Sembrava che stesse per spegnersi e invece è ripartito più virulento di prima.
Partiamo dall'inizio.
Domenica scorsa, 16 gennaio su Il gazzettino veneto l'Assessore alla Cultura della Provincia di Venezia dichiara che sarà sua cura provvedere affinché dal circuito delle biblioteche di Venezia e provincia siano tolti i libri di alcuni autori che nel 2004 si sono macchiati del gravissimo reato di firma di un appello contro l'estradizione di Cesare Battisti in Italia. (Non è questa la sede per discutere della faccenda Battisti se proprio vi prudono le dita c'è a disposizione questo topic)
Tra i firmatari ci sono i Wu ming (sul sito dei quali apprendo della cosa e inizio a seguire),Valerio Evangelisti, Massimo Carlotto, Tiziano Scarpa, Nanni Balestrini, Daniel Pennac, Giuseppe Genna, Giorgio Agamben, Girolamo De Michele, Vauro, Lello Voce, Pino Cacucci, Christian Raimo, Sandrone Dazieri, Loredana Lipperini, Marco Philopat, Gianfranco Manfredi, Laura Grimaldi, Antonio Moresco, Carla Benedetti, Stefano Tassinari e molti altri. Tra questi altri - ovviamente non citati dalle cronache ma ci sono - sono presenti il vostro affezionatissimo Zaphod di quartiere, il Torque, e proprio l'Anonima come collettivo che all'epoca era proprio agli albori.
E' domenica, ma in rete scoppia un casino. Forum, link, mobilitazioni, mail, appelli, spamming ai danni dell'assessore che prima scompare da facebook e poi gli si intasa pure la posta della Provincia. Assisto alla finestra perché ho paura di fare la figura di quello che vuole farsi notare. Per chi volesse avere un'idea qui c'è un riassunto della faccenda e dei commenti a caldo.
Insomma, nonostante sia domenica il clamore è tale che il giorno seguente la puntata di Fahreneit su Radio3 apre con un dibattito sulla questione. Al dibattito è presente la Presidente della Provincia di Venezia che assicura che l'assessore aveva lanciato una provocazione a "livello personale" e che niente di tutto ciò era - né sarebbe mai - passato per il Consiglio Provinciale. Arrivando addirittura a minacciare di togliere le deleghe all'assessore in questione.
Tutto smorzato, quindi.
Pure sul web gli animi si raffreddano. Ci si ripromette di tenere alta la guardia, ma l'emergenza sembra passata.
Manco per niente.
Stamattina è il Corriere del Veneto a riportare la notizia che stavolta è l'Assessore Regionale all'istruzione che si farà carico di scriverà ai presidi di tutti gli istituti perché “non diffondano tra i giovani” gli autori in “lista nera”. Ecco l'articolo relativo.
Domani o dopodomani (devo trovare due minuti di tempo) prenderò tre copie del nostro Storie di (r)esistenza e tre de Il bit dell'avvenire, preparerò tre pacchetti e li spedirò ai due assessori veneti e alla Biblioteca Civica di Mestre con allegata la seguente missiva:
"Egregi Assessori,
le eco delle vostre gesta riecheggiano attraverso la rete per tutta la Nazione. Persino qui a Latina - punto d'inizio dell'avventura dell'Anonima Scrittori ormai più di sei anni fa - siamo riusciti ad averne notizia.
Correva proprio l'anno 2004 quando il sottoscritto - insieme ad altri appassionati di scrittura - dava l'avvio a questo collettivo che dall'ambito locale si allargava presto a coprire tutto lo Stivale.
Ne è passato di tempo.
E ne abbiamo fatta di strada.
Non vorremmo però che l'oblio cali sui nostri trascorsi.
Scorrete bene l'elenco della famigerata lista di persone che in quel 2004 firmavano contro l'estradizione di Cesare Battisti dalla Francia in Italia. Accanto ai nomi più famosi trovate anche l'inequivocabile firma dell'Anonima Scrittori e dei suoi due padri fondatori: Graziano e Massimiliano Lanzidei.
Non abbiamo la presunzione di supporre che ci siano le nostre pubblicazioni inserite nelle biblioteche della vostra Regione, né che nei programmi di studio delle scuole siano inseriti dei nostri testi. Lungi da noi l'ardire.
Per ovviare abbiamo quindi pensato di farvi omaggio delle nostre due antologie: Storie di (r)esistenza e Il bit dell'avvenire e di inviarne copia anche alla Biblioteca Civica di Mestre. Non sia mai che una vostra svista porti la minaccia dei nostri scritti alla vista di qualche vittima innocente e inconsapevole.
Di più. Vi suggeriremmo di controllare bene la suddetta lista, perché abbiamo il sentore che altri firmatari - ancora meno noti di noi - abbiano magari lasciato traccia delle loro idee in manoscritti di difficile reperibilità, tipo temi della maturità, compiti in classe, scritte nei bagni, messaggi d'amore, etc. Sarebbe il caso quindi di non abbassare la guardia ed estirpare il male alla radice.
Certi di avervi fatto cosa gradita porgiamo distinti saluti.
Massimiliano e Graziano Lanzidei
per l'Anonima Scrittori
P.S.
Ieri parlavamo di questa cosa con uno dei nostri soci, Antonio Pennacchi, non sappiamo se avete sentito parlare di lui, con il suo romanzo Canale Mussolini ha vinto quest'anno il premio Strega ed è arrivato secondo al Campiello, qualche probabilità che delle copie dei suoi romanzi circolino nelle vostre biblioteche c'è, ma non si sa mai.
"Ma io l'ho firmato quell'appello?" ci ha chiesto lui dopo che gli abbiamo raccontato la questione.
"No, Anto', all'epoca ancora non ci conoscevamo e su internet non è che tu ci bazzicassi tanto."
"Vabbè," e ha chiuso al discorso, "dite a quei due assessori che è come se lo avessi firmato. E si comportassero di conseguenza."