Anonima scrittori

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[evidenziato]

L'Anonima Scrittori è morta, viva l'Anonima Scrittori

(79 articoli)
  • Avviato 9 anni fa da Torquemada
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. Il 31 Dicembre, alla fine del decimo anno di vita, con Zaphod staccheremo le macchine che tengono ancora in vita l'Anonima Scrittori. E' una decisione che prendiamo con grande rammarico, frutto di lunghissime telefonate. Durante l'ultimo anno, mentre viaggiavamo per le presentazioni del graphic novel, si può dire che non abbiamo parlato di altro. Siamo arrivati alla conclusione che tenere in vita l'Anonima è ormai configurabile come accanimento terapeutico. E non intendiamo proseguire oltre. Perché preferiamo che l'Anonima venga consegnata alla storia - della letteratura, dei collettivi o quel che sia - piuttosto che trascinarsi sui palchi a fare reading di racconti scritti per progetti anonimi, ormai datati anni.

    E' importante che qui, sul forum che ha segnato tutte le epoche dell'Anonima Scrittori, si raccolgano impressioni, racconti, poesie, immagini e video. Tutto quello che vi passa per la mente.

    Personalmente m'impegno a mettere delle mie riflessioni, che già sto scrivendo. Spero che qualcun altro di voi lo faccia. Così chiudiamo in bellezza, con un ebook da consegnare ai posteri.

    Pubblicato 9 anni fa #
  2. Woltaired

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    Le foto non si caricano (100KB... eh, vabbè...). Immaginatevele, poi vedremo.

    Pubblicato 9 anni fa #
  3. Nulla si crea, nulla si distrugge: tutto cambia. Un giorno, magari lontano, giovani studenti dedicheranno a questa esperienza letteraria postmoderna la loro tesi di laurea, scusate se è poco.

    Le migliori discussioni presenti sul forum andrebbero secondo me raccolte in volume ma per fare questo serve l'occasione giusta e soprattutto l'editore giusto.

    AS è stata sicuramente una "vetrina" importante per tutti, magari qualche possibilità non è stata colta, di certo il fenomeno AS ha dovuto fare i conti con una crisi socio-economica spaventosa che nel medio periodo colpisce in modo pesante chi si muove in ambito culturale.

    Pubblicato 9 anni fa #
  4. rindindin

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    come ho scritto su FB sono davvero dispiaciuta. E' stato per me fondamentale il vostro incontro. ha alimentato la mia passione per la scrittura, ho fatto la mia prima esperienza di reading, di romanzo collettivo, di condivisione. ero approdata su questo forum su consiglio di un amico scrittore, perchè volevo iniziare a scrivere. il primo incontro con K è stato illuminante perchè non sapendo chi era ci siamo insultati subito e quindi abbiamo trovato immediatamente la linea di comunicazione ideale :). con gli altri compagni di avventura è stato bello interfacciarsi perchè è stato un duro banco di prova. molto severi, a volte misogini, spesso ciurma, ogni tanto comprensivi, comunque ho imparato moltissimo e mi avete accompagnato nel mio viaggio di scrittrice. vi ho amato tutti, anche Mr Darcy e ho detto tutto

    Pubblicato 9 anni fa #
  5. rindindin

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    sto provando a caricare delle foto ma nn mi riesce!

    Pubblicato 9 anni fa #
  6. rindindin

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    rirpovo

    Pubblicato 9 anni fa #
  7. rindindin

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    vi lascio con la mia ultima pubblicazione e con un grande grazie!!!!!

    http://www.intermezzieditore.it/80mila/

    Pubblicato 9 anni fa #
  8. A.

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    Moderatore

    La prima volta che sentii parlare dell’Anonima Scrittori fu da una mia amica inquieta, che mi disse essersi formato un gruppo attorno a Pennacchi da Piermario (non so allora come si chiamasse la sua libreria, visto che ha cambiato diversi nomi, ma ci siamo capiti). Non so se fosse quella la archeoanonima, ma poco conta. Il Gatto sotto la Palla s'era svegliato.

    Quattro o cinque anni prima avevo conosciuto i libri di Pennacchi tramite un mio amico antico allievo di Serianni. Sotto un Natale scritti una email a Nostro mandandogli un mio racconto autobiografico. Lui mi rispose che c’era ritmo. Non frequentai mai quel gruppo, anche perché da 13 anni, ad ora, ero intanto emigrato fuori dalla Olim Palus. Rivenni in contatto con Pennacchi sopra questo forum, sineddoche dell’Anonima Scrittori, e dall’allora, dopo anche varie polemiche – il bar, l’avventore, le discussioni dopo la grappa, due avatar, la mediazione dell’assenza che ti fa sparare affermazioni senza paracadute, amicizia sub specie vaffanculica – ne sono sempre stato avventore e – bontà & pazienza vostra, animatore.
    Apprendo ora che il Natale 2014 ce ne porta in dono la chiusura. Ripeto, non discuto. Solo, mi dispiace molto. Coincide con lo scongelamento di Cuba. Non credo che sia altro che un caso perché ignoro se il governo cubano abbia in qualche modo sovvenzionato nel tempo i Cugini Zaphod-Torquedei.
    Potrei dire che cosa stato il forum per me, la sineddoche. Non credo di aver mai fatto parte in senso proprio dell’Anonima Scrittori, se non per l’essere stato in questo forum. Scrittore anonimo, o forse meglio sottoscrittore. Commentatore degli scrittori. Derviscio roteante. Mi ha consolato, nelle sere fredde del lungo inverno anauno. Mi ha inorridito, esaltato, talvolta fatto incazzare. Per davvero o per finta. Ma ero solo il personaggio, della commedia dell'arte. L'alter ego mistico e pseudofilosofico, il piccolo borghese e radical chic. Il Laziale in una congrega di romanisti. Ma dietro i nick c'era vita.
    Divenne carne in un’epica trasferta a Bologna per un reading. Entrai in una trattoria, e al tavolo c’erano loro, gli Anonimi. A capotavola spiccava un uomo col cappello Borsalino, in paglietta bianca. Qualche bicchiere di rosso giaceva sul tavolo a ricordare che non si trattava solo di un rito caravaggesco. Il Kul Deuta ronzava nelle orecchie, rimbalzando nei piatti di ragù bolognese puliti dalle miche di pane. Il reading si tenne in un locale poco distante, oltre il Palazzo d’Accursio, oltre l’Università. Eravamo giovani e belli.
    Fioccarono parole e bicchieri di Voodka. Il che indusse non solo un noto wrestler brixiano a stati di coscienza modificata, ma la Colonia stessa a consegnarsi nel suo stato nascente e oltre le cocce di pistacchio, ad una alcolemica dizione di sé oscillante tra Lee Master e Asimov. Gli stati nascenti sono magnifici. Mancavano solo le odalische danzanti sui tavoli a piedi nudi. Il circo si muoveva, attraendo dagli astri i demoni di un'affabulazione scintillante. E il Maestro ci insegnò quant'è difficile trovare l'alba dentro un imbrunire. E quanto le MS fossero buone gialle e dure. E che smettere di fumare, come di mangiare carne, era fascista.

    Mi si chiede di scrivere qualcosa. Va bene. Scriverò qualcosa. Fatemici pensare meglio. Molto più probabilmente la cosa lieviterà, come il pane, divenendo pezzo auto-thanato-biografico. Piano piano. Senza fretta. Sulla scopa della Befana. Che esiste, ah, ve lo dico.

    Il 30 è il mio compleanno. Sarò a Latina. il 31 l'AS morirà. Rinascerà?
    Un reading finale ce lo concederemo? Voglio leggere il pezzo.
    Voglio i pistacchi, la vodka e il wrestler bresciano. Voglio che andiamo a prendere a casa Bassoli. Uno per uno. Quartiere per quartiere. Comunista per comunista.

    Il Gatto sotto la Palla ha ricominciato a ruggire….

    [Continua … cazzo se continua …]

    Pubblicato 9 anni fa #
  9. Woltaired

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    Pubblicato 9 anni fa #
  10. Woltaired

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    Membro

    Nudi nei cerchi

    Anonima Scrittori è sesso,
    dall’inizio fino adesso,
    oltre alle Pillole Rosse
    senza alcun compromesso;
    in un mare mosso
    di elettroni e scosse
    dalla nascita alla morte,
    procreativa, senza finalità distorte
    collettivo, congrega, posse.
    Sempre a scriversi addosso
    anche dentro al cesso
    anelando che pubblicar non fosse,
    senza pagamento aver commesso,
    beatitudine da fesso.

    Sesso anche nell’eutanasia
    che mai potrà spazzare via
    neppure un coito ventricolare,
    ché è solo crescita, non malattia.
    Un funerale in cui tutti ci scriviamo addosso
    di una parcellizzazione pulviscolare
    che lampeggia a gradazioni varie
    in immaginarie librerie millenarie.
    Chiunque di noi lo può giurare,
    incidere, scolpire, gridare a più non posso
    che non si tratta di apostasia,
    ma di bisogno intenso di conservare
    memoria Anonima che d’ognuno è mia,
    resistendo eterni in orgasmica alchimia.

    Pubblicato 9 anni fa #
  11. Lo so che ho la capoccia dura, ma non riesco a essere d'accordo. Per me, politicamente favorevole all'eutanasia e come minimo comprensivo nei confronti del suicidio, si muore solo quando il cuore si ferma e il respiro cessa da sé.

    Detto questo, la decisione pare irrevocabile, l'ennesima svolta di un anno dolce e amaro, un anno di cambiamenti nel bene e nel male. Dopo aver pubblicato il mio primo romanzo, l'anno scorso, ho lavorato al secondo e stretto contatti con altre realtà editoriali, io stesso, in prima persona, ho iniziato un'avventura nel mondo dell'editoria indipendente. Nel frattempo ho anche trovato, e temo di aver pure perso, l'amore, sì, una relazione breve ma intensa, un segno sicuramente profondo che mi ha in parte cambiato.

    Non di meno, tuttavia, mi ha cambiato Anonima Scrittori. Una costante, dal momento in cui sono arrivato, giusto in tempo per leggere le pillole gialle e cimentarmi, per la prima volta con pretese di serietà, nella scrittura con le Pillole Argento. Il mio racconto piacque e la giostra iniziò in quel momento a girare davvero. Avevo capito che potevo farlo, che investire tempo e impegno mi avrebbe portato a qualcosa. Poi ci siamo visti al Photographer, a Milano. La gentilezza naturale di Brainwell, la complicità un po' scema un po' profonda con Torquemada, le serate a discutere con Zaphod, i vaffanculi pieni d'amore di Accio/K, l'amicizia e la stima con persone come CiarliBronte e Camba. Ho capito che la dimensione del collettivo mi piaceva anche a livello umano, che a dirla tutta di primo acchito, da dietro una tastiera, mi siete sembrati un poco fighetti.

    Da lì il tempo è passato. L'epos dei reading in giro per l'Italia. Mugello, Bologna e qualche volta anche qui nella mia brescia. Il 25 aprile, (r)esistenza, la mia pasqua laica. E nel frattempo, lo sprone a migliorare. Quintalate di manuali di scrittura, e ancora di vaffanculi questo va e questo non va, frequentare corsi di scrittura, l'esercizio, ogni volta sempre un po' meglio.

    Ecco, letterariamente Anonima mi ha insegnato che la scrittura è proiettata verso l'esterno. Quando scrivi parli con gli altri, se no sei ancora chiuso in bagno a farti le seghe. Questo l'ho imparato e l'ho insegnato, perché il laboratorio di scrittura a Brescia, per tre anni, l'ho organizzato per conto di Anonima Scrittori, il nome ce l'ho messo con orgoglio in ogni iniziativa che ho organizzato perché per me è come avere sul bicipite il tatuaggio degli spacca culi della scrittura, e da quel laboratorio sono nate tante amicizie che tutt'ora durano, gente che mi dice sai, il giovedì mi manca e mi dispiace che tu abbia dovuto chiudere. Anonima è stata anche questo. Gente che scrive, gente che vuole scrivere, gente che sta insieme.

    Sono convinto che ancora tanto si sarebbe potuto fare, ma tant'è. Me la sono fatta con i migliori, mi sono allenato nella palestra dei campioni e ho imparato a battermi come un leone, preciso come un chirurgo e con i pugni pesanti come una mazza da fabbro. La cintura nera, tuttavia, non significa che sei arrivato. Significa che sei all'inizio, che non sei più uno studente ma che come combattente hai tutto da dimostrare. Più di un addetto ai lavori mi ha fatto i complimenti ma non mi illudo, ho ancora tanto da fare e credetemi, se la palestra spegne le luci io sto andando avanti a menare cazzotti al sacco da pugili appeso in camera, a fare flessioni in cortile e a farmi prendere a cazzotti sul ring. Abbiamo imparato a combattere, e le prime cicatrici me le avete incise voi, amici.

    Questa sera, 21 dicembre 2014, ci sarà un reading presso Alberodonte, ironia della sorte il circolo dove Zaph, Torque e Mirka hanno presentato la graphic novel di Canale Mussolini. Mi prenderò un minuto di tempo per dedicarlo ad Anonima Scrittori, perché è da qui che l'evento nasce, perché se dobbiamo lasciare un cadavere, voglio che su di esso crescano le piante, l'erba, un albero alto che lo vedano dappertutto.

    In quel di Bologna, sbronzo come un caimano, ho detto a Zaphod che siamo i più forti e che a noi non si avvicina nessuno. Ed è così, ancora così. Siamo i più forti cazzo, e sfido chiunque a fare di meglio.

    Pubblicato 9 anni fa #
  12. SCa

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    Il primo pensiero è: "E adesso?"
    Il secondo: "Giornata di merda". Non è la notizia a renderla tale, è solo un altro tassello, a conferma.
    La sensazione la conosco, mi fa tornare alla mente momenti già vissuti. Come quando, esami finiti e ormai dottore, era arrivato il momento che non potevo più rimandare e andavo a trovare i miei amici, i compagni dei migliori anni mai vissuti, e li salutavo con la promessa che ci saremmo rivisti presto, che tutto sarebbe continuato. E ognuno di noi sapeva che non era vero.
    La sensazione è quella di lieve smarrimento. Un po' di anni ce l'ho, dovrei aver ormai imparato a elaborare i "lutti", gli abbandoni. Dovrei saperlo che niente dura per sempre uguale a se stesso, e che è raro, sempre che esista, trovare qualcosa che riesca a rinnovarsi continuamente con lo stesso entusiasmo.
    Però quella sensazione non va via. Lo so, non è morto nessuno; è solo un sito che chiude, ci vedremo presto da qualche altra parte.
    Su Anonima Scrittori ci sono finito per caso, navigando, seguendo cose scritte da altri, che io di "cose" non ne scrivevo più da un bel pezzo. Mi ero messo a leggere le pillole sapendo che non sarei riuscito a scrivere una cosa così, di un genere a comando. Se le ultime pillole non fossero state "libere", forse alla fine mi sarei allontanato. Invece una pillola l'ho scritta e l'ho mandata: "Vedete un po' se può andare". La risposta di Faust era stata "Va, va, eccome se va!". Se ho continuato è stata tutta colpa sua.
    Alcuni ho avuto il piacere di conoscerli di persona, magari solo per una presentazione e una stretta di mano; altri sono rimasti nomi e parole scritte, non meno reali. Con llux, addirittura, abbiamo sconvolto la vita di bambini innocenti. E anche se forse la risposta già ce l'ho, la domanda "Perché non può succedere ancora?" continua a ripresentarsi. Avrei dovuto scriverlo quel racconto sui pirati, anche se in testa più di una pinta di rhum e una cassa da morto non avevo.
    Vabbe', niente rimpianti. Ci incontreremo di nuovo. Qualcuno ha spiccato il volo e sicuramente capiterà di vedere qualche sua presentazione, di girare in libreria e dire a mia moglie "Questo lo conosco. Ti ricordi Anonima Scrittori?"

    Pubblicato 9 anni fa #
  13. Quando penso a sto momento, quando decido di scrivere qualcosa per la fine dell'Anonima Scrittori, metto sempre sta canzone. In loop, continuo. Perché ci vuole qualcosa di epico. Ha ragione Faust: abbiamo spaccato culi.

    http://youtu.be/dVZ_xrg0-dg?list=RDdVZ_xrg0-dg

    Pubblicato 9 anni fa #
  14. big one

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    Sarà stata la delicata cena preparata da Claudio e Massimo – meravigliosi anfitrioni - oppure è stato soltanto merito della portata finale: - Visto che non fumi più, devi mangiare la torta. È una ricetta di Max e l’ha chiamata “torta del terrazzo”. Dai, assaggiala!
    In effetti il dolce era davvero ottimo: pasta frolla, crema e un ingrediente speciale, delle foglie di una splendida, enorme pianta che Claudio e Massimo coltivano da anni. Il sapore appena un po’ aspro dell’ingrediente erbaceo riequilibrava il dolce carattere dell’impasto.
    Sarà stato il soave sapore della torta ma stanotte ho dormito benissimo. E ho pure sognato, e quel sogno me lo ricordo come se lo avessi vissuto.
    Nel sogno (perché solo di quello si tratta) per gioco comincio a scrivere racconti e li faccio leggere a un caro amico.
    - Perché non contatti l’Anonima Scrittori? – mi suggerisce – su internet hanno un sito con forum, iniziative di scrittura e tutti gli anni, per il 25 aprile, bandiscono un concorso.
    Partecipo al concorso e il mio racconto, pur non vincendo, viene letto da due attori sul palco del teatro Fellini di Pontinia e riscuote un discreto successo.
    “Che bel miraggio!” ho pensato stanotte mentre dormivo. “Immaginati”, mi dicevo “come sarebbe bello entrare a far parte di quel gruppo di scrittori!”
    Nei sogni lo spazio temporale si comprime ed eccomi quindi a Brescia con gli amici Stefano “Faust”, Marco e Gabriele a presentare un libro dal titolo “Il Bit dell’Avvenire”. Si tratta di un’iniziativa del titolare di una società di informatica che per festeggiare un anniversario della sua ditta finanzia un’antologia nella quale è inserito anche un mio racconto. Vengono coinvolti anche Lorenzo Pavolini, Antonio Pascale e Antonio Pennacchi che dopo alcuni mesi vincerà il premio Strega con Canale Mussolini.
    (Ancora grazie alla torta di Massimo: non solo stanotte il mio nome è apparso su una pubblicazione accanto a quello di Pennacchi ma il sogno apre una parentesi: il Maestro mi telefona e mi chiede un’illustrazione per il suo libro. Ci penso su e accetto. Un mio disegno su un’opera che vincerà lo Strega? Domani chiamo Massimo, mi faccio dare la ricetta della torta e un po’ di quelle foglioline così aromatiche!)
    Adesso stiamo tornando da Viterbo con Graziano. Ancora in giro a pubblicizzare il libro. In auto mi propone di curare una rubrica pseudo musicale sul sito dell’Anonima. Si chiamerà Savile Row, come il titolo del mio racconto pubblicato sul Bit. “Ci sto!” grido. Non aspettavo altro che essere coinvolto attivamente. Finalmente sono uno di loro.
    Savile Row piace e la mia scrittura migliora puntata dopo puntata grazie ai consigli del gruppo e al continuo confronto con quelli bravi per davvero.
    Non mi svegliate, ve ne prego, lasciatemi godere ancora.
    Invece anche i sogni più belli hanno una fine e l’Anonima entra in crisi. Iniziative interessanti come Fototerapia (scrivere una storia lasciandosi ispirare da una foto artistica) cominciano ad avere il fiato corto. Altre rubriche pubblicate sul sito si concludono: “Trattoria Rosellini” di Marco Giulio Berrettini, “La Striscia” di Stefano Tevini, “Vita e Opere di Sebastiano Perduto” di Roberto Cerisano.
    E anche Savile Row finisce il carburante
    C’è però il tempo per un colpo di coda e allora eccoci ancora in pista per la preparazione di un e-book che contenga le migliori storie delle varie edizioni del concorso (r)esistenza. Nel mio sogno è una rivista letteraria on line a pubblicare il libro e sarà un successo di download. Questo ci induce a provare a salvare l’Anonima Scrittori con nuove iniziative. Comincia uno scambio di mail in cui sono coinvolto con Graziano, Marco, Massimiliano e Stefano. Ognuno di noi formula proposte, si prova a parlare anche di un romanzo collettivo sulla scia di “Cronache da un pianeta abbandonato”, per il quale un laboratorio orchestrato da Antonio Pennacchi aveva già scritto i primi due capitoli. Qualcuno butta giù pure qualche pagina ma siamo davvero alla fine. Il sito oramai si regge solo grazie alle esternazioni di pochi affezionati e la home page non viene aggiornata per mesi. Eppure qualcuno cerca ancora di salire sulla nave che affonda perché se hai voglia di scrivere qualsiasi occasione è utile per farlo.
    Poi tutto finisce. Un antifurto mi sveglia verso sei. Ne approfitto per andare al bagno. Peccato, avrei voluto continuare a vivere quella meravigliosa fantasia ma, si sa, anche a riprovarci, non si riprende più a sognare da dove si è lasciato.
    Dopo colazione apro la mia pagina sul social dove ho pure qualche amico dell’Anonima Scrittori, un gruppo di scrittura che ho sempre seguito, quella vera, mica quella di stanotte. C’è la notizia ufficiale che alla fine dell’anno, dopo lunga e penosa malattia, chiuderà i battenti e ci sono i nomi di chi l’ha composta. “Peccato”, penso, “avrei voluto farne parte”.
    Per fortuna che ho ancora un po’ di quella torta preparata da Max.

    Pubblicato 9 anni fa #
  15. Bel racconto Big.

    Per la parte finale. Se provi a fare qualche chiamata ogni tanto, invece di prendertela e basta, magari non te serve più la torta di Max.

    Pubblicato 9 anni fa #
  16. big one

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    Membro

    Sai benissimo che quando ho voluto chiarire qualcosa ti ho chiamato. Non credevo che per essere ricordato tra i membri attivi dell'AS ci fosse bisogno di un appunto in segreteria. Ci sono solo due possibiltà: o lo hai fatto apposta oppure ti sei dimenticato. Per la prima non trovo motivi, per la seconda bastava scusarsi, magari con una telefonata. Ma tant'è.
    La torta di Max te la consiglio comunque.

    Pubblicato 9 anni fa #
  17. Anche l'aver solo pensato che quella fosse una lista ufficiale dei componenti dell'AS o l'aver pensato ad una esclusione fatta appositamente, mi offende profondamente.

    Che qui si celebra l'AS, si spendono tante belle parole e tanti bei ricordi, ma evidentemente il rispetto per le persone passa in secondo piano.

    La chiamata la dovevi fare te, Stefano. Ma tu guarda la Madonna...

    Ci voleva tanto a fare una chiamata o a contattare in privato e dire: "ma l'hai fatto apposta o ti sei dimenticato?". E la questione si sistemava. E invece no. Addirittura a farci i racconti. Ma come cazzo state.

    Pubblicato 9 anni fa #
  18. big one

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    Membro

    Sarà pure buona la torta di Max ma io la Madonna non la vedo.
    Scusa Graziano, ma io non capisco e lo dico senza polemica: tu non mi nomini, è chiaro che ti sei dimenticato, così come non hai citato altri. Su FB, in maniera garbata e davvero con affetto te lo faccio notare, tu rispondi, testuale "Datemi la colpa, non importa più ormai" e io dovrei chiamarti?
    Proprio perché non penso che lo hai fatto apposta mi aspettavo una parola di scuse. Non c'è stata? Non fa niente, ma sarò padrone di rimarcare la cosa come più mi garba e senza offendere nessuno?
    Vedila così: ancora una volta, anche se involontariamente, hai dato l'input per un racconto.

    Pubblicato 9 anni fa #
  19. Ste', continui a non voler capire. Ma non fa niente, appunto.

    Pubblicato 9 anni fa #
  20. big one

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    Membro

    Non lo faccio apposta. Sono proprio così. Comunque finiamola qui perché sento lo sghignazzare di chi ci ha letto finora. Vorrà dire che la prossima volta che ci incontreremo mi spiegherai di persona, magari mi farai pure un disegnino di sostegno.

    Pubblicato 9 anni fa #
  21. A.

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    Moderatore

    Ma se chiude pure il forum io dove le leggo le risse tra gente che si vuole bene?

    Pubblicato 9 anni fa #
  22. SCa

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    Membro

    Bel tentativo di riportare il forum ai fasti di un tempo, quando volavano stilettate niente male. Peccato che la rianimazione sul letto di morte fosse, obiettivamente, disperata.

    Pubblicato 9 anni fa #
  23. Woltaired

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    Membro

    Oh, ma finitela di litigare tra voi che se no mettete in ombra il mio capolavoro poetico sul sesso Anonimo, ma insomma! Volete incensarmi o no, guardate che vi tiro un Faust in testa, eh?
    Bravo Paris ( che è vero, ma io son geloso, neh ), bravo Big ( sempre vero, va beh, va beh ), grande Faust ( o no? Ah, ma allora è razzismo centronordico ) e, dunque, checcazzo ( scritto alla Peppe Lanzetta che K mi spara un vaffanculo di piombo ) me la volete fare una seghetta pure a me? ( che se no mi tocca passare all'autoerotismo a cinquantatre anni ) ?
    Comunque mutuo le ultime righe di A.

    mi chiedete di scrivere qualcosa? Va bene. Scriverò qualcosa.

    Pubblicato 9 anni fa #
  24. La seghetta non posso fartela io, sarebbe incesto.

    Pubblicato 9 anni fa #
  25. A.

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    Moderatore

    Tutto inizia per caso. Tutto finisce per caso.
    In mezzo c'è volontà, passione, entusiasmo, razionalizzazione.
    La vita, come dice Rilke, è custodia di cose periture.
    Rendiamo grazie ai cugini Lanzidei e non forziamoli a continuare.

    Pubblicato 9 anni fa #
  26. bdm

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    Membro

    ho incontrato l'anonimascrittori dieci anni fa.
    mi ci sono ritrovato dentro quasi per scherzo.
    uno scherzo bellissimo perché mi ha dato tanto.
    sarà che dieci anni fa attraversavo un momento nero, vuoto.
    venivo da un periodo di involuzione. mi ero chiuso.

    con l'anonimascrittori ho ritrovato
    il piacere di condividere le esperienze,
    di fare parte di un gruppo,
    ma sopratutto
    di sentirmi attraversare da una specie di legame vitale.

    dentro l'as mi è tornata la voglia di esprimermi,
    ritrovandomi anche nei casini ogni tanto.
    (meglio così, ci stanno pure i casini nella vita,
    tanto vale imparare ad affrontarli)

    ho conosciuto pennacchi con as.
    un incontro fondamentale
    (anche se ultimamente il maestro mi considera più o meno
    come una cacca di mosca sul parabrezza, chissà perché).
    con pennacchi ho ritrovato il gusto dello studio,
    la stessa atmosfera che sentivo all'università.
    un'altra iniezione di vita.

    oggi mi sento più consapevole, più forte
    e sono convinto che l'esperienza con as
    abbia contribuito in modo fondamentale.

    mi auguro e auguro anche a tutti quelli che hanno partecipato all'as
    che questo rito funebre sia in realtà la celebrazione di una evoluzione
    verso una altra forma di incontro, di scambio e di stimolo (scazzi compresi).

    intanto mi tengo il ricordo.

    Pubblicato 9 anni fa #
  27. k

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    Membro

    Ogni rapporto d'amicizia non può che basarsi su una sorta di principio di reciprocità - "Io per te, tu per me" - ed anche il vincolo dell'Anonima, finché è stata in vita e tra i sodali che di volta in volta ci si sono riconosciuti, è sempre stato: "Uno per tutti, tutti per uno". Ma tu questo principio lo hai sempre tradito e rinnegato. Anzi, non lo hai mai accettato. Per te, egotista assoluto, contava e conta solo Bdm. Mo' che cazzo vai cercando adesso? Non ci hai fatto già perdere troppo tempo? Requiescat in pace l'Anonima, non mi far incazzare un'altra volta.

    Pubblicato 9 anni fa #
  28. bdm

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    Membro

    e buon natale anche a lei

    Pubblicato 9 anni fa #
  29. zaphod

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    Fondatore

    Mettevamo a punto l'idea di Anonima Scrittori proprio in questo periodo. Era il 2003. A me era venuta l'idea di un progetto di scrittura e Torquemada - ma all'epoca usava un altro costume e sul petto c'era disegnata la G di Glanzid - pensò di creare un contenitore in cui inserire eventuali progetti futuri e propose il nome Anonima Scrittori. Se non ricordo male a DjMelonarpo e me il nome neanche garbava molto, ma si sa come succede quando si tirano in ballo creativita, statu nascenti e stati di coscienza alterati: si prende quello che c'è e si va avanti.
    MrWhy - che dell'Anonima è sempre stato il Fantasma nella Macchina - ha messo su un sito che era già una dichiarazione di intenti: home page con due progetti in evidenza, il Rorschach, allora in corso, e l'I-Ching, che sarebbe arrivato solo in seguito.
    Era la prima volta di ogni cosa, avrebbe detto Demetrio Stratos. Per noi, ma anche per il web e le parole on line.

    [continua]

    Pubblicato 9 anni fa #
  30. zaphod

    offline
    Fondatore

    Ah, comunicazione di servizio: staccare la spina non significa, come qualcuno potrebbe aver pensato, cancellazione del sito e di tutte le tracce dell'Anonima su questo pianeta. Il sito rimarrà on line, con il forum e l'Arcipelago, i social e tutte le altre belle cose che siete abituati a frequentare.
    L'Anonima - e la metafora è del Torque, il nostro forte sono sempre state le metafore su base medica, vai a capire - sopravviveva solo attaccata alle macchine, un vegetale. Il simulacro di una creatura che ha conosciuto momenti di gloria. Ogni tanto qualcuno si avvicinava al capezzale, dava una sbirciatina: "Ah, ancora non si è risvegliata..." Faceva un segno di croce e tornava alla sua vita di tutti i giorni. Magari qualcuno ci si avvicinava per la prima volta attirato da chissà quale racconto di gesta passate "Dove sta l'Anonima?"
    "Terzo piano, stanza 101" rispondeva qualche infermiere sollevando lo sguardo dall'iPad per tornare subito a commentare su Facebook l'ultimo video con le renne.
    Arrivavi al terzo piano e vedevi sta larva - così si presenta sul web un sito non aggiornato da più di un anno - e commentavi: " Ah, tutto qua. E questa sarebbe la famosa Anonima Scrittori? Vabbè, la prossima volta mi informo meglio..."

    Ecco, staccare la spina significa mandare le persone a cercare l'Anonima Scrittori - anche gli stessi partecipanti a questo forum - in un cimitero e dire una preghiera e lasciare una scritta sulla tomba e fare quattro chiacchiere lì davanti invece che in una squallida stanza d'ospedale.
    Io per l'Anonima vorrei il cimitero di Pere Lachaise, ecco, le elegie, le biografie agiografiche e quelle non autorizzate, non il respiratore artificiale e la morte cerebrale,

    Pubblicato 9 anni fa #

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