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Come porsi davanti alla politica?

(109 articoli)
  1. Zanò sei uno studioso di storia, evidentemente però la contemporaneità non la sai giudicare con egual distacco. Come definiresti le accuse che tu fai a Di Pietro, sulla base di documenti pubblicati da Libero e dal Giornale, a cui Di Pietro ha risposto debitamente? A me sembra che tra il tuo giustizialismo e quello di certa 'finta' sinistra non ci sai molta differenza. I forcaioli, per definizione, stanno dalle parti tue e non dalle mie. A me, sia per Berlusconi e per Di Pietro, finché uno non viene condannato, civilmente e penalmente è innocente. Sui fatti di Tarantini e Berlusconi e la D'Addario e la Began, c'è una inchiesta della magistratura di Bari. Su Di Pietro non mi risulta vi siano indagini, se non di Giordano del Giornale e di Feltri di Libero che, notoriamente, non sono magistrati.

    Il mio giudizio nei confronti del Presidente del Consiglio è di altra natura. Secondo te e giusto candidare escort ai più alti scranni della democrazia nostrana ed europea? Siete liberaldemocratici, o almeno così vi autocertificate, ma a mio avviso l'unico appiglio ideologico che avete è il Regno di Francia pre-1789. E io, fossi in voi, non aspetterei la presa della Bastiglia per farmi indietro.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. zanoni

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    La presa di Palazzo Grazioli

    In ogni caso, a me risulta che la magistratura a bari sta indagando sulla sinistra, non su Berlusconi: e magari Repubblica, giornale notoriamente imparziale, ha provato a buttarla in caciara. Riguardo Di Pietro, invece, non e' che i magistrati hanno forse un occhio di riguardo nei confronti di chi assicura ad alcuni di loro candidature e prebende?

    Poi, ovviamente, sono d'accordissimo sui metodi scandalosi coi cui si decidono candidature (non mi riferisco solo alle fanciulle, ma anche ai portaborsi, agli affaristi, agli imbroglioni assortiti che proliferano in pressoche' tutte le liste): e su questo punto, infatti, anche io sono per una battaglia autenticamente democratica e liberale per permettere ai cittadini di scegliere autenticamente chi li rappresenta...

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. big one

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    Riguardo Di Pietro, invece, non e' che i magistrati hanno forse un occhio di riguardo nei confronti di chi assicura ad alcuni di loro candidature e prebende?

    mi scusi signor Zanoni, Lei forse pensa che De Magistris abbia indagato su Mastella per poi un giorno sedere a Strasburgo oppure sposa il teorema di Berlusconi sulla giustizia italiana in mano ai comunisti? ma Lei ha mai contato quanti magistrati italiani siedono nell'attuale legislatura negli scranni del centro-destra e quanti in quelli del centro-sinistra?

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. zanoni

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    io non penso a niente, mi limito ai fatti: de magistris alza polveroni a tutto spiano, finisce defenestrato dal CSM, si fa eleggere dall'Italia dei favori, ovviamente NON si dimette dalla magistratura (perche' ovviamente, quando tornera' a fare il magistrato, sara' del tutto imparziale...)! a big, ma non sarai un po' grandicello per credere ancora alle favole?

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. big one

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    Beh, ammetto che qualche bella favola ancora mi fa sognare, però ne sono pienamente consapevole sia quando le scrivo e le racconto che quando leggo quelle di altri.
    De Magistris indagava sul Guardasigilli che ne chiese l'immediato trasferimento. Il CSM non defenestrò nessuno, lo trasferì da Catanzaro ma solo dopo qualche mese dalla richiesta e pochi mesi fa il Gip di Salerno lo ha prosciolto dall'accusa di rivelazione di segreti d'ufficio e abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta "toghe lucane". Nel frattempo De Magistris si era dimesso dalla magistratura.
    Questi sono i fatti così come è un fatto che il succitato non ha avuto il mio voto alle ultime europee e che i magistrati diventati parlamentari sia a destra che a sinistra sono... beh se le interessa questo se lo cerchi da solo.
    Mica posso dirle tutto io!

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. zanoni

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    De Magistris non si e' dimesso, ne' prima ne' dopo le elezioni europee (ha semplicemente chiesto l'aspettativa, magari finito il mandato a bruxelles potra' dar manforte all'Italia dei favori)... nonostante che 'sto paladino della legalita', noto per una serie di inchieste molto mediatizzate finite puntualmente in una bolla di sapone, lo avesse solennemente promesso in campagna elettorale.

    Sinceramente non sono interessato a scoprire quanti magistrati sono diventati parlamentari: il problema riguarda piu' che altro tutti quelli che, come De Magistris, da magistrati fanno politica per ottenere una candidatura.

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. big one

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    è vero, De Magistris non si è dimesso. Nel precedente intervento ho preso per buone alcune fonti senza verificarle. Le chiedo scusa per questo.
    Rimane però il fatto che ciò non è contro la legge. Candidarsi e chiedere un periodo d'aspettativa è lecito.
    Era invece contro la legge ciò per cui indagava quando ne è stato chiesto il trasferimento. E' fare politica indagare su un ministro e amministratori locali di ambedue gli schieramenti? Secondo me questo è fare il proprio dovere senza preoccuparsi delle inevitabili pressioni esterne.
    Se poi si arriva a doversi difendere per contenere gli attacchi di quel potere, ogni mezzo è lecito, comprese le campagne mediatiche a propro favore.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. Solo una quindicina di persone in piazza alla 19, si sa che i rifondaroli a Latina non hanno mai suscitato grandi entusiasmi... ma era solo la "veglia", la manifestazione è alle 21...

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. tataka

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    Se De Magistris si fosse dimesso dalla magistratura, tutti i processi disciplinari a suo carico di sarebbero automaticamente sciolti e così voi avreste detto: "è entrato in politica solo per lavarsi tutte le colpe". Ecco come stanno realmente le cose.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. zanoni

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    E che lo ha obbligato qualcuno a dichiarare - anzi, a promettere solennemente - che si sarebbe dimesso? Vabbe', pero' lui e' il paladino della legalita' e puo' fare quello che gli pare: inchieste mediatiche per diventare famoso, mettere in galera degli innocenti, candidarsi da inquisito (in un partito di affaristi come l'Italia dei favori), prendere per il culo gli elettori etc. etc.

    Ma non era berlusconi quello che e' entrato in politica per farsi i cazzi suoi? Qui c'e' qualcosa che non quadra...

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. urbano

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    Com'era quel detto
    promoveatur ut amoveatur?
    così?
    Se tutti questi eroi democratici, campioni di eccellenza nella loro specialità vanno a far qualcosa d'altro e pure lassù in europa,
    che resta a noi quaggiù nei tropici?

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. big one

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    inchieste mediatiche per diventare famoso

    mi scusi ma allora davvero lei crede che il nostro abbia indagato su Mastella per darsi alla politica?
    Il paragone con Berlusconi non sta in piedi: uno sappiamo benissimo cosa ha fatto e perchè, l'altro (De Magistris, per non equivocare) entra in politica pulito e prosciolto da ogni accusa (pensi non ha beneficiato né di decorrenze dei termini né di amnistie).
    Le ricordo che le indagini per le quali ha pagato con il trasferimento, riguardavano per lo più esponenti dell'allora maggioranza di governo, oggi all'opposizione con Di Pietro. Davvero un gran bel disegno!
    Con questo Le comunico che per quanto riguarda l'argomento Lei ha appena letto il mio intervento conclusivo.
    Io non voglio convincerLa della bontà delle mie iedee e Lei non riuscirà a farlo con le sue.
    Inoltre mi sembra di aver capito che la vacanza La attende mentre io, terminate le ferie, sto per rientrare in quel covo di vipere del quale abbiamo finora parlato.
    Buon viaggio.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. k

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    Zano', quello che soprattutto sembra sfuggirti - in questo frangente - è che negli ultimi due o tre mesi si siano profondamente alterate le regole sostanziali del gioco democratico in questo Paese, ossia quelle che ti assimilavano alle grandi democrazie occidentali a cui tu dici di volerti riferire ed identificare.
    L'ultima notizia di ieri – ossia che nonostante tutti i tentativi di Sky la Rai si sia assolutamente rifiutata di proseguire e rinnovare l'accordo di trasmissione dei suoi canali satellitari sulla piattaforma Sky, e che Mimum presto da Tg5 ritornerà in Rai a dirigere al posto di Saccà Rai-Fiction – dimostra inequivocabilmente la completa integrazione o sinergia a livello politico-strategico tra Rai e Mediaset, con l'oggettiva costituzione di un unico monopolio informativo tv-generalista (che in un qualsiasi altro paese democratico, e non solo dell'Occidente, verrebbe immediatamente perseguito dalle leggi antitrust) sotto il completo e personale controllo dell'attuale presidente del consiglio.
    Questa situazione ovviamente non è del tutto nuova, essendo sostanzialmente immanente – anche se formalmente negata e mascherata con più o meno episodiche elargizioni a qualche forma di pluralismo e di dissenso – già da più di qualche anno ed essendo essa stessa, di fatto, la motivazione primaria e scatenante della ‘discesa in campo’ del suddetto presidente del consiglio.
    Negli ultimi mesi, però, la situazione ha travalicato anche ogni più minima parvenza di formale rispetto delle regole democratiche, portando di fatto ad un vero e proprio golpe mediatico. Ciò si è evidenziato quando l'argomento principe di ogni discussione che aveva coinvolto e coinvolge tuttora l'intero popolo italiano in ogni più sperduto angolo del Paese – dal più piccolo bar alle carrozze dei tram o delle metropolitane, dai salotti bene e dalle spiagge chic al più minuscolo banchetto del mercato ambulante del pesce – è stato completamente oscurato da tutte le cinque maggiori reti televisive nazionali, che costituiscono da sole oltre il 90 per cento dell'audience informativo-generalista italiana.
    Tutti questi tg e produzioni giornalistiche peraltro, anche in quel poco e ristrettissimo spazio in cui se ne sono dovute per forza occupare, lo hanno fatto solo a senso unico per negare, nascondere, attutire o smentire, dando la parola solo a Berlusconi e mai chi lo accusava, funzionando così a pieno titolo non da fonti informative a difesa della libera e pubblica opinione, ma da strumenti e megafoni di proganda delle versioni di comodo e delle menzogne del premier, senza alcun minimo diritto di replica o contraddittorio ad alcuno. Questo, Zano’, si chiama golpe mediatico e questa in cui viviamo, oramai, non si chiama più democrazia occidentale ma dittatura mediatica.
    Tu capisci da solo che il fatto che abbiate preso più voti – e che la maggioranza dell’elettorato stia quindi con voi – non significhi niente ai fini della corretta individuazione del grado o meno di democraticità del sistema. Non s’è mai data difatti nella storia – o almeno rarissimamente, tu m’insegni – una qualunque dittatura d’una minoranza sulle maggioranze. Le dittature sono sempre, sostanzialmente, dittature della maggioranza sulle minoranze. Ciò che contraddistingue una democrazia dalla dittatura – e tu che studi storia della politica, e addirittura la professi, lo dovresti sapere meglio di noi – non è il semplice fatto che il potere venga esercitato da chi ha avuto più voti, ma che lo eserciti nel pieno rispetto delle regole democratiche e dei diritti fondamentali delle minoranze e di tutti i cittadini, primo fra tutti il diritto ad una corretta, ampia, libera, plurale e pluralistica informazione, che è parte sostanziale del diritto naturale dell’uomo alla libertà di parola e di pensiero. E’ Ezra Pound peraltro – non Bertolt Brecht – che sostiene che la libertà di parola, in una democrazia moderna, se non è direttamente collegata alla possibilità di dire quella stessa parola davanti al microfono della radio (ai tempi suoi naturalmente, poiché oggi direbbe della televisione) è una negazione di questa libertà. È per questo, Zano’, che stiamo in dittatura.
    Ora però se tu sostieni che è tutta colpa delle colpe infinite della sinistra se voi vi trovate costretti ad essere arroganti e prepotenti e farvi tutte le leggi ad personam che servono a lui e alle sue aziende e, quando non basta, pure i golpe mediatici e le dittature, fai come ti pare ma non ti permettere più di dire che il tuo modello sono le grandi democrazie moderne occidentali: il tuo modello sono le favolette di Fedro e di Esopo in cui la colpa è sempre delle pecore e degli agnelli se i lupi se li mangiano e – in questo deprecabilissimo caso – tu ti riveleresti a noi purtroppo ma oggettivamente o come un prepotente con vocazioni autoritarie ed antidemocratiche o come un leccaculo e servo sciocco del tiranno.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. k

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    (Sul concetto di tiranno e sul grado di liceità o meno delle forme di rivolta od opposizione ammesse, avrei una piccola ricerca da farti fare - stante i miei scarsi studi filosofici - nello fonti di filosofia morale o anche nella patristica o i dottori della chiesa. Ma non credo di potertela esplicitare così - pubblicamente - coram foro.)

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. tataka

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    Concordo totalmente con big one. E' inutile risponderti, le tue sono solo provocazioni. Buone vacanze.

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. Siamo dunque alla mignottocrazia?

    Questo è il punto (di non ritorno)?

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. urbano

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    Antropologicamente è "Fallocrazia".
    Di cui forse la mignottocrazia è una metodica.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. Probabilmente una conseguenza della fallocrazie è la sua fallacia. Fallacità? Fallacitudine? Fallacezza?

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. sensi da trento

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    Siamo dunque alla mignottocrazia?

    potrebbe essere.
    definisci "mignottocrazia", please.

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. Un governante che va con tutte è un mignottocrate, of course.
    Io quando dicevano che il Berlusca ci voleva inchiappettare tutti credevo fosse un modo di dire, una metafora. Ora ho paura che fosse vero!

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. urbano

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    Dicesi
    mi, nel senso di m, quale abbreviazione di madre
    ignota, ovvero trovatello, come gli Esposito, i Trovato,
    di origine sconosciuta, i D'incertopadre, o gli Innocenti, i Casadei
    cioè senza padre identificato e dunque spatrimonializzato
    dunque le due cose insieme
    m ignota
    mignotta
    Però a pensarci bene il termine non identifica chi genera un figlio, figlio in senso neutro, quanto il prodotto di quella unione sconosciuta che ha generato un figlio di m ignota.
    Il pensiero fallocratico sposta l'effetto sulla causa e, mistificando a mano bassa, costituisce la mignotta quale donna di facili costumi o gestora del suo potere fascinoso, colei che usa se stessa per i propri fini. Come la mamma di Eliogabalo.
    Beh, che c'è di strano?
    Cazzo, appunto, che è una femmina.
    E allora mentre la mignotta resti al suo posto e a fare la mignotta, più o meno a pagamento, più o meno a comando, più o meno sotto tutela, e il prodotto di tutto ciò, specie se maschio verrò detto, con un lampo di cupidigia e complicità negli occhi che quasi ghignano: che gran figlio di mignotta! Come fosse un complimento ad una qualità invidiadibile.
    Forse quella di non aver origine e dunque avere l'onnipotenza dell'ubiqua anarchica vita.

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. rindindin

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    viva quindi tutti gli Esposito e i Colombo!

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. ... è un gran figlio di mignotta, giusto, perrindirindina!

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. Un nuovo simpatico animaletto scorrazza per il belpaese: il porconanus ridens italicus.

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. leon8oo3

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    Volevo rispondere in un unico intervento a Zenoni, ricordando che leggere una cosa sul giornale di Mario Giordano ed informarsi sono due cose diverse. Dovrebbe chiamare quel giornale con il nome che gli compete, ovvero il “giornale della famiglia Berlusconi” che per inciso ha partecipato, insieme ad altri fogliacci, al pagamento di oltre 700.000 euro di risarcimento danni nei confronti di Antonio di Pietro per la maggior parte delle castronerie che vai ripetendo a pappagallo. Scommetto che questo nella tua “magnifica” raccolta stampa non c'è.
    Se ti sta bene Berlusconi accomodati pure, nessuno ti ferma. Gli italiani hanno sempre bisogno di uno strillone che faccia un po' il pagliaccio. Inoltre sono sicuro che soddisferà appieno la tua impellente necessità di stare fuori dagli integralismi morali che tanto temi. Del resto quando uno dei fondatori del partito “principe” del Pdl (Forza Italia) si chiama Dell'Utri, capisci che la cosiddetta “questione morale” non è un problema.

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. cameriere

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    zanoni,
    non zenoni.
    cominci anche lei a leggere bene.

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. leon8oo3

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    Più che giusto l'addebito. Chiedo venia a lei e a Zanoni.

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. sensi da trento

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    cosa sul giornale di Mario Giordano ed informarsi sono due cose diverse. Dovrebbe chiamare quel giornale con il nome che gli compete, ovvero il “giornale della famiglia Berlusconi”

    lo stesso principio vale per i giornali della famiglia de benedetti e per l'unità, glorioso giornale fondato da antonio gramsci e diretto da concita de gregorio.

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. leon8oo3

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    Due torti non fanno una ragione e in questa sede non mi sembrava che stessimo parlando di Repubblica o l'Unità. Il fatto è che il dato è verificabile. Il fatto è che si sono scritte delle balle in un giornale che ha dovuto pagare per le balle che ha detto. Quindi farsi la propria opinione sulle balle non mi sembra molti igenico. E allora domandiamoci perché Berlusconi invece di strepitare e fare conferenze fiume non fa una normale causa che per lui equivale ai soldi del caffè al mattini per una persona normale (ma forse manco quello). Non lo fa perché ci rimetterebbe qualcosa che non si può acquistare. In ogni caso, non credo che sia accettabile mettere sullo stesso piano “Il Giornale” con “Repubblica”.

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. sensi da trento

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    Il fatto è che si sono scritte delle balle in un giornale che ha dovuto pagare per le balle che ha detto. Quindi farsi la propria opinione sulle balle non mi sembra molti igenico....In ogni caso, non credo che sia accettabile mettere sullo stesso piano “Il Giornale” con “Repubblica”.

    ma ne sei proprio sicuro? io non mi ricordo di aver mai letto sul giornale notizie come questa oppure come quest'altra. semmai queste notizie (poi smentite dagli stessi giornali) le ho travate sulla carta straccia della famiglia di truffatori di de benedetti.

    E allora domandiamoci perché Berlusconi invece di strepitare e fare conferenze fiume non fa una normale causa che per lui equivale ai soldi del caffè al mattini per una persona normale (ma forse manco quello). Non lo fa perché ci rimetterebbe qualcosa che non si può acquistare.

    ti sbagli: lo ha fatto, ma per qualche strano motivo in tribunale... perde tutte le cause.
    tra l'altro ha perso anche quella contro pietro ricca, il no global che lo chiamò buffone. pare che il padre sia un magistrato. domandiamoci se c'entra qualcosa...

    Pubblicato 14 anni fa #

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