Prima che Spider Truman riveli i retroscena della candidatura Fli-Pennacchi a Latina è bene che tutta la verità sia una volta per tutte svelata e le responsabilità messe bene in chiaro.
E' stata tutta colpa di alcuni deputati di Futuro e Libertà che col favore delle tenebre si sono precipitati a Latina-Littoria perché volevano assolutamente coinvolgere l'enfant prodige della politica locale - per discrezione e in virtù della sua giovane età ne sveleremo solo le iniziali M.P. - nel loro progetto di riconquista del potere dopo la cacciata dal Paradiso delle Libertà per mano del Cavaliere Senza Macchia che, brandendo la sua Spada di Fuoco, li aveva messi alla porta. "Adesso dovrete lavorare e guadagnarvi i voti sulla strada, basta collegi bloccati e privilegi di casta, solo sangue, sudore e lacrime."
Ecco un'intercettazione ambientale registrata nei bagni della Camera dei Deputati alla vigilia del raid notturno a Latina-Littoria (anche qui per discrezione ometteremo i nomi completi degli onorevoli in questione in attesa di un'autorizzazione degli organismi competenti):
Fabio G.: "Dobbiamo assolutamente avere M.P. come candidato sindaco."
Claudio B.: "E chi cazzo è M.P:?"
[rumore di sciacquone]
Antonio B.:"Come chi è? E' un fenomeno, pensa che all'asilo era già rappresentante di istituto e aveva imposto che si suonasse Giovinezza all'inizio di ogni lezione"
Claudio B.: "Boh, io all'asilo non me lo ricordo, sarà che in quel periodo stavo più dentro che fuori e non facevo altro che menarmi coi compagni."
Fabio G.: "Minchia, ma non all'asilo ai tempi tuoi, questo è giovane, ancora deve fare la maturità, ma pensa che in classe sua tutti portano la camicia nera e i pantaloni alla zuava..."
Antonio B.: "Claudio, io sono il responsabile regionale, ma tu sei quello provinciale, quindi se a te la candidatura di M.P. non sta bene hai tutto il diritto di porre il veto, lo sai bene."
[Rumore di nocche scrocchiate]
Claudio B."Ma che scherzi? Se il Partito ha deciso una linea quella è, fino in fondo."
Fabio G.: "Allora è deciso. Domani si va a Littoria. A noi!"
Claudio B. e Antonio B. all'unisono: "A noi!"
Questo l'antefatto.
Quella famosa sera i tre si sono visti in pizzeria con M.P. e hanno lanciato la proposta: "Devi fare il candidato sindaco."
"Ma voi siete scemi," ha risposto quello, "io sono giovane mica coglione. Qua si prospetta un bagno di sangue. Piglio quattro voti, mi fanno un culo così e mi sono giocato la reputazione. Cercatevene un altro. Al limite vi do una mano dietro le quinte."
E' stato Fabio G. a togliere - come al solito - le castagne dal fuoco e a uscire dall'impasse. "Ciò un amico scrittore che potrebbe prestarsi al gioco, tanto non cià niente da perdere, lo conoscono un po' tutti come una testa calda, alla peggio si fa un po' di pubblicità e vende qualche libro."
"Ma chi è?"
"Antonio P."
"Chi? Ma che sei matto quello non fa altro che dire di essere comunista!"
"Sì, lo dice lui, ma io ti dico che quello è più fascio di noi quattro messi insieme, gli sventoliamo il busto del Duce sotto il naso e ci si butta a pesce in questa storia, e poi..."
"Poi che?"
"E poi se va male diamo la colpa ai comunisti, anzi ti dirò di più, chiediamogli se ha qualche amico compagno da buttare nella mischia così alla peggio la responsabilità la scarichiamo tutta su di loro."
Come si sa le cose sono poi andate in maniera leggermente diversa perché lo scrittore Antonio P. non veniva - come si dice - dalla montagna del sapone e il nome ce lo aveva sì messo, però poi avanti aveva mandato un prestanome, tale Filippo C. che si era prestato in virtù di chissà quale ricatto a fare da capro espiatorio.
In tutto questo l'Anonima Scrittori si è buttata a corpo morto. A caccia - come al solito - di quel briciolo di notorietà che in questa società postindustriale non si nega a nessuno, l'Anonima - dopo un rapido calcolo costi benefici (la mozione "D'altronde è sempre meno impegnativo che andare all'Isola dei Famosi" è stata approvata all'unanimità) - ha schierato la sua formazione migliore.
Solo in fase di presentazione liste un barlume di buon senso è affiorato alle menti ottenebrate degli Anonimi. All'inizio la consegna era chiara: massima visibilità: Zaphod capolista e tutti gli altri dietro. Entusiasti gli onorevoli:"Sì, sì, a noi metteteci in fondo, ci siamo solo per un fatto simbolico, anzi, invece dei nomi veri metteteci degli pseudonimi, confondeteci nella massa."
E'stato tutto sto zelo a insospettire l'Anonima che quindi ha chiamato a raccolta gli amici e ha detto: "Qua c'è da divertirsi, chi ci sta?" E sono arrivati da tutta Italia, poeti, direttori di giornali, pittori, surfisti, canoisti, direttori trombati di giornali, mancavano solo i nani e le ballerine perché stavano già tutti dall'altra parte.
Poi - ciliegina sulla torta - Zaphod ha falsificato la voce simulando di essere il segretario dell'onorevole Fabio G. e ha telefonato a Filippo C. che stava per scrivere in bella copia il suo programma di governo e ha detto con la voce più impostata che è riuscito a tirare fuori: "Sa, l'onorevole Fabio G. avrebbe piacere di essere capolista per dare un segnale a tutta la Nazione."
Bestemmia di Filippo C. "Porca troia, mo' mi tocca di riscrivere tutta la lista daccapo, ma se l'onorevole ha deciso così, sarà fatto.SAluto al Duce". E aveva riattaccato.
Non abbiamo testimonianza della reazione dell'onorevole quando ha aperto i giornali e letto che era candidato come capolista nelle elezioni di una sperduta cittadina nel buco del culo della Storia, ma sappiamo che da quel giorno è stato presente ogni volta che ha potuto in città per spiegare a tutti che era tutto un equivoco e che non bisognava prendere la cosa sul serio.
Come è andata a finire la cosa lo sappiamo tutti. Il Cavaliere Senza Macchia è sceso in Agro, ha aperto le braccia sorridente e tutti i figlioli prodighi si sono affrettati a rifugiarvisi tremolanti e affannati. A M.P. ha proprio detto: "Adesso ciò da sistemare questo che è un po' meno giovane di te e m'ha fatto pure da Ministro e s'è sbattuto per non farmi andare in galera, ma stai tranquillo che il prossimo un po' più giovane che aiuto sei tu."