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La Notte del Lavoro - Nexans, 8 ottobre 2010

(13 articoli)
  1. zaphod

    offline
    Fondatore

    Una città in fabbrica.

    Anonima Scrittori e Antonio Pennacchi con gli operai della Nexans venerdì 8 ottobre per La Notte del Lavoro.

    Perché la Nexans non è solo un luogo letterario o il posto in cui hanno lavorato nostri amici e parenti.
    Perché la Nexans non è solo una delle tante realtà chiuse dagli imperscrutabili calcoli dei consigli di amministrazione delle multinazionali.
    Perché la Nexans non è solo una fabbrica in cui fino a pochi mesi fa lavoravano duecento persone che ora si trovano senza prospettive certe.
    Anche per questo, certo. Ma non solo.
    C'è un altro motivo importante per essere presenti venerdì 8 ottobre alla Notte del Lavoro organizzata dagli operai in presidio presso lo stabilimento della Nexans di Borgo Piave.
    Perché la Nexans (ex Alcatel, ex Fulgorcavi) è diventata un simbolo. Il simbolo di un territorio che vede il suo futuro sfuggirgli di mano. Da troppo tempo ormai ci siamo abituati a vedere realtà produttive chiudere i battenti e a reagire con commenti rassegnati e spesso cinici. "E' il destino", sembravamo dirci tutti.
    Finché non è toccato alla Nexans.
    "Eh no," abbiamo pensato tutti, e l'intera città si è unita al grido di lotta degli operai, "la Nexans di Latina non si tocca."
    Perché questo è il punto di non ritorno.
    Perché adesso è il momento di dire basta e di chiedere un piano di sviluppo per questo territorio.
    Perché senza attività produttive (di produzione "vera", fatta di materie prime, lavoro e prodotti finiti) non c'è commercio, turismo, ambiente, porti, aeroporti, cultura o terziario avanzato che tengano.
    L'Agro Pontino è una terra nata dal lavoro di decine di migliaia di persone. Ora rischia di riimpaludarsi nell'immobilismo e cadere preda dell'assistenzialismo o, peggio, della criminalità organizzata.
    I lavoratori della Nexans - sulla scorta anche delle lotte di tutti i loro colleghi che nel corso dei decenni hanno perso il posto di lavoro in questa Provincia - hanno indicato una direzione.
    Noi siamo con loro.

    Per questo è importante essere presenti venerdì sera. Per portare il proprio contributo di energia a una lotta che è di tutti quanti.
    L' Anonima Scrittori mette quello che sa fare. Raccontare storie.
    E si fa accompagnare per l'occasione da una coppia di collaboratori d'eccezione.
    Clemente Pernarella e Melania Maccaferro interpreteranno brani scelti dal romanzo Premio Strega 2010 Canale Mussolini.
    Non poteva mancare - e non mancherà - l'autore Antonio Pennacchi, che fin dal momento della vittoria del Premio Strega non ha mancato occasione per portare la vertenza Nexans alla ribalta delle cronache nazionali.

    L'appuntamento è per
    venerdì 8 ottobre 2010.
    dalle ore 19.00
    Stabilimento Nexans - Borgo Piave

    Concerto Gronge (teknopunkabaret)
    Anonima Scrittori e Antonio Pennacchi (featuring Clemente Pernarella e Melania Maccaferri)
    Concerto Folkroad (irish music)

    Mostre fotografiche e artistiche, videoproiezioni, artisti di strada.

    Ingresso gratuito.

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. Giusto per rimettere la discussione in testa al Forum, che stasera e' importante che vengano tutti. Ma proprio tutti tutti.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. k

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    Membro

    Pure Bassoli?

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. Daje Fernando, stupiscice tutti. Vieni alla Nexans. Se non lo vuoi fare per noi, fallo per gli operai.

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. Comandante Faust presente in spirito.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. zaphod

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    Fondatore

    Fra poco arrivo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. big one

    offline
    Membro

    resocontate per chi ,colpito dalla sindrome lombo-sacrale di K, se ne è rimasto a casa piegato in due dal dolore.

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. zaphod

    offline
    Fondatore

    c'eri... c'eri... c'eri pure tu.

    La serata perfetta.

    Se me lo avessero detto vent'anni fa che avrei diviso il palco con Piermario De Dominicis, il Premio Strega del 2010 e i Gronge non ci avrei creduto.
    Chi?
    I Gronge.
    E chi sono?
    Eh, caro mio, che ne sai tu della fine degli anni ottanta qua a Latina, periferia dell'impero, identità collettiva inesistente e tutta ancora da (ri)costruire mentre pure le sedi del Fronte della Gioventù si svuotavano e si riempivano i bacini elettorali della Democrazia Cristiana.
    In quei tempi noi ci dividevamo in tribù. C'erano i metallari di piazza quadrata, i fighetti del Manzoni, c'eravamo noi che i fratelli più grandi gli avevano tramandato i Pink Floyd e poi c'erano quelli che stavano avanti.
    Decio era uno che stava avanti. Eravamo partiti insieme. Alle elementari dalle suore. Poi lui era evidentemente schizzato avanti.
    M'ha fatto conoscere i Litfiba che manco Piero Pelù sapeva che i suoi dischi li sentivano sotto l'Arno. Poi però quel movimento è venuto alla luce e alcuni dei suoi esponenti (Litfiba e CCCP su tutti) sono diventate vere icone della musica popolare.
    Sotto la superficie sono rimasti invece i personaggi più "ruvidi", più intransigenti o magari solo più fessi, ma anche loro con una schiera di fan agguerrita. I Diaframma di Federico Fiumani e i Gronge erano - per quello che mi ricordo io - le fisse di Decio.
    Tanto che i Gronge riuscì a portarli pure al Teatro Ridotto di Latina nel '92. (Era appena uscito il disco Vota Gronge e tanti sottolinearono che "era la prima volta che i Gronge entravano in un teatro senza pagare").
    "Sembravano un po' i Cccp," dicevano in tanti ieri alla Nexans ascoltandoli suonare. Venivano dallo stesso movimento infatti, solo che Giovanni Lindo Ferretti (leader dei Cccp), ha avuto nel frattempo più (ri)conversioni di quelle che stanno proponendo al sito industriale di Borgo Piave, loro invece sì che sono rimasti fedeli alla linea.
    Cantori del disagio ma con un'energia vitale catartica. Il manifesto urlato DeFilippisdead è geniale e la dedica a Stefano Cucchi per "I pischelli tornano a casa" è stata commovente.
    Peccato che uno slittamento nell'orario di inizio li abbia confinati ad ora un po'tarda e li ha fatti tornare a Roma presumibilmente alle prime luci dell'alba. "Manco i soldi della benzina hanno voluto," commentavano gli organizzatori dopo il concerto.
    L'Anonima Scrittori sul palco c'è salita prima di loro. Ci eravamo già fatti vedere durante l'esibizione dei Folk Road mandando Pennacchi sul palco a chiedere a gran voce l'esecuzione di Campane di Monte Nevoso ma ci siamo beccati invece un "Geordie" versione originale e le scuse di Piermario che aveva lasciato il Breviario della canzone popolare italiana a casa tra i libri di Yeoshua e quelli di Oz.
    Introdotti dall'immancabile Renato Chiocca poi siamo saliti sul palco noi. E quando uso il plurale vi ci metto proprio a tutti perché al popolo Nexans ho portato la solidarietà di tutti gli anonimi latinesi (Cerisano, Cardinali, Rizzo no perché non inzia con la C) ma anche quelli della colonna lombarda (gli operosi Berrettini e Tevini). Poi ho letto Tùmparos, l'adrenalina a mille e i protagonisti del racconto che si materializzavano in mezzo agli spettatori. Ma è stato quando ho lasciato il posto ai professionisti che l'atmosfera è cambiata. Clemente Pernarella pareva davvero zio Pericle e Melania Maccaferri per un attimo mi ha fatto pensare che la voce narrante di Canale Mussolini fosse in realtà una donna. Tra i due Daniela Rindi si è cimentata con il passaggio dell'incontro tra Pericle e Armida e il quadro è stato completo.
    Alla fine senza bisogno di urla di "fuori l'autore" è uscito fuori lui, il nostro k.
    Misurato, pacato, riconoscente verso un pubblico attento e partecipe, ha ribadito un concetto fondamentale: "questo popolo è migliore dei politici che lo rappresentano."
    Semplice. Diretto. Essenziale.
    Per uscire dal pantano di questa crisi possiamo puntare solo sulle nostre forze.
    Venerdì sera, alla Nexans, si è visto che - qui a Latina - di forze ne abbiamo da vendere.

    Grazie agli operai in presidio della Nexans.
    Grazie a tutti quelli che c'erano.
    Grazie a tutti quelli che avrebbero voluto esserci.
    Grazie - soprattutto - a Decio.

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. zero71

    offline
    Membro

    Un grazie sincero per questa iniziativa. Un po' d'invidia per chi era presente. Solidarietà inamovibile a tutti quelli che soffrono e hanno sofferto lo scempio del proprio lavoro in questa terra.

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. rindindin

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    Membro

    al ritorno da questa splendida serata, emozionante a tratti, (e ringrazio ancora K, l'Anonima, Clemente e Melania per avermi concesso l'onore di leggere quel bellissimo passaggio di Pericle e Armida, in una circostanza umanamente davvero importate) mia figlia piccola mi ha chiesto in macchina:
    - ma siamo riusciti poi a salvarla la Nexans?

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. Dannata la distanza.

    Faccio bene ad affidarvi un pezzetto del mio cuore, continuate a spargerlo per la palude.

    Grazie amici.

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. egon

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    Membro

    Danvanti alla spina della birra forst verso le nove e trenta s'è sentita una voce, alta forte e seria:"Famo concorrenza al Montello!"
    Tutti hanno riso. Dopo pochi secondi da quella risata da dietro la griglia delle salsiccie s'è sentita un'altra voce, anchessa alta forte e seria, ma sembrava al contempo gioiosa:"Macchè Montello, fatece fa' i cavi!"
    Erano belli gli operai della Nexsans l'altra sera. Belli e anche un po' felici.Nonostante l'assoluta latitanza del ceto politico han visto che quella che una volta era palude oggi non è disposta a ridiventarlo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. zaphod

    offline
    Fondatore

    Qua si può ascoltare l'intervista a Pennacchi di Roberta Sottoriva per Radio Luna.

    Pubblicato 13 anni fa #

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