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Perseverando 2500 (metti una sera a Bergamo con K)

(7 articoli)
  • Avviato 14 anni fa da Woltaired
  • Ultima replica da parte di rindindin
  1. Woltaired

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    “Il bello è una linea diritta. Togli, non caricare”, ma tutta questa gente, odori, polvere, parole, piazze non possono lasciare solo briciole di ricordi.
    “Se non metabolizzi non consolidi conoscenza, capire non basta.”
    Si riapre il microonde in un revival bolognese.
    Crono: shakero un bitter per placare l’ira gastrica a suon di patate, surimi, peperoni, farfalle, riso giallo, pizzette, rondelle di wurstel, indivia al forno.
    Come da imposizione coniugale mi avvio alla cassa e pago.
    La libreria è vuota.
    Anonimamente ci informiamo.
    Pregiudizi romani ci rigettano a battere il corso.
    Tela bianca tesa e pelle rosa ridestano immodestie copulatorie erose da sentimenti in forse che sfoceranno in un onda di “te l’avevo detto” non pronunciati sui sedili posteriori in pelle chiara.
    E si fa sera.
    Non t’immaginavi ci fosse un mondo oltre il tavolo, i libri, le bottigliette chiuse.
    C’è gente, sì c’è gente.
    Anche con la camicia nera e con la maglietta con la scritta FOLGORE e lo sanno anche in questura. Una barbetta tecnica e il suo socio, normale, non me la danno a bere.
    Sono lì per controllare, poi escono con la scusa di fumare, un po’ più in là una ragazza strilla.
    Li distrae e li svela.
    Sì, ma ‘sti cazzo d’intellettuali, son già le undici, non ci vanno a mangiare?
    Vago alla ricerca d’acqua e scorgo il parà palestrato che sfoglia avidamente un grande libro rosa con una bocca rossa, poi una pancia lo presenta a un altro, uno della sezione…
    Intanto crescono le voci, le città del fascio, l’arte, i comizi, le divagazioni.
    L’aquila della fontana di Dalmine se n’è volata via.
    Dediche, mani, proposte, poi le granitiche presenze si frangono su dischi di pasta, mozzarella e pomodoro rivelando, in fondo, che siamo quasi tutti umani.
    Storie di partigiani, brigatisti, peccati originali, corone regali e rose rosse in una notte senza più osti, pochi avventori che si rincorrono, sempre quelli.
    Un reading improvvisato al bancone del bar e il brodo decaffeinato ci guarda con gli occhi di una cameriera stanca.
    Un monarca sfilaccia bombe al fosforo in una casa occupata e spara polvere ad un semaforo avvolgendoci in una nube reale e io non vorrei andare a dormire, ma fingo d’esser stanco per soddisfare quel senso di colpa innato di chi, del tutto, non s’è bonificato.
    Non dovrebbe essere stato eliso nulla e dovrebbe essere illeso l’apparato sinallagmatico.
    Notte.
    Il cavallo in pietra se ne infischia di zampe mozzate, forse l’amore è in agguato a Brescia, forse nell’etere uno dei Mille dalla Polonia è resuscitato.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. La parte peggiore della serata è stata il doversene tornare indietro.
    Quando Antonio parla si può non condividere, ma è grave non ascoltare. Sì perchè se è vero che, come egli stesso dice, la verità in tasca non ce l'ha, è chiaro come il vetro che l'ha cercata e per farlo ha affondato nel terreno le mani fino al gomito e non smette di farlo. E capisci che no, cazzo, non sei ancora arrivato, devi farne ancora di passi, e tanti. Ti ricorda i tuoi limiti di essere singolo, storico, contingente e la grandezza che dall'essere ciò deriva.
    E poi, un reading spuntato spontaneamente alle due di notte sul bancone di un bar quando mai risuccede? Impagabile.
    Sta diventando poi una necessità, incontrarmi con persone che in altro modo non posso chiamare se non amici.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. dirtydancing

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    bellissimo reportage
    bravi anonimi nordici.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. k

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    Membro

    Grazie a Wolt, Woltessa e Faust per l'accoglienza ed il calore.
    Troppo buoni però i commenti/resoconti. Mi pare quasi d'aver partecipato a un'altra cosa.

    (Bellissimo il giro notturno per Bèrghem de Sòta. Peccato solo che abbia dovuto spiegarvela io.)

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. k

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    Membro

    E non cominciamo a dire "Io sono di Brescia e io sono di Monza, la colpa è tutta di Woltessa", perchè scommetto 50 euro che se andiamo a Brescia o a Monza è la stessa cosa (subito a dare la colpa a lei, ahò, sti du' fìdenamignotta).

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. rindindin

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    Membro

    che resoconto Wolt! mi hai impressionato! bravo!
    K dice: [quote](Bellissimo il giro notturno per Bèrghem de Sòta. Peccato solo che abbia dovuto spiegarvela io.)
    e io rido!

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. rindindin

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    Membro

    come si quota? è cambiato qualcosa? non basta più copiare incollare selezionare e dicitare "quote"?

    Pubblicato 14 anni fa #

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