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fondi ad annozero

(41 articoli)
  1. tataka

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    e invece c’è gente che da retta, senza vergognarsene, ad un fascista come Giuseppe Ciarrapico.

    Ricordo che la richiesta di scoglimento del Comune di Fondi non è una fantasia del fascista Ciarrapico. Ma è stata proposta -dopo lunghe indagini- dal Prefetto di Latina e approvata dal Ministro dell'Interno dello stesso governo appoggiato dal "normale" Fazzone.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. sensi da trento

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    io invece ti ricordo che grassucci è stato accusato di mafia (sul manifesto) da ruotolo e denunciato dalla padrona del lago anna scalfati (sorella di un socio in affari di fazzone).
    insomma: se le è beccate da entrambe le parti.
    i compagni di repubblica e dell' Unità, gliela vogliono dare un po' di solidarietà a grassucci oppure no?

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. k

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    Ripeto a scanso d'equivoci che non so niente di Fondi - l'ultima volta che ci sono stato risale a una decina d'anni fa - motivo per cui non ho nessun elemento per poter esprimere un giudizio mio: se c'è o non c'è la mafia e se ha direttamente o meno le mani al collo dei politici, io al momento non lo so e attendo fiducioso (sic) quello che diranno polizia e magistratura. Quello di cui sono però sicuro - ci sia o non ci sia la mafia a Fondi - è che con le questioni del lago di Sabaudia non c'entri storicamente un cazzo. Metterle per forza tutte assieme ed associarle ad ogni costo significa, per me, voler costruire un paradigma di comodo. Chi vuole lo faccia, ma non è mestiere mio. Motivo per cui, Tata', su stocazzo di don Ciotti - e tutti gli eventuali amici suoi - mi trovo molto più d'accordo con Grassucci che con te. E pure sulla padrona del lago. E Ciarrapico (anche se è sempre un presidente emerito della Roma). Su Fazzone e sugli altri amici suoi - di Grassucci, cioè, questa volta - invece no. Sono amici suoi e se li tenga, ma per ragioni più ideologiche che morali perchè - ripeto - se sono o non sono collusi con la mafia non lo so e non lo sappiamo ancora. O levate di mezzo il lago di Sabaudia, o tutta la questione puzzerà per me di montatura.
    Conosco infine sia Grassucci che Panigutti. Loro due non si amano. Io però non ho al momento nessun particolare motivo per schierarmi con l'uno contro l'altro. Facessero ambedue quel cazzo che gli pare. Il tono però dell'articolo postato qui da Sensi - cioè la rivendicazione di laicità e socialismo di Grassucci - è da me totalmente condiviso: viva la libertà e l'eguaglianza, viva il libero pensiero e abbasso i preti. Bravo Grassucci. Resta però che poi Grassucci non se la può onestamente prendere con la sinistra e i comunisti. Mo' siamo noi che - per qualche piccolo giro di danza con don Ciotti e Ciarrapico - staremmo coi preti e coi fascisti? Eccheccazzo, lui e Cicchitto stanno da anni con Berlusconi e il Papa, e alla fine i traditori siamo noi?

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. tataka

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    Don Ciotti non c'entra niente con il lago di Sabaudia (è Grassucci che fa -volutamente?- confusione). E' venuto qua per le questioni mafiose, che riguarderebbero oltre che Fondi anche la discarica di Borgo Montello. E comunque al di là di questo, per chi non lo sapesse è uno che ha tirato fuori dalla droga migliaia di giovani, ha creato cooperative per il reintegro sociale di ex detenuti ed ragazzi difficili sulle terre confiscate ai boss del Meridione. Quindi associare il suo lavoro alla superstizione è veramente ottuso.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. urbano

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    Però è proprio sul Territorio che sinergicamente per il Sig. Vescovo si pubblica "il dialogo" quindi inneggiare abbasso i preti non mi pare il caso.

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    Pubblicato 14 anni fa #
  6. sensi da trento

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    E comunque al di là di questo, per chi non lo sapesse è uno che ha tirato fuori dalla droga migliaia di giovani, ha creato cooperative per il reintegro sociale di ex detenuti ed ragazzi difficili sulle terre confiscate ai boss del Meridione. Quindi associare il suo lavoro alla superstizione è veramente ottuso.

    anche vincenzo muccioli ha fatto la stessa cosa creando la comunità di san patrignano.
    quando è morto, però, i compagni di Cuore (settimanale satirico della sinistra) andarono in piazza a festeggiare (nel vero senso della parola: chi c'era ricorderà la prima pagina di Cuore, in quei giorni in edicola).

    probabilmente anche in quel caso, la libertà di don ciotti era più libertà di quella di muccioli.

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. sensi da trento

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    Resta però che poi Grassucci non se la può onestamente prendere con la sinistra e i comunisti. Mo' siamo noi che - per qualche piccolo giro di danza con don Ciotti e Ciarrapico - staremmo coi preti e coi fascisti? Eccheccazzo, lui e Cicchitto stanno da anni con Berlusconi e il Papa, e alla fine i traditori siamo noi?


    beh, effettivamente...

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. tataka

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    probabilmente anche in quel caso, la libertà di don ciotti era più libertà di quella di muccioli.

    Mi sembra molto stupido fare paragoni...

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. tataka

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    io invece ti ricordo che grassucci è stato accusato di mafia (sul manifesto) da ruotolo

    Grassucci non è mai stato accusato di mafia da Ruotolo. L'articolo lo dimostra:

    Lo scontro sul comune di Fondi (scioglierlo o non scioglierlo per mafia?) si sta ampliando all'intero territorio della provincia di Latina. Senza esclusioni di colpi. E così capita anche che un quotidiano locale - «Il nuovo territorio», considerato vicino al PDL - propaganda in prima pagina titoli duri contro le cooperative che gestiscono le terre confiscate alle mafie. "Ubriachi ma solo se antimafia" era il taglio medio della prima pagina del 27 agosto scorso.
    Ben tre articoli a commento dell'appello del sindaco di Cisterna di Latina, del centrodestra, che invitava a comprare il vino della cooperativa Il Gabbiano, gestore di una decina di ettari di vigneto confiscati a Francesco Schiavone, conosciuto come Sandokan.
    Il capo dei casalesi - oggi al 41 bis, dopo essere stato condannato nel processo Spartacus - viene definito "presunto mafioso" nell'editoriale firmato dal direttore Lidano Grassucci.
    Che poi continua: "L'azienda vinicola antimafia la terra non l'ha pagata, è un dono che la collettività ha fatto e ora pure la sponsorizzazione del sindaco?" E per essere ancora più chiaro scrive, testuale: "Non amo gli 'antimafi' di professione".
    Il "Nuovo Territorio" nei mesi passati è stato particolarment attento al caso Fondi, ospitando molto spesso le difese del sindaco Luigi Parisella e del padrone politico della città, il senatore del PDL Claudio Fazzone. Ora la decisione di alzare il tiro, direttamente contro le cooperative antimafia.

    Quello che il quotidiano di Latina non dice, però, è che quelle stessa tenuta che oggi produce il vino distribuito nel circuito dell'associazione Libera è stata già oggetto nel 2006 di un attentato. Di notte qualcuno sabotò i tendoni delle vigne, distruggendo tre ettari di coltivazione.
    Nessun colpevole venne arrestato e il caso - come quello di don Cesare Boschin - venne archiviato.
    Le terre appartenevano a Nicola Schiavone, ma erano in realtà riconducibili a Francesco Schiavone.
    Il primo sequesto è avvenuto nel 1997 , durante il processo Spartacus, mentre la confisca definitiva è stata decisa nel 2003.
    La copperativa oggi produce il vino "Campo Libero" ed è l'unico fondo agricolo nato dalle terre confiscate alla mafia funzionante nella provincia di Latina.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. zanoni

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    mah, al di la' dei giudizi sul 'professionista' (mente sapendo di mentire) e sul personaggio, la posizione di Grassucci e' priva di senso logico. E' stata data infatti solidarieta' a Panigutti perche' e' un giornalista querelato da un politico, in quanto si pensa a un 'abuso di posizione dominante' (per cosi' dire): il politico che vuol far tacere un oppositore scomodo, qualcuno che grida ai quattro venti la (presunta) verita'. Tutt'altra cosa, ovviamente, e' quando un normale cittadino - per di piu', un collega - ne querela un altro. Le due situazioni sono su due piani differenti: e fare confusione e' sintomo di scarsa volonta' - o di incapacita' - di usare la logica.

    Detto questo, per me Fazzone, berlusconi, la Scalfati o Ruotolo hanno tutto il diritto di querelare chi vogliono: certi meccanismi esistono proprio per la tutela dei cittadini - chiunque essi siano.

    Quello che invece e' inaccettabile - anche sul piano squisitamente politico - e' l'uomo politico (in questo caso, Fazzone) che pretende di querelare un prefetto per quanto scritto in un ATTO PUBBLICO, che tra l'altro ha trovato l apiena condivisione del ministro dell'Interno.

    Altrettanto inaccettabile, dal mio punto di vista, e' avallare un comportamento simile, da ras del quartiere.

    Questo al di la' del fatto che fazzone sia o non sia effettivamente colluso con la 'ndrangheta: perche' i modi e i metodi mafiosi - quelli si' - fanno integralmente parte del modus operandi del personaggio (e di chi, contro ogni logica e solo per interesse, continua a difenderlo).

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. Sul lago di Sabaudia, breve inciso: trent'anni fa, gli stessi che adesso difendono la giornalista di Rai Tre, avrebbero invocato l'esproprio, magari proletario. Ora no. Ora a sinistra abbiamo scoperto l'ambientalismo - poi dici perché gli operai votano la Lega - e siamo diventati degli estremisti. Pronti a difendere il diritto della più cagacazzi di zanzara, ma assolutamente assenti quando c'è da difendere dei posti di lavoro (non so se tutti sanno che, date le recenti vicende del lago, Rizzardi ha dovuto spostare i cantieri e ha anche mandato a casa un po' di persone tra cassintegrati e mancati rinnovi dei contratti).

    Su Fondi. Aspetto il giudizio. Spero con le leggi di adesso e non con la porcata che si sono inventati. Prima di allora, scusate ma la penso così, sono tutti innocenti. Fazzone, Panigutti e chi altri.

    Dici la solidarietà a Panigutti. Certo, hanno fatto bene. Zanoni afferma che la 'facoltà' di querelare è un diritto giustamente concesso. Sono d'accordo, a livello generale. Nel particolare so benissimo che viene utilizzato più come arma di offesa e minaccia che come arma di difesa. Ti querelo così, al di là di come va a finire la questione in fattispecie, ti impari. E la prossima volta, anche se ti assolvono, starai più attento a parlare di me. E, sia chiaro, non ho detto che questo lo faccia Fazzone. So soltanto che è una moda, non solo della politica ma di qualsiasi cittadino. Anche a me m'hanno querelato per gli articoli che scrivo. L'ex presidente di un centro anziani. Credo che la pratica sia stata archiviata senza nemmeno andare dal magistrato. Intanto però mi sono dovuto prendere due giorni di permesso per andare dai carabinieri a testimoniare.

    Sarò pure giudicato finiano. Ma qui mi sembra si stiano schierando due curve. A questo gioco non solo non mi presto, ma mi guardo dallo starci vicino. Chi ha letto le carte dice che le cose non sono così chiare. I meglio informati dicono che la situazione, rispetto a quello che a Fondi c'è - pare una situazione un po' losca con qualche episodio di delinquenza grave e organizzata -, è molto esagerata. Invece di far luce su quello che realmente sta avvenendo da quelle parti, si pensa a fare propaganda. Non è solo una malattia di Latina, è interamente italiana. E poi la sinistra o il centrosinistra o la destra travestita da centrosinistra. E mi riferisco alla solidarietà a Frattasi da parte del PD con tanto di magliettine. Magari rimpiazzano il Che, ormai troppo comunista. O l'Italia dei Valori che riscopre Latina con la manifestazione davanti alla Prefettura. Addirittura Rifondazione che adesso a Latina è per il Prefetto, a Genova contro, a Milano a metà e metà, a Bolzano non risulta pervenuto alcun dato.

    Intanto, solo una notizia che però non sembra fregare a nessuno. Come se esistesse solo Fondi e l'avvocato Parisella e il Prefetto Frattasi e il caso 'camorra' fosse solo lì o nel terreno confiscato che gestisce Libera.

    La famiglia Cosentino - Nicola, il sottosegretario, qualche pentito lo definisce il 'postino' di Sandokan - ha una fattoria di 180 ettari nel territorio di Pontinia. Pare che vogliano fare - si dice che contatti con aziende del settore siano stati presi - un grande impianto fotovoltaico. Non si sa quanto grande. Dal regolamento si sa che gli appezzamenti non possono essere più grandi di 15 ettari e che devono essere distanti, l'uno dall'altro, 500 metri. In tutto il territorio del Comune saranno 200 gli ettari dedicati. C'è qualcuno che parla di rischio microclima. Ovviamente non frega un cazzo a nessuno. Per smaltire il silicio, le aziende fornitrici, forniscono contatti con aziende cinesi che se lo ricomprano usato, fra vent'anni ma anche subito, per fare i computer e altre amenità. sulla questione si sono buttati assessori ed ex assessori. Scusate, ho dimenticato. L'offerta dello smaltimento non è stata fatta a tutti. Pare che ai primi tre contratti effettuati, non viene indicata alcuna clausola. Questi, il silicio, probabilmente se lo daranno in faccia. Ah! Le cifre. Pagano 5000 euro ad ettaro, per venti anni. Ci sono contadini che stanno facendo carte false per avere il loro grande impianto di fotovoltaico. E ettari che prima erano coltivati, adesso saranno deserto - quando metti il fotovoltaico devi praticamente fare come Attila - con questi specchi giganti che emanano supercalore. L'area, infatti, è composta tutta da terreni ad alto, altissimo rendimento. Uno della Coldiretti, sentito per questo, mi chiedeva: "Perché non li vanno a fare a San Michele che lì il terreno fa schifo?".

    Mi chiedo: perché tutti stanno in totale silenzio?

    Pubblicato 14 anni fa #

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