoriere-de-trigory-city/roma-siena-le-pagelle/164135447004637

    Pubblicato 12 anni fa #
  9. Tacopina, avvocato statunitense, non è un fesso come l'hanno descritto per anni alcune radio molto vicine alla famiglia Sensi, che dovevano nascondere un fatto preciso: l'offerta di Soros per l'acquisto della Roma.

    Si narra che Rosella, proprio l'ultimo giorno, quando doveva firmare i contratti preliminari per vendere la società, avesse rilanciato con un bluff: era arrivata, via email, un'offerta degli arabi che superava quella di Soros.

    Allora Soros, o i suoi rappresentanti, si sono alzati e se ne sono andati. "Arrivederci" deve aver detto Tacopina, che avrà anche un cognome da cartone animato ma deve avere una tigna che solo metà abbastarebbe a chiunque di noi.

    Pare che sulla vicenda del Bologna l'abbiano messo in mezzo. Tanto che, in tribunale, ha vinto una causa e gli hanno ridato due milioni di euro. Una vicenda che i giornali hanno riportato in parte e che solo qualcuno ha ricostruito integralmente.

    Adesso è dentro, sarà ufficialmente un dirigente della Roma a breve, con il rinnovo delle cariche. Chi non è della Roma non può capire che la cosa più importante di questi mesi è che non c'è più la gestione dei Sensi, di Rosella perché Franco era di tutt'altra pasta. La Roma non è più la squadra d'appoggio di Milan (guarda la vicenda Mexes) o dell'Inter (da Chivu a Mancini, quello che la c diventa una sibilante), ha investito nel mercato.

    Dice, per adesso non ci sono i risultati. Arriveranno. Quando i giocatori capiranno che se tirano in porta, se negli ultimi 16 metri saltano l'uomo e vanno al cross, Luis Enrique non si incazza. Gliel'ha ripetuto ieri per tutto il tempo dell'allenamento. "Sicuro mister?". "Seguro".

    Pubblicato 12 anni fa #
  10. Tacopina dovrebbe entrare nel Consiglio di Amministrazione ma è tutto da verificare.

    Pubblicato 12 anni fa #
  11. ‎"Sono laziale da sempre, ho fatto 44 anni di stadio, e Francesco Totti era il mio nemico sportivo, calcisticamente e campanalisticamente non lo sopportavo. Poi l'ho conosciuto il giorno del funerale di Gabriele e ho scoperto una bellissima persona. Di quel giorno tremendo ho pochi ricordi nitidi, uno è la faccia di Totti. Non lo sapevamo nemmeno che sarebbe passato. Venne alla celebrazione evitando le telecamere e mettendosi in disparte senza dire parole. Nella stessa maniera in chiesa venne da noi per farci le condoglianze. Tante persone sono venute a stringerci la mano, a darci un abbraccio, tanti volti non me li ricordo, ma quello di Francesco si, e questo già dice tanto: era semplicemente dispiaciuto, toccato dal dramma che stavamo vivendo. Fu discreto, pudico, composto, sincero, queste cose un padre a cui hanno ucciso un figlio le capisce. Abbiamo avvertito la sua partecipazione al nostro dolore, stando sempre defilato, senza dire una parola tranne quel venire a cercarci per far vedere, ma solo a noi, che c'era pure lui il giorno del funerale di Gabbo."

    (G. Sandri)

    Pubblicato 12 anni fa #
  12. Il sor Luigi Enrico si deve mettere in testa di imparare l'italiano. Sono mesi che sta qui e ha ancora bisogno dell'interprete. In conferenza-stampa ha appena detto "I risultati non sono ottimi". Eh no, caro Enrico: i risultati fanno cagà. E tu, se sei un professionista, studia di più la lingua.

    Pubblicato 12 anni fa #
  13. Fernà, avemo vinto. Se quello continua a vince', può pure parla' in asturiano stretto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  14. Sì ma con chi amo vinto? Spalletti a questi je faceva i bozzi. 0 - 3 minimo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  15. k

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    Ma tu guarda questo:

    "con chi amo vinto?"

    Ma non eri iuventino?
    Poi dice Berlusconi.
    Che cazzo di paese.

    Pubblicato 12 anni fa #
  16. Panta rei.

    Pubblicato 12 anni fa #
  17. zanoni

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    Membro

    non ho capito: ma Bassoli che di squadra e'?

    Pubblicato 12 anni fa #
  18. Tifo Bassolia da sempre.

    Pubblicato 12 anni fa #
  19. "Come tutti i monzesi, che non si sentono milanesi, da ragazzo tifavo per la Juve. In Brianza è così..."

    (Adriano Galliani)

    Pubblicato 12 anni fa #
  20. sensi da trento

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    voi di sinistra ci mettete di mezzo berlusconi e mediaset pure quando non c'entrano niente...

    Pubblicato 12 anni fa #
  21. Su B. girano voci di un passato interista in gioventù ma il re ha smentito.

    Pubblicato 12 anni fa #
  22. La cosa più divertente è notare che il Ct azzurro Cesare Prandelli da calciatore (Juve, Atalanta) si chiamava... Claudio.
    Mah...

    Pubblicato 12 anni fa #
  23. Oh sarà un caso ma da quando Luigi Enrico s'è messo a parlare in italiano la squadra gioca meglio e vince...

    [ Ultim'ora - Prandelli (Cesare, non Claudio): "Seguo Osvaldo per l'Italia". ]

    Pubblicato 12 anni fa #
  24. k

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    Tifi di nuovo Juve per piacere, Fer, tifi Juve o Milan, Inter Napoli o quel cazzo che le pare a lei, ma lasci stare la Roma la scongiuro.

    Pubblicato 12 anni fa #
  25. Woltaired

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    Io di calcio non capisco un cazzo, tengo al Milan, ma allo stadio ho visto solo Inter-Napoli, Ajax-Feynoord e qualche altra partita dell'Ajax con Van BAsten diciottenne, ma devo precisare due cose:
    1) essendo di Monza devo smantire testacalvaGalliani, a Monza si teneva al Monza e in serie A ci si divideva equamente tra Milan, Inter, Juventus e Roma.
    2) il Sòr B non è che sia mai stato proprio interista, solo che, si vocifera, che per la sua prima immobiliare i fondi se li fece prestare dagli interisti brianzoli (c'è il biscione o no nello stemma?), poi, però, non avendo più restituito nulla scelse, di forza, i cugini. (questo almeno quello che raccontava un vecchio carrozziere di Concorezzo).

    Pubblicato 12 anni fa #
  26. Già.

    Comunque la frase che mi è piaciuta di più è questa: "Io di calcio non capisco un cazzo, tengo al Milan".

    Pubblicato 12 anni fa #
  27. Woltaired

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    Membro

    estrapolatore assassino!!

    Pubblicato 12 anni fa #
  28. "Sono stato laziale, di fede incrollabile. E' un passato che non rinnego, però la Roma per me è una questione chimica".

    (Walter Sabatini, da Corsport 8 ottobre)

    Uhm... una questione chimica... boh...

    Pubblicato 12 anni fa #
  29. A.

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    Moderatore

    il 93°...
    tanto per puntualizzare

    Lazio 2 - Riomma 1

    Pubblicato 12 anni fa #
  30. zanoni

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    seeeeee, ho strillato molto di piu' io

    Pubblicato 12 anni fa #

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