Non fu solo quello, ma il suo "Apperò" è l'atteso e scontato contraltare all'altrettanto attesa e scontata revanche esacerbata e qualunquistica dell'Urbano, che nel suo pendolo schizoide deve evidentemente recuperare le esternazioni para-rivoluzionarie dei giorni scorsi. In ogni caso, io a Villa Flora non mi ci sono mai fatto né canne né nient'altro di ciò che può essercisi fatto Urbano, visto che l'ho frequentata molto meno di lui. Anzi, a me loro mi ci chiamavano solo quando c'erano i fasci che li volevano menare.
Su Casa Pound infine, Fer e la sua amichetta Genesis m’hanno rotto il cazzo. Mi spiace che sia su Casa Pound la questione, perchè potrebbe sembrare che qui la questione sia proprio Casa Pound. E invece no. Io a Casa Pound ci sono andato quando cazzo m'è parso a me (e cioè l'altra sera, 19/12/2010) e ci ritorno ogni volta che voglio - e che loro vogliano, evidentemente - a prescindere da quello che pensa il Fer e qualunquissimo altro stronzo come lui. Che cazzo mi significa venire a ripetere che lo avete letto su Wikipedia? Scrivete a Wikipedia che hanno scritto una cazzata! No, voi ritenete che quello che ho fatto o non ho fatto io lo sa meglio Wikipedia di me? Ma fatevi un clistere, no? Se siete alla ricerca di cose riprovevoli da me commesse in vita mia, ne trovate sicuramente quante ne volte nei miei libri, e scritte da me medesimo peraltro. No, a voi non vi bastano, vi dovete andare ad inventare pure quelle che non ho commesso?
Genesis, e se qualcuno le dicesse che ha trovato scritto su internet che lei fa la mignotta sulla 148, che direbbe? Pare che lei prenda 30 euro a botta, ma quasi tutti i soldi glieli ruberebbe il Fer che le fa da improbabile pappone. Mo' come la mettiamo?
In ogni caso, Fer, io sono comunista (non so se si può ancora dire questa parola) e quando parlo con i fasci - siano pure essi quelli di Casa Pound che, almeno quelli che ho conosciuto io, sono persone oneste e in buona fede assai più di lei e di tanti altri stronzi fighetti cosiddetti di sinistra - difendo le posizioni mie, cioè quelle dell'egualitarismo assoluto e dell'assoluta intransigenza davanti a qualunque ombra di razzismo ed in particolare d'antisemitismo. Stop. Non liscio il pelo ai fasci. Ma di difendere per lei i diritti della proprietà capitalistica non me ne strafrega proprio un cazzo. Sono marxista e leninista le ripeto - classe operaia - e la sua eventuale proprietà capitalistica lei se la può ficcare tutta su per il culo. Che me ne frega a me? Io ho occupato le fabbriche e mo’ vado a dire a loro di dis-occupare Casa Pound? Ma lei è scemo. Ci vada lei a difendersi la proprietà privata capitalistica. Perchè gliela dovrei difendere io?
Ma poi lei insiste coi capi d’accusa: "No, lei gli ha rilasciato un'intervista!". Ah, sì? E quando? Io manco mi ricordo. Ne rilascio tante. Ma se anche fosse?
E comunque lei prima aveva parlato di presentazioni rivelatesi false, e dopo di interviste. Significa che per qualche recondito motivo suo, lei vuole comunque insinuare, asserire ed assertare un certo qual legame di natura negativa tra me e quelli di Casa Pound. Una sorta di collateralismo: “associazione esterna di tipo casapoundiano”. A me spiace, ripeto, che il mio rifiuto e diniego possa in qualche modo essere letto come soggezione od asserzione al giudizio negativo suo su Casa Pound e ci tengo, quindi, a riaffermare che – allo stato – per me tra lei e Casa Pound non c'è proprio paragone: quelli, come persone, sono sicuramente migliori lei. Lei però, con questa storia, m’ha rotto i coglioni. Gliel'ho già detto: se ha qualche cosa da dire me lo dica in faccia, altrimenti la faccia finita con le cazzate e le bugie qui sopra perché se no la vengo a cercare io. Le ripeto: c’è già tanto di “riprovevole” – se proprio vuole – nei miei libri, perché si deve inventare le cazzate?