Da stasera ricomincia il lavoro in Colonia.
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LA COLONIA
(55 articoli)-
Pubblicato 13 anni fa #
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...e ti pare poco?
Gli attrezzi sono pronti, basta soffiare via un po' di polvere e partire.
Pubblicato 13 anni fa # -
già ci siamo messi al lavoro.
Pubblicato 13 anni fa # -
bene bene.
Pubblicato 13 anni fa # -
anche il cam risorge dal lavoro.
la colonia fa miracoli!Pubblicato 13 anni fa # -
abbiam fatto 32!
Pubblicato 13 anni fa # -
Prima di ripartire con il Capitolo 3, anche per rientrare in atmosfera sto studiando e ristudiando tutti i materiali fin qui pervenuti. Dall'inizio.
M'è venuto però il dubbio o rovello che l'attacco sia troppo difficile, e che il lettore non riesca a capire di che si tratta e ad entrare in argomento prima di riuscire a interessarsi. Così si stufa e magari butta via tutto.
Voi che dite: servirebbe un prologo che spiega dove stiamo, com'è il pianeta, che cos'è questa Colonia e perché vivono laggiù abbandonati? Oppure così rischiamo di trattare il lettore come un coglione a cui si deve spiegare tutto, togliendo poi suspense alla narrazione "per gradi"?
Rileggetevi almeno i primi due capitoli però, prima di rispondere (e magari fateli leggere a qualche amico/a vostro/a).
Pubblicato 13 anni fa # -
comandi!
Pubblicato 13 anni fa # -
Per rientrare in pista potrebbe essere utile - dopo aver riletto i primi due capitoli per cercare di rispondere al rovello kappiano - andarsi a rileggere pure questo topic
Pubblicato 13 anni fa # -
Un prologo ci potrebbe pure stare, l'unica mia preoccupazione è di sembrare didascalici, ma se scongiuriamo il pericolo ci può stare.
Pubblicato 13 anni fa # -
Scusa, eh, amato Faust! Ma io che cazzo avevo detto, secondo te?
Pubblicato 13 anni fa # -
Nulla di diverso, era una conferma la mia.
Pubblicato 13 anni fa # -
eccomi! sono d'accordo sul prologo.
Pubblicato 13 anni fa # -
Io ho fatto moltissima fatica a leggere i primi due capitoli; ad essere precisi non riuscivo proprio a leggerli. Leggevo tre o quattro storie e poi dovevo ricominciare da capo per andare un po' più avanti. Il racconto di apertura ormai lo conosco benissimo.
Il fatto che le singole storie debbano in qualche misura fornire anche informazioni di contesto secondo me le appesantisce non riuscendo allo stesso tempo a darne una visione chiara.
Dovendo ricostruire l'ambientazione, le caratteristiche dei personaggi, e tutto il resto cogliendo i particolari disseminati nelle storie, ricevevo delle immagini parziali e a volte contrastanti. Sono ai margini di un deserto, ma vanno a fare legna nel bosco, ci sono le case popolari e quindi ci saranno anche delle case signorili oltre al palazzo K, ma come è formata questa comunità, quanto è grande? A volte mi sembrava come se fossero in un paesino dell'ovest americano, giudice, sceriffo e calesse compresi. Non sono completamente isolati dal resto della federazione, in fondo il varco più vicino è solo a quattro mesi di distanza, sono ancora in grado di ricevere notizie e le soap opera, però sembrano in qualche modo tornati indietro nel tempo, non solo per mancanza di risorse.
Magari non ho capito un accidenti, però queste sono state le mie impressioni.
Andando avanti, leggi e rileggi, i particolari si aggiungono e la visione di insieme migliora. Io comunque sono riuscito a leggere tutto quando ho messo da parte il puzzle e mi sono messo a leggere le storie come i racconti di una antologia.Pubblicato 13 anni fa # -
riconosco la sensazione iniziale di fatica che descrive SCa, la provai anch'io le prime volte che affrontai la Colonia e, in realtà, fu uno dei motivi che mi portò a rimanre alla finestra nei primi due capitoli. Poi rileggendo e rileggendo diventò tutto più familiare e mi sono inserito scrivendo qualcosa.
adesso li ho riletti e, sinceramente, non vedo la necessità di un prologo, ma forse proprio perché ormai tutto mi è molto familiare.
credo sia utile avere qualche parere di "esterni"Pubblicato 13 anni fa # -
Sono nuovo/a e non conosco l'etichetta di questo forum. Devo presentarmi? Non sono scrittore, ma mi piace leggere. Sono di Roma, ma nata in Veneto a pochi kilometri dal paese in cui è nata mamma K, perciò potrei appartenere alla comunità latina-padana dell'est (?).
Mi piace "La Colonia", volevo quasi provare a cimentarmi con un pezzetto prendomi come personaggio - soggetto la signora che ospita il bimbo, mentre il padre va a togliere le calze alla trapezzista. Comunque il prologo io non lo farei. Mi piace questo ingresso in quest'aria da paese padano degli anni 50. Post-bellico con antiche vestigia in rovina. L'evento del Circo è perfetto: il prato che con il passar dei giorni diventa fangoso, la bestia spelacchiata, la trapezzista disfatta. Poi poco a poco l'antefatto. Anch'io non ho capito il paesaggio: in certi momenti sembra in mezzo al deserto con gli eucalipti a fare barriera contro il vento e la polvere. Poi viene fuori il personaggio che abita nel bosco, gli orti, i campi di energia "alternativa". I Fiori sono molto più belli dei pannelli fotovoltaici. Mi sembra che il mare sia solo a 80 km., ma che nessuno ci sia mai stato. Poi la biblioteca con i libri. Che libri? Sono rimasti soli nel pianeta? Ma allora da dove viene il Circo? Dalla navetta che arriva una volta all'anno con le telenovele? Non credo. Cercherò di impegnarmi di più e leggere meglio. Grazie per l'ospitalità.Pubblicato 13 anni fa # -
Vabbene. Facci vedere un po' di questa tua signora che ospita il bambino, intanto (poi per il resto - spiegazioni, etc. - ci pensano Torque e Zaphod).
Pubblicato 13 anni fa # -
benvenuta a bordo, lulla
per tutte le curiosità siamo a disposizione, per un rapido (?) riassunto delle faccende coloniche intanto puoi leggere questo topic del forum: www.anonimascrittori.it/forum/topic/cronache-da-un-pianeta-abbandonato-reprise
Pubblicato 13 anni fa # -
Cari Zaph e Kappa, mi sto applicando, ma sono lentissima e ho anche paura di star per andar fuori tema, perchè la mia (Rose, l'ho chiamata) si è rotta di vivere in quel paesetto claustofobico e progetta di scappare. E' una che ha anche dei dubbi sulla natura del posto in cui sta vivendo... Si può? Se dovete sfancularmi, fatelo dolcemente, mi raccomando, che sono fragile e potrei mettermi a piangere. Ciao
Pubblicato 13 anni fa # -
Non ti preoccupare Lulla, il 99 per cento dei nostri primi racconti riguardava gente che voleva scappare dalla Colonia. Credo che sia dovuto al senso di claustrofobia che noi esseri globalizzati del 21esimo secolo proviamo quando pensiamo a un pianetino sperduto nel nulla in mezzo al cosmo.
Quindi i "vaffallippa" dedicati all'argomento ce li siamo già presi tutti noi veterani.
Il consiglio è quello di rimanere nella quotidianità della vita Colonica (anche se un fondo di "nostalgia delle stelle" ci può pure stare, ma nostalgia atavica perché noi siamo tutti nati in Colonia, siamo tutti di seconda generazione) poi se vuoi perseverare è a tuo rischio e pericolo.Pubblicato 13 anni fa # -
la tredicesima?
Pubblicato 13 anni fa # -
Il consiglio è quello di rimanere nella quotidianità della vita Colonica
Questo eventuale nuovo personaggio non può non essere che ciò che nel cinema di una volta si chiamava "caratterista". Può servire ad aggiungere spessore e dettaglio umano, correlativo oggettivo cioè. Non deve diventare un nuovo ed eccentrico protagonista, perchè di scemi già ce ne abbiamo abbastanza. Questa è la persona a cui Karel affida il figlio. Mettiti nei panni di Karel e poi decidi tu se affideresti mai il tuo figlioletto perchè lo culli nella notte, a qualcuno che ha i grilli per la testa, che ha voglia di scappare non si sa dove e che è tutto depresso e insoddisfatto del mondo in cui sta.Lulla, non è che te lo abbia detto io di fare la signora che regge il ragazzino. A noi manco c'era mai venuto in mente di farla parlare una sola volta questa qua. Noi ce l'avevamo messa solo perché ci serviva - a qualcuno lo doveva per forza lasciare sto ragazzino, per poter andare da solo al circo appresso alle treapeziste - mo' tu hai deciso di darle vita? Bene. Benissimo. Bella idea. Però falla in modo credibile, benedett'Iddio, non ne fare una matta anche lei.
Facce vedè.
(Che fine ha fatto Bassoli?)
Pubblicato 13 anni fa # -
Secondo Sensi, è immerso in un periodo di fecondo lavoro, si sta dedicando al suo romanzo, roba tosta dice lui che ne ha letto brani in anteprima.
Pubblicato 13 anni fa # -
Caratterista? E tu in un film affideresti la parte del caratterista a uno che non è mai stato sotto i riflettori? Però hai ragione, significa:" Non hai mai fatto un cazzo e ora pretendi il ruolo di protagonista? Impara dalla gavetta e accontentati di una comparsata"
Rose è una matta, certo, ma io, che ho vissuto, anche se per poco, in un paesino anni 50, mai affiderei mio figlio a uno "per bene". Troppo cattivo. Guarda il prete che picchia quelle perchè fanno le ruote, ma io allora ho visto di peggio, tipo il parroco che frusta con un rametto di salice le gambe di una bambina perchè aveva osato andare a catechismo con le calzette corte. Comunque Rose è matta, ma buona e poi sa delle storie meravigliose, al bambino racconta di Ulisse, di Enea, di Giove, di Venere, sell'antica Roma, etc. e il bimbo è tutto contento di andare da lei. Suo nonno le aveva raccontato tutto ciò. Suo nonno era figlio di un geologo-botanico della Terra e spesso si domanda: "Come mai in questo posto c'è l'aria della Terra, il terreno è uguale, ci sono le stesse piante e gli stessi animali?" Dice che gli uomini hanno portato i semi delle piante alimentari da casa, che gli eucalipti sono piante che hanno usato anche nei deserti per fare i frangivento e che in cinque anni dalla semina sono già belli grandi. Dunque non è vero che pompano solo l'acqua. Insomma si arrovella un bel pò. Lei vuole andarsene, ma nessuno lo sa a parte l'Uomo nero che è suo amico, infatti di nascosto si fa le canne di tabacco. Vuole andarsene nella speranza di trovare suo figlio che 10 anni prima è scomparso. E' banale, lo so, ma andandosene potrebbe scoprire che sono in una bolla, tipo quegli Orti botanici fasulli (uno si trova a Nizza) dove ricreano un ambiente tropicale con vegetali e animali. Per questo nessuno si è mai allontanato. Oppure potrebbe intuire che sono ancora sulla Terra, ma non gliel'hanno detto, forse per sperimentare, che cosa non so ancora. Me le due Lune? Una è falsa? Oppure, ma è trivial, sono in un grande fratello e tutto è finto. Comunque sto mondo che è tutto uguale al nostro, ma da un'altra parte, non mi snocciola tanto. Per lo meno mi pone dei quesiti. Buon giornoPubblicato 13 anni fa # -
Lulla, non te ne volere a male, non c'è niente di personale, però queste cose le abbiamo già viste. La prima è che tutti vogliono scappare, la seconda è che tutti sono quello più speciale del pianeta, l'unico, lo "sgamone", quello che svela il velo di Maya. Ci siamo già passati e siamo vaccinati.
La signora che abita sopra a Karel invece - come tutti gli esseri umani - è normalissima e quindi proprio in virtù di ciò eccezionale, unica e meritevole di qualcuno che la racconti. Pensi che per chi si cimenta in questo racconto questo sia sminuente? O forse è troppo difficile?
A noi ci piacciono le cose difficili.Qualche cenno di prospettiva storico-fantascientifica (a beneficio di tutti).
In Colonia - e nessuno nella Galassia intera - è nipote o a sentito raccontare le storie direttamente da nonni vissuti sulla Terra, sono passate decine di generazioni da quando l'uomo ha iniziato a colonizzare la Galassia. Il concetto di Terra è mitologico, sfumato, è come se al giorno d'oggi uno venisse a dire "eh, bei tempi quando nonno viveva tra il Tigri e l'Eufrate nella culla della civiltà". Minimo lo rinchiudono.
Perché la Colonia è uguale alla Terra? Perché quando l'uomo se ne va in giro nello spazio - tra tutti i milioni di pianeti che trova su e giù per la galassia - decide di scendere e insediarsi in quelli che più gli si confanno. Se arriva nel sistema solare nostro non si mette a cercare di atterrare su Giove che è gassoso, ma vede la Terra e ci si stabilisce. Tutt'al più può cercare - mediante un grosso impiego di energie - di rendere abitabile Marte, ma sono cose lente e dispendiose, e normalmente non conviene, con tutti i mondi che ci sono basta andare a cercare quelli giusti.
Per la Colonia in origine avevano fatto proprio così, c'era l'atmosfera giusta, il clima adatto, e - cosa più importante di tutte - stava all'estremità del braccio esterno della Galassia. Nei piani originali tutto il pianeta sarebbe dovuto diventare in breve un gigantesco astroporto da cui far partire le navi alla scoperta dello spazio profondo, poi - come sappiamo tutti - il Regime è caduto e la nuova Federazione Galattica ha cambiato i piani. Niente più astroporto. Niente più sogni di gloria.
Almeno fino ad ora.Pubblicato 13 anni fa # -
Mica mi offendo! Grrr... Lo sapevo benissimo che erano idee trite, anche se io avevo capito che avessero lasciato la Terra da 100 anni, per quello citavo nonni di nonni. Già cancellato. Rose è matta, ma normale, è un pò come me, una sognatrice. Vuoi dire che non sono normale,io? In queste 3500 parole cerco di descrivere minuziosamente tutti i gesti che fa, quello che pensa, i suoi ricordi. Va a letto, si alza, si pettina, prende la bici, va in campagna, da da mangiare alla mucca e alle galline, spala merda, lega pomodori e viti. Finora l'unica cosa strana che dico è quella che ci sono pochissimi insetti impollinatori, per cui lo fa lei a mano, cioè con un pennello. E' una pratica che si usa anche qui per certe piante che vengono dal Sudamerica, per esempio. Ha pochi amici, ma tieni conto che è una ragazza madre e in quell'ambientino lì non è facile.
Lei progetta sempre di andarsene, ma poi non lo fa mai. Come quando ero piccola io che passavo ore a progettare la fuga con un'amichetta e avevamo una lista completa di tutto ciò che dovevamo portarci via.
Non ho capito invece perchè non sono mai usciti dal paesello, non credo sia solo perchè sono gran lavoratori e gite fuori porta non ne facciano per non perdere tempo. Come ben sai è nel genoma l'istinto alla colonizzazione. Per lo meno c'è chi ce l'ha.
Un'altra cosa: com'è possibile che trovino una terra ugualissima alla Terra? Chimicamente. Forse non è importante, perchè l'ambientazione è solo un pretesto. Ho capito che è una roba un pò alla Spoon River. O vabbè! Io lo finisco e sono fierissima di me comunque, perchè una storia non l'avevo mai scritta. Anche se mi dirai che è da buttare nel cesso. E' troppo divertente. Lo aggiusto, lo finisco e poi mi riapplicherò ancora, se avrai pazienza. CiaoPubblicato 13 anni fa # -
Uhmmmmm, me cominciano a girà...
Pubblicato 13 anni fa # -
La signora che abita sopra a Karel invece - come tutti gli esseri umani - è normalissima e quindi proprio in virtù di ciò eccezionale, unica e meritevole di qualcuno che la racconti.
Mi piace molto questo concetto.
Comunque Lulla più e oltre che Spoon River, darei un occhio a L'Isola Misteriosa di Jules Verne. Il libro, non la carta.Pubblicato 13 anni fa # -
OK. Kappa ha già le palle girate, anzi giranti vorticosamente. E' meglio che mi metta al riparo. Per A, in effetti ci avevo pensato. Dunque mando Rose al mare, lì incontra Nemo e si innamorano, ma non riescono a procreare perchè troppo vetusti. Una notte, però, arriva Giove sotto forma di tonno, scopa l'indomita Rose che si trovava in acqua per una nuotata al chiar di Lune. Dopo 9 mesi, la nostra partorisce, con l'aiuto del fabbro e della pizzicarola, tante belle scatolette di "Tonno Nemo". Amen
Pubblicato 13 anni fa # -
3500 parole? non scherziamo! Battute! il gruppo è vivo? mail non ne arrivano, vuol dire che per ora stiamo solo teorizzando qui, giusto? come andiamo con la discussione iniziale prologo sì/prologo no?
Pubblicato 13 anni fa #
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