Martedì 4 ottobre alle ore 18.00 dovrei essere a Genova, alla libreria Feltrinelli di via Ceccardi, per la presentazione della nuova edizione Dalai di Palude con Sergio Cofferati.
Mercoledì 5 ottobre invece, sempre alle 18.00, sarò a Torino, c/o Feltrinelli di piazza CLN.
Giovedì 6 ottobre, alle 18.30, Milano, c/o Feltrinelli piazza Piemonte.
Venerdì 7 ottobre, ore 18.00, Bologna, c/o Feltrinelli via Ravegnana.
te la faranno fare anche alla Feltrinelli di Latina o Roma 
? magari insisti per un giorno tra il 25 ottobre al 2 novembre, che saro' da quelle parti...
Ma puttana miseria, che se lo sapevo prima a Milano e a Genova ci venivo pure, e magari ci portavo pure i miei allievi che una gita d'istruzione fa sempre bene.
A saperlo prima, casso...
I tuoi allievi? sei diventato collega? Dicci dicci 
Allora ci vediamo giovedì.
Il laboratorio di scrittura, A., quello di Brescia è partito e viaggia alla grande.
Appena finito. Di tutti i libri di Pennacchi è il più divertente, in un certo senso il più svagato seppur molto, molto umano.
Però, però, però... Averlo letto dopo il Canale è come ascoltare Love Me Do dopo Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (e grazie al cazzo, mi direbbe l'autore...)
Giovedì 27 ottobre c'è stata una presentazione di Palude a Frosinone e il giorno dopo - 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma - c'è stata a Latina.
Nota dolente: c'era più gente e si sono venduti più libri a Frosinone che a Latina (a Latina un centinaio scarso di persone). Poi dice la potenza della 'nvidia. Me ne devo anda' da sta città.
Nota positiva: gli interventi di Barbara Alberti, Umberto Pannunzio e Alessandro Panigutti a Latina. Panigutti in particolare ha detto delle cose su Palude a cui non avevo proprio pensato. La più folgorante è che Palude, anche se scritto quindici anni prima, è il seguito di Canale Mussolini. Non sarebbe difatti che lo sviluppo della stessa storia cinquant'anni dopo: Canale la raccontava fino al 1944, e Palude nel 1995. Il teatro è lo stesso - l'Agro Pontino, le strade, i canali - e gli attori pure: Mussolini e Cencelli che al tempo di Canale erano vivi e che in quello di Palude, invece, agiscono ancora, da spiriti, molto più dei vivi.
Sulla questione poi - ma tu guarda a volte le coincidenze - tornato a casa ho trovato un articolo di Mario Grossi sul Fondo che sostanzialmente dice le stesse cose:
http://www.mirorenzaglia.org/2011/10/antonio-pennacchi-palude/
per le feste di natale vorrei sapere se farete qualcosa come Anonima a latina, fate sapè, così ci vediamo .
Minchia, Palude è il seguito di Canale Mussolini! I protagonisti sono gli stessi!
Invece Il fasciocomunista no. Se agli zii ci metti gli stessi nomi diventa letteratura seriale di serie B. Fregnanonna direbbe Gradizzi.
Faglielo legge a Panigutti Il Fasciocomunista, e vediamo che dice.
Dice che ognuno ci mette i nomi che gli pare a lui, sui libri sua.
Quando stavo leggendo "Palude" - che anno sarà stato, il '97? il '98? il '99? boh - frequentavo il bar delle case popolari.
Un giorno stavo lì a cazzeggiare con Gerardo - il barista - quando entra un cristone baffuto che si pianta sulle gambe davanti al bancone come se il caffè non dovesse prenderlo ma... pararlo. Sì, avete capito bene: pararlo. E subito mi viene da pensare: "Ma questo, cazzo, sembra proprio il personaggio Palude... di Pennacchi!". La cosa mi fece seriamente pensare che mi stavo rincoglionendo.
A distanza di anni, scoprire dalla foto sui giornali relativa alla presentazione latinese - e sottolineo latinese - della nuova edizione del libro che quello che mi sembrò poter essere Palude... era davvero Palude in carne ed ossa... mi fa toccare con mano la grande magia della letteratura.
E toccare con mano una magia non è cosa che capita tutti i giorni.
E toccare con mano una magia non è cosa che capita tutti i giorni.
Firmato San Tommaso
non ci credo che tu bassoli abbia letto palude
L'ho letto e lo consiglio a tutti. Mi fece riflettere moltissimo sulla condizione dello scrittore e sul suo percorso. Un percorso spesso, quasi sempre, drammatico. E mi chiedevo: "Ne vale davvero la pena?". La risposta non c'è, perché non siamo noi a scegliere la scrittura, ma il contrario. Siamo solo uno strumento. Nasciamo con questa dannazione.
Queste le date del prossimo tour di presentazioni:
Lun 14 nov
ore 18.30 Treviso presso la libreria Canova in via Calmaggiore
mart 15 nov - ore 10.30: San Bonifacio (Verona) presso Sala Civica Barbarani - via Marconi (incontro con le scuole)
ore 20.30: Valdagno (VI) presso Sala Soster palazzo Festari - corso Italia 63
merc 16 nov ore 11.00: Verona presso Aula Magna del liceo scientifico “Messedaglia” – via Bertoni 3b
ore 20.30/45: Verona presso Sala Congressi dell’Istituto Educandato agli Angeli - via Cesare Battisti 8
giov 17 nov - ore 18.30: Gallarate (VA) presso Sala Planet dell’associazione Onlus “Il Melo” (0331 776373 )– via Magenta 3 (relatrice Helena Janeczek).
ore 21.30 - Busto Arsizio
ven 18 nov Biella ore 17.00: ritiro Premio Biella "Letteratura e Industria" presso Auditorium di Città Studi - Corso Giuseppe Pella, 2
ore 21.00: Ivrea presso Sala S. Marta – piazza S. Marta -
sab 19 nov - 11.00: Alessandria presso libreria Ubik – Piazza della Libertà 26
ore 17/18: Novara – Rif. libreria Lazzarelli 0321 629188
dom 20 nov - ore 17.00: Bergamo presso Libreria Fassi via Largo Nicolò Rezzara
ore 21/21.30 - Brescia (il posto lo sa faust)
giovedì 24, ore 18/18.30 - Scafati (SA) - sala biblioteca comunale
Ammazza che tour de force!
fammi sapere se a Berghèm arrivi o no con largo anticipo e se sei solo o no che, magari, si può pranzare insieme. (che a Brescia, alla sera, mi diceva Faust, ci son solo cavallette arrostite, larve di scarafaggio e bicchieroni di pirlo...)(Son pazzi 'sti bresciani!) 
mamma mia! mi sento male per te! non per la gloria ma per la fatica fisica! ma come viaggi, da solo in macchina?
oggi Palude sarebbe con loro
Questa è una nota che non avrei voluto scrivere.
A volte si pensa che a causa delle proprie disgrazie, sia giusto, non si sa bene in nome di quale privilegio essere risparmiati dall'ennesima gratutità.
Così, mai come questa volta, c'eravamo illuse che messo sul piatto della bilancia tutto il peso nostro sacrificio, oggi, potevamo finalmente sfidare la piuma della purezza d'animo posta sull'altro a misurarlo e a riconsegnarci alle nostre vite con il cuore più leggero.
Oggi peso di questa "piuma" è stato quello della ricevuta di ritorno di una raccomandata che convocava il nostro ex datore di lavoro all'udienza che avrebbe staccato la spina alla Tacconi Sud, permettendone però, una nuova possibile vita.
Nessuno dei Sarchi si è presentato trasportato dal vento benevolo che soffia sul cuore dei giusti, la piuma che consegnava loro il messaggio, e forniva a noi la certezza d'averlo ricevuto, è rimasta sospesa a mezz'aria, spazzata via dal colpo di coda di chi, sapendo di aver perso, bara senza vergona e a gioco fermo da il più evidente e grossolano degli spintoni alle 29 donne che l'hanno piegato ai i suoi doveri di persona per bene.
Pertanto a causa di questa "mancata notifica"che non ha permesso a nostro ex datore di presentarsi in tribunale l'udienza è stata rinviata. Il giudice, dando grande prova di rispetto e considerazione della nostra condizione ha fissato la data della prossima udienza al 15 dicembre, data ultima che permetterà di chiudere l'anno con la possibilità di sottoscrivere un accordo di cassa integrazione evitanto il licenziamento.
Pertanto il presidio della Tacconi Sud nonostante questa ultima gratuità del nostro caro ex datore, continuerà fino al 15 dicembre.
Abbiamo bisogno di aiuto, di solidarietà, di stima e di tutto quello che potete far correre sul web per portare in un porto sicuro la Tacconi Sud e il suo sfortunato equipaggio.
Ringrazio i lavoratori e le lavoratrici della Midal che stamane erano presenti davanti al tribunale di Latina a tutti gli amici e amiche che si stringono puntualmente intorno a noi....
Rosa Emilia Giancola
delegata RSU Femca Cisl
Bene, A, ma se vuole fare cosa utile e gradita ai lavoratori/lavoratrici della Tacconi Sud, scriva o comunichi alla Rosa Emilia Giancola della Rsu di riscrivere il suo comunicato specificando bene anche cosa facevano alla Tacconi Sud - il prodotto, il settore merceologico - e che cosa è anche questa Midal. Non le sembri questione marginale, poiché non lo è. Se uno scrive dei comunicati è perchè vuole adesione e quindi identificazione. Ma se mi vuoi far identificare con te mi devi dire più o meno esattamente che cosa fai - il prodotto o la ropba che tu costruisci - altrimenti il meccanismo identificativo (che le parrà strano, ma è proprio di natura estetica) non scatta. In termini paolovolponiani od ottierottieriani, chiedermi di aderire solo sulla base di sigle o nomi privi di senso pratico (almeno per me) può produrre solo un senso di 'alienazione'.
Comunque, in bocca al lupo.
e tra l'altro, se posso permettermi un'ulteriore osservazione critica, i comunicati stampa dovrebbero essere massimamente fattuali: senza troppa retorica e senza troppi svolazzi, altrimenti non si capisce un bel niente...
K, non mi pare affatto strano che il coinvolgimento sia di natura estetica, anzi.
ok, ho letto. ci si vede domenica.
Domenica 20 la presentazione si terrà presso il Caffè Letterario Primo Piano, in via Beccaria 10 a Brescia, ore 21,00.
Via Beccaria si trova nei pressi di Piazza della Loggia, è la vietta che si apre esattamente di fronte al palazzo della Loggia.
Fatta e, lasciatemelo dire, bella prova. Il nostro Premio Strega preferito tiene la platea, fa riflettere e diverte, linguaggio colorito e boutades, presenza scenica che s'impone. La prende larga, larghissima prima di arrivare a Palude, il repertorio è quello classico perchè, se lo conosci, molte cose già le sai, ma la performance rapisce sempre. Si chiama carisma, credo. Dalla Storia alle storie, dalla vita alla scrittura in corrispondenza biunivoca, ne è valsa la pena, e credo che nessuno che fosse presente in quella stanza abbia di che obiettare.
Che la colonna lombarda resoconti dettagliatamente, prego.
abbiamo le registrazioni.
il tempo di...(ma come si neologizzerà "sbobinare" col digitale?) e riferiremo.
trascrivere? come del resto si diceva prima 
Mhh...no, no, qualcosa di più preciso. Trascrivere non è sinonimo di sbobinare o comunque molto alla lontana; trascrivere mi dà più l'idea di parallelo: da scrittura a scrittura. Che sia da carta a carta o da CD a CD non cambia. Non diresti mai "trascrivere un discorso orale", sarebbe sufficiente "scrivere", o "mettere per iscritto". Sbobinare ha la sua vita anche se ormai le bobine delle cassette sono svanite e ne decretano la vetustà.
Voglio un neologismo digitale! 
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