Interessante questo articolo del Corriere della Sera del 2001, all'indomani dell'approvazione del PRG di Cervellati:
http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/04/Latina_Piano_regolatore_divide_giunta_co_10_0107042932.shtml
Il voto sul progetto di Cervellati fa scoppiare la crisi. Lascia il coordinatore dell' Ulivo, FI esce dalla maggioranza
Latina, il Piano regolatore divide giunta e opposizione
Il voto sul progetto di Cervellati fa scoppiare la crisi. Lascia il coordinatore dell' Ulivo, FI esce dalla maggioranza Latina, il Piano regolatore divide giunta e opposizione Dovrebbe servire a mettere ordine nello sviluppo urbano prossimo venturo. Ma intanto (nel presente immediato) ha creato una certa rissosa confusione nel consiglio comunale che doveva approvarlo. Si parla del piano regolatore di Latina, approvato (ieri mattina alle 4 dopo una riunione maratona di 17 ore) da un pezzo di maggioranza e un pezzo di opposizione, 20 voti a favore, 15 contro. La decisione e' presa, ma e' adesso che cominciano i problemi per entrambi gli schieramenti. Specialmente nella Casa delle Liberta' dove sul pr la frattura e' netta: da una parte c' e' il sindaco Ajmone Finestra e il suo partito, An, dall' altra si e' messa Forza Italia, con Ccd e due consiglieri del Cdu. Per il Centrosinistra hanno dato l' appoggio 4 consiglieri (anche diessini), mentre il resto dell' opposizione si e' espresso per la bocciatura del provvedimento. L' alleanza di Centrodestra, specialmente il rapporto tra An e Forza Italia, non e' mai stata serena a Latina, sin dall' inizio. Il primo cittadino, il 18 aprile scorso, proprio su questa questione del piano regolatore aveva presentato le proprie dimissioni. Poi aveva ottenuto una scedenza precisa per la discussione dello strumento urbanistico. Visto il risultato, dice Finestra, si aspetta le dimissioni dei consiglieri forzisti. Il progetto e' stato redatto dal celebre urbanista Luigi Cervellati, l' unico ad aver apprezzato la situazione. "La divisione in consiglio comunale e' stata un momento fantastico", ha commentato felice. "La spaccatura trasversale vuol dire che il piano contiene elementi che possono contribuire a migliorare la citta' con l' apporto di tutti gli schieramenti, non soltanto di una maggioranza che lo ha difeso a priori ne' di una minoranza che lo ha bocciato soltanto perche' sta all' opposizione". E ancora: "Latina per me e' stata una grande esperienza, abbiamo fatto un lavoro che spero possa riparare i guasti di chi ha compiuto un massacro della citta' di fondazione". Il consiglio comunale del capoluogo pontino era cominciato ieri mattina alle undici. Dopo una lunga serie di inturruzioni, conteggi, accordi sottobanco e riunioni burrascose, si e' arrivato al voto. La sinistra, otto anni fa, al momento dell' insediamento del sindaco, aveva gridato allo scandalo ricordando il passato di Finestra, ex combattente fascista condannato a morte dai partiginai. Peraltro eletto nel 1997 al primo turno con il 63 per cento di consensi. Commenta desolato Giorgio de Marchis, capogruppo dei Ds, contro i "traditori" (due) del suo stesso partito: "Questo e' il momento piu' buio da quando faccio politica, e' la piu' grande sconfitta". Luigi Di Mambro, coordinatore per l' Ulivo, si e' dimesso. NOTEXT
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(4 luglio 2001) - Corriere della Sera