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Politica generale

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  1. sensi da trento

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    è la prima foto che mi è uscita fuori quando ho scritto michaela biancofiore.

    mica è colpa mia; è colpa di google

    Pubblicato 12 anni fa #
  2. A.

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    Moderatore

    sensi, vedi che devi fa, io mi devo vedere Master, come mi ha comandato il giudice K. vedi se c'è a Trento.

    Pubblicato 12 anni fa #
  3. k

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    Cosa cosa cosa? Io non le ho ordinato proprio niente, non dia poi la colpa a me se è una rottura di coglioni come m'hanno detto invece degli amici. Io non ci vado. Si affitti piuttosto una cassetta porno.

    Pubblicato 12 anni fa #
  4. sensi da trento

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    Membro

    ma che fine ha fatto pisanu?
    alla fine non lo ha ricandidato nessuno?

    strano, per uno che si autocandidava (a 75 anni) a fondare una nuova democrazia cristiana, a fare il nuovo premier, a essere il nuovo ecc. ecc.

    in effetti avevo letto che pisanu recentemente(dopo essere stato scaricato da monti) aveva provato a richiamare berlusconi (che naturalmente si era fatto negare al telefono) chiedendo un seggio sicuro e dichiarando amore eterno e fedeltà.

    cambiano i tempi: la biancofiore alla camera e pisanu in camera da letto.

    PISANU??? VAFFANGOOGLE !!!

    Pubblicato 12 anni fa #
  5. sensi da trento

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    sensi, vedi che devi fa, io mi devo vedere Master,

    LASCIA PERDE!
    ti consiglio la migliore offerta di tornatore e il film di spielberg, Lincoln.
    questo anzi, vattelo a vedere con la scuola.

    cmq per master ti faccio sapere

    Pubblicato 12 anni fa #
  6. k

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    No. Anche 'La migliore offerta' è una stronzata.

    Pubblicato 12 anni fa #
  7. A.

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    Su Tornatore, ho sentito pareri del tutto discordanti, in effetti. Chi dice che è bellissimo, e chi, appunto, sostiene quello che dice lei.
    Per questo non ci andrò. Stasera mi vedo Cloud Atlas (lo fanno qui a Cles), poi vi scrivo una recensioncella. Se posso.

    Pubblicato 12 anni fa #
  8. A.

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    Poi c'è chi se ne esce così

    Pubblicato 12 anni fa #
  9. zanoni

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    A, ti riferisci a Berlusconi... o al giornalista di Repubblica?

    Pubblicato 12 anni fa #
  10. A.

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    Moderatore

  11. A.

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    Da Huffington post

    intervista a Giovanni Sabbatucci
    “Sono bestialità”. Se il professor Giovanni Sabbatucci, uno dei massimi storici italiani del fascismo, potesse dare un voto in storia a Silvio Berlusconi molto probabilmente gli darebbe zero. Il professore quasi inorridisce di fronte alle affermazioni di oggi dell’ex premier riguardo a Mussolini e ai motivi che lo spinsero ad allearsi con la Germania nazista. Peggio ancora quelle su come avvenne l’introduzione delle legge razziali.

    Andiamo con ordine. Berlusconi oggi ha detto che “Mussolini preferì allearsi con Hitler “per timore che la potenza tedesca vincesse”. Si può dire una cosa del genere?

    “No, è un’assoluta stupidaggine: se davvero l’Italia avesse temuto una vittoria della Germania avrebbe evitato di andare a dar manforte a Hitler. Poteva tranquillamente non intervenire o addirittura schierarsi contro la Germania. Certo, Mussolini temeva che una Germania vincente avesse poi una preponderanza schiacciante, e quindi ha cercato di fare, nella prima fase del conflitto, la sua guerra parallela (che però non era in grado di fare). Il piano di Mussolini non era certo quello di contrastare la Germania: lui voleva ritagliare un ruolo da protagonista per l’Italia dentro l’alleanza con la Germania, che era già stata stipulata prima dello scoppio della guerra, nel maggio del ’39 (il patto d’acciaio). Così come è stata detta, quella di Berlusconi è un’affermazione insostenibile.

    Insomma, non si può certo dire che Mussolini fu trascinato in guerra…

    Mussolini scelse la guerra senza esservi obbligato. E’ una strana teoria quella di dire ‘per contrastare la mafia divento mafioso’. Non è sostenibile e comunque non è una giustificazione. L’obiettivo di Mussolini era di stare insieme alla Germania in un progetto aggressivo e di dominio sull’Europa.

    Riguardo alle leggi razziali, l’ex premier ce le presenta come “un’imposizione della Germania”, come fossero state un corollario dell’alleanza con Hitler. Come sono andate invece le cose?

    Qui l’errore è doppio. Primo, le leggi razziali furono dell’autunno 1938, l’alleanza è della primavera del ’39. Vengono prima le leggi razziali e poi l’alleanza. C’è un’inversione temporale e quindi anche del nesso causale. Secondo, il primo storico delle leggi razziali italiane (argomento per tanto tempo trascurato), è stato Renzo De Felice, il quale ha detto molto chiaramente e in più occasioni che non ci fu nessuna – e dico nessuna - pressione dei tedeschi per imporre le leggi razziali. Non ci fu nessuna richiesta, nessun ultimatum, niente.
    Mussolini decise di introdurre le leggi razziali di sua iniziativa e a freddo, visto che non c’era nessun tipo di movimento popolare che lo richiedesse. Lo fece perché pensava che gli italiani avessero bisogno – soprattutto dopo l’esperienza della guerra di Etiopia, della fraternizzazione, di Faccetta Nera – di sviluppare un orgoglio di razza. Voleva che gli italiani diventassero un popolo guerriero e anche più cattivo. Fu quindi nel quadro di una totalitarizzazione del regime che Mussoli decise – ripeto, a freddo e senza esservi costretto – di introdurre queste leggi.

    Non ci fu dunque nessuna “imposizione” da parte della Germania…

    No, era tutto parte di un piano di preparazione al conflitto. Già allora Mussolini pensava che ci sarebbe stata una guerra e che l’Italia sarebbe dovuta intervenire, anche se l’alleanza con la Germania non era ancora stretta del tutto. Pensava a fare degli italiani un popolo guerriero, piuttosto che a preparare l’Italia alla realtà della guerra. Quando Hitler brucia i tempi e fa scoppiare la guerra prima di quanto Mussolini voleva, l’Italia non è pronta e Mussolini deve adattarsi a questa fase di non belligeranza che molto gli brucia. Però lui vuole fare la guerra, non vi è trascinato.
    La vuole fare perché il suo progetto totalitario prevede un’Italia dominatrice, imperiale, guerriera. Questo dimostra la falsità dell’altro luogo comune che viene sempre tirato fuori (che 'se Mussolini non avesse fatto la guerra eccetera eccetera eccetera'). Anche questa è una stupidaggine perché il Mussolini di quegli anni non poteva non fare la guerra. Mussolini non era Franco, un dittatore clerical conservatore. Aveva un progetto totalitario, anche se mai veramente realizzato. E’ inutile pensare altro. La guerra era dove lui voleva arrivare, era insita in qualche modo nel suo progetto (fin da subito, ma sempre più chiaramente dopo la guerra di Etiopia).

    E cosa dice a chi insiste sulle “buone opere” di Mussolini?

    Anche Stalin e Hitler hanno fatto bene delle cose. Va riconosciuto a Mussolini il fatto che la sua dittatura fu meno sanguinaria rispetto a quella dei suoi coevi. Detto questo, Mussolini fu fin dall’inizio un dittatore: prima di qualsiasi altra cosa, abolì la democrazia, le libere elezioni, i partiti e la libertà di opinione e di stampa. Tanto basta per condannarlo anche se avesse fatto bene tutto il resto. Questo è il punto.

    Cosa c’è dietro una visione così deformata della storia? Ignoranza, pigrizia…?

    Queste opinioni di Berlusconi non sono altro che l’ennesima riproposizione di un vecchio cliché che fa parte di una cultura politica che non è né fascista né antifascista, ma afascista. E’ una cultura condivisa da tanta maggioranza silenziosa italiana, che è la stessa dei rotocalchi moderati tipo Oggi negli anni Cinquanta. Una cultura che tende non a rimpiangere il fascismo – in fondo non credo che Berlusconi sia mai stato fascista – però tende a dare dell’esperienza fascista una versione edulcorata e sostanzialmente falsa. Dietro a tutto questo c’è l’ignoranza, una scarsa conoscenza e una deformazione dei fatti. Berlusconi è l’incarnazione di questa cultura – o incultura – afascista.

    Che effetto fa, da storico, sentire dichiarazioni del genere proprio in un giorno dedicato alla Memoria?

    Un effetto di frustrazione. Si scrive, si studia per tutta la vita... e poi? Ho citato De Felice, un uomo che è stato anche molto attaccato dalla cultura di sinistra italiana. Ha scritto migliaia e migliaia di pagine invano, evidentemente. Questa è la sensazione che prova uno come me: di scoramento. Purtroppo, sono cliché, luoghi comuni diffusi e che ritornano sempre. Si perde di vista il quadro complessivo, che è quello di una dittatura che aveva una tensione totalitaria. E questo è gravissimo. Una bestialità, una sciocchezza.

    Pubblicato 12 anni fa #
  12. zanoni

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    mah, anche 'sto Sabbatucci di stupidaggini ne dice parecchie (ha ragione pero' sul punto cruciale: le leggi razziali furono una scelta autonoma, non un'imposizione tedesca)... purtroppo non ho il tempo per metterle in evidenza e controbattere...

    Pubblicato 12 anni fa #
  13. k

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    No Zano', io credo invece di condividerle tutte, una per una, le considerazioni di Sabbatucci.

    Pubblicato 12 anni fa #
  14. zanoni

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    Monaco '38: altro che Mussolini 'ha sempre voluto la guerra'!

    e soprattutto: Sud Tirolo (Mussolini acconsenti' all'Anschluss solo perche' isolato dopo la guerra d'Etiopia: la colpa fu sostanzialmente dei francesi; la riunificazione austro-tedesca significava avere la Germania al confine: un confine instabile, perche' l'Italia aveva annesso il Sud Tirolo tedesco solo 20 anni prima. la Germania faceva paura, altroche'!)

    nel senso: se Francia e Inghilterra non c'avessero creato problemi - consentendoci di arraffare qualcosa anche a noi - l'alleanza con la Germania non ci sarebbe mai stata.

    Pubblicato 12 anni fa #
  15. zanoni

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    Membro

    (avrei dovuto parlare del colpo di stato nazista in Austria, nel 1934: con l'assassinio del cancelliere Dollfuss! Mussolini invio' delle divisioni al Brennero, Hitler dovette desistere. furono la guerra d'Etiopia e la stupidita' di Francia e Inghilterra che spiensero Mussolini nelle braccia di Hitler)

    Pubblicato 12 anni fa #
  16. A.

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    Moderatore

    Sì, invece il discorso del 3 gennaio 25 e le leggi fascistissime del 25-26 ti andavano bene?

    Pubblicato 12 anni fa #
  17. sensi da trento

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    a te la legge treu va bene?

    Pubblicato 12 anni fa #
  18. A.

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    sensi, non ogni cosa deve essere trasformata in chiacchiera da bar, per piacere.

    qui per approfondire
    http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=1R8V6G

    Pubblicato 12 anni fa #
  19. zanoni

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    no! ma stiaamo parlando di alleanza con la Germania (sulla quale Sabbatucci ha detto una fesseria) e di leggi razziali (sulle quali Sabatucci ha pienamente ragione)

    Pubblicato 12 anni fa #
  20. sensi da trento

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    Membro

    e chi fa chiacchiere di bar?
    qua parlo di alta psicoanalisi, già studiata da pavlov negli anni '40 o anche prima.

    il padrone fischia e il cane scodinzola e abbaia: il padrone (cioè il PD) non fischia e il cane, pardon, gli intellettuali tacciono.

    era buono il ciappi che ti dava d'alema mentre treu scriveva le leggi sul lavoro?
    non capisco perchè sia da condannare solo la vigliaccheria degli italiani nel 1925 e nessuno levi una critica a chi si è venduto il culo nel 1996.

    Pubblicato 12 anni fa #
  21. Questa la frego subito Sensi.

    Pubblicato 12 anni fa #
  22. A.

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    Moderatore

    Basta!

    Pubblicato 12 anni fa #
  23. A.

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    Moderatore

    Pennacchi non so se ha letto la seconda pagina di Repubblica, Cicchitto fa il suo nome per convalidare quanto ha detto Berlusconi. A me questa operazione fa incazzare, poi faccia lei.

    Pubblicato 12 anni fa #
  24. Azz!

    Pubblicato 12 anni fa #
  25. A.

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    Moderatore

    Una bella intervista a Cardini sul Berlusconi-Mussolini...
    ... da LA STAMPA web del 28 gennaio

    Cardini: “In quelle frasi c’è un complesso napoleonico e la ricerca di voti vacanti”

    Lo storico: “Giudizi privi di valore scientifico”

    Berlusconi è scivolato su un bricolage di fantastoria: una mistificazione con finalità elettorali e demagogiche». Il professor Franco Cardini, storico dell’università di Firenze, stigmatizza la «lettura anti-scientifica del fascismo offerta dall’ex premier».

    Cosa la inquieta nella «rivalutazione» di Mussolini?
    «La strumentalità. Berlusconi loda il Duce perché sta inseguendo un bottino di voti vacanti e non certo per aprire una riflessione culturale sul Ventennio. In politica l’uso della storia è fisiologico, l’abuso no. Anche Stalin e Hitler hanno fatto cose buone: la legislazione sociale e il Welfare del nazismo erano notevoli, ma ciò non significa nulla. E non attenua affatto le colossali colpe di quei totalitarismi. La storia non è giustificazionista e viene insegnata proprio per dare ai cittadini dei modelli. La riappropriazione della storia deve diventare progettualità nel tempo presente. La memoria, infatti, è la garante della nostra identità. Come diceva Platone, sapere è ricordare: se non ricordiamo, non sappiamo niente, non siamo niente. La memoria è un dovere. L’ex premier non è uno storico serio e fa dell’autobiografismo».

    Cioè Berlusconi si paragona al Duce?
    «Ha un complesso napoleonico ma, pur con il suo scarso senso dell’umorismo, capisce che solo i matti si identificano con Napoleone. E dunque si riconosce in un immaginario Mussolini visceralmente anticomunista, ignorando il ben più complesso rapporto tra il fascismo e l’Unione Sovietica. Inventa un Duce diverso dalla realtà per un cesarismo populista alla Perón. Al tempo stesso la memoria non va confinata in una giornata di celebrazioni: va trasformata in materia di studio e di meditazione, dai banchi di scuola ai mass media. La retorica invece è destinata a sclerotizzarsi e a cadere, col tempo, nel vuoto».

    Perché lo boccia in storia?
    «Sono giudizi privi di valore scientifico. È lo stesso stravolgimento della storia inscenato dai leghisti con celti e Padania. Al contrario di questa paccottiglia, la memoria storica ha, in una società civile consapevole, la funzione altissima di contribuire alla progettazione d’un futuro migliore. Questo non vuol dire che non sia proibito esprimere valutazioni discordanti sul passato. Però serve serietà d’intenti e di metodo. Certo, Mussolini rispetto a Hitler non deteneva il potere totale perché sentiva il fiato addosso della Chiesa, della corona, dell’esercito, della finanza della massoneria, però fu senza ombra di dubbio il dittatore che privò gli italiani della libertà. Se le tirannie del passato sono finite, il ventre che le ha partorite è sempre gravido di altri mostri: magari d’aspetto diverso. “L’uomo non ricorda nulla: ricostruisce di continuo”, ammoniva Lucien Febvre. La storia è razionalizzazione critica della memoria. Non è materia per giochi elettorali né per giudizi-slogan». [Gia. Gal.]

    Pubblicato 12 anni fa #
  26. sensi da trento

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    Una bella intervista a Cardini sul Berlusconi-Mussolini...
    ... da LA STAMPA web del 28 gennaio

    Cardini: “In quelle frasi c’è un complesso napoleonico

    non mi risulta che questo cardini abbia fatto studi di psicoanalisi.
    mi risulta però che sia a libro paga del PD.
    speriamo che abbia acquisito benemerenze in vista di un futuro governo bersani monti fini.

    almeno questo intellettuale ha scritto qualcosa quando treu fece quella riforma del lavoro tanto applaudita dalla sinistra?

    Pubblicato 12 anni fa #
  27. A.

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    Moderatore

    Tutto si può dire di cardini tranne che sia di sinistra... Mi sa che ultimamente hai letto poco il forum, sensi.

    Pubblicato 12 anni fa #
  28. sensi da trento

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    Membro

    ehm... ciai raggione.
    l'ho confuso con franco cordero.

    sti comunisti si copiano l'uno con l'altro, persino nei nomi.
    che posso farci, io?

    Pubblicato 12 anni fa #
  29. peter gabriel

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    Membro

    non mi risulta che questo cardini abbia fatto studi di psicoanalisi.
    mi risulta però che sia a libro paga del PD.

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    Pubblicato 12 anni fa #
  30. k

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    Membro

    Allora andiamo per ordine.

    Per A
    Innanzitutto ho controllato e si trattava di Quagliarello, non già di Cicchitto come diceva lei. In ogni caso era una semplicissima citazione, peraltro abbinata a De Felice e quindi non troppo disdicevole. Poi ognuno delle citazioni fa l'uso che vuole, io non è che possa perseguire tutti quelli che mi citano più o meno a proposito. Anche lei peraltro (cfr. "Cosa hai visto ieri", p. 47, post 7-8) lo ha fatto pochi giorni fa.

    Per Sensi
    Credo che qui A abbia perfettamente ragione: lei è fuori di sé, caro Sensi, su Cardini ha sparato delle cazzate terrificanti. Vada a cercare su wikipedia chi è Cardini, anche se qualche informazione può trovarla pure in questo forum, al topic "L'Itaca dei postfascisti".

    Pubblicato 12 anni fa #

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