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LA COLONIA

(55 articoli)
  1. lulla

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    Scusatemi, ma è difficile. In effetti avevo capito 3500 parole e le avevo scritte. Ora per ridurre tutto a 3500 battute devo cambiare storia. Ci sto provando. Spero di non farvi perdere troppo tempo. Per scrivere bisogna essere capaci di scrivere (massima di un antico monaco buddista).

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. k

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    Sì vabbe', ma intanto facci leggere quello che avevi scritto. Qui non so se hai capito come funziona, ma non è che tu mandi il pezzo ed automaticamente quello entra così com'è dentro il romanzo. Può essere che venga scartato tutto, come può essere che magari vengano prese solo alcune frasi od intuizioni, ed inserite dove meglio crede chi fa l'assemblaggio e l'editing finale. Nello specifico della "signora che regge il bambino" è improbabile che lei si prenda tutto lo spazio di un'intera short storie (poi non si sa mai, ahò, magari mandi la Divina Commedia e io a quel punto ammazzo pure Karel, per lasciare spazio a lei). E' più probabile invece che ne esca un "carattere", un'operazione di dettaglio e "laterale" che funzioni da correlativo oggettivo e contrappunto poetico alla narrazione di Karel.
    Tu manda, però. Manda quello che hai fatto (sempre se hai firmato le liberatorie previste in home) e poi vediamo. Ciao.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. k

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    Domani sera, giovedì 7 aprile, intorno alle 20.15 dovrei essere alla libreria Bibli di Roma, a Trastevere. Più che di Mammut e di Canale, pare che questi vorrebbero che gli parlassi del libro nuovo, quello che sto ancora scrivendo. Credo proprio che gli racconterò la Colonia, leggendo anche alcuni passi dei primi capitoli di Cronache da un pianeta abbandonato.

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. SCa

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    Acc... preavviso minimo.
    In effetti l'iniziativa si chiama Lavori in corso – Cinque scrittori e il loro prossimo libro. Sembra interessante. Anche il posto, che non conoscevo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. lulla

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    Signor K, domani sera verrò a fare da claque, anche se non ne hai assolutamente bisogno, vista la mandria di fans che ormai sei costretto a tirarti dietro. Faticoso, vero? Questo è stato il prezzo che hai dovuto pagare alla tua bravura. Se vuoi chiedo a una mia amichetta che fa il casting per le telenovele di procurarti un doppione. In televisione ti hanno visto tutti, ma di persona no.
    Per quanto riguarda la storiella che ho scritto, te l'ho mandata insieme alla liberatoria alla mail di anonimascrittori. Guarda che ho capito perfettamente l'andazzo delle cose, non mi aspetto assolutamente nulla, è stato solo un piacere mio scriverla, inventare una storia dentro a una storia, dare vita a un'immagine di sfondo, quasi come la Merlettaia di Vermeer.
    Poi io non so scrivere, non ho mai scritto a parte qualche intervista che ho riportata parapara e che poi non è stata neppure pubblicata. Dunque non ho velleità, però se me la correggi e "recensisci", anche con un vaffino, io sono molto contenta.
    Domani sarò in fondo e sullo sfondo, come la merlettaia e la mia Rose.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. k

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    Lulla, è chiaro che ancora ti manca l'esatta percezione del quadro complessivo e del metodo con cui ci muoviamo, ma per questo te la vedi in mail list con Zaphod. Nei materiali che hai spedito, però, ci sono spunti, brani e frammenti sicuramente interessanti, che altrettanto sicuramente verranno ripresi ed utilizzati nel corso del lavoro, magari - e qui sta la cosa divertente - non tutti e non proprio per "signora del bambino", ma per altri personaggi. Ma vediamo più in là.

    PER DOMANI PERO' HO SBAGLIATO L'ORARIO. CREDO SIA ALLE 21.

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. lulla

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    UAO!!! Mi fa pena un pò la povera Rose che prima io le ho tolto il figlio e voi le toglierete dei pezzi di vita. Mi ricorda uno di quei personaggi di "Non lasciarmi" di Isciguro (?) che vengono fatti nascere per fornire organi agli altri. Grazie grazie a domani

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. Woltaired

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    Zaph, indica la strada a lulla che se no qui vanno avanti a cheek to cheek...

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. lulla

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    Ha ha ha! Si scrive così il ridere? Caro Voltaren mi hai fatto morir dal ridere! Comunque questa sera ho conosciuto Torquemada e Zaph, così il cic to cic dovrebbe finire. Contento? Devo dire che il grande capo ha una memoria di ferro, si è ricordato di avermi già visto una volta. In effetti è vero, ma per cinque minuti e in mezzo a tanta gente. Eppur non sono certo una Venere! Ciao e scusami.

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. k

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    Questa di Voltaren mi piace. Caro Volt, oramai sei "Voltaren".

    E ringrazia Dio che non t'è capitato Imodium.

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. rindindin

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    ahahah! stupendo! Marco adesso sei una pomata potente contro tutti i dolori! non tutti i mali vengono per nuocere:) giovedì non c'ero perchè ero in viaggio di ritorno da Milano...com'è andata?

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. Woltaired

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    se ve lo dico in monzese poi ve lo fate tradurre dalla Rindi mentre vi spalmate la pomatina sulle legnate?
    -Ndì a ciapà di ratt, balùba!-
    (PS: ah, ah, ah...)

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. lulla

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    Scusami Voltaren, non persavo di tirarti addosso l'ilarità generale. Vedi, io non sono cattiva... sono solo un pò sciroccata.
    Com'è andata ieri sera? Bene. La platea era composta da vecchie galline (come me) e da quarantenni simpatici. C'era anche qualche papavero, ma io non li conosco perchè sono una pessima fruitrice di televisione. K è stato molto carino, anche se secondo me si sta rompendo di dover indossare sempre i vestiti dell'operaio scrittore che dice le parolacce e fa ridere, il chè di per se non è male, ma alla lunga il repertorio lo annoia e lo stanca. Ha parlato di Colonia, della scrittura collettiva, paragonandola al lavoro che facevano i grandi Maestri della pittura con i loro ragazzi di bottega (voi), ha accennato alla questione Latina (bello l'articolo di Cardini), ha letto un pezzo, il I capitolo. La gente ha battuto le mani. Hanno fatto una domanda, poi hanno messo su una canzone di N.Arigliano. Fine della trasmissione. Ivana è molto carina.

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. Woltaired

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    grazie del reportage e tranquilla, m'incazzo veramente solo quando mi chiamano "ragazzo"!

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. lulla

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    Allora : Ah, Ah, Ah, vuol dire ridere, invece ha, ha, ha, vuol dire un'altra cosa. Vero?
    Che bello partecipare ad un corso di scrittura creativa!

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. rindindin

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    altrimenti non si direbbe tale..ahahah

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. Woltaired

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    Niente di Nuovo sul Fronte Coloniale

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. lulla

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    Ma i Coloni non hanno un assetto politico? Non ci sono i fascisti e i comunisti? E i fascicomunisti? Che posizione politica ha Karel? A quando l'elezioni in Colonia?

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. A.

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    scusate ho sbagliato topic

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. lulla

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    Ma, a parte Blach o quel cavolo che si chiama, che ha manifestato un dissenso verso il comune sentire e si è isolato, tutti gli altri mi sembrano un pò come i paesani di quel posto dove abitavo io da piccola in Veneto. Là c'era don Valentino che tuonava regole e controllo dal pulpito della chiesa, c'era un sindaco (mio padre) che faceva riparare le strade, costruire le case popolari e poco altro. Nessun dissenso politico, erano tutti democristiani, salvo Freni che era comunista e durante la guerra aveva fatto anche il partigiano ed era considerato dai più un matto. La gente era molto per bene, tutta casa e famiglia, ogni tanto qualche ragazza scappava per andare a ballare, allora il prete si incazzava e dal pulpito urlava "Femmine, cosa gavè sotto le cotole!?!". Erano così per bene, ma uno veniva sempre al cinema e si sedeva sempre vicino a me, mi strofinava per bene la sua gamba contro la mia e all'improvviso se ne andava di corsa. Io non potevo dirlo a nessuno, altrimento avrei preso un sacco di botte. Un altro che era stato in seminario si dilettava ad aprire improvvisamente l'impermeabile davanti ai maschietti. Un'altra... però alla domenica mattina tutti in chiesa a sentire messa. Poi un giorno passarono sul ponte tante camionette cineree con su dei soldati con l'elmetto e i fucili. "E'la Celere di Scelba" disse qualcuno. Poi nello zuccherificio cominciò una cosa strana: gli operai non andarono a lavorare. "E'lo sciopero" dissero sta volta. Sui muri dell'arzere apparvero dei manifesti bianchi con delle scritte rosse, in qualcuno c'era una falce incrociata a un martello. I paesani incominciarono a litigare tra di loro ...

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. k

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    Senti Lulla, ma secondo te tra venticinquemila anni staremo ancora a discutere di fascisti e comunisti? Speriamo di no, benedett'Iddio. Tu che dici? La Colonia, secondo me, non ha di questi problemi, ne ha altri. E tutti quelli che ha - in primo luogo l'immanente e gigantesco conflitto tra la Colonia stessa e la Federazione Galattica - sono già chiaramente evidenziati nei due capitoli già prodotti. In sostanza, questa è una comunità piccola e coesa, che si regge in una sorta di democrazia diretta, istituzionalizzata attraverso un Consiglio regolarmente eletto su base nominale ma che è fortissimamente condizionato dall'auctoritas morale del Giudice. Certo persistono pure sentimenti isolati d'opposizione e parziale dissenso - vedi Yu - ma questo è il quadro, almeno fino adesso: è una comunità che lotta per la sopravvivenza, può dividersi su questioni sovrastrutturali? Poi, se e quando arriverà il benessere, lo vedremo più in là (anche se coi tempi che corrono e con la discesa in politica dell'Anonima in persona, mi sa ahimé che i tempi della Colonia s'allungano) anche magari con il tuo aiuto.

    (Il partito di Karel? Non lo so. Forse il trapezio.)

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. lulla

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    Certo che all'inizio non hanno problemi e sono tutti coesi, come gli abitanti di quel paesino. Certo che non ci saranno i comunisti e i fascisti, che poi credo ci siano sempre stati e ci saranno sempre, con nomi diversi ovviamente.Hai studiato la storia, vero? Ma quando cominceranno a vivere nel benessere, con il petrolio, le loro macchine sfreccianti per i viottoli, magari si accorgeranno che c'è lo sfruttamento minorile e altre storielle. Quella storia della colonia a volte mi sembra "Ritorno al passato", ovvero come la storia si ricicla.
    Poi volevo prendervi un pochetto per il culo, mooolto rispettosamente, s'intende. Mi sembrate tutti impazziti, supergasati...ma è questo lo spirito di chi sta partendo. Meno male che c'è la Lavandaia che prepara le valige e l'Ivana che si rotola a terra dalle risate. Ma stai facendo un trening autogeno per non dire parolacce? Attento che dopo tre cartellini ti squalificano e devi saltare un giro.

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. Woltaired

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    partenza ... trening
    lulla, ti prego, dimmi che è voluto che mi sto spanciando dal ridere.

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. lulla

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    No. E' il mio subconscio che lavora....

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. A.

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    Moderatore

    LETTERATURA- Corriere della Sera
    Addio a Ray Bradbury
    maestro della fantascienza
    L'autore di "Cronache marziane" e "Fahrenheit 451" aveva quasi 92 anni. Le sue opere sono state tradotte in più di 30 lingue. Fu anche sceneggiatore cinematogarfico

    E' morto Ray Bradbury, autore di romanzi di successo come Cronache marziane, Fahrenheit 451, Il popolo dell'autunno. Il prossimo 22 agosto avrebbe compiuto 92 anni. Innovatore del genere fantascientifico, fu anche sceneggiatore cinematografico. La figlia Alexandra ha reso noto che lo scrittore è deceduto in California.

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    Bradbury era nato a Waukegan (Illinois). Il padre, operaio, e la madre, casalinga, erano di origini svedesi. Nel 1934, in piena depressione economica, la famiglia si trasferì in California. Fu lì che il giovane Ray venne a contatto con la fantascienza e cominciò a pubblicare racconti sulle riviste di settore, anche se inizialmente non disdegnò il genere poliziesco e il noir. Il successo arrivò nel 1950, con la raccolta Cronache marziane che trasformava i sogni infantili dell'autore e le paure della guerra fredda in marziani telapatici, mostri marini malati d'amore, visioni di un futuro dominato dalla tecnologia e ad altissimo rischio alienazione. Un anno dopo pubblicò quello che è universalmente considerato il suo capolavoro "Fahrenheit 451", da cui Francois Truffaut trasse il film omonimo 2: un elogio alla lettura ambientato in una città del futuro in cui i libri vengono messi al rogo (video 3). Come sceneggiatore iniziò con Moby Dick di John Houston.Per la tv lavorò alla prima serie di Ai confini della realtà nel 1959 e poi ad altri programmi, compreso The Ray Bradbury Theater, per cui adattò tanti suoi lavori. Ma non tralasciò mai la sua occupazione principale, scrivere grandi romanzi che sono stati tradotti in più di 30 lingue.
    (06 giugno 2012)

    Pubblicato 11 anni fa #

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