Cosa ne pensate del fatto che il presidente Barack Obama abbia vinto il premio Nobel per la Pace? Non vi sembra affrettata la decisione della commissione? Considerando che ha aumentato il contingente militare in Iraq e in Afghanistan, che aveva promesso che dopo un solo mese di carica avrebbe ritirato i tutti i soldati dall'Iraq e ancora non l'ha fatto ,che non ha tolto nessun finanziamento ai produttori di armi, che minaccia la guerra all'Iran, alla Siria e alla Corea del Nord... e che, tra l'altro, si è rifiutato di incontrare il Dalai Lama? Io non l'avrei proposto neanche fra i candidati al premio... una cosa sono le parole... un'altra i fatti... le promesse non sono state ancora mantenute... vi lascio con alcune dichiarazioni rilasciate a proposito di questa assegnazione...
WALESA: "TROPPO PRESTO" «Troppo presto». L'ex presidente polacco Lech Walesa, premio Nobel per la pace nel 1983, non ha nascosto le sue perplessità per il riconoscimento assegnato al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in carica da meno di nove mesi. «Vedremo se farà quello che ha proposto», ha aggiunto Walesa, intervistato dall'emittente TVN24, parlando del premio a Obama come un «incoraggiamento» per il suo mandato appena iniziato.
HAMAS:"NON MERITA IL PREMIO" Il presidente statunitense Barack Obama «non merita» il Premio Nobel per la Pace dal momento che non è riuscito a garantire ai palestinesi i loro diritti legittimi. Parola di Fawzi Barhoum, portavoce a Gaza del movimento di resistenza islamica Hamas. «Riteniamo vi siano molte cose che Obama deve offrire al popolo palestinese per meritare questo riconoscimento. Obama dovrebbe cambiare i suoi modi ed essere onesto», ha detto Barhoum all'agenzia di stampa 'Xinhuà. Dall'insediamento di Obama ad oggi, ha proseguito il portavoce di Hamas, «nulla è cambiato». «Ha rilasciato dichiarazioni, fatto promesse e dato speranze, mentre sul terreno non è stato fatto nulla di concreto - ha aggiunto - Penso che Obama abbia molto da fare».
MERKEL: "HA APERTO FINESTRA DI POSSIBILITÀ" Barack Obama «ha aperto una finestra di possibilità»: il premio è un «incentivo per il presidente e per tutti noi»: lo ha detto oggi la cancelliera tedesca, Angela Merkel, commentando l'assegnazione del Nobel per la pace al presidente degli Stati Uniti. Parlando a Lipsia, a margine delle celebrazioni per il 20/mo anniversario della 'rivoluzione pacificà che ha portato alla caduta del Muro di Berlino, la Merkel si è congratulata con Obama, sottolineando che il presidente americano «è riuscito in poco tempo a stabilire un nuovo tono e a creare la disponibilità al dialogo a livello mondiale». «Noi tutti dovremmo appoggiarlo. Egli ha aperto una finestra di possibilità», ha aggiunto. «Il premio è senz'altro un incentivo per il presidente e per tutti noi», ha concluso la Merkel.
BERLUSCONI "GIUSTO RICONOSCIMENTO" «L'attribuzione del premio Nobel per la pace è un giusto riconoscimento al tuo lavoro per il rilancio di una politica di cooperazione fra i popoli. Il tuo sogno di un mondo senza armi nucleari e di dialogo tra tutte le nazioni ha riacceso la speranza di un futuro di pace. A nome mio, del mio Governo e di tutto il popolo italiano ti esprimo le mie più affettuose congratulazioni». Lo scrive il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un messaggio al presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
IL MESSAGGIO DEL VATICANO Il Vaticano ha salutato «con apprezzamento» l'attribuzione del premio Nobel al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in particolare per il suo impegno a favore del disarmo nucleare, e spera che il riconoscimento ne incoraggi il compimento. «L'attribuzione del Nobel per la pace al Presidente Obama - ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - è salutata con apprezzamento in Vaticano alla luce dell' impegno dimostrato dal presidente per la promozione della pace nel campo internazionale, e in particolare anche recentemente in favore del disarmo nucleare». «Ci si augura - ha concluso - che questo importantissimo riconoscimento incoraggi ulteriormente tale impegno difficile ma fondamentale per l'avvenire dell'umanità, affinchè possa portare i risultati sperati».
SARKOZY: "GRANDISSIMA GIOIA" Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha espresso la sua «grandissima gioia» alla notizia del conferimento del Premio Nobel per la pace al presidente americano Barack Obama in un messaggio indirizzato all'inquilino della Casa Bianca. Nell'assegnare ad Obama il suo «più prestigioso riconoscimento», il Comitato per il Premio Nobel ha voluto premiare il presidente americano per «la sua visione in favore della tolleranza e del dialogo tra gli stati, le culture e le civiltà», scrive Sarkozy. Il premio, aggiunge, rafforzerà la determinazione di Obama ad «agire a favore della giustizia e della pace». Il presidente francese si è poi detto «convinto che tutti, nel mondo, trarranno da questo evento una rafforzata volontà di cooperare» con Obama e con gli Stati Uniti «per raggiungere questi comuni obiettivi». L'assegnazione del Premio Nobel per la pace, scrive Sarkozy nel messaggio di congratulazioni indirizzato a Barack Obama, rende inoltre giustizia «alla sua visione in favore della tolleranza e del dialogo tra gli Stati, le culture e le civilizzazioni ed infine consacra il ritorno dell'America nel cuore di tutti i popoli del mondo».
NAPOLITANO: "OBAMA LUNGIMIRANTE" Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, il seguente messaggio: «Le mie più calorose congratulazioni per il Premio Nobel per la pace che lei ha meritato per la sua visione innovativa e lungimirante dei problemi della pace e della cooperazione internazionale». Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale.
SOPRAVVISSUTI: "VISITI HIROSHIMA E NAGASAKI" Il Giappone esprime apprezzamento per l'assegnazione del premio Nobel per la Pace al presidente Usa, Barack Obama e le associazioni dei sopravvissuti alle bombe atomiche auspicano una visita a Hiroshima e Nagasaki durante la sua visita ufficiale nel Sol Levante, in programma il 12 e il 13 novembre prossimi. «È una sorpresa e sono molto felice per il premio Nobel», ha commentato Shimoira Sakue, presidente della Nagasaki Hidanhyo, l'associazione dei superstiti della città colpita dalla bomba atomica il 9 agosto del 1945 sganciata dagli Stati Uniti. «Vorrei - ha aggiunto ai microfoni della Nhk, la tv pubblica - che Obama venisse a Hiroshima e Nagasaki per ascoltare la voce reale dei sopravvissuti e dicesse con forza al mondo che uomini e bombe atomiche non possono convivere».
LE CONGRATULAZIONI DEL PREMIER PAKISTANO Felicitazioni al presidente statunitense Barack Obama, a cui è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace, sono arrivate dal premier pakistano Yusuf Raza Gillani. È quanto riferisce l'emittente televisiva pakistana 'Geò, che parla di «congratulazioni», senza aggiungere ulteriori dettagli. Negli ultimi giorni frizioni sono emerse tra Stati Uniti e Pakistan per la legge Kerry-Lugar approvata dal Congresso di Washington e in attesa della firma di Obama. Il testo prevede un pacchetto di aiuti annuali a Islamabad per un totale di 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni da destinare a programmi di sviluppo economico e sociale. La legge viene discussa proprio in questi giorni dal Parlamento di Islamabad. I vertici militari pakistani contestano le varie condizioni poste dagli Usa per gli aiuti.
IL MESSAGGIO DI PERES Un caloroso messaggio di plauso per il conferimento del Nobel per la pace a Barack Obama è stato diffuso oggi dal presidente d'Israele, Shimon Peres (covincitore a sua volta del premio nel 1994). Lo riportano i media israeliani, che riferiscono inoltre di un cordiale messaggio di congratulazioni inviato all'inquilino della Casa Bianca dal presidente moderato dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen (Mahmud Abbas). «Pochi leader hanno saputo cambiare l'atmosfera del mondo in così breve tempo», ha scritto Peres a Obama. «Sotto la sua guida - ha aggiunto - la pace ha cominciato a farsi realtà e a diventare una priorità nell'agenda internazionale, che va ora portata a compimento. Da Gerusalemme esprimo fiducia che le campane del dialogo e della comprensione reciproca fra le nazioni possano iniziare a suonare di nuovo».«La pace ha certamente un formidabile valore nella presente situazione». Così il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, a conclusione della sua lezione all'università di Venezia ha commentato l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
TALEBANI: "NON HA FATTO NIENTE PER PACE IN AFGHANISTAN" I Talebani dell'Afghanistan hanno duramente criticato l'assegnazione del Premio Nobel per la pace al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. «Condanniamo l'assegnazione del Premio Nobel a Obama - ha affermato il portavoce talebano, Dhabihullah Mujahid, alla Tv satellitare 'al-Arabiyà - perché da quando è presidente non ha fatto nulla di concreto per la pace in Afghanistan». «Non abbiamo visto alcun cambiamento della strategia - ha proseguito - e il Paese non è più stabile di prima».