Mamma mia
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LA MASCHERA DELLA MORTE
(267 articoli)-
Pubblicato 14 anni fa #
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oggi ti voglio ti dire del rischio
come si pare parato d’orgoglio
e il culo guinzaglia a Mawale soltanto
e i fochi di Tita faro pulsàn
ti vogliano bighe di ragli spesi
e solo un Conosso quercio di Fulco
ma che lingua parli??
senti, la poesia è illegibile e incomprensibile (quindi non evoca alcun sentimento, come invece dovrebbe avvenire).
Il racconto ancora devo leggerlo, ma ho paura che la situazione non sia troppo diversa.Pubblicato 14 anni fa # -
Commento di mia moglie (dottoranda in filologia latina medievale) a "Letalia".
"la fonetica mi pare molto dannunziana, il resto... boh!".
Pubblicato 14 anni fa # -
sensi, ma che dici? a me di sentimenti gli scritti di maw - sia la poesia, sia il 'racconto' - ne evocano in quantita' industriale. preferisco non dirti quali, pero'
resta il fatto che, rispetto a noi, lui e' troppo avanti. dobbiamo ammetterlo.
Z
Pubblicato 14 anni fa # -
Maw, con tutto il rispetto, c'è tanto da lavorare. Non ci siamo, mi spiace.
Pubblicato 14 anni fa # -
Con il suo permesso, spedisco una parte di lettera in cui Maw spiega la sua posizione. Ribadisco che mi tiro fuori da questo dialogo tra voi, che seguo con ironia e divertimento. A, e non risparmiatevi i colpi, mi piace vedere gli scrittori baruffare ...
Ami è dispiaciuto non poter mettere un racconto più bello... quello che ho messo, anche se non l'ho specificato, per non risultare ancora più antipatico, insomma: è un racconto scritto più o meno nel tempo che ci vuole a leggerlo... e che non ho mai revisionato! ...alla luce di questo mi sembra abbastanza notevole, poi lo trovo divertente, non troppo impegnativo, un racconto strutturalista direi, no? ...poi con quella sorpresa finale...
il discorso della poesia è differente invece: io definisco MAW una "prosopopea", un po' perchè vanta le mie gesta, un po' perchè "prosopopea" mi sa di "prosa"... credo molto in quelle poesie - quelle di MAW... - che insomma sono fatte per essere lette, per la gioia degli occhi insomma e per vivere nelle spiagge silenziose della mente, e che, della prosa, hanno, in molti casi, la scelta della parola meno ricercata, in virtù di una ispirazione immediata e di una scrittura automatica [o via via di una interpretazione istintiva] che confonde l'originario e l'originale...
"letalia", al contrario, è un pezzo molto raffinato, fatto per essere recitato, enfasi pura!
prescinde proprio dal significato, è musica! ...bada: non rarità fonetica, cosa che spesso si confonde con la poesia, ma corpulenta voce... non è nemmeno tanto sperimentale se ci pensi bene: è l'acme post-surrealista, post-socialista e post-grandefratellista della retorica, insomma dice molto semplicemente un orgoglio nuovo: ci vuole tanto a capire che si parla del sangue, della commedia, e dell'italia? ..."tu sei la pazza di esserci al mondo": cosa c'è di tanto astruso o "sperimentale"? - definizione che a me, devo dirti, non piace tanto... la poesia dice che siamo bastardi! ..."wulka" e "selenere" sono madri del sangue, donne di razze diverse, "talia" è la madre spirituale di una nazione fondata sullo scherzo reciproco, sul narcisismo, e sul gioco di ruolo [non cambierà mai nulla in italia se non cambieremo i canovacci delle commedie che recitiamo ogni giorno: ecco: per far questo, però, bisogna essere coscienti di star tutti recitando a soggetto... questo tipo di coscienza vogliono infondere, con un ambiguo compiacimento, i miei versi...]
stiamo ancora a parlarci addosso di tante stronzate...! ...quando invece dovremmo capire che la verità è la bestia, quella stessa bestia che la tv mostra reale e disincarnata ad un tempo - l'amore, ad esempio, è razzista, in un senso non civilmente esclusivo, ma fiseologicamente elettivo: la mia poesia parla di tutto questo no? ...mettendo ovviamente in relazione il fattore animale - troppo colpevolmente rimosso dalla cultura di sempre!!!!!! - con quello spirituale, e lo fa in tanti modi... io prediligo l'amletico Aiace al furbo Ulisse, tanto per fare un esempio...
perdona questo mio sfogo.
sono contento dell'esperimento di anonimascrittori - spero soltanto che mi leggano ancora in tanti.
poi dirò che lo scarso apprezzamento non mi avvilisce, bensì mi inquieta.g.
Pubblicato 14 anni fa # -
un racconto scritto nel tempo che ci vuole a leggerlo? gia', non gl'ha potuto dedicare tempo perche' c'aveva la divina commedia da scrivere.
vabbe', stendiamo un paio di veli pietosi su maw e la sua schiatta...
Z
Pubblicato 14 anni fa # -
Zanoni, non sei un pelino troppo tranchant?
Pubblicato 14 anni fa # -
E' carino leggere un poeta che spiega, oltre che parafrasa, una sua poesia. Mi riviene in mente la critica di Croce su Mallarmè e sulla critica (positiva) che ne venne fatta dal Noulet.
Pubblicato 14 anni fa # -
Ma quanti anni ha sto Maw, 16 o 17?
Pubblicato 14 anni fa # -
non sono troppo inquieto, perchè non ho ricevuto troppi apprezzamenti... poi però penso che, chi mi ha letto, è anche quello che ha più naso per le cose interessanti: ringrazio gli appena detti signori dunque, ed appronto una risposta. [Ovviamente non mi curo di chi non ha fatte notazioni contestuali.]
della critica di Croce a Mallarmè, e di chi fosse il signor Noulet non so nulla.
alla moglie di Ale ed a sensi di trento mi sembra di aver già risposto...
dell'infantilismo dico invece che esso sia una cosa buona e ingiusta: bravo K a notare la nota fondamentale del mio disimpegno: se non che, spero, Maw è molto più giovane rispetto all'età che propone lui; e come certi bambini pestiferi, infatti, ha una gran voglia di dire cose che non si dovrebbe...
ad esempio a Maw piace adoprare l'idea di culo nel modo più altisonante e stucchevole... oppure gli piace pensare che la differenza tra il determinismo culturale, per cui tutti saremmo soltanto il prodotto del condizionamento ambientale - come diceva Miglio... - e il libero arbitrio, per cui tutti saremmo diavoli ad altri avversi - per un'ottica moralistica -; bene: tale scarto è il Culo!Pubblicato 14 anni fa # -
Maw, questa non l'ho capita.
stai dicendo il culo come cifra del sesso disimpegnato? o come cosa?Pubblicato 14 anni fa # -
...oppure attaccatevi al cazzo!!!! [tradotto: fatevi le seghe che mi sono fatto io prima di parlare con me di poesia - cosa che, gli invitati a questo esercizio non hanno appunto avuto il coraggio di fare...]
IL SIGNOR TREMOTO
di g.b.bonafedeforse dovrebbe franarmi nel cuore
invece vi frana le case le pie
tutto quel male che poi non m’uccide
oh Micilene, frana nel mio! Sparmia
soltanto i cuscini di Bronto cisi
giudica questa capienza di ria
ridi di questo mio gran sentopénto
oggi che tento un mistero tradire
attiri soltanto su me la chimera
oggi vi dica del quattro xì quattro
di come necessita prima del sogno
questa è la mela che Plato divise
dis conoscendo prigione di Urgo
jotrhma Cartesio la viste trarretti
oh la potenza di ùn leva-due...
come necessita specchio ti dissi!
Eva t’avrebbe dovuta gnorare
Nargisso è lui che diffese la madre
come per caso si avrebbe potuta
Nargisso più bello, uomo del mondo
tutti lo dissero i struffi dell’Era
ed Ozo che face ai sudj del figlio?
Ozo si tace. Pure madre tace
come godrebbe di quel parajiso
come Beatrice... come godrebbe...
<<...fu oco poeta...>> dice <<oh! brutto verme!>>
mi brucio all’inferno e tu che mi ridi...
come cerotti strappano ai ganci
pelle dai falci scortici abbrami
ho visti dugento ummani apparigli
bocche mozzate da pizzi di wulwu
tutti rashanti le viskere grati
dopo che i Volli l’avean prestrati
e poi che si venne a cozzarmen e
dolore nel stomaco Ungha pose
astro dolor che l’angosca nascose
ogne tormento futuro me guara...
sì qui la muurte si fa benedenta
ed altro non dico, come non dix
<<...ficcami un palo!, scovri in la bara...>>
forse mi rapti per sempre ti voglio
zaannami ancora, angoscia mi voglio
lenire col bùno del nulla ferite
beltezze proclami di essere sVisto
luce si vuolve a conati laringi...
come di matthre che prugni n’ii labri
avvolte si godano orgasmy di sesso
a molte tagliute acidissim pene
scolpi a quel mento di gratta pietà
s’affi del moto che stassi sovrerchi
come sotterra un Àer di croci
voltici rompi di scaglie si stanno
tutte legate in linghe ganteshe
le quali sirenano molti piaciuti
umìli sorgenti di gravi polvi
qualsi son giunti da gretti di vita
nel verro del sesso piangano i molti
tutti coverti che sembrano ricci
tutti a nascondere cosce, curvuti
quando di volo una Zampa li strappa
molti si provano orgasmi nel sternoPubblicato 14 anni fa # -
breve risposta per A, la cui nota non avevo vista, prima dell'ultima mia inserzione...
se io fossi un Puer, come lo definisce Gabriele La Porta, sarei una figura di anima... ecco: il mio "culo" è l'identità/differenza che intercorre tra le parole "anima" ed "animale"... [intanto la coincidenza che la vuole, foneticamente, come il diminutuvo del tuo nome: è culo no? ...fortuna cioè:] quindi quel gesto che prescinde dalla coscienza, la quale giunge sempre dopo, a giochi già fatti; quindi è male, inteso come bestialità, come limite corporale - o se vogliamo è genio: che sia cioè una scimmia trascendente, o immanente, rispetto alla coscienza, questo è irrilevante; comunque è un oltre rispetto soprattutto al concetto di tempo: un'entità sclusivamente spaziale, assoluta rispetto ad ogni giudizio o cognizione di tipo moralistico [se vogliamo, essendo "male", dunque bene relativo, E' ente morale...!]Pubblicato 14 anni fa # -
...IL CULO E' AMORE CERTO, SONO LE ALE STESSE CHE CI FANNO VOLARE NEL MONDO... MMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!
MA IL CULO, AD ESEMPIO, E' ANCHE IL FONDAMENTO DEL GARANTISMO!
SIAMO TUTTI BUONI E CATTIVI - BUONI O CATTIVI SOLTANTO PER LA COSCIENZA [VASCO, DEL RESTO, E' IL MIO PROFETA...]Pubblicato 14 anni fa # -
Scusa compa', ma io non è che abbia molto tempo da perdere, perché di gente con un filino di talento è pieno il mondo, anzi, tutti ne hanno in partenza. E' la precondizione. Poi c'è la disciplina e la regula, l'autoconsapevolezza soprattutto dei limiti e la precisa consapevolezza del ruolo, del contesto e della funzione. Nel tuo caso - per come s'è fin qui posto anche nel caso dei divertissement - mi pare ci sia solo troppa autoreferenzialità, che rende il divertissement solamente tuo.
Tanto, per onestà, ti dovevo.(Prova a partecipare alla Colonia se ti interessa, o agli altri progetti dell'Anonima. Hai visto mai?)
Pubblicato 14 anni fa # -
ringrazio K per aver comunque dato un giudizio contestuale, quello sul mio talento, che ha riconosciuto... ma il mio talento - tanto o poco che sia... - è messo al servizio di una visione, di giudizi vari, di impianti drammatici, su cui, né lui, nemmeno la maggior parte degli scrittori di anonima, si è voluta pronunciare... insomma mi è sembrato troppo semplicistico il vostro licenziare dei componimenti che dicono molto, oltre a mostrare la mia bravura. Insomma, soltanto per citare le due ultime poesie, un inno all'Italia forte, il quale denunzia vizi e virtù della nostra nazione, il quale ad esempio dice qualcosa sullo sport nazionale, quello dello spionaggio, nonchè sulla importante devozione per la Madonna... un inno che però non scade mai nella banalità, pur riuscendo ad esaltare anche la bellezza artistica del nostro paese...
poi, l'altra poesia, una riflessione sul genio, sul suo essere sensibilità della colpa, rifiuto amoroso, delirio di onnipotenza...
a me sembra che ci fosse molto da discutere: e non credo di far qui la brutta parte del poeta che spiega le sue poesie, perchè non sto dicendo nulla di ciò che non fosse palese ad un primo sguardo [per fortuna c'è molto altro da dire sui miei versi...].
per quanto riguarda invece l'accusa di autoreferenzialità, forse anche questo è un giudizio saggio: sappiate che, come ho già spiegato, l'Io, a mio parere, è l'unico referente vero, nel senso di esperibile... credo che dal contatto col mondo esterno noi in fondo non se ne conosca altro che le nostre percezioni e le idee private, o assolute, del "sempre differente" [invece di "medesimo"].
l'impegno politico, a mio avviso, è gestito da contraddizioni sociali le quali si rinviano e si fortificano: l'impegnato è sempre impegnato per la sua parte non meno che per la parte avversa! ...ecco dunque la mia risposta: esplorare l'io, esemplificarlo attraverso il fantastico di un personaggio [per evitare la ovvia contraddizione di soggetto-oggetto, per cui cadrei nel vizio politico autobiografico] e dunque per sortire un'immediato moto di repulsione/attrazione il quale spero vero: che cambi l'uomo insomma! ...come cambiare il mondo se non sperando di disattivare la mondanità dell'uomo stesso? ["ama il prossimo tuo come te stesso" qualcuno ha detto...] ...ad esempio la sua sessualità? [la quale è ancora oggi troppo gestita da mozioni sociali le quali proiettino le nostre identità molto più di quanto non facciano Berlusconi o Di Pietro?]
chiedo venia per avere ecceduto nel divertimento, in maniera, che a rileggerla oggi, reputo io stesso eccessiva: ho semplicemente scaricato la tensione accumulata nel non veder riconosciuta un'idea letteraria, la mia, che reputo epocale.
vi invito tutti a leggere "LA DIVINA COMMEDIA DI MAW", vi accorgerete di come, attraverso la libertà di un Io il quale si riferisce a se stesso, è possibile veramente ipotizzare una sorta di storia universale, storia di uomini in mondi i quali è possibile apprendere soltanto nell'attualità di una ispirazione drammatica, tesa da un nulla ad un altro nulla, come in ipotesi - ovvio! - l'attualità di ogni orizzonte antropologico...Pubblicato 14 anni fa # -
Mi trovo in una situazione spiacevole, per l'affetto che mi lega a maw e a K. quindi non vorrei dire nulla. Certo, credo che Maw, tu non possa pretendere tutta l'attenzione che pretendi, se non sei disposto ad accettare i consigli di chi comunque ha una grande esperienza letteraria e può aiutarti. Il fatto di presentare un'idea forte di letteratura può aiutare, ma occorre sempre misurarsi con il pubblico, e mi pare in questo caso in feedback ci sia stato, benchè negativo. Indubbiamente (a parte Zanoni che ti ha offeso senza entrare nel merito)
Detto questo, è anche vero che è difficile giudicare da alcuni lacerti, e che il meglio è nel libro. Ma il libro lo devi vendere, e non puoi imporre l'acquisto. Magari regalane una copia a K e a Torque, e poi, in privato, vi fate un po' di chiacchiere serie. Questo forum è anche un po' un bar. Il laboratorio è un'invito serio, Maw, pensaci.
Rimane poi vero che io ti conosco come una persona molto umile, Maw, e la postura da "genio epocale" che indossi come maschera non sempre si presta ad un'accoglienza di primo acchito simpatetica, se non ti si conosce bene e soprattutto de visu.Per le poesie:
Io credo che le tue poesie siano valide, proprio per la loro musicalità. E siano teatrali, sì. Ricordano, per certi aspetti Panella. Perchè non provi a contattare lui, e fargliele leggere? Magari ti darebbe un maggiore aiuto. La tua è scrittura sperimentale, futurista, dal punto di vista poetico. per quanto ne possa io capire. Anche Maw, è un romanzo poetico, sperimentale, e audace.
Mi auguro che comunque si possa arrivare ad una conoscenza di persona. Magari, quando sei a Terracina, vai a Latina e partecipa ad un'incontro dell'anonima scrittori. Potrebbe essere un buon incontro.
Saluto tutti.
APubblicato 14 anni fa # -
chi e' che avrei offeso? questo arriva, posta un sorta di 'racconto' (che non ho ben capito di cosa parli) e ci prende per il culo dicendo che l'ha scritto di fretta (sei anni fa) e non ha avuto modo di rileggerlo... e sono io che l'ho offeso? essu'! ma non e' un atteggiamento oltraggioso e offensivo quello di presentarsi come il piu' grande genio letterario di questo mondo e poi di postare un racconto scritto di fretta (e magari coi piedi) e che non e' stato neanche riletto?
mica gliel'ha ordinato il medico a questo di scrivere, no? se non ha tempo, si dedicasse ad altro! riguardo al 'merito', trovo i suoi scritti illegibili: primo, perche' non si capisce di cosa parlano; secondo, perche' come ha ben detto il sensi non trasmettono nulla; terzo, perche' per l'appunto mi danno la sensazione di qualcosa scritta di corsa, da qualcuno che si crede scrittore senza avere la minima idea di cosa voglia dire.
il tutto al modico prezzo di 40 euri. mavaffanculova'...
Z
Pubblicato 14 anni fa # -
Avevo scritto la mia risposta nel pomeriggio, subito dopo l'ultimo intervento di Maw, poi la connessione se ne è andata e mi ritrovo adesso con un tentativo di intermediazione di A (che forse andava fatto prima, almeno nei suoi confronti) e un altro affondo di Zanoni. Comunque la questione non cambia, perché qui evidentemente non si tratta di farsi i complimenti - non è esattamente questo il posto - ma di dirsi, almeno sui fatti artistico-letterari, le cose esattamente come stanno e come uno le pensa. Se uno dissimulasse o tacesse per fare appunto un complimento, allora sì che peccherebbe di disonestà nei confronti dell'interlocutore. Per tutti questi motivi, riproduco la risposta esattamente come l'avevo scritta dopo le ultime dichiarazioni di Maw:
"No compa', le poesie non si spiegano. Quando un autore - credendo che il fruitore non le abbia correttamente capite - arriva al punto di dover spiegare per filo e per segno le proprie poesie, quello è il punto in cui lui dovrebbe invece capire che evidentemente non è così che si scrivono le poesie, è lui che è fuori strada. La leggibilità difatti non è un optional, mentre lei – Maw – sembra invece proprio perseguire la massima illeggibilità come fine, al di là anche di alcune suggestioni melico-ritmiche. Mi spiace per lei però, ma l'arte non è autonomia del significante e non è nemmeno la pura espressione del magma dell'io, bensì l'espressione lirica, ossia l'intuizione universalizzante, che è tale perché evoca nel fruitore gli stessi sentimenti delle cose provati dall'artista, partendo proprio dal fatto che l'artista è riuscito a trovare nel suo mezzo espressivo la capacità di sollecitare il riconoscimento, da parte dell'io del fruitore, della stessa identità e dei sentimenti dell'io dell'artista. Questa è l’evocazione e questa è l’intuizione lirica o artistica. Quando l'espressione non raggiunge questo - non raggiunge l'altro - non è arte, ma è urlo e basta. E quanto quest’urlo è più forte, tanto più è pericolosamente solipsista.
Mo' faccia quel cazzo che le pare, mi cataloghi pure nel mare magnum dei coglioni che non la capiscono, ma secondo me aveva ragione il Cam nel suo intervento di benvenuto: forse è bene che lei si cerchi un analista, perché questa sua assoluta autoreferezenzialità non è lesiva solo delle sue eventuali potenzialità artistiche, ma soprattutto del suo equilibrio in un corretto stare nel mondo. La salute prima di tutto, come si suole dire. Stia bene, comunque."Pubblicato 14 anni fa # -
Ho mentito che t’amavo
Capiscimi
avrei voluto versarmi
sul tuo viso, sul tuo petto
come crema umana
invece la mia voce parlava
Avrei voluto tu fossi
fango, una melma
nella quale affondare
soffocando
Invece, restando in superficie,
ci dicevamo a parole l’amore
come due vacanzieri nuotando
(nell’acqua le bracciate
sono come all’asciutto
gli abbracci: ci fanno
galleggiare…Anche le gambe
tu a delfino io a rana,
e nella stessa acqua)Avrei voluto speronarti
entrando in te,
le braccia nelle braccia,
le gambe nelle gambe
come in una tuta
da meccanico con la chiusura
lampo serrata come il mare
sul nostro affondamento
Invece vociavo senz’acqua
nella bocca, anzi, ricordo,
poi, dopo, bevevamo
da una bottiglia l’acqua
che, fresca, accanto a noi
si intiepidiva sapendo
di temperatura umana…
Con l’acqua in bocca per volerla bere
perdemmo l’occasione di annegare
e di tacere…Pasquale Panella
da poema bianco(IriEd, Roma)Pubblicato 14 anni fa # -
Beh, Alessà, tu fai pure il professore... non ti rendi conto della differenza?
Pubblicato 14 anni fa # -
certo, grazia', però non è che uno si sveglia e subito scrive così. Magari sarà pure partito da cose meno valide o no? Magari anche lui, da piccolo o da grande, dava spazio al proprio ego creativo...
Pubblicato 14 anni fa # -
Scusa A, ma tu hai scritto che le poesie di Maw ti ricordano, per certi aspetti Panella. Mi puoi spiegare in che cosa te lo ricordano?
Io nonostante Maw abbia spiegato cosa si nascondesse dietro le parole dei suoi componimenti, oltre alla sua bravura, non sono riuscito a ritrovare nemmeno l'ombra di quel contenuto che dice di aver espresso. Certo, questo può essere un mio limite. Però vorrei chiedere a Maw: cosa intendi tu per poesia?Per quanto riguarda il racconto, mi dispiace ma non sono riuscito ad andare più avanti del primo quarto, forse meno.
Pubblicato 14 anni fa # -
Ale... mi deludi...! e dire che tu hai "La divina commedia di Maw" in mano... di poesie incompiute come quella di Panella che tu hai fatta leggere, e di molto più belle! - nonchè monumentali! ...come di monumenti però feriti da un crollo... - il mio libro è pieno... [insomma: hai letto "La mulattiera del tibè"?]
"Letalia" ed "Il signor Tremoto", invece, per come la vedo io, sono poesie compiute, soprattutto vere, musicali in tutti i sensi... altro che Panella di 'sta minchia...!
mah...!
forse Ale gioca a farmi inserire altri versi: credo che mi punga apposta...!
la seguente l'ho scritta a 25 anni, è tratta dalla "Divina commedia di Maw", titolo:IL GATTO CON GLI STIVALI
g.b.bonafedel'orgoglio si ritrova per caso
sotto il blu di un forte respiro torna
trascinato per mano come un bimbo
dalla materna ostinazione dell'alba
ed io ho imparato a morire un'altra volta
e ti ricerco con la cenere sul cuore
perchè conosco l'ultima telefonata
e forse dovrei odiarti veramente
quando ti incontro al cinema o per strada
dovrei fingere di non averti mai riconosciuta. Però
conosco le faccende del destino
e l'impotenza del pensiero artificiale...
tu non segui l'infantile leggerezza del sangue
come le foglie seguono il vento?
forse non sei vendicativa e cieca, tu
com'è pigro il gatto - e com'è rosso il toro? -
per tua stessa natura infallibile segui
Amore, e lo divori per tua stessa natura... Ti ho amata
perchè in te era più forte l'istinto predatore
ed era più forte l'impulso della preda - sei ciclica
scostante... E fuggivi dinnanzi al mio dolore
dopo avermi sbranato con dolcezza...
ti ho amata per mia stessa natura. Come il Sole
cede il cielo alla Luna
in te si mutava di frequente
qualcosa in qualcos'altro - e proprio per questo...
e ti ho amata...
amor che doni agli uomini le gioie
ed ogni gioia per mille doloriPubblicato 14 anni fa # -
@ Sca.
me lo ricordano per l'apparente non senso del piano sintagmatico, che diventa senso (aperto, ci mancherebbe) nel cantato.
come ad esempio in questo, di cui cui prima metto il video e poi il testo. Certo, con la musica di Battisti...@Maw: certo che però un po' più di umiltà non guasterebbe
Get the Video Widget In nessun luogo andai
per niente ti pensai
e nulla ti mandai
per mio ricordo
Sul bordo m'affacciai
d'abissi belli assai
Su un dolce tedio a sdraio
amore ti ignorai
invece costeggiai
i lungomai
M'estasiai. ti spensierai
m'estasiai, e si spostò
la tua testa estranea
che rotolò
Cadere la guardai
riflessa tra ghiacciai
sessanta volte che
cacciava fuori
la lingua e t'abbracciai
Di sangue m'inguaiai
Tu quindi come stai
Se è lecito che fai
in quell'attualità
che pare vera
Come stai, ti smemorai
ti stemperai e come sta
la straniera, lei come sta
Son le cose
che pensano ed hanno di te
sentimento. esse t'amano e non io
come assente rimpiangono te
Son le cose prolungano te
La vista l'angolai
di modo che tu mai
entrassi col viavai
di quando sei
dolcezza e liturgia
orgetta e leccornia
La prima volta che
ti vidi non guardai
da allora non t'amai
tu come stai (ah come stai)
Rimpiangono te
son le cose, prolungano te
certe coseTesto Pasquale Panella
Pubblicato 14 anni fa # -
altra cosa è invece la seguente:
LA SPIAGGIA DEL TE'
g.b.bonafedeoggi soledora in fangomare
in vivi spruzzi di perle finili
vento mi porta sconciuffo nel vedo
non piango non rido non muoio ledo
dolce tristezza di essere qui
in pero sconforto vorti vicina
Mako e Lumina consolano i baffi
molti dolcetti finiscono il piatto
vecchi serviti ad atroci vendette
pii nemici a Michele, prudenti
vedono gli anni passarmi sui guanci
Mako mi ride per forza, mi sprona
Lumina piange al canuto si desta...
poi che mi poggia li diti a foresta
sovra i bei dorsi di palmi di mani
ricorda in frumento tace di più
pena a mi’ figli porta oh devota
ogne mattina il copre dal gelo...
sbuffa i corrucci di Selele, ama
la timidezza di Brondo confonde
per gioco. Quei vecchi curano stanchi
questa Teiera voglioso di colpa
il figlio li grazia da terre lontane
essi mi sazrian di occhi per bene...
te non volgessi possibile sguardo
mai! ...come di sassi condanno a pressare
nero nel petto di brume scagliate
ogni disguardo mollissimo in pena
ecco ti dico <<forse mi piango...>>Pubblicato 14 anni fa # -
Per Sensi
dimmi che significa
"costeggiai i lungomai"....
Pubblicato 14 anni fa # -
Maw, evidentemente devi fare vedere ai poeti queste poesie. O ai professori universitari di lettereatura contemporanea. (tu stesso mi hai detto che ne conosci, di quelli della "Sapienza". Vediamo che ne diranno... E poi manda qui la recensione. Solo così puoi accreditarti secondo me.)
Ed ora basta , che c'ho da lavorarePubblicato 14 anni fa # -
invece, per come la vedo io, sono poesie compiute, soprattutto vere, musicali in tutti i sensi
si, però la musicalità non basta.
da un punto di vista tecnico anche questa è una poesia:Get the Video Widget è tutta in rime baciate, ha una sua logica , un suo contenuto e una sua musicalità, ma da qui a paragonarla a leopardi e dante, come invece vorrebbe remo remotti, ci passa tantissima strada.
secondo me è eccessivo addirittura chiamarla poesia: più che altro è una filastrocca, uno scioglilingua o un limerick.
ecco, secondo me dovresti riflettere anche su questo.Pubblicato 14 anni fa #
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