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Citazioni

(125 articoli)
  • Avviato 14 anni fa da FernandoBassoli
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. zaphod

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    Fondatore

    confermo 27 e ovviamente l'incontro è aperto a tutti

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. A.

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    Moderatore

    Citazioni di Vujadin Boskov

    Scendete in campo e sparpagliatevi.

    Un giocatore con due occhi deve controllare il pallone e con due il giocatore avversario.

    Rigore è quando arbitro dà, non quando guardalinee dà.

    Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori.

    Loro sono loro, noi siamo noi.

    Dopo pioggia viene sole.

    Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.

    Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo.

    Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare.

    Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0.

    Quando Dio vuole palla entra in rete.

    Gullit uscì dall'area come cervo esce da foresta.

    Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.

    Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l'anno dopo le metti nell'armadio.

    No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.

    Non si possono prendere quattro goal contro avversari che passano tre volte nostra metà campo.

    Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma anche compagni.

    Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri.

    Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.

    Arbitro comprato da Juve

    Io penso che per segnare bisogna tirare in porta

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. zanoni

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    Citazioni di Vujadin Boskov

    quella piu' rilevante pero' non c'e', anche se 'rigore è quando arbitro dà, non quando guardalinee dà' ci si avvicina molto...

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. k

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    Membro

    ...ma che cazzo ne volete sape' voi? Ma mo' davvero i tomi di filosofia si studiano per estratti apocrifi da wikipedia? Poi dice che non cià ragione la gelmini.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. zanoni

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    Membro

    lo dice anche Ancellotti: the penalty is when the referee whistles

    www.youtube.com/watch?v=1AA2fgRuSho&feature=related

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. "Dirà che il tribunale competente è Forum."

    (Alessandra Roma)

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. A.

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    Moderatore

    "Magdallenne, film de genere de suore che meneno ai pischelli, anche se poi er film s'arranchia. Ma d'un tratto er film ce regala un guizzio che improvvisamente entreno due figure divertenti che rompeno sto monotonia, sti negri che spareno un po' ai ufi. Rompeno er monotonia e po' ce sta la scena che je esciono le spinace dalle mani, che è sempre na robba d'effetto."

    "Ma che stai a dì, aò? Era MEN IN BLACK quello! Te sei visto er seconno tempo dell'artro!"

    "Ah sì? Ambè, ma a me un po' de suore negre me sta pure bene. Anche sparà a un paro de ufi a me nun me dispiace."

    Corrado Guzzanti che impersona Lorenzo/Enrico Ghezzi.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. A.

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    Moderatore

    L'Eguagliatrice numera le fosse,
    ma quelli vanno, spinti da chimere
    vane, divisi e suddivisi a schiere
    opposte, intesi all'odio e alle percosse:
    così come ci son formiche rosse,
    così come ci son formiche nere...
    Schierati al sole o all'ombra della Croce,
    tutti travolge il turbine dell'oro;
    o Musa - oimè - che può giovare loro
    il ritmo della pia piccola voce?
    Meglio fuggire dalla guerra atroce
    del piacere, dell'oro, dell'alloro.

    Guido Gozzano

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. A.

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    Moderatore

    Come dice, scusi? Perché non scaviamo e così vediamo se il camion c’è per davvero oppure non c’è?

    Assolutamente no. Ma sta scherzando? Un mito è un mito, e non si va mai a vedere se un mito di fondazione è vero o meno. Ciò che conta è ciò che il mito racconta. E se noi scaviamo e dopo il camion non c’è – per esempio – che facciamo, restiamo senza mito? Ma lei è matto. Non si scherza con i miti. Anche perché c’è un altro detto in giro per Latina e per l’Agro Pontino, un detto che ripetevano i nostri vecchi coloni dentro le osterie ed io l’ho sentito sia da mio nonno che dai miei zii: «Il giorno che viene giù la palla o che si sposta, quel giorno è la rovina per Latina-Littoria e l’Agro Pontino. Inizia la fine e non c’è più niente da fare. Viene giù tutto. Morte e distruzione totale». Quella palla è un tappo – signore mio – un tappo che tiene chiuse le potenze ctonie. Se lei lo toglie anche per un minuto solo, è come il vaso di Pandora, arrivederci e grazie; le potenze degli inferi fuoriescono tutte ed entrano in insanabile contrasto con quelle sidereo-celesti. È un cortocircuito cosmico, signore mio, e non vorrei proprio essere lì, il giorno che dovesse accadere. La fine di Latina-Littoria. E forse è proprio per questo che certi politici d’origine sermonetana – seme dei Caetani, marocàssi maladéti – vogliono scavare a tutti i costi un parcheggio sotterraneo sotto piazza della Palla. Dio stramaledica chi tocca la piazza e la fontana.

    Antonio Pennacchi - Canale Mussolini

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. A.

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    Moderatore

    “Eppure dobbiamo parlare; e non solo perché la letteratura, come i poveri, è notoriamente portata a prendersi cura dei propri figli, ma più ancora per via di un’antica e forse infondata convinzione, secondo la quale se i padroni di questo mondo avessero letto un po’ di più, sarebbero un po’ meno gravi il malgoverno e le sofferenze che spingono milioni di persone a mettersi in viaggio. Poiché non sono molte le cose in cui riporre le nostre speranze di un mondo migliore, poiché tutto il resto sembra condannato a fallire in un modo o nell’altro, dobbiamo pur sempre ritenere che la letteratura sia l’unica forma di assicurazione morale di cui una società può disporre, che essa sia l’antidoto permanente alla legge della giungla; che essa offra l’argomento migliore contro qualsiasi soluzione di massa che agisca sugli uomini con la delicatezza di una ruspa – se non altro perché la diversità umana è la materia prima della letteratura, oltre a costituirne la ragion d’essere.

    Dobbiamo parlare perché dobbiamo dire e ripetere che la letteratura è una maestra di finesse umana, la più grande di tutte, sicuramente migliore di qualsiasi dottrina; dire e ripetere che, ostacolando l’esistenza naturale della letteratura e l’attitudine della gente a imparare le lezioni della letteratura, una società riduce il proprio potenziale, rallenta il ritmo della propria evoluzione e in definitiva, forse, mette in pericolo il suo stesso tessuto. Se questo significa che dobbiamo parlare di noi, tanto meglio; non già per noi stessi, ma forse per la letteratura”

    I. Brodskij, “Dall’esilio”, Adelphi, pp. 14-15

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. la lavandaia

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    Nel buio tutti i gatti sono leopardi
    ( proverbio africano)

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. A.

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    Moderatore

    e la tua mente che sta sempre al buio vede leopardi ovunque. Povero Giacomo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. Genesis

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    Scrivere è morire sul foglio.
    Fer

    Semplicemente meravigliosa...

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. la lavandaia

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    Membro

    Si passa troppo tempo a tirare sassi ai cani che abbaiano per la strada e non si osserva il paesaggio
    ( la lavandaia)

    p.s professò ariposate...con me non t'attacchi, rischieresti di essere illuminato troppo ed ancora non sei pronto

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. A.

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    Moderatore

    Lavandaia, ma hai provato con unipnotista, magari mejo se anche esorcista. Fosse che fosse che guarisci . e comunque , la luce, ma che tu l'hai vista la luce??

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. lulla

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    Membro

    Mò metto anche quella che piace a me

    - Istruire lo spirito del non fare così come si istruisce lo spirito del fare.

    - Elevare l'indecisione fino a conferirle dignità politica. Porla in equilibrio con il potere.

    - Immaginare il progetto come uno spazio che comprende riserve, domande da porre.

    - Considerare la non organizzazione come un principio vitale grazie al quale ogni organizzazione si lascia attraversare da lampi di vita.

    - Avvicinarsi alla diversità con stupore.

    (Ognuna delle frasi può essere volta in forma interrogativa)

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. Nel centenario della morte di un piccolo grande uomo: Emilio Salgari, morto suicida il 25/4/1911, ecco la sua ultima, molto significativa lettera agli editori:

    "A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dato pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna".

    Note: Salgari aveva tentato di suicidarsi già nel 1909.
    Si era suicidato anche il padre.
    La moglie dello scrittore era già ricoverata in manicomio.
    La loro primogenita Fatima morì di tisi.
    Il secondo figlio Nadir morì in un incidente stradale.
    Anche gli altri due figli di Salgari, Romero e Omar, scelsero il suicidio.

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. A.

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    e questo conferma la tesi della familiarità epidemiologica del suicidio. E tuttavia credo che oggi ci siano anche mezzi per spezzare questa "fatalità".
    La sertralina cloridato, ad esempio.

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. Che sarebbe, A?

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. A.

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    Moderatore

    Un medicinale, inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) prescritto per il trattamento della depressione nei pazienti adulti, inclusa la depressione associata a sintomi di ansia.
    Zero controindicazioni.(ovviamente le prime settimane, le pulsioni suicidarie permangono, ma poi, da quando il farmaco fa effetto, c'è remissione quasi completa. Tuttavia meglio associarlo a terapia psicoterapeutica)

    Altro che il Prozac!

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. k

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    Membro

    No, A, ma che le è preso? Non si possono curare eventuali depressi consigliando loro gli psicofarmaci via internet. Abbia pazienza, no?
    Gli dica piuttosto di iniziare un trattamento con un bravo medico psicanalista. Possibilmente non di Latina.

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. A.

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    Moderatore

    Ha ragionissima, scusate tutti!

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. A.

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    Moderatore

    Douglas Adams (1952-2001)
    Guida galattica per gli autostoppisti
    Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo.
    A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
    Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggio parte dei suoi abitanti era afflitta da una quasi costante infelicità
    (Traduzione: Laura Serra)

    The Restaurant at the End of the Universe
    Ristorante al termine dell'Universo
    Il succo della storia fin qui.
    Al principio fu creato l'Universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa.
    Numerose razze sono convinte che l'Universo sia stato creato da una specie di dio.
    Gli Jatravartid di Viltvodle VI credono invece che il cosmo sia nato dallo starnuto di un essere chiamato il Grande Ciaparche Verde.
    Gli Jatravartid, che vivono nel costante timore del giorno in cui ci sarà l'Avvento del Grande Fazzoletto da Naso Bianco, sono piccole creature azzurre fornite ciascuna di cinquanta braccia, ragion per cui sono stati gli unici, nella storia delle razze intelligenti, ad avere inventato il deodorante per ascelle prima della ruota.
    (Traduzione: Laura Serra)

    Life, the Universe and Everything
    The regular early morning yell of horror was the sound of Arthur Dent waking up and suddenly remembering where he was.
    It wasn't just that the cave was cold, it wasn't just that it was damp and smelly. It was that the cave was in the middle of Islington and there wasn't a bus due for two million years.
    Time is the worst place, so to speak, to get lost in, as Arthur Dent could testify, having been lost in both time and space a good deal. At least being lost in space kept you busy.

    La vita. l'Universo e tutto quanto
    Come sempre, nel dormiveglia, fu assalito dal ricordo di dove fosse e con un sincero, autentico grido d'orrore Arthur Dent si svegliò.
    Così, come sempre, cominciò la sua giornata.
    Il problema non erano tanto il freddo, l'umidità, il cattivo odore della caverna. Il problema era che la caverna si trovava nel bel mezzo di Islington, e che prima di due milioni di anni non sarebbe passato nessun autobus.
    Come Arthur ben sapeva, il tempo è il posto (se così lo si può chiamare) peggiore per perdersi; e lui ci si era perso un mucchio di volte: bel tempo e nello spazio. Ma, se non altro, quando ci si perde nello spazio si ha sempre qualcosa da fare.
    (Traduzione: Laura Serra)

    So Long, and Thanks for All the Fish
    That evening it was dark early, which was normal for the time of year. It was cold and windy, which was normal.
    It started to rain, which was particularly normal.
    A spacecraft landed, which was not.
    There was nobody around to see it except for some spectacularly stupid quadrupeds who hadn't the faintest idea what to make of it, or what. So they did what they did to everything, which was to run away from it and try to hide under each other, which never worked.
    Addio, e grazie per tutto il pesce
    Quella sera fece buio presto, il che era normale per quel periodo dell'anno. Era freddo e tirava vento, il che era normale.
    Cominciò a piovere, il che era particolarmente normale.
    Atterrò un'astronave, il che invece non era normale.
    In giro non c'era nessuno che potesse vederla, a parte alcuni quadrupedi eccezionalmente cretini che non avevano la più pallida idea ci cosa fosse quell'affare e non sapevano nemmeno se erano tenuti a capire che cosa fosse, se fosse roba commestibile o che altro.
    Così fecero quel che facevano in tutte le occasioni, cioè scapparono via e cercarono di nascondersi uno sotto l'altro, un'impresa che non riusciva mai bene
    (Traduzione: Laura Serra)

    Mostly Harmless
    The history of the Galaxy has got a little muddled, for a number of reasons: partly because those who are trying to keep track of it have got a little muddled, but also because some very muddling things have been happening anyway.
    One of the problems has to do the speed of light and the difficulties involved in trying to exceed it. You can't. Nothing travels faster than the speed of light with the possible exception of bad news, which obeys its own special laws.
    Praticamente innocuo
    La storia della Galassia si è un po' ingarbugliata per diverse ragioni: in parte perché chi cerca di tenersene al corrente si è un po' ingarbugliato, e in parte perché, obiettivamente, sono successe cose che rendono tutto molto ingarbugliato.
    Uno dei problemi riguarda la velocità della luce e le difficoltà che comporta il tentare di superarla. Non la si può superare. Biente viaggia più in fretta della velocità della luce, con la possibile eccezione delle cattive notizie, che seguono leggi specifiche.
    (Traduzione: Laura Serra)

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. A.

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    Moderatore

    La Terza Onda (The Third Wave) è stato un esperimento per dimostrare l'attrattiva del fascismo[1][2] tenuto dal professore di storia Ron Jones agli studenti del secondo anno della Cubberley High School (Palo Alto, California) alla sua classe di Storia Contemporanea come parte dello studio della Germania nazista[3] nella prima settimana di aprile del 1969.

    Jones, che non era stato in grado di spiegare ai suoi studenti come la popolazione tedesca avesse potuto usare l'ignoranza come scusante dell'Olocausto, decise di far loro sperimentare ciò personalmente. Jones diede quindi vita ad un movimento chiamato "The Third Wave" ("La terza onda") e convinse i suoi studenti che era necessaria l'eliminazione della democrazia. Il fatto che la democrazia ponga l'accento sull'individualità venne considerato come uno svantaggio della democrazia, e Jones pose l'accento su questo punto principale nel movimento con il suo motto "Forza attraverso la disciplina, forza attraverso l'unione, forza attraverso l'azione, forza attraverso l'orgoglio".

    L'esperimento non è stato ben documentato. Delle fonti contemporanee, l'esperimento è menzionato solo dal giornale studentesco della Cubberly High School The Cubberley Catamount. Viene solo menzionato brevemente in due uscite[4][5] ed una o più uscite del giornale contengono articoli riguardanti questo esperimento, ma senza troppi dettagli. Il documento più dettagliato di questo esperimento è un articolo scritto dallo stesso Jones circa sei anni dopo. Esistono vari altri articoli riguardanti l'esperimento, ma sono stati scritti tutti molto tempo dopo.

    Su questo fenomeno si sono basati lo special TV "The Wave" del 1981, il libro del 1988 "The Wave" e vari adattamenti teatrali. Anche il film tedesco L'onda del 2008 è stato tratto da questo esperimento. Nel 2010 Jones ha messo in piedi uno spettacolo teatrale musicale chiamato "The Wave", scritto con alcuni degli studenti della classe

    Cronistoria

    Jones scrive che iniziò il primo giorno dell'esperimento lunedì 3 aprile 1969 con cose semplici come il corretto modo di sedersi, addestrando gli studenti finché questi erano in grado di arrivare dall'esterno della classe fino alle proprie sedie e prendere posizione nel modo corretto in meno di 30 secondi senza fare alcun rumore. Procedette quindi con una ferrea disciplina in classe emergendo come una figura autoritaria e migliorando drammaticamente l'efficienza.

    Jones chiuse la sessione del primo giorno con alcune regole che sarebbero state da intendersi per un esperimento di un solo giorno. Gli studenti dovevano essere seduti attenti prima della seconda campana, dovevano alzarsi in piedi per fare domande o rispondere e dovevano farlo usando tre parole od anche meno ed era loro richiesto di anteporre in ogni caso "Signor Jones".

    Nel secondo giorno organizzò le cose in modo da mescolare la sua classe di storia in un gruppo con un supremo senso della disciplina e della comunità. Jones diede nome al movimento "The Third Wave" (La Terza Onda) derivando questo dalla credenza comune che la terza in una serie di onde è l'ultima e la più larga. Jones creò un saluto simile a quello del regime nazista e ordinò ai membri della classe di salutarsi vicendevolmente in quel modo anche al di fuori della classe. Ognuno di loro si attenne a questo comando.

    L'esperimento prese vita per conto suo, con studenti che da un po' tutta la scuola vi si univano: il terzo giorno la classe si allargò dagli iniziali 30 studenti a 43 partecipanti. Tutti gli studenti mostrarono un drastico miglioramento nelle loro abilità accademiche e una motivazione straordinaria. Ad ogni studente venne fornita una "card per i membri" e ad ognuno fu assegnato un compito speciale (come disegnare lo striscione del movimento, bloccare l'entrata ai non-membri, eccetera). Jones istruì gli studenti su come fare un'iniziazione ai nuovi membri, e per la fine del giorno il movimento aveva già oltre 200 partecipanti. Jones fu sorpreso quando alcuni degli studenti iniziarono a riferire a lui nel momento in cui altri membri fallivano nel tollerare le regole.

    Giovedì, il quarto giorno dell'esperimento, Jones decise di porre fine al movimento perché ne stava perdendo il controllo. Gli studenti divennero incredibilmente coinvolti nel progetto e la loro disciplina e lealtà al progetto era sbalorditiva. Annunciò ai partecipanti che il movimento era solo una parte di un movimento a livello nazionale e che nel giorno seguente un candidato presidenziale del movimento ne avrebbe annunciato pubblicamente l'esistenza. Jones ordinò agli studenti di partecipare ad una manifestazione a mezzogiorno del venerdì per testimoniare all'annuncio.

    Invece di un discorso televisivo del loro leader, agli studenti venne presentato un canale vuoto, con del cosiddetto "rumore". Dopo alcuni minuti di attesa, Jones annunciò che tutti loro avevano preso parte ad un esperimento sul fascismo e che tutti quanti avevano volontariamente creato un senso di superiorità che i cittadini tedeschi avevano nel periodo della Germania nazista. A quel punto il professore mostrò loro un film sul regime nazista. Quella fu la fine dell'esperimento.
    Reazione

    Nonostante le chiare implicazioni di questo studio sulla malleabilità delle giovani menti, che è di particolare interesse per la psicologia che cerca di comprendere e prevenire il suo abuso, poco è emerso sul tema; lo scrittore Todd Strasser, sotto lo pseudonimo di Morton Rhue, scrisse un racconto per ragazzi sul tema, intitolato L'onda che è stato anche trasmesso come film TV nel 1981 negli USA; più tardi lo stesso Jones uscì con del suo materiale originale. Ricercatori che si sono occupati dell'esperimento hanno avuto dei problemi nel reperire materiale dagli studenti che furono coinvolti. Quindi, quasi tutte le informazioni dettagliate sull'esperimento "The Third Wave" provengono da Ron Jones stesso. In seguito, nel 2008 venne realizzato un altro film sull'argomento. In questa versione l'esperimento fu trasferito nella Germania degli anni 2000.

    Nel 2006 in Florida una classe di storia della scuola media tentò di ricreare l'esperimento con bambini ancora più giovani[7]

    Un resoconto completo è stato dato da Ron Jones nell'edizione 1980 di "The Next Whole Earth Catalog" nelle pagine 374-377.
    Alcune note sui tempi

    Nel "The Catamount, Vol 11., No 13., pag 2" che è stato pubblicato venerdì 7 aprile, si riporta di "strane cose accadute nelle classi di Mr.Jones" che sono menzionate senza ulteriori dettagli, il che conferma che il movimento era attivo, ma non ancora terminato nella settimana che iniziava il 3 aprile 1967. Nel numero seguente, pubblicato il 21 aprile, l'esperimento viene datato "due settimane fa", che pone l'esperimento nella prima settimana di aprile.

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. A.

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    Moderatore

    http://youtu.be/hd7wEMFjM-c

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. Ho visto il film, molto bello.

    Però potresti fare n'esperimento diverso. Tipo: "il comunismo spiegato ai miei alunni".

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. Qui la puntata della Striscia dove si parla della versione tedesca di "L'Onda" girata da Dennis Gansel.

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. A.

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    Moderatore

    Una mia alunna fa una tesina sulla Terza Onda.
    Ne abbiamo parlato molto. In effetti, però, sembra che il vero esperimento non fosse così "perfetto" come è stato riportato.

    @Faust. Grazie , non l'avevo visto, ora leggo

    @Torque: Il comunismo in quanto totalitarismo magari sì, ma non il comunismo essenza (cfr. Critica del programma di Gotha di Marx. che coniuga libertà e eguaglianza (mai realizzato, invero. Mentre il nazismo essenza è stato realizzato.

    Marx, L’ultima fase della società comunista

    In questa fase verrà superata la distinzione storica tra lavoro fisico e lavoro intellettuale e la concezione borghese del diritto. Allora finalmente la società potrà scrivere sulle sue bandiere “Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni”. (cfr. At 4, 35).

    K. Marx, Critica del programma di Gotha

    In una fase piú elevata della società comunista, dopo che è scomparsa la subordinazione asservitrice degli individui alla divisione del lavoro, e quindi anche il contrasto fra lavoro intellettuale e fisico; dopo che il lavoro non è divenuto soltanto mezzo di vita, ma anche il primo bisogno della vita; dopo che con lo sviluppo onnilaterale degli individui sono cresciute anche le forze produttive e tutte le sorgenti della ricchezza collettiva scorrono in tutta la loro pienezza, solo allora l’angusto orizzonte giuridico borghese può essere superato, e la società può scrivere sulle sue bandiere: Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni!

    K. Marx- F. Engels, Opere scelte, Editori Riuniti, Roma, 19692, pag. 962

    Ma qui si aprirebbe una discussione : "esiste un'essenza che non sia storicizzazione a posteriori di un evento?" E "qual è il rapporto tra utopia e evento?"

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. zanoni

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    Membro

    Una mia alunna fa una tesina sulla Terza Onda.
    Ne abbiamo parlato molto. In effetti, però, sembra che il vero esperimento non fosse così "perfetto" come è stato riportato.

    sinceramente, io ho avuto l'impressione di una gran fregnaccia. primo, per la rapidita' con cui si sarebbe conseumata l'opera di indottrinamento; secondo, perche' la fugura del prof. non e' di per se' carismatica (anzi, a quell'eta' e' nell'ordine delle cose la contestazione delle figure d'autorita'); terzo, perche' le figure carismatiche hanno successo in congiunture particolari, di crisi manifesta.

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. A.

    offline
    Moderatore

    la crisi manifesta c'èra comunque. Si era in piena era Vietnam, molti ragazzi aspettavano le cartoline precetto. (non so se nel film questo emerga)
    Masecondo me 5 6 giorni sono pochi. e poi, vero, secondo me latente e inconscia c'era una carismaticità destrorsa nel prof...
    (in effetti, se lo guardi bene, nemmeno Hitler aveva tutto sto carisma p a l e s e (latente e inconscio eccome). Cioè, nemmeno paragonabile a Mussolini, per dire)

    Pubblicato 13 anni fa #

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