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Storia di Karel

(85 articoli)
  1. zaphod

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    Fondatore

    Oggi presentazione qui a Latina.
    Per chi non c'è proviamo a trasmettere in streaming sul canale Youtube dell'Anonima.

    Pubblicato 10 anni fa #
  2. Ho visto il libro, è bellissimo, l'ho sfogliato. E' così bello da guardare che non c'è neanche bisogno di leggerlo. Ho visto pure il prezzo, ce credo che gli italiani non comprano libri... ma questo probabilmente li vale tutti. Complimenti davvero.

    Pubblicato 10 anni fa #
  3. k

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    Membro

    Sì vabbe', ma leggilo, vaffanculo...
    O se no, statte zitto.

    Pubblicato 10 anni fa #
  4. zaphod

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    Fondatore

    Caro Bassoli, c'è chi ti frega recensendo gli articoli che trova su internet invece di leggere i libri...

    Se anche Pennacchi scrive un fantasy, chi ci salva?

    di Piercarlo Rizza

    Pennacchi, lo avevamo lasciato dopo ” Canale Mussolini”(vincitore del Premio Strega) ,con la sua aria di superiorità morale mentre predicava “il fantasy è letteratura minore” e tanto altro,mostrando il suo disprezzo per il genere in questione . Ora molto coerentemente lo troviamo a scrivere un romanzo di Fantascienza per la Bompiani (Dopo Masterpiece non mi meraviglio di nulla). Del resto non è che da Antonio Pennacchi ci si possa aspettare la coerenza, voglio dire, uno che prima militava nel MSI e subito dopo passava ai Maoisti di Servire il Popolo, dal fascismo al marxismo, entrava nel Partito Comunista Italiano per candidarsi poi con Futuro e Libertà di Fini , cosa pretendiamo? Il ragazzo era confuso da giovane, figuriamoci ora che la senilità avanza. Io non voglio parlare del suo cambio di opinione, probabilmente intendeva che tutto ciò non sia stato scritto da lui fa parte della letteratura minore oppure ora vuole innalzare il genere e mostrarci la via e la luce. Leggiamo la trama del romanzo di fantascienza “Storia di Karel”, in maniera obbiettiva e troviamo la luce: “2099,Colonia è un lembo di terra ai confini della galassia.” Un po’ come prendersi un gatto e dargli il nome “Gatto” o un cane e chiamarlo “Cane”, questa è una colonia e la chiama Colonia, semplice no? Come si chiameranno gli abitanti?Lo svelo dopo,andiamo avanti: “I suoi abitanti, pochi, stanno nel deserto e lontani dal mare, e sono costretti a vivere secondo princìpi ferrei. Tutto è regolato da un fantasmagorico potere,quello della Federazione.” La Federazione ? Pennacchi hai visto Star Trek? Che carino pensavo non guardassi queste cose…” Sui giorni e le ore dei coloni aleggia un clima plumbeo talvolta interrotto dai rari e improvvisi quanto fugaci arrivi di un circo.” Fermiamoci qui, è il 2099, siamo ai limiti della galassia e cosa ti aspetti che arrivi ?Il circo! (Autori Sci-Fi prendete appunti) .”Due divieti assoluti vigono sui coloni” Oh mio Dio, cosa saranno mai? Non possono avere figli? Non possono uscire di notte? Non Possono riprodursi, non possono leggere King ?Cosa ,Pennacchi cosa? Non mi fare stare in ansia… “Non possono far uso di tabacco e utilizzare petrolio” Quindi? E non sei contento Pennacchi? ” A spezzare questo clima, a infrangere le due proibizioni, ci pensano tre bambini in fuga e una donna curiosa e vagheggiante di nostalgia per suo padre.” Sì, i tre pastorelli di Fatima e la Madonna, ma dai e sopratutto perché? Chi sono questi bambini, che vogliono il petrolio e il tabacco? I figli di Crudelia De Mon e Charles Manson? Come si chiamano questi bambini? Uno Eni,l’altro Gas e l’altra Luce ? La donna si chiama Camel? Miei eroi salvateci dalle energie rinnovabili,siamo con voi !! Che fantasia, sento già il genere che s’impenna e diviene aulico.Pensate, nel 2099 si faranno le colonie chiamate Colonie al limite della Galassia e non si troverà un sistema alternativo al petrolio o qualcosa da fumare al posto del tabacco. Nemmeno le sigarette elettroniche. Profetico. “Basterà poco per risvegliare l’ingegnosità, la brama di conquista e di progresso – in realtà mai sopiti del tutto – dei coloni (ovvio no? come si chiamano gli abitanti di Colonia? Coloni, io ho un coniglio lo chiamerò Coniglio e se avrò un figlio lo chiamerò Figlio in onore di Pennacchi), e il loro desiderio di ribellione e di redenzione”. Cioè tutta questa manfrina e la rivoluzione per farsi una Malboro e magari rimettere in moto il Ciao? Quindi per Pennacchi questa sarebbe la fantascienza. Sparare una data sul calendario a caso, metterci una galassia, una federazione galattica e due imposizioni da combattere :il divieto a fumare come negli uffici pubblici e il divieto a usare il petrolio. Lui prende tre bambini di Narnia, li mette in Star Wars o Star Trek e li fa lottare per il petrolio libero. Come abbiamo fatto senza i suoi romanzi Sci-Fi fino ad adesso? Ma sopratutto,che problemi ha uno che partorisce una roba del genere,aveva finito le sigarette e i suoi tre nipotini sono andati a comprarle e lui ci ha fatto il romanzo? Di questo libro mi è rimasto poi un interrogativo: Se il posto è Colonia, gli abitanti coloni, gli eroi sono tre bambini e una donna “vagheggiante”( Pennacchi travestito che parla di Fantasy),perché il titolo è” La Storia di Karel? Dopo “la ragazza di fuoco” avremo potuto avere “La ragazza verde senza piombo”.Il fantasy e la fantascienza ringraziano Pennacchi,nuovo Asimov che salverà lo Sci Fi e il fantasy italiano.

    Pubblicato 10 anni fa #
  5. cameriere

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    fichissimo
    Infatti era quel giorno che erano finite le sigarette
    e massi Graziano ed io fummo spediti
    per incanto a comprar ms
    e poi che fummo tornati
    tutti ci mettemmo a ragionar
    di mondi andati

    Pubblicato 10 anni fa #
  6. Non ho potuto trattenermi dal rispondergli, a oBBiettivo maLboro...

    Pubblicato 10 anni fa #
  7. SCa

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    Membro

    Capisco l'arrabbiatura Faust, ma obbiettivo è corretto, si può dire in tutti e due i modi. E non mettere la r in marlboro, certo qui a Roma si metterebbe solo quella, non mi sembra poi così grave. Forse c'erano altri appunti da fare.

    Pubblicato 10 anni fa #
  8. Troppo astio verso l'autore. Non è una stroncatura, ma una stronzatura, questa.

    Pubblicato 10 anni fa #
  9. Si vabbè Sca, ci ha preso solo per caso : normalmente si insegna "obiettivo", la doppia "b" è corretta ma andando a pescare nel passato, un uso consapevole della forma desueta della doppia b dubito sia il caso di uno che scrive, in un altro articolo, "incapace A rinnovarsi".

    Se pretendo di fare le pulci su certe cose abbi i numeri per farlo.

    Pubblicato 10 anni fa #
  10. (non tu, il tizio...)

    Pubblicato 10 anni fa #
  11. Infatti si giustifica dicendo di fare errori di battitura perché vive all'estero, altro che doppia forma. Vabbè lassamo perde, volendogli fare le pulci come fa lui famo notte.

    Pubblicato 10 anni fa #
  12. k

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    Be', è divertente. Ma dove sta scritto, in fin dei conti, che per stroncare un libro bisognerebbe perlomeno averlo letto? Ma mo' uno non mi può stare a me sul cazzo a prima vista? Così i libri, gli pigliasse un colpo.

    Pubblicato 10 anni fa #
  13. Infatti questo mi sta sul cazzo a prima vista, e glie l'ho comunicato.

    Pubblicato 10 anni fa #
  14. big one

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    Membro

    Ma dove sta scritto, in fin dei conti, che per stroncare un libro bisognerebbe perlomeno averlo letto?

    Si, vabbe', mo' io entro in una libreria, guardo uno scaffale e lo recensisco ...
    e poi, almeno, conoscesse il significato dei termini che usa.

    Pubblicato 10 anni fa #
  15. big one

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    - Hai letto "Il Fasciocomunista"?
    - No, ma è come se lo avessi fatto: ho visto "Mio fratello è figlio unico".

    Pubblicato 10 anni fa #
  16. Cosa si vorrebbe insinuare, che è un plagio?

    Pubblicato 10 anni fa #
  17. zaphod

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    Fondatore

    Domani K alla Vita in diretta. Ore 18.00.

    Pubblicato 10 anni fa #
  18. Domani cioè oggi, giusto?

    Pubblicato 10 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    Zaph, cosa è «la vita in diretta»? su che canale?

    Pubblicato 10 anni fa #
  20. zaphod

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    Fondatore

    RaiUno. Ore 18.00.

    Pubblicato 10 anni fa #
  21. zaphod

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    Fondatore

    Prima recensione su Anobii. 4 stelle (su cinque disponibili) da Umbi Interwallfan, ecco la motivazione:

    Meglio di Canale Mussolini
    Questo libro mi è piaciuto più di Canale Mussolini. Lo stile più leggero, l'ironia più squisita, l'epopea più fantasiosa. Si colloca nel filone ormai ricchissimo dei postapocalittici (o millenaristi, o come li vogliamo chiamare), genere eclettico quanto mai, raggruppando capolavori come Cecità o La Strada, o L'infanzia di Gesù, insieme ad altri romanzi che non val al pena di citare.
    In questo territorio scivoloso Pennacchi si destreggia bene, inventando personaggi divertentissimi, appellandosi a un citazionismo e a un postmodernismo mai pedante, divertendosi e divertendo, commuovendosi e commuovendo. Se vogliamo la struttura non è originalissima (solito mondo futuro ridotto ai minimi termini e dotato di scarse risorse tecniche e materiali con passaggio, attraverso stravolgimenti etici, a un progressivo "incivilimento" attuato con le barbarie e con la devastazione del paesaggio, in un continuo paradossale miglioramento attraverso il peggioramento (o viceversa). Ma importa poco. La bellezza dl romanzo promana dalle esilaranti storie domestiche (e pubbliche) dei personaggi che raccontano la civiltà di Colonia. E tanto basta.

    Pubblicato 10 anni fa #
  22. zaphod

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    Fondatore

    Martedì 17 dicembre K presenta Storia di Karel con Pietrangelo Buttafuoco e Lorenzo Pavolini alla libreria Fandango di Roma - Via dei Prefetti, 22. Ore 18.30.

    Pubblicato 10 anni fa #
  23. zaphod

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    Fondatore

    Qui si può ascoltare la puntata di Fahrenheit del 23 dicembre in cui Storia di Karel è stato libro del giorno.

    Pubblicato 10 anni fa #
  24. Woltaired

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    Due giorni di pioggia e un po' di tosse mi hanno condotto alla fine della Colonia. Non sono in grado di dire più, meno, uguale o che altro nel fare paragoni con Canale e fratelli, mi vien solo da dire che anche questo è un gran figlio di K e quel po' di bastardume inizialmente datogli da tutti noi (voi, più che altro, che a me non era mai riuscito proprio di entrarci liscio. Forse colpa delle fumose nebbie dei Perfidi vari), quel bastardume, dicevo, gli sta proprio bene.
    Ogni tanto mi fermavo e dicevo: "È pazzo, è pazzo." Poi scovavo un'emozione dentro giochi infantili e mi vedevo quella sfera di silicio e la palla sotto i due soli. "È pazzo, è pazzo." E andavo avanti.
    La nota sull'iscrizione m'ha messo un brivido, quello classico delle paramnesie che ti proietta nell'inconscio collettivo universale, nell'infinito spazio temporale anche se non è ancora giorno di Congiunzione.

    2014 ben cominciato, auguri a voi.

    (Ora però devo tagliare qualche zampa a una volpe che voi non conoscete, mannaggia alla comunicazione telepatico-elettronica e ai fiori di zucca fritti!)

    Pubblicato 10 anni fa #
  25. k

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    Su http://blogdipiercarlorizza.wordpress.com/2013/12/03/se-anche-pennacchi-scrive-un-fantasy-chi-ci-salva/#comment-128
    era apparsa un mese fa una recensione-stroncatura a Karel.
    La ripropongo qui con un'altra integrazione ed una mia risposta:

    SE ANCHE PENNACCHI SCRIVE UN FANTASY, CHI CI SALVA?
    Piercarlo Rizza, 3 dicembre 2013

    Pennacchi, lo avevamo lasciato dopo ” Canale Mussolini”(vincitore del Premio Strega) ,con la sua aria di superiorità morale mentre predicava “il fantasy è letteratura minore” e tanto altro, mostrando il suo disprezzo per il genere in questione . Ora molto coerentemente lo troviamo a scrivere un romanzo di Fantascienza(altro genere, a suo dire, minore) per la Bompiani . Del resto non è che da Antonio Pennacchi ci si possa aspettare la coerenza, voglio dire, uno che prima militava nel MSI e subito dopo passava ai Maoisti di Servire il Popolo, dal fascismo al marxismo, entrava nel Partito Comunista Italiano per candidarsi poi con Futuro e Libertà di Fini , cosa pretendiamo? Il ragazzo era confuso da giovane, figuriamoci ora che la senilità avanza. Io non voglio parlare del suo cambio di opinione, probabilmente intendeva che tutto ciò non sia stato scritto da lui fa parte della letteratura minore oppure ora vuole innalzare il genere e mostrarci la via e la luce. Leggiamo la trama del romanzo di fantascienza “Storia di Karel”, in maniera obbiettiva e troviamo la luce: “2099,Colonia è un lembo di terra ai confini della galassia.” Un po’ come prendersi un gatto e dargli il nome “Gatto” o un cane e chiamarlo “Cane”, questa è una colonia e la chiama Colonia, semplice no? Come si chiameranno gli abitanti? Lo svelo dopo, andiamo avanti: “I suoi abitanti, pochi, stanno nel deserto e lontani dal mare, e sono costretti a vivere secondo princìpi ferrei. Tutto è regolato da un fantasmagorico potere, quello della Federazione.” La Federazione ? Pennacchi hai visto Star Trek? Che carino pensavo non guardassi queste cose…” Sui giorni e le ore dei coloni aleggia un clima plumbeo talvolta interrotto dai rari e improvvisi quanto fugaci arrivi di un circo.” Fermiamoci qui, è il 2099, siamo ai limiti della galassia e cosa ti aspetti che arrivi ?Il circo! (Autori Sci-Fi prendete appunti) .”Due divieti assoluti vigono sui coloni” Oh mio Dio, cosa saranno mai? Non possono avere figli? Non possono uscire di notte? Non Possono riprodursi, non possono leggere King ?Cosa ,Pennacchi cosa? Non mi fare stare in ansia… “Non possono far uso di tabacco e utilizzare petrolio” Quindi? E non sei contento Pennacchi? ” A spezzare questo clima, a infrangere le due proibizioni, ci pensano tre bambini in fuga e una donna curiosa e vagheggiante di nostalgia per suo padre.” Sì, i tre pastorelli di Fatima e la Madonna, ma dai e soprattutto perché? Chi sono questi bambini, che vogliono il petrolio e il tabacco? I figli di Crudelia De Mon e Charles Manson? Come si chiamano questi bambini? Uno Eni, l’altro Gas e l’altra Luce ? La donna si chiama Camel? Miei eroi salvateci dalle energie rinnovabili, siamo con voi !! Che fantasia, sento già il genere che s’impenna e diviene aulico. Pensate, nel 2099 si faranno le colonie chiamate Colonie al limite della Galassia e non si troverà un sistema alternativo al petrolio o qualcosa da fumare al posto del tabacco. Nemmeno le sigarette elettroniche. Profetico. “Basterà poco per risvegliare l’ingegnosità, la brama di conquista e di progresso – in realtà mai sopiti del tutto – dei coloni (ovvio no? come si chiamano gli abitanti di Colonia? Coloni, io ho un coniglio lo chiamerò Coniglio e se avrò un figlio lo chiamerò Figlio in onore di Pennacchi), e il loro desiderio di ribellione e di redenzione”. Cioè tutta questa manfrina e la rivoluzione per farsi una Marlboro e magari rimettere in moto il Ciao? Quindi per Pennacchi questa sarebbe la fantascienza. Sparare una data sul calendario a caso, metterci una galassia, una federazione galattica e due imposizioni da combattere :il divieto a fumare come negli uffici pubblici e il divieto a usare il petrolio. Lui prende tre bambini di Narnia, li mette in Star Wars o Star Trek e li fa lottare per il petrolio libero. Come abbiamo fatto senza i suoi romanzi Sci-Fi fino ad adesso? Ma sopratutto, che problemi ha uno che partorisce una roba del genere, aveva finito le sigarette e i suoi tre nipotini sono andati a comprarle e lui ci ha fatto il romanzo? Di questo libro mi è rimasto poi un interrogativo: Se il posto è Colonia, gli abitanti coloni, gli eroi sono tre bambini e una donna “vagheggiante”( Pennacchi travestito che parla di Fantasy),perché il titolo è” La Storia di Karel? Dopo “la ragazza di fuoco” avremo potuto avere “La ragazza verde senza piombo”. Il fantasy e la fantascienza ringraziano Pennacchi, nuovo Asimov che salverà lo Sci Fi e il fantasy italiano.
    PIERCARLO RIZZA

    1. Piercarlo Rizza scrive:
    4 dicembre 2013 alle 1:45 PM

    Lo dico una volta per tutte: Ho letto il libro. Qui, provocatoriamente banalizzo la trama del romanzo e solo quella, perché non voglio fare spoiler visto che il libro è uscito da poco e nel post su Hunger Game qualche lettore, che ancora non l’aveva letto, si è lamentato di essersi “bruciato” alcune scene. Io sono solo un lettore che ha il diritto di dire quello che pensa e non mi risulta che mi sia atteggiato a scrittore o super esperto di semiotica. Posso capire che qualcuno la veda diversamente da me, ma mi aspetto che mi venga detto il perché questo libro è bello o come ha scritto qualcuno, il più bel libro in assoluto (contento lui),invece capite che attaccarsi alla R che mi è sfuggita a Marlboro( a questo mi riferivo per errore di battitura non ad altro carissimo pinocchio) e criticare “oBbiettivo”, quando credo tutti sanno che si può scrivere sia con una che con due B, lo trovo ridicolo. Ancor di più, se chi mi muove questa critica, ogni due parole infila una parolaccia (che stile) o qualche espressione in dialetto romano (“famo notte” suona peggio di maLboro detto tra noi). Oltretutto non mi pare che su questo Blog io abbia mai corretto la grammatica a qualcuno o fatto le pulci su quella. Certo, posso capire che magari sul vostro Blog avete fatto la recensione completamente opposta alla mia o che siete fan di Pennacchi, ma calunniare riportando a modo vostro le cose, non è corretto( il fatto che non vivo in Italia non era riferito a quello di cui qualcuno parla su altri blog, ma al fatto che mi era stato criticato un modo di dire che avevo riportato dall’inglese all’italiano e suonava male). Sono sempre disposto a discutere sull’argomento con educazione, ma non con i professorini e i maestrini di internet, sopratutto se maleducati e bugiardi. Quelli possono andare a fare i troll altrove. Concludendo, specifico quello che doveva essere ovvio a tutte le persone che hanno realmente letto il mio post, questa provocazione nasce dal fatto che Pennacchi ha criticato pesantemente il Fantasy e anche lo Sci-Fi ( che per rispondere ad un altro maestrino, fa comunque parte del genere fantastico, come il fantasy),addirittura definendoli “letteratura minore”, ergendosi sul piedistallo. .Ovvio che dopo tale affermazione, nel momento in cui scrive un romanzo di fantascienza, essendo un Premio Strega ed uno con una grande Casa Editrice alle spalle ( quindi una sfilza di collaboratori ed esperti al suo servizio),deve dimostrare molto di più al lettore che spende 18 euro, rispetto qualsiasi altro Scrittore di questo genere.

    PENNACCHI RISPONDE
    7 gennaio 2014

    No, Rizza: il libro non lo hai letto, o almeno non lo avevi letto quando ne hai scritto e pubblicato la stroncatura. Ciò non toglie che tu abbia tutto il diritto di trovarmi antipatico: se quella è l'immagine che passa di me dai media, dalle interviste, dalle estrapolazioni o dalle estemporanee sparate che faccio in giro, la colpa è mia e non è tua (fermo restando che avresti tutto il diritto di trovarmi antipatico anche se ci conoscessimo da anni e frequentassimo lo stesso bar). Ogni libro però - povera bestia - avrebbe pure lui tutto il diritto ad un giudizio in sé: per quello che c'è dentro e non per chi lo ha scritto. Prova a leggerlo, va' - oppure a rileggerlo, staccandoti però dall'antipatia per l'autore - e poi fammi sapere.

    Sulle questioni della coerenza/incoerenza non sono purtroppo in grado di darti risposte sinteticamente esaurienti, poiché non sono - e questo è il peggio, per me - neanche in grado di darmele, finora. E' uno dei temi su cui si muove, probabilmente, tutto quello che ho scritto. E' la mia ossessione. La ricerca dell'uno. La ricomposizione. E anche questa 'Storia di Karel' - ma non te ne voglio eventualmente rovinare il finale - si gioca tutta sul tema del doppio; dell'ambiguità diresti tu, dell'ambivalenza dico io, dei personaggi. O, meglio, dell'essere umano: sia io che te.

    Anche sulla cosiddetta 'critica dei generi letterari' non m'è possibile risponderti brevemente. Ci sono biblioteche intere sull'argomento. Io per me resto crociano: non esistono i generi letterari, esistono solo buoni libri o cattivi libri, sempre in senso estetico. Io provo a farli buoni, se poi mi vengono brutti è un giudizio che spetta agli altri. Poi, per quanto mi concerne, non mi piacciono i gialli - anche se ne ho fatto uno, 'Una nuvola rossa', che però spacciavo per anti-giallo - e soprattutto non mi piacciono gli horror e neanche gli harmony e i fantasy, se per fantasy s'intendono gli elfi o i Signori degli anelli. Due palle così, se mi permetti. Ma con tutto questo non ho mai condannato la cosiddetta 'letteratura d'evasione', ognuno fa quello che gli pare e gli esseri umani hanno bisogno anche di quella, a questo mondo (nello zainetto del legionario romano ritrovato sul vallo di Adriano c'erano i resti delle Fabule Milesie, non dell'Eneide di Virgilio). L'importante è farla bene. Sono i lavori fatti male, che non mi piacciono. Se poi invece da qualche parte ho lasciato trasparire sensazioni diverse, chiedo scusa e mi correggo qui.

    Per quanto riguarda infine la fantascienza, mi dispiace per te ma non l'ho mai considerata un sottogenere. Sono cresciuto a pane e 'Urania'. Bradbury è un grande della letteratura tout cour. Certo non mi piace l'apocalittismo hollywoodiano, i mostri, gli effetti speciali, il sangue a rotta di collo. Mi piacciono i sentimenti, il sociologico, la scoperta di noi stessi nell'altro. La ricomposizione appunto. E l'avventura dell'uomo. E riferimenti alla fantascienza - preannunci di 'Karel' - c'erano già in quasi tutti gli altri miei lavori: in 'Mammut', in 'Palude', nel 'Fasciocomunista', nell' 'Autobus di Stalin'. Leggiti qualche mio libro, Rizza, e poi criticalo quanto ti pare. O meglio: fai sempre e comunque come ti pare. Ciao e stai bene,

    a.pennacchi

    P.S. - La stroncatura però era divertente. Ciao.

    Pubblicato 10 anni fa #
  26. SCa

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    Simpatica risposta, ma non andrebbe messa anche sul blog di Rizza o almeno qui in home?

    A proposito di mostri, mi hai fatto venire in mente il più 'bel' mostro della fantascienza hollywoodiana: quello de 'Il pianeta proibito'.

    Pubblicato 10 anni fa #
  27. Tanto poi i commenti li cancella.

    Pubblicato 10 anni fa #
  28. Michele Chia 72

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    La risposta è stata pubblicata su quel Blog http://blogdipiercarlorizza.wordpress.com/2014/01/09/antonio-pennacchi-risponde/
    Onestamente io anche dalle interviste rilasciate avevo capito che Pennacchi considerasse il fantastico letteratura minore e anche io ero sorpreso del fatto che ne scrivesse uno. La risposta è simpatica

    Pubblicato 10 anni fa #
  29. k

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    Membro

    Posto qui sotto il messaggio che Rizza mi ha inviato per mail e la controrisposta mia:

    da Piercarlo Rizza:

    Egregio, io non so se lei è davvero chi dice di essere, nel caso lo fosse ne sono onorato. Pubblico la sua risposta in un commento a parte come è giusto fare. Non ho alcuna antipatia nei suoi confronti "Il fasciocomunista" è tra i miei libri preferiti, semplicemente ho fatto una provocazione riguardo al fatto che ha scritto un libro di un genere che avevo capito non apprezzasse. La ringrazio per il tempo che ha dedicato ad un cretino come me.
    I migliori saluti,
    piercarlo rizza

    da a.p.

    Sono io, sono io. E sono un cretino pure io. Siamo tutti cretini a questo mondo.
    La risposta però non l'avrei messa in un commento a parte, e nemmeno l'avrei chiusa ad altri ed eventuali apporti. Sono per le discussioni aperte: spesso ci si perde tempo, ma più spesso capitano pure spunti interessanti. Ognuno comunque - pure qua - fa quello che gli pare. Io intanto la socializzo sul forum di AnonimaScrittori <http://www.anonimascrittori.it/forum/topic/storia-di-karel/page/2>
    Stia bene e in bocca al lupo (ma si legga questo Karel),
    pennacchi

    P.S. - Che ci fa lì in Canada, se ho capito bene?

    Pubblicato 10 anni fa #
  30. k

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    Membro

    Ciò detto, vorrei ribadire anche a Chia 72 che io non condanno niente, né la letteratura d'evasione né la cosiddetta paraletteratura. Anche a me piacerebbe saper fare gli harmony, i fantasy e pure gli horror, non foss'altro perché vendono molto più delle cose che faccio io. Una condanna spocchiosa suonerebbe oltre tutto anche d'invidia; invidia che peraltro confesso. Tutto serve a questo mondo - tutto svolge una funzione, tout se tien - e ognuno suona le corde che ha.
    Ciò non toglie però che qualche differenza pure esista. La vispa Teresa e L'infinito non sono esattamente la stessa cosa (a proposito di Vispa Teresa c'era qualche giorno fa sull'Espresso un bellissimo articolo di Umberto Eco - mi pare fosse una lettera o dei consigli al nipote, che è girato anche su internet - in cui ribadiva l'importanza, proprio come nella nostra Colonia, di imparare le poesie a memoria, fossero pure la Vispa Teresa. Se qualcuno lo trova e lo posta qui, fa un favore a tutti). Con questo non voglio dire che le mie cose siano L'infinito. Però vorrebbero esserlo. Poi se non ci riescono è un altro paio di maniche. Ma tra la narrativa che rassicura e diverte il lettore, e quella invece che gli apre finestre e scorci nuovi sul reale e su sé stesso - anche inquietanti - ecco, io preferisco questa ed è questa che vorrei fare.
    Mo' basta che ciò da lavora'.

    - Fantasy, fantastico e fantascienza non sono la stessa cosa. A partire da Luciano, da Mark Twain, da Verne e Wells fino a Bradbury, l'invenzione di uno scenario 'altro' non è che un pretesto per parlare di 'questo' - un modo per guardarlo dall'alto o di lato - un modo di rivolgersi a nuora perché suocera intenda. Resta sempre, comunque, che ciò che conta sul serio non sono i generi, ma le singole opere. La fiaba del Brutto anatroccolo, ad esempio, è un capolavoro della poesia-narrativa mondiale, un superconcentrato di angoscia e di dolore. Certi flussi di coscienza, invece, sono una rottura di coglioni. Detto questo, mi riservo anch'io di farne magari qualcuno in vecchiaia - hai visto mai? - senza che poi Rizza o Chia 72 mi vengano a dire: "Non lo dovevi fa'!". Ah, io so' incoerente. Che ne posso sapere oggi, di cosa penserò domani?

    (Sull'home, decida il boss. Senta Rizza e decidano assieme.)

    Pubblicato 10 anni fa #

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