Qualcuno ricorderà certe presunte partecipazioni - e le indignate indignazioni di un certo bdm - per la "indegna" presentazione che venne organizzata da taluni a Latina del libro di Stefano Ferrante "La Cina non era vicina", interessante e controverso viaggio intorno a "Servire il popolo" e al maoismo 1968. Bene. Ora, volendo, ci si potrà rifare mercoledì 24 giugno alle ore 18.30 presso la libreria Mondadori di Via del Corso a Roma, sotto la ex sede del Psi.
Oltre all'autore Stefano Ferrante e a Fulvio Abbate, dovrebbero partecipare alla discussione anche Luca Telese, Marco Bellocchio e i fratelli Pennacchi.
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Appuntamenti
(16 articoli)-
Pubblicato 14 anni fa #
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wow! cercherò di non perdermela!
Pubblicato 14 anni fa # -
1967 italia
Get the Flash Video
Get the Flash Video un periodo di felice scrittura sui muri,
ricordate?
il vento s'alza
bisogna cercare di viverePubblicato 14 anni fa # -
wow ... e basta
...:)Pubblicato 14 anni fa # -
Portate una telecamera, please.
Pubblicato 14 anni fa # -
non so se ne sono "digno" ...
Pubblicato 14 anni fa # -
silenzio stampa però!
Pubblicato 14 anni fa # -
io non ho la telecamera, solo macchina fotografica
Pubblicato 14 anni fa # -
Scusate, io non vorrei fare quello che prima tira la pietra e poi nasconde la mano; ma a voi però, benedett'Iddio, non v'è neanche passato per la testa il pur minimo sospetto di poter ivi sentire le stesse ed identiche cose già auscultate da Piermario a Latina-Littoria? Ma manco Gerardorizzo, I suppose.
Pubblicato 14 anni fa # -
nel senso che siete ripetitivi?
Pubblicato 14 anni fa # -
segnalo questo appuntamento per chi si trova a passare nel profondo nord
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--------------------martedì 30 giugno presso la terrazza della Biblioteca della Facoltà di Ingegneria -
Mesiano (TN) - EVENTI SERALIore 19.00 _ terrazza letteraria (La fabbrica delle parole)
Primi passi (letterari) verso la luna
L'estate non è più tempo di cantina, è il momento di riemergere e andare in terrazza. Si tratta ancora una volta di una "ora lieta" in cui agli happy hour dei bar cittadini si sostituiscono la cultura, l'arte, la parola. Il tutto a Mesiano, sulla bella terrazza
della biblioteca di facolta'. Sono i primi passi di un'esplorazione che potrebbe proseguire e che per ora ripropone il gioco dell'anti-salotto letterario: il microfono è a disposizione di tutti coloro i quali vogliano leggere qualcosa a tema, originale (meglio) o meno. Il tema è la luna, che finalmente, dopo mesi in cantina, possiamo
ritrovare sopra di noi: vi invitiamo a raccontare, a scrivere di questa luna, un tema caro alla letteratura di tutti i tempi, che può essere declinato nei modi più diversi (influenze della luna, passeggiate sulla luna, contemplazioni della luna, lune dritte e
storte, licantropia, lunatismo, moonwalking, ecc.). A seguire un po' di musica e la luna (quella vera). ingresso ovviamente libero, si fa anche in caso di pioggia.L'iniziativa fa parte del progetto "La fabbrica delle parole", laboratori di scrittura/e a cura del Funambolo, realizzati nell'ambito dei Piani giovani di zona, gestiti dalle politiche giovanili del Comune di Trento e della Provincia Autonoma di Trento.
a cura de il Funambolo
circo(lo) wallenda
via S.Martino 45 - Trento
wallenda@ilfunambolo.it
www.ilfunambolo.it
www.myspace.com/circolowallendaPubblicato 14 anni fa # -
Vada Sensi, si presenti a nome dell'Anonima e presti la sua voce a questo testo.
Pubblicato 14 anni fa # -
farò del mio meglio
Pubblicato 14 anni fa # -
Al mare vanno ancora a Stintino.
... e io ci sono andato... convinto dalle suadenti parole degli astanti mi sono recato... trafelato, nel luogo dell'appuntamento. Stampa internazionale, stampa locale, volti noti e poi il mio e quello di qualche bambino. I due fratelli tenevano la scena come sempre, come a teatro, scambiandosi di posto però... l'attempato soldato sul palco con le autorità... l'autore, l'intervistatore, il fulminato amico giornalista televisivo... il vecchio dirigente invece, elegante e snello, in fondo alla sala su una seggiola accanto ad uno straniero. Il nostro beneamato, il soldato, infiammava la modesta folla col ricordo delle imprese violente ed estreme muovendo accuse infamanti ora ad un certo rinnegato, famoso capo di allora, ora a vari personaggi di quella storia, alcuni famosi, altri scomparsi dalle pagine dei giornali di adesso. Si commuove ad un certo punto parlando di qualcuno di quel tempo, una donna mi pare: ricorda puntiglioso il numero delle storie d'amore. I vigliacchi che hanno fatto carriera e i vigliacchi che pur provandoci non l'hanno fatta. Finisce l'intervento salutato da una salva d'applausi i primi di quella folla micragnosa. ...Il vecchio dirigente bello come il sole d'autunno, meno vivido forse ma ancora caldo, si alza dalla sua seggiola e in piedi dal fondo della sala inquadra le responsabilità più generali che hanno decimato l'avventura. Lo fa guardando negli occhi i cerimonieri sul palco, figli a suo dire di quel modo di fare . Rinunciare alla rivoluzione fu scelta di campo fatta a suo modo di vedere dai generali del tempo, i capi dei capi, che per consentire un accordo tra le opposte fazioni (comunisti e clericali) sacrificarono i gruppi più estremi, quelli che veramente volevano cambiare le cose, ai quali aderirono forse i più ingenui o forse i più veri dei giovani di ieri. Saluta adesso il nostro soldato, un treno da prendere, un caffè da gustare parlando con un giovane attore, la moglie al più tardi lo aspetta alle dieci. Una cena con degli amici di parma ...
gerardorizzo La Mazza ROMA
Pubblicato 14 anni fa # -
... reconto stralunato di un appuntamento romano...
Le querele le potete indirizzare al direttore responsabile del giornale: Minnie Phoottow.
Pubblicato 14 anni fa # -
mi dispiace...non ce l'ho fatta! comunque ve li saluto, tra poco li raggiungo a Stintino...
Pubblicato 14 anni fa #
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