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in Memoriam Zacchei...

(80 articoli)
  1. A

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    Che poi io non ho mai capito, chi di questi fosse lui

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    Pubblicato 14 anni fa #
  2. zanoni

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    Dai, spostiamo questa interessante discussione politica (latinocentrica, ma non solo) in questo topico apposito.

    E cominciamo col dire: ma c'e' davvero qualcuno che pensa che Zaccheo e' stato sfiduciato a causa del siparietto su Striscia? Che poi, anche se avesse effettivamente detto quello che pare abbia detto (lui ha smentito, l'audio non e' chiaro, il sottotitolo influenza pesantemente la percezione), cos'ha detto di talmente grave? Beh, da chi ha manifestamente (nel senso dei manifesti) proclamato di avere 'Latina nel cuore' ci si sarebbe aspettato altro: ma in confronto a quanto hanno fatto e continuano a fare tutti gli altri politici nostrani, praticamente nessuno escluso (a destra, a sinistra, al centro)...

    In ogni caso, come ben sappiamo l'iter formale della crisi e' iniziato prima del filmato di Striscia (quella politica va invece avanti da un bel po'): e sinceramente non riesco a farmi un'idea precisa di cosa e' accaduto. Perche' se i fazzoniani avevano da giocarsi questa carta, che interesse avevano a iniziare la crisi PRIMA della messa in onda? O ci troviamo davvero di fronte a una fortunata casualita'? Cioe', possiamo credere al di la' di ogni ragionevole dubbio che il filmato e' venuto a togliere d'impaccio (e impiccio) i fazzoniani dalla buca melmosa in cui si sono gettati volontariamente a capofitto? Perche', in effetti, avere un sindaco debole e ricattabile (politicamente) ancora in sella poteva solo fare il loro gioco, rendendo Zaccheo perfettamente innocuo. Adesso, invece, Zaccheo ha le mani libere per fare la guerra: e, a mio avviso, Zaccheo si e' negli anni dimostrato molto piu' abile nella guerra (politica) che nell'amministrazione.

    Gia', l'amministrazione. La cosa piu' patetica di quanto accaduto e' invece la lettera di commiato del sindaco. Rivendica clamorosi successi, quando i disastri di questa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti. DI sastri dei quali Zaccheo e' proprio il primo responsabile: proprio per non aver saputo creare, in questi anni, un progetto di sviluppo per la citta' serio e realizzabile, per aver accettato di dare troppo peso nella sua giunta a maneggioni e incapaci vari, per non aver saputo anteporre l'amministrazione alla politica. Soprattutto, per non aver fatto nulla di nulla per trasformare il partito da macchina per l'acquisizione del consenso in spazio per fare politica. Ecco, questo e' il peccato originale di Zaccheo che ha consentito a Fazzone di affermarsi: non aver capito che doveva confrontarsi con lui sul terreno della politica e non su quello del potere. Perche' Fazzone ha dimostrato senza timore di smentita che il potere e' l'unica cosa a cui tiene: e che per il potere e' pronto a tutto, a sacrificare ogni altro possibile obiettivo.

    Restano le contromisure, ma quella della 'sinistra unita' fa sorridere. E cadere la braccia. La sinistra, a Latina e Provincia, e' strutturalmente minoritaria. Il fatto che non se ne renda conto e' il miglior regalo che si possa fare a Fazzone! Come uscirne? Le proposte di Davidozzo sono un buon esempio di come si dovrebbe procedere: ma e' importante capire a chi e con quali modalita' queste proposte vanno presentate, chi puo' farsi garante di un progetto politico, chi e' in grado di selezionare chi questo progetto potra' poi realizzarlo (in caso di vittoria elettorale).

    Ma la citta' ha bisogno di dibattiti, di confronti, di proposte. Tutto alla luce del sole...

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. urbano

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    quella nel riquadro non è la Renata

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. sensi da trento

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    Che poi, anche se avesse effettivamente detto quello che pare abbia detto (lui ha smentito, l'audio non e' chiaro, il sottotitolo influenza pesantemente la percezione),

    zanò?? non venire a dire cazzate e soprattutto non far finta di non capire, per favore.
    zaccheo HA DETTO ESATTAMENTE QUANTO RIPORTATO NEI SOTTOTITOLI, anche se a te conviene far finta di essere sordo.

    cos'ha detto di talmente grave?

    ha solo dichiarato guerra al partito di cui fa parte. la stessa cosa che sta facendo in queste ore giangaleazzo fini, guarda te la coincidenza.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. sensi da trento

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    Pubblicato 14 anni fa #
  6. A

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    Senza un atto di "rupture" c'è il rischio che finisca la storia della destra
    E ora si gioca
    a carte scoperte
    di Flavia Perina

    Non è solo la partita delle riforme, non è solo il rapporto con la Lega, il Sud, lo sviluppo, il diritto al dibattito interno, l'irritazione per certe esibizioni cesariste. Non è più la tanto celebrata differenza antropologica tra il tycoon che si è fatto premier e l'ex-ragazzo di Bologna che fa politica dall'adolescenza. Nel gioco a carte scoperte che ieri si è aperto nel Pdl, dopo un anno di schermaglie e mezze verità, c'è un elemento poco valutato dai media e che invece conta moltissimo: la sensazione che senza un atto di rupture, di autentica discontinuità nel modus operandi del partito e della maggioranza, i prossimi tre anni possano segnare la fine della storia della destra italiana, sostituita da un generico sloganismo e dall'ottimismo dei desideri in luogo dell'antico ottimismo della volontà. Una delle preoccupazioni principali dei tanti parlamentari "ex An" che ieri si sono affacciati nello studio di Fini per avere notizie e discuterne, era quella che la scelta di aprire una partita trasparente e alla luce del sole con Berlusconi fosse interpretata dai media con il consueto stereotipo del "tradimento", dell'ingrato che morde la mano che lo ha allevato. Un timore legittimo, visti i precedenti di criminalizzazione di ogni accenno di dibattito, di ogni spunto di riflessione non coincidente con il puro "sissignore". Ma anche un complesso da superare, una volta per tutte. Il mondo che Gianfranco Fini ha portato nel "mare aperto del Pdl", invitandolo a fare politica finalmente in un contesto maggioritario, fuori dall'antico schema della minoranza assediata, ha tutte le qualità e i numeri per chiedere rispetto e agibilità: quando esprime un'idea come quando si deve concordare una lista. È un mondo che quando parla di economia non può accontentarsi di argomentare la tesi "meno male che c'è Tremonti", perché ha una sua analisi e sue specifiche proposte che vorrebbe vedere almeno ascoltate, se non discusse. È un mondo che quando parla di legalità ha in mente Borsellino e non la tempistica del processo Mills. È un mondo che se parla di giovani, e scuola, e precari, non si accontenta di dire "abbiamo fatto la rivoluzione del merito" perché sa che non è vero, che l'Italia è uno dei paesi più immobili d'Europa e che se non si rimette in moto l'ascensore sociale ci perderemo per strada una generazione intera. È un mondo che è cresciuto nel più assoluto rispetto dell'unità nazionale e trova difficile inghiottire i rospi di certe provocazioni leghiste, né capisce perché dovrebbe farlo: la Lega ha al Nord il 13 per cento, circa quanto il vecchio Msi aveva a livello nazionale, e se si "spalma" questa percentuale su tutta Italia ha il 4, forse il 5 per cento. Le corsie preferenziali che le sono state aperte sono numericamente immotivate e politicamente disastrose per chi, in Veneto o in Lombardia, deve difendere le liste del Pdl dalla concorrenza del Carroccio.Un anno fa, appoggiando senza riserve la scelta del nuovo partito unitario, la metafora che noi del Secolo usammo fu: ora chi ha più filo da tessere, tessa. Scommettavamo su noi stessi, sulle nostre capacità e competenze, sulla qualità e moralità della nostra classe dirigente. Ieri abbiamo visto uno come Vincenzo Zaccheo, sindaco di Latina dove il Msi era maggioranza relativa già nel ‘93, prima di An, mandato a casa dalle manovre del senatore Claudio Fazzone, padrino politico di Fondi, un Comune indicato dal Prefetto (non da Santoro o Floris) come infiltrato dai casalesi e candidato da Maroni (non dalla Gabanelli o dalla Dandini) allo scioglimento e al commissariamento. Dov'è la tela che dovremmo tessere? Dove il luogo e il modo di far valere le nostre idee e le nostra capacità? Su questo giornale, per fare qualche esempio a caso, abbiamo dovuto difendere una come Renata Polverini dall'accusa di portare una giacca rossa. Uno come Fabio Granata dall'accusa di essersi iscritto al popolo viola. Italo Bocchino ha scoperto di essere stato seguito dai servizi. Della sottoscritta si è scritto che «ha tradito Rauti per un posto in Parlamento», poltrona che ha avuto quindici anni dopo l'uscita di Rauti dal partito. E potremmo continuare per mille righe.Ecco, questo è il nocciolo della partita. Poi, gli appassionati si dedichino pure ai retroscena, alla conta dei numeri, al gioco delle ricuciture possibili. Il comunicato diffuso ieri da Gianfranco Fini ha chiarito che, comunque vada, sarà garantito pieno sostegno al governo per tutta la legislatura: anche questo - la lealtà - è elemento distintivo del nostro dna, irrobustito da antiche esperienze scissioniste che radicarono tanti anni fa il disprezzo per la categoria del tradimento. Su tutto il resto, finalmente si gioca a carte scoperte.

    Pubblicato sul Secolo d'Italia del 16 aprile 2010

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. A

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    E comunque a me interessa parlare della storia di Zaccheo. Chi è, chi è stato?
    Mio zio, diceva che con Zaccheo andavano a picchiare i comunisti, al Palazzo M.
    Nel libroi di pennacchi, il suo nome non si fa, ma è chiaramente individuabile, forse.
    Chi sa parli, se vuole.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. sensi da trento

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    io se vuoi posso raccontarti la storia del fratello di zaccheo.
    pare fosse... un berlusconiano ante litteram
    per qualche motivo questa storia è stata rimossa dalla memoria collettiva di una città.

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. Zanoni che vota a sinistra... Sensi che pubblica simboli del PD... Fini che guida la Sinistra... a Latrina la destra che si taglia le sfere da sola... non ci capisco più niente.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. k

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    Grande Perina!
    (Scusi A, ma quella fa un'analisi che più chiara non si può della situazine nazionale attuale, e a lei non gliene frega un cazzo e vuole solo sapere il gossip e i pettegolezzi su Zaccheo? E, per di più, li vuole sapere da me? Ma arrivi fino a Trento e si faccia dire dal sensi dov'è cge deve andare.)

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. urbano

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    A memoria mia a Palazzo Emme chi le prese fu proprio lui,
    da Giampaolo.

    Si dice che Deluca e l'idv abbiano presentato denunce contro i due, Renata e Vincenzo.
    Si dice per voto di scambio.
    In effetti la percezione delle cose è intorpidita, non trovate?
    Era una sfumatura sfuggita.
    Sarà l'abitudine.

    Poi si dice che non le abbia presentate le dimissioni, unico mezzo per tentare una composizione in venti giorni.
    In effetti un politico cosa è se non un mediatore?
    E allora?
    Si dice di richieste di aiuti a altri.
    Sarebbe stato bello portare la cosa in consiglio comunale, corretto e pure rispettoso di quanti caparbi ancora votano.
    Ma non c'è stato tempo, si dice.

    Il fatto ha valenza politica, si dice.
    Ah si? Nella grande casa delle libertà si litiga di politica.
    E quali sarebbero le questioni? Com'è che si dice: quali le weltanschauung in campo?
    Ma no, che politica è scontro di amministrazione, si dice.
    Va bene dunque è scontro tra modi di amministrare:
    i denari?
    ma se l'assessore era ...
    le politiche di sviluppo?
    la se gli assessori erano ....
    L'urbanistica?
    ma se non è stato fatto nulla.

    E' un vero rompicapo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. sensi da trento

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    Ieri abbiamo visto uno come Vincenzo Zaccheo, sindaco di Latina dove il Msi era maggioranza relativa già nel ‘93

    io la storia me la ricordo (come al solito) un po' diversa.
    io mi ricordo di un partito enorme, quasi quanto una balena bianca che aveva il 40% dei consensi a latina; era talmente grande che a un certo punto decise di farsi tutto da sola, in casa: si fece una destra una destra e una sinistra.
    e mentre in tutta italia la balena bianca scompariva (e quei pochi che sopravvivevano lo facevano andando a mettersi sotto la protezione di lucky luciano violante e dei padrini del pds) a latina quel partito continuava a prendere il 40% dei consensi.
    solo che il 20% andarono a pierro e l'altro 20% andarono a davoli. la dc era così convinta di vincere che non stette lì a farsi bene i conti.
    finestra ebbe il culo di prendere il 20,01% dei consensi e passare al posto dei due politici suicidi, chè altrimenti avrebbe continuato a non contare un cazzo e a farsi le sue corsette al mare (come descritto in Palude).
    forza italia ha preso quel 40% dei consensi e ha fatto in modo che non andassero a finire a sinistra, come invece è successo in tutto il resto d'italia.

    questa è la vera storia della vittoria del MSI a latina; che la perina se lo metta bene in culo, visto che in testa non gli entra.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. sensi da trento

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    In effetti la percezione delle cose è intorpidita, non trovate?

    no

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. urbano

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    Dici che è proprio
    anestetizzata?

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. Sensi, trovo la ricostruzione delle elezioni un tantinello stiracchiata. Quella della DC che non s'è fatta bene i conti l'ho trovata carina, anche se inesatta.

    I conti la DC se li è fatti, eccome se se li è fatti. Tant'è che Finestra è andato su proprio con i loro voti. Avrà preso il 20% pure lui al primo turno, ma al ballottaggio superò il 50%. E tant'è che adesso Davoli dov'è?

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. sensi da trento

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    I conti la DC se li è fatti, eccome se se li è fatti. Tant'è che Finestra è andato su proprio con i loro voti.

    quello avvenne dopo. all'inizio pierro e davoli pensavano di andare al ballottaggio senza bisogno di allearsi con altri; e a dire la verità i voti ce li avevano pure e quasi ce l'avevano fatta. La novità di quelle elezioni comunali (a latina e in tutt'italia) furono le tante liste civiche che sottrassero i voti decisivi. fu uno zero virgola, ma tanto bastò agli avversari: a sorpresa passarono di resta e finestra. fu solo a quel punto che gli ex dc ebbero uno scatto d'orgoglio e mentre in tutt'italia andavano a rifugiarsi dagli ex nemici, a latina decisero di ribellarsi ai loro boia giudiziari.

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. Beh, a Latina c'è sempre stata la vulgata che i democristiani erano solo di maschera, perché poi sotto sotto erano fasci. Quindi non è tanto una ribellione ai boia giudiziari quanto un ritorno all'antico, ai vecchi fasti.

    Sta di fatto che l'MSI si ritrovò a governare con la maggioranza dei seggi in una giunta monocolore.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. sensi da trento

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    o yes, senza dubbio.
    è da vedere se quei voti sarebbero rimasti al msi alle elezioni successive.

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. big one

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    forza italia ha preso quel 40% dei consensi e ha fatto in modo che non andassero a finire a sinistra, come invece è successo in tutto il resto d'italia.

    ??????... magari!

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. cameriere

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    ciao zanna, è tanto che non ti vedo.
    devo dire che per la prima volta sottoscrivo tutto quello che hai scritto.
    incredibile!

    di tutta questa situazione posso dire che a me, quella a zaccheo,
    sembra proprio un'imboscata. ma questo non è importante. e non me ne frega niente di come a destra si facciano la guerra, se non per il fatto che ci va di mezzo l'amministrazione della città. ma nessuno venga a dirmi che la trasmissione di striscia è stata la causa delle dimissioni dei consiglieri. questa è una cazzata.

    e veniamo alle dimissioni.
    qualcuno potrebbe spiegarmi quelle dei consiglieri pd.
    non hanno senso, né giuridico né politico e secondo me neanche tattico.
    tanto per cominciare io vi ho votato e voi non vi dovete permettere di dimettervi perché zaccheo tiene famiglia e due figlie da accudire, povere creature.
    ma siamo impazziti? io non vi rivoto. scordatevelo. siete un branco di miopi senza memoria. illusi e presuntuosi, senza idee.
    avete appena preso una sberla, l'ennesima, alle regionali, e vi illudete che questa volta per il comune ce la potete fare? e per questa bella pensata vi siete messi in diligente fila indiana con fazzone e i suoi? bravi!
    ma andate a lavorare.
    io voterò una lista civica, non voi, nessuno. se vedo uno solo di voi in giro gli sparo. sparite, branco di inetti.
    potevate starvene alla finestra a guardare. alla finestra del comune, comodamente seduti alla poltrona di consiglieri, a guardare la lenta disintegrazione della destra a latina, lasciarli scannare a fuoco lento, lasciare a loro, e solo a loro, la responsabilità della fine anticipata dell'amministrazione, senza diventare complici dei tatticismi di fazzone, che fino a ieri non avreste seguito nemmeno al bar per bere un caffè.
    e invece...

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. zanoni

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    Caio Cam(erata), prima o poi ci rivediamo anche dal vivo

    Rispondo comunque a te perche' mi sembra che tu abbia toccato i punti decisivi del ragionamento (d'altra parte, complimenti al Sensi per la ricostruzione del 1993: e ricordo ancora l'incredulita' dei miei compagni di corso, all'universita', per la vittoria di Finestra...).

    Il primo punto e' la decisione di far cadere la giunta. Una possibile opzione, per il PD, era una Santa alleanza contro Fazzone e la banda dei fondani: che li avrebbe portati nei fatti a far parte della maggioranza e magari addirittura della giunta attraverso un patto di consiliatura, concordando qualche semplice punto programmatico da realizzare. Un'ipotesi suggesstiva: ma quanto fattibile? Cioe', Zaccheo avrebbe mai accettato? E soprattutto, sarebbe stato nell'interesse del PD sostenere quel che restava di una maggioranza assolutamente inadeguata sul piano amministrativo?

    La seconda opzione, nuda e cruda, era spaccare forse definitivamente il PDL: conquistandosi, di fatto, un'opportunita' reale di costruire un'alternativa di governo. La scelta - obbligata e comunque potenzialmente migliore - che poi e' stata fatta.

    Certo, in ogni caso non riesco a comprendere la folle uscita di De Marchis, che nella sua ingenuita' mi fa quasi tenerezza: 'se le dimissioni sono una presa di distanza dall'amministrazione, allora ci stiamo; se si tratta di un gioco di potere, allora no'. In questo modo, ha implicitamente legittimato la posizione di Fazzone: come se a Fazzone interesassero la politica o l'amministrazione e non gia' il potere (il potere per il potere). Roba dell'altro mondo!!!

    Veniamo pero' al secondo punto. cameriere dice: il PD non lo rivoto, mi voto una bella lista civica. la domanda che voglio rivolgere al Cam e' pertanto: ma se quelli del PD si presentassero all'interno di una lista civica, in un progetto piu' ampio (Per Latina), tu li voteresti? Cioe', a me sembra evidente che il 'prodotto politico' PD a Latina non tira, che i voti non e' in grado di acchiapparli. E continuare a presentare sul 'mercato elettorale' un 'prodotto politico' che viene rifiutato puntualmente e' da masochisti. E invece ancora li senti parlare di PD, di candidato del PD. Ma si puo' essere cosi' stupidi??? Che allargassero i propri orizzonti, porca miseria! Che la smettessero di parlarsi tra di loro, che organizzassero qualche incontro politico allargato coi CITTADINI (dove tutti sono liberi di parlare, non con gli 'interventi programmati), che raccogliessero idee e proposte per lo sviluppo della citta', che coinvolgessero tutti quelli che la banda al potere ha puntualmente tenuto ai margini. Che si presentassero agli elettori con un candidato non invischiato nella politica sfigata di casa loro (una faccia conosciuta, ma nuova), con la squadra 'di governo' gia' pronta (gli assessori, i presidenti delle varie partecipate etc etc) e costituita da gente COMPETENTE e non da 4 sfigati: allora si' che ci sarebbe da divertirsi...

    Ah, colgo l'occasione per tranquillizzare Bassoli: nel senso che ho votato per la sinistra (ma NON per il PD, che non votero' MAI!) sul piano locale, comunal/provinciale; dalla Regione in su qualche candidato decente di destra comunque lo trovo...

    Z

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. cameriere

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    Il primo punto e' la decisione di far cadere la giunta. Una possibile opzione, per il PD, era una Santa alleanza contro Fazzone e la banda dei fondani: che li avrebbe portati nei fatti a far parte della maggioranza e magari addirittura della giunta attraverso un patto di consiliatura, concordando qualche semplice punto programmatico da realizzare. Un'ipotesi suggesstiva: ma quanto fattibile? Cioe', Zaccheo avrebbe mai accettato? E soprattutto, sarebbe stato nell'interesse del PD sostenere quel che restava di una maggioranza assolutamente inadeguata sul piano amministrativo?

    La seconda opzione, nuda e cruda, era spaccare forse definitivamente il PDL: conquistandosi, di fatto, un'opportunita' reale di costruire un'alternativa di governo. La scelta - obbligata e comunque potenzialmente migliore - che poi e' stata fatta.

    tertium datur
    certo non immaginavo una amministrazione con assessori del pd. dio ce ne scampi. se ne prendi uno e lo porti ai giardinetti, quello manco la via di casa trova, forse riuscirebbe a sillabare il suo nome a un vigile urbano. né ho pensato ad un appoggio dei consiglieri.
    semplicemente lasciare sulle spalle di zaccheo l'onere di constatare la disfatta. costringere il pdl a scindersi e insultarsi come hanno fatto fin ora. stare a vedere come se la cava la polverini con la sua giunta e che ruolo avrà fazzone, e stare a guardare anche alla fine che faranno mister b e fini. i consiglieri pd dovevano limitarsi a non fare un cazzo, cioè a fare come hanno fatto fino ad oggi: non pensare, non agire. e che ci voleva.
    e invece si credono strateghi.

    quanto alla lista civica, e che ne so.
    quella mia era una invettiva, mica ciò ragionato sopra.
    non so cosa voterò.
    ma se 'sti 3 fessi fossero stati ai loro posti e a fine amministrazione avessero costituito una lista civica, con un nome non compromesso, io il voto ce lo davo- e magari in tanti avrebbero fatto lo stesso: per la città che sprofonda nell'immondizia della differenziata gestita da latinambiente, per la città dove risuonano gli echi di sparatorie e ambulanze che ricoverano morti ammazzati, per la città che perde le industrie.

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. mamma mia, er cameriere scatenato. E tutto ciò, solo perché l'inter ha approfittato di una vecchia signora ormai male in arnese.

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. cameriere

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    e piagnete
    e piagnete.
    ma dai che il derby lo portate a casa.

    comunque ciò pure pensato a chi voterò
    e velo dico:
    voto a cesare bruni. comunque si presenti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. A

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    Ma una storia politica della destra di latina, dovrà pure essere scritta?
    Omitto
    la destra ha conSensi o senza Sensi è PDL?

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. A

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    E comunque stasera
    forza LAZIO!

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. urbano

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    Il 17 febbraio del 1992 era lunedì.
    La settimana iniziava bene.
    In mattinata Luca gli avrebbe portato la roba.
    Stava quasi per andarsene quando Magni arrivò di corsa.
    Alora?
    Strascicò Mario
    Ecco prenda. Come d'accordo, c'era traffico.
    Mario afferrò la busta
    ma, disse stupito Luca, che fa non controlla?
    Ho fretta, sono sette o no?
    Sette, sette, confermò Luca Magni.
    E Mario Chiesa corse via mettendosi la busta nella patta delle mutande.
    Appena fuori sbattè contro un tizio.
    Pardòn, scusi sa ma non l'avevo mica visto
    e fece per riandare via.
    Ma Tonino lo abbrancò per un braccio e se lo portò in galera.
    Questo viene tramandato come l'x day.
    Si aprì un processo storico che ci avvinse di fronte alla TV mentre da samarcanda santoro predisponeva i riti di un autodafe mai avvenuto del tutto.
    Qui in palude all'epoca si era vissuta la tragedia della cooperativa silvia che investiva il sindaco senatore redi che fu sostituito da Romagnoli a piccola maggioranza, 28 voti di dc, psi, pri e pli.
    il 3 agosto del 1992 il procuratore della repubblica saltò sull'onda di mani pulite e chiese l'autorizzazione a procedre contro Redi.
    Mai concessa dalla giunta del senato.
    Fu respinta l'undici agosto, trasmessa al ministro Martelli il 3 settembre e comunicata alla Presidenza il 13 gennaio 1993.
    Nel frattempo succedeva di tutto una catasrofe quasi iconoclastaia.
    Questo è lo sfondo in cui si deve inserire il riposizionamento del potere avvenuto nel 1993 con l'investitura di Finestra.

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. A

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    Come i funghi. E come sennò? Con l'infiltrazione dei capitali della camorra, rilavati, erano spuntate all'improvviso botteghe d'orefici. Con il beneplacido di gruppi politici organizzati vicini alle cosche dei casalesi, quella provincia oramai era diventata come quelle città della Croazia famose per gli alberghi e le vetrine. E i bordelli. Tanto che Sensi diceva: "ce fossero almeno quelli!".
    Ne abbiamo già parlato, A. Sa dove deve andare? ok.

    [continua...]

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. sensi da trento

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    Membro

    il 3 agosto del 1992 il procuratore della repubblica saltò sull'onda di mani pulite

    questa frase estrapolata la dice lunga.
    i pm si misero tutti insieme all'allegra e fecero a chi ne metteva in galera di più, sicuri dell'aiuto di magistratura democratica.

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. A

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    Membro

    Sensi, ma va nel vulcano ...

    Eyjafjallajökul

    Pubblicato 14 anni fa #

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