Anonima scrittori

Forum Anonimascrittori » Anonima Scrittori

LA MASCHERA DELLA MORTE

(267 articoli)
  • Avviato 14 anni fa da maw
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. Mamma mia

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. sensi da trento

    offline
    Membro

    oggi ti voglio ti dire del rischio
    come si pare parato d’orgoglio
    e il culo guinzaglia a Mawale soltanto
    e i fochi di Tita faro pulsàn
    ti vogliano bighe di ragli spesi
    e solo un Conosso quercio di Fulco

    ma che lingua parli??

    senti, la poesia è illegibile e incomprensibile (quindi non evoca alcun sentimento, come invece dovrebbe avvenire).
    Il racconto ancora devo leggerlo, ma ho paura che la situazione non sia troppo diversa.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. A

    offline
    Membro

    Commento di mia moglie (dottoranda in filologia latina medievale) a "Letalia".

    "la fonetica mi pare molto dannunziana, il resto... boh!".

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. zanoni

    offline
    Membro

    sensi, ma che dici? a me di sentimenti gli scritti di maw - sia la poesia, sia il 'racconto' - ne evocano in quantita' industriale. preferisco non dirti quali, pero'

    resta il fatto che, rispetto a noi, lui e' troppo avanti. dobbiamo ammetterlo.

    Z

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. Maw, con tutto il rispetto, c'è tanto da lavorare. Non ci siamo, mi spiace.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. A

    offline
    Membro

    Con il suo permesso, spedisco una parte di lettera in cui Maw spiega la sua posizione. Ribadisco che mi tiro fuori da questo dialogo tra voi, che seguo con ironia e divertimento. A, e non risparmiatevi i colpi, mi piace vedere gli scrittori baruffare ...
    A

    mi è dispiaciuto non poter mettere un racconto più bello... quello che ho messo, anche se non l'ho specificato, per non risultare ancora più antipatico, insomma: è un racconto scritto più o meno nel tempo che ci vuole a leggerlo... e che non ho mai revisionato! ...alla luce di questo mi sembra abbastanza notevole, poi lo trovo divertente, non troppo impegnativo, un racconto strutturalista direi, no? ...poi con quella sorpresa finale...
    il discorso della poesia è differente invece: io definisco MAW una "prosopopea", un po' perchè vanta le mie gesta, un po' perchè "prosopopea" mi sa di "prosa"... credo molto in quelle poesie - quelle di MAW... - che insomma sono fatte per essere lette, per la gioia degli occhi insomma e per vivere nelle spiagge silenziose della mente, e che, della prosa, hanno, in molti casi, la scelta della parola meno ricercata, in virtù di una ispirazione immediata e di una scrittura automatica [o via via di una interpretazione istintiva] che confonde l'originario e l'originale...
    "letalia", al contrario, è un pezzo molto raffinato, fatto per essere recitato, enfasi pura!
    prescinde proprio dal significato, è musica! ...bada: non rarità fonetica, cosa che spesso si confonde con la poesia, ma corpulenta voce... non è nemmeno tanto sperimentale se ci pensi bene: è l'acme post-surrealista, post-socialista e post-grandefratellista della retorica, insomma dice molto semplicemente un orgoglio nuovo: ci vuole tanto a capire che si parla del sangue, della commedia, e dell'italia? ..."tu sei la pazza di esserci al mondo": cosa c'è di tanto astruso o "sperimentale"? - definizione che a me, devo dirti, non piace tanto... la poesia dice che siamo bastardi! ..."wulka" e "selenere" sono madri del sangue, donne di razze diverse, "talia" è la madre spirituale di una nazione fondata sullo scherzo reciproco, sul narcisismo, e sul gioco di ruolo [non cambierà mai nulla in italia se non cambieremo i canovacci delle commedie che recitiamo ogni giorno: ecco: per far questo, però, bisogna essere coscienti di star tutti recitando a soggetto... questo tipo di coscienza vogliono infondere, con un ambiguo compiacimento, i miei versi...]
    stiamo ancora a parlarci addosso di tante stronzate...! ...quando invece dovremmo capire che la verità è la bestia, quella stessa bestia che la tv mostra reale e disincarnata ad un tempo - l'amore, ad esempio, è razzista, in un senso non civilmente esclusivo, ma fiseologicamente elettivo: la mia poesia parla di tutto questo no? ...mettendo ovviamente in relazione il fattore animale - troppo colpevolmente rimosso dalla cultura di sempre!!!!!! - con quello spirituale, e lo fa in tanti modi... io prediligo l'amletico Aiace al furbo Ulisse, tanto per fare un esempio...
    perdona questo mio sfogo.
    sono contento dell'esperimento di anonimascrittori - spero soltanto che mi leggano ancora in tanti.
    poi dirò che lo scarso apprezzamento non mi avvilisce, bensì mi inquieta.

    g.

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. zanoni

    offline
    Membro

    un racconto scritto nel tempo che ci vuole a leggerlo? gia', non gl'ha potuto dedicare tempo perche' c'aveva la divina commedia da scrivere.

    vabbe', stendiamo un paio di veli pietosi su maw e la sua schiatta...

    Z

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. Zanoni, non sei un pelino troppo tranchant?

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. E' carino leggere un poeta che spiega, oltre che parafrasa, una sua poesia. Mi riviene in mente la critica di Croce su Mallarmè e sulla critica (positiva) che ne venne fatta dal Noulet.

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. k

    offline
    Membro

    Ma quanti anni ha sto Maw, 16 o 17?

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. maw

    offline
    Membro

    non sono troppo inquieto, perchè non ho ricevuto troppi apprezzamenti... poi però penso che, chi mi ha letto, è anche quello che ha più naso per le cose interessanti: ringrazio gli appena detti signori dunque, ed appronto una risposta. [Ovviamente non mi curo di chi non ha fatte notazioni contestuali.]
    della critica di Croce a Mallarmè, e di chi fosse il signor Noulet non so nulla.
    alla moglie di Ale ed a sensi di trento mi sembra di aver già risposto...
    dell'infantilismo dico invece che esso sia una cosa buona e ingiusta: bravo K a notare la nota fondamentale del mio disimpegno: se non che, spero, Maw è molto più giovane rispetto all'età che propone lui; e come certi bambini pestiferi, infatti, ha una gran voglia di dire cose che non si dovrebbe...
    ad esempio a Maw piace adoprare l'idea di culo nel modo più altisonante e stucchevole... oppure gli piace pensare che la differenza tra il determinismo culturale, per cui tutti saremmo soltanto il prodotto del condizionamento ambientale - come diceva Miglio... - e il libero arbitrio, per cui tutti saremmo diavoli ad altri avversi - per un'ottica moralistica -; bene: tale scarto è il Culo!

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. A

    offline
    Membro

    Maw, questa non l'ho capita.
    stai dicendo il culo come cifra del sesso disimpegnato? o come cosa?

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. maw

    offline
    Membro

    ...oppure attaccatevi al cazzo!!!! [tradotto: fatevi le seghe che mi sono fatto io prima di parlare con me di poesia - cosa che, gli invitati a questo esercizio non hanno appunto avuto il coraggio di fare...]

    IL SIGNOR TREMOTO
    di g.b.bonafede

    forse dovrebbe franarmi nel cuore
    invece vi frana le case le pie
    tutto quel male che poi non m’uccide
    oh Micilene, frana nel mio! Sparmia
    soltanto i cuscini di Bronto cisi
    giudica questa capienza di ria
    ridi di questo mio gran sentopénto
    oggi che tento un mistero tradire
    attiri soltanto su me la chimera
    oggi vi dica del quattro xì quattro
    di come necessita prima del sogno
    questa è la mela che Plato divise
    dis conoscendo prigione di Urgo
    jotrhma Cartesio la viste trarretti
    oh la potenza di ùn leva-due...
    come necessita specchio ti dissi!
    Eva t’avrebbe dovuta gnorare
    Nargisso è lui che diffese la madre
    come per caso si avrebbe potuta
    Nargisso più bello, uomo del mondo
    tutti lo dissero i struffi dell’Era
    ed Ozo che face ai sudj del figlio?
    Ozo si tace. Pure madre tace
    come godrebbe di quel parajiso
    come Beatrice... come godrebbe...
    <<...fu oco poeta...>> dice <<oh! brutto verme!>>
    mi brucio all’inferno e tu che mi ridi...
    come cerotti strappano ai ganci
    pelle dai falci scortici abbrami
    ho visti dugento ummani apparigli
    bocche mozzate da pizzi di wulwu
    tutti rashanti le viskere grati
    dopo che i Volli l’avean prestrati
    e poi che si venne a cozzarmen e
    dolore nel stomaco Ungha pose
    astro dolor che l’angosca nascose
    ogne tormento futuro me guara...
    sì qui la muurte si fa benedenta
    ed altro non dico, come non dix
    <<...ficcami un palo!, scovri in la bara...>>
    forse mi rapti per sempre ti voglio
    zaannami ancora, angoscia mi voglio
    lenire col bùno del nulla ferite
    beltezze proclami di essere sVisto
    luce si vuolve a conati laringi...
    come di matthre che prugni n’ii labri
    avvolte si godano orgasmy di sesso
    a molte tagliute acidissim pene
    scolpi a quel mento di gratta pietà
    s’affi del moto che stassi sovrerchi
    come sotterra un Àer di croci
    voltici rompi di scaglie si stanno
    tutte legate in linghe ganteshe
    le quali sirenano molti piaciuti
    umìli sorgenti di gravi polvi
    qualsi son giunti da gretti di vita
    nel verro del sesso piangano i molti
    tutti coverti che sembrano ricci
    tutti a nascondere cosce, curvuti
    quando di volo una Zampa li strappa
    molti si provano orgasmi nel sterno

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. maw

    offline
    Membro

    breve risposta per A, la cui nota non avevo vista, prima dell'ultima mia inserzione...
    se io fossi un Puer, come lo definisce Gabriele La Porta, sarei una figura di anima... ecco: il mio "culo" è l'identità/differenza che intercorre tra le parole "anima" ed "animale"... [intanto la coincidenza che la vuole, foneticamente, come il diminutuvo del tuo nome: è culo no? ...fortuna cioè:] quindi quel gesto che prescinde dalla coscienza, la quale giunge sempre dopo, a giochi già fatti; quindi è male, inteso come bestialità, come limite corporale - o se vogliamo è genio: che sia cioè una scimmia trascendente, o immanente, rispetto alla coscienza, questo è irrilevante; comunque è un oltre rispetto soprattutto al concetto di tempo: un'entità sclusivamente spaziale, assoluta rispetto ad ogni giudizio o cognizione di tipo moralistico [se vogliamo, essendo "male", dunque bene relativo, E' ente morale...!]

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. maw

    offline
    Membro

    ...IL CULO E' AMORE CERTO, SONO LE ALE STESSE CHE CI FANNO VOLARE NEL MONDO... MMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!
    MA IL CULO, AD ESEMPIO, E' ANCHE IL FONDAMENTO DEL GARANTISMO!
    SIAMO TUTTI BUONI E CATTIVI - BUONI O CATTIVI SOLTANTO PER LA COSCIENZA [VASCO, DEL RESTO, E' IL MIO PROFETA...]

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. k

    offline
    Membro

    Scusa compa', ma io non è che abbia molto tempo da perdere, perché di gente con un filino di talento è pieno il mondo, anzi, tutti ne hanno in partenza. E' la precondizione. Poi c'è la disciplina e la regula, l'autoconsapevolezza soprattutto dei limiti e la precisa consapevolezza del ruolo, del contesto e della funzione. Nel tuo caso - per come s'è fin qui posto anche nel caso dei divertissement - mi pare ci sia solo troppa autoreferenzialità, che rende il divertissement solamente tuo.
    Tanto, per onestà, ti dovevo.

    (Prova a partecipare alla Colonia se ti interessa, o agli altri progetti dell'Anonima. Hai visto mai?)

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. maw

    offline
    Membro

    ringrazio K per aver comunque dato un giudizio contestuale, quello sul mio talento, che ha riconosciuto... ma il mio talento - tanto o poco che sia... - è messo al servizio di una visione, di giudizi vari, di impianti drammatici, su cui, né lui, nemmeno la maggior parte degli scrittori di anonima, si è voluta pronunciare... insomma mi è sembrato troppo semplicistico il vostro licenziare dei componimenti che dicono molto, oltre a mostrare la mia bravura. Insomma, soltanto per citare le due ultime poesie, un inno all'Italia forte, il quale denunzia vizi e virtù della nostra nazione, il quale ad esempio dice qualcosa sullo sport nazionale, quello dello spionaggio, nonchè sulla importante devozione per la Madonna... un inno che però non scade mai nella banalità, pur riuscendo ad esaltare anche la bellezza artistica del nostro paese...
    poi, l'altra poesia, una riflessione sul genio, sul suo essere sensibilità della colpa, rifiuto amoroso, delirio di onnipotenza...
    a me sembra che ci fosse molto da discutere: e non credo di far qui la brutta parte del poeta che spiega le sue poesie, perchè non sto dicendo nulla di ciò che non fosse palese ad un primo sguardo [per fortuna c'è molto altro da dire sui miei versi...].
    per quanto riguarda invece l'accusa di autoreferenzialità, forse anche questo è un giudizio saggio: sappiate che, come ho già spiegato, l'Io, a mio parere, è l'unico referente vero, nel senso di esperibile... credo che dal contatto col mondo esterno noi in fondo non se ne conosca altro che le nostre percezioni e le idee private, o assolute, del "sempre differente" [invece di "medesimo"].
    l'impegno politico, a mio avviso, è gestito da contraddizioni sociali le quali si rinviano e si fortificano: l'impegnato è sempre impegnato per la sua parte non meno che per la parte avversa! ...ecco dunque la mia risposta: esplorare l'io, esemplificarlo attraverso il fantastico di un personaggio [per evitare la ovvia contraddizione di soggetto-oggetto, per cui cadrei nel vizio politico autobiografico] e dunque per sortire un'immediato moto di repulsione/attrazione il quale spero vero: che cambi l'uomo insomma! ...come cambiare il mondo se non sperando di disattivare la mondanità dell'uomo stesso? ["ama il prossimo tuo come te stesso" qualcuno ha detto...] ...ad esempio la sua sessualità? [la quale è ancora oggi troppo gestita da mozioni sociali le quali proiettino le nostre identità molto più di quanto non facciano Berlusconi o Di Pietro?]
    chiedo venia per avere ecceduto nel divertimento, in maniera, che a rileggerla oggi, reputo io stesso eccessiva: ho semplicemente scaricato la tensione accumulata nel non veder riconosciuta un'idea letteraria, la mia, che reputo epocale.
    vi invito tutti a leggere "LA DIVINA COMMEDIA DI MAW", vi accorgerete di come, attraverso la libertà di un Io il quale si riferisce a se stesso, è possibile veramente ipotizzare una sorta di storia universale, storia di uomini in mondi i quali è possibile apprendere soltanto nell'attualità di una ispirazione drammatica, tesa da un nulla ad un altro nulla, come in ipotesi - ovvio! - l'attualità di ogni orizzonte antropologico...

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. A

    offline
    Membro

    Mi trovo in una situazione spiacevole, per l'affetto che mi lega a maw e a K. quindi non vorrei dire nulla. Certo, credo che Maw, tu non possa pretendere tutta l'attenzione che pretendi, se non sei disposto ad accettare i consigli di chi comunque ha una grande esperienza letteraria e può aiutarti. Il fatto di presentare un'idea forte di letteratura può aiutare, ma occorre sempre misurarsi con il pubblico, e mi pare in questo caso in feedback ci sia stato, benchè negativo. Indubbiamente (a parte Zanoni che ti ha offeso senza entrare nel merito)
    Detto questo, è anche vero che è difficile giudicare da alcuni lacerti, e che il meglio è nel libro. Ma il libro lo devi vendere, e non puoi imporre l'acquisto. Magari regalane una copia a K e a Torque, e poi, in privato, vi fate un po' di chiacchiere serie. Questo forum è anche un po' un bar. Il laboratorio è un'invito serio, Maw, pensaci.
    Rimane poi vero che io ti conosco come una persona molto umile, Maw, e la postura da "genio epocale" che indossi come maschera non sempre si presta ad un'accoglienza di primo acchito simpatetica, se non ti si conosce bene e soprattutto de visu.

    Per le poesie:
    Io credo che le tue poesie siano valide, proprio per la loro musicalità. E siano teatrali, sì. Ricordano, per certi aspetti Panella. Perchè non provi a contattare lui, e fargliele leggere? Magari ti darebbe un maggiore aiuto. La tua è scrittura sperimentale, futurista, dal punto di vista poetico. per quanto ne possa io capire. Anche Maw, è un romanzo poetico, sperimentale, e audace.
    Mi auguro che comunque si possa arrivare ad una conoscenza di persona. Magari, quando sei a Terracina, vai a Latina e partecipa ad un'incontro dell'anonima scrittori. Potrebbe essere un buon incontro.
    Saluto tutti.
    A

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. zanoni

    offline
    Membro

    chi e' che avrei offeso? questo arriva, posta un sorta di 'racconto' (che non ho ben capito di cosa parli) e ci prende per il culo dicendo che l'ha scritto di fretta (sei anni fa) e non ha avuto modo di rileggerlo... e sono io che l'ho offeso? essu'! ma non e' un atteggiamento oltraggioso e offensivo quello di presentarsi come il piu' grande genio letterario di questo mondo e poi di postare un racconto scritto di fretta (e magari coi piedi) e che non e' stato neanche riletto?

    mica gliel'ha ordinato il medico a questo di scrivere, no? se non ha tempo, si dedicasse ad altro! riguardo al 'merito', trovo i suoi scritti illegibili: primo, perche' non si capisce di cosa parlano; secondo, perche' come ha ben detto il sensi non trasmettono nulla; terzo, perche' per l'appunto mi danno la sensazione di qualcosa scritta di corsa, da qualcuno che si crede scrittore senza avere la minima idea di cosa voglia dire.

    il tutto al modico prezzo di 40 euri. mavaffanculova'...

    Z

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. k

    offline
    Membro

    Avevo scritto la mia risposta nel pomeriggio, subito dopo l'ultimo intervento di Maw, poi la connessione se ne è andata e mi ritrovo adesso con un tentativo di intermediazione di A (che forse andava fatto prima, almeno nei suoi confronti) e un altro affondo di Zanoni. Comunque la questione non cambia, perché qui evidentemente non si tratta di farsi i complimenti - non è esattamente questo il posto - ma di dirsi, almeno sui fatti artistico-letterari, le cose esattamente come stanno e come uno le pensa. Se uno dissimulasse o tacesse per fare appunto un complimento, allora sì che peccherebbe di disonestà nei confronti dell'interlocutore. Per tutti questi motivi, riproduco la risposta esattamente come l'avevo scritta dopo le ultime dichiarazioni di Maw:

    "No compa', le poesie non si spiegano. Quando un autore - credendo che il fruitore non le abbia correttamente capite - arriva al punto di dover spiegare per filo e per segno le proprie poesie, quello è il punto in cui lui dovrebbe invece capire che evidentemente non è così che si scrivono le poesie, è lui che è fuori strada. La leggibilità difatti non è un optional, mentre lei – Maw – sembra invece proprio perseguire la massima illeggibilità come fine, al di là anche di alcune suggestioni melico-ritmiche. Mi spiace per lei però, ma l'arte non è autonomia del significante e non è nemmeno la pura espressione del magma dell'io, bensì l'espressione lirica, ossia l'intuizione universalizzante, che è tale perché evoca nel fruitore gli stessi sentimenti delle cose provati dall'artista, partendo proprio dal fatto che l'artista è riuscito a trovare nel suo mezzo espressivo la capacità di sollecitare il riconoscimento, da parte dell'io del fruitore, della stessa identità e dei sentimenti dell'io dell'artista. Questa è l’evocazione e questa è l’intuizione lirica o artistica. Quando l'espressione non raggiunge questo - non raggiunge l'altro - non è arte, ma è urlo e basta. E quanto quest’urlo è più forte, tanto più è pericolosamente solipsista.
    Mo' faccia quel cazzo che le pare, mi cataloghi pure nel mare magnum dei coglioni che non la capiscono, ma secondo me aveva ragione il Cam nel suo intervento di benvenuto: forse è bene che lei si cerchi un analista, perché questa sua assoluta autoreferezenzialità non è lesiva solo delle sue eventuali potenzialità artistiche, ma soprattutto del suo equilibrio in un corretto stare nel mondo. La salute prima di tutto, come si suole dire. Stia bene, comunque."

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. A

    offline
    Membro

    Ho mentito che t’amavo
    Capiscimi
    avrei voluto versarmi
    sul tuo viso, sul tuo petto
    come crema umana
    invece la mia voce parlava
    Avrei voluto tu fossi
    fango, una melma
    nella quale affondare
    soffocando
    Invece, restando in superficie,
    ci dicevamo a parole l’amore
    come due vacanzieri nuotando
    (nell’acqua le bracciate
    sono come all’asciutto
    gli abbracci: ci fanno
    galleggiare…Anche le gambe
    tu a delfino io a rana,
    e nella stessa acqua)

    Avrei voluto speronarti
    entrando in te,
    le braccia nelle braccia,
    le gambe nelle gambe
    come in una tuta
    da meccanico con la chiusura
    lampo serrata come il mare
    sul nostro affondamento
    Invece vociavo senz’acqua
    nella bocca, anzi, ricordo,
    poi, dopo, bevevamo
    da una bottiglia l’acqua
    che, fresca, accanto a noi
    si intiepidiva sapendo
    di temperatura umana…
    Con l’acqua in bocca per volerla bere
    perdemmo l’occasione di annegare
    e di tacere…

    Pasquale Panella
    da poema bianco(IriEd, Roma)

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. Beh, Alessà, tu fai pure il professore... non ti rendi conto della differenza?

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. A

    offline
    Membro

    certo, grazia', però non è che uno si sveglia e subito scrive così. Magari sarà pure partito da cose meno valide o no? Magari anche lui, da piccolo o da grande, dava spazio al proprio ego creativo...

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. SCa

    offline
    Membro

    Scusa A, ma tu hai scritto che le poesie di Maw ti ricordano, per certi aspetti Panella. Mi puoi spiegare in che cosa te lo ricordano?
    Io nonostante Maw abbia spiegato cosa si nascondesse dietro le parole dei suoi componimenti, oltre alla sua bravura, non sono riuscito a ritrovare nemmeno l'ombra di quel contenuto che dice di aver espresso. Certo, questo può essere un mio limite. Però vorrei chiedere a Maw: cosa intendi tu per poesia?

    Per quanto riguarda il racconto, mi dispiace ma non sono riuscito ad andare più avanti del primo quarto, forse meno.

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. maw

    offline
    Membro

    Ale... mi deludi...! e dire che tu hai "La divina commedia di Maw" in mano... di poesie incompiute come quella di Panella che tu hai fatta leggere, e di molto più belle! - nonchè monumentali! ...come di monumenti però feriti da un crollo... - il mio libro è pieno... [insomma: hai letto "La mulattiera del tibè"?]
    "Letalia" ed "Il signor Tremoto", invece, per come la vedo io, sono poesie compiute, soprattutto vere, musicali in tutti i sensi... altro che Panella di 'sta minchia...!
    mah...!
    forse Ale gioca a farmi inserire altri versi: credo che mi punga apposta...!
    la seguente l'ho scritta a 25 anni, è tratta dalla "Divina commedia di Maw", titolo:

    IL GATTO CON GLI STIVALI
    g.b.bonafede

    l'orgoglio si ritrova per caso
    sotto il blu di un forte respiro torna
    trascinato per mano come un bimbo
    dalla materna ostinazione dell'alba
    ed io ho imparato a morire un'altra volta
    e ti ricerco con la cenere sul cuore
    perchè conosco l'ultima telefonata
    e forse dovrei odiarti veramente
    quando ti incontro al cinema o per strada
    dovrei fingere di non averti mai riconosciuta. Però
    conosco le faccende del destino
    e l'impotenza del pensiero artificiale...
    tu non segui l'infantile leggerezza del sangue
    come le foglie seguono il vento?
    forse non sei vendicativa e cieca, tu
    com'è pigro il gatto - e com'è rosso il toro? -
    per tua stessa natura infallibile segui
    Amore, e lo divori per tua stessa natura... Ti ho amata
    perchè in te era più forte l'istinto predatore
    ed era più forte l'impulso della preda - sei ciclica
    scostante... E fuggivi dinnanzi al mio dolore
    dopo avermi sbranato con dolcezza...
    ti ho amata per mia stessa natura. Come il Sole
    cede il cielo alla Luna
    in te si mutava di frequente
    qualcosa in qualcos'altro - e proprio per questo...
    e ti ho amata...
    amor che doni agli uomini le gioie
    ed ogni gioia per mille dolori

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. A

    offline
    Membro

    @ Sca.
    me lo ricordano per l'apparente non senso del piano sintagmatico, che diventa senso (aperto, ci mancherebbe) nel cantato.
    come ad esempio in questo, di cui cui prima metto il video e poi il testo. Certo, con la musica di Battisti...

    @Maw: certo che però un po' più di umiltà non guasterebbe

    Get the Video Widget

    In nessun luogo andai
    per niente ti pensai
    e nulla ti mandai
    per mio ricordo
    Sul bordo m'affacciai
    d'abissi belli assai
    Su un dolce tedio a sdraio
    amore ti ignorai
    invece costeggiai
    i lungomai
    M'estasiai. ti spensierai
    m'estasiai, e si spostò
    la tua testa estranea
    che rotolò
    Cadere la guardai
    riflessa tra ghiacciai
    sessanta volte che
    cacciava fuori
    la lingua e t'abbracciai
    Di sangue m'inguaiai
    Tu quindi come stai
    Se è lecito che fai
    in quell'attualità
    che pare vera
    Come stai, ti smemorai
    ti stemperai e come sta
    la straniera, lei come sta
    Son le cose
    che pensano ed hanno di te
    sentimento. esse t'amano e non io
    come assente rimpiangono te
    Son le cose prolungano te
    La vista l'angolai
    di modo che tu mai
    entrassi col viavai
    di quando sei
    dolcezza e liturgia
    orgetta e leccornia
    La prima volta che
    ti vidi non guardai
    da allora non t'amai
    tu come stai (ah come stai)
    Rimpiangono te
    son le cose, prolungano te
    certe cose

    Testo Pasquale Panella

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. maw

    offline
    Membro

    altra cosa è invece la seguente:

    LA SPIAGGIA DEL TE'
    g.b.bonafede

    oggi soledora in fangomare
    in vivi spruzzi di perle finili
    vento mi porta sconciuffo nel vedo
    non piango non rido non muoio ledo
    dolce tristezza di essere qui
    in pero sconforto vorti vicina
    Mako e Lumina consolano i baffi
    molti dolcetti finiscono il piatto
    vecchi serviti ad atroci vendette
    pii nemici a Michele, prudenti
    vedono gli anni passarmi sui guanci
    Mako mi ride per forza, mi sprona
    Lumina piange al canuto si desta...
    poi che mi poggia li diti a foresta
    sovra i bei dorsi di palmi di mani
    ricorda in frumento tace di più
    pena a mi’ figli porta oh devota
    ogne mattina il copre dal gelo...
    sbuffa i corrucci di Selele, ama
    la timidezza di Brondo confonde
    per gioco. Quei vecchi curano stanchi
    questa Teiera voglioso di colpa
    il figlio li grazia da terre lontane
    essi mi sazrian di occhi per bene...
    te non volgessi possibile sguardo
    mai! ...come di sassi condanno a pressare
    nero nel petto di brume scagliate
    ogni disguardo mollissimo in pena
    ecco ti dico <<forse mi piango...>>

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. A

    offline
    Membro

    Per Sensi

    dimmi che significa

    "costeggiai i lungomai"....

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. A

    offline
    Membro

    Maw, evidentemente devi fare vedere ai poeti queste poesie. O ai professori universitari di lettereatura contemporanea. (tu stesso mi hai detto che ne conosci, di quelli della "Sapienza". Vediamo che ne diranno... E poi manda qui la recensione. Solo così puoi accreditarti secondo me.)
    Ed ora basta , che c'ho da lavorare

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. sensi da trento

    offline
    Membro

    invece, per come la vedo io, sono poesie compiute, soprattutto vere, musicali in tutti i sensi

    si, però la musicalità non basta.
    da un punto di vista tecnico anche questa è una poesia:

    Get the Video Widget

    è tutta in rime baciate, ha una sua logica , un suo contenuto e una sua musicalità, ma da qui a paragonarla a leopardi e dante, come invece vorrebbe remo remotti, ci passa tantissima strada.
    secondo me è eccessivo addirittura chiamarla poesia: più che altro è una filastrocca, uno scioglilingua o un limerick.
    ecco, secondo me dovresti riflettere anche su questo.

    Pubblicato 13 anni fa #

Feed RSS per questa discussione

Replica »

Devi aver fatto il login per poter pubblicare articoli.